YOUR FINAL DANCE
And
make
Your final move
Mmm, don't be scared
She wants you to
It's hard
You must be brave
Don't let this moment slip the way
(Magic
works – Jason Buckle)
“Ba-cio, ba-cio, ba-cio…”
Inizio a battere le mani e mi unisco anche io
al coro festoso ed entusiasta di tutti i presenti. Miseria, se ce n’è di gente
a questi matrimonio, Fleur si è portata dietro mezza Francia, ci manca solo
Fleur sembra perfettamente a suo agio a
sbaciucchiare mio fratello davanti a tutti, Fleur è un’esibizionista. Bè, lei
se lo può permettere… Io divento rosso e teso come una corda anche solo se
sfioro la mano di… Oddio, sto impazzendo al solo pensiero… Sono davvero uno
sfigato! Roald Weasley, sei un caso disperato di imbranataggine! Eppure con
Lavanda non ero mica così… Ero più…fico! Bè, ma era una cosa diversa, Harry
l’ha definita “fisica”. Per essere gentile.
Invece con lei…
Con lei è tutto diverso ora, eppure non è
cambiato niente…
Mi do una piccola botta in testa e mi impongo
di non pensarci, di fissare la mia attenzione sul lungo e comico – Bill ha sollevato
Fleur e senza smettere di baciarla ha iniziato a farla ondeggiare di qua e di
là sollevando diverse risa – bacio di quei due, senza guardare lei che è appena
dietro di me, vicino a Gin… lei con quel bellissimo vestitino blu leggero…
Ron, maledizione! Stai facendo proprio il
contrario!
Bah… Scuoto la testa e mi allontano, meglio
bersi un fresco bicchiere di succo di zucca, il caldo mi sta facendo sudare da
matti oggi! Sì, il caldo…Bè, però è una bella scusa, è pur sempre luglio
inoltrato!
Sentire questo delizioso liquido gelato che mi
scende per la gola è una sensazione bellissima. Non so proprio per quale strana
ragione ma oggi, vederla così bella e così rilassata mi fa seccare la bocca,
sono malato?
E intanto la guardo, sorridente e raggiante,
unirsi alle danze appena aperte, Fred come cavaliere. Cavolo, Hermione è
davvero una ballerina, si muove come un angelo con quei sandaletti ai piedi, la
gonna morbida che danza attorno ai suoi fianci, ad ogni suo più piccolo
movimento. Credo che se non fossi irrimediabilmente incapace di ballare la inviterei.
Ma probabilmente farei solo una figuraccia, meglio evitare considerata la
portata di gente che sta presenziando a questo matrimonio.
E nonostante la folla, guardatela… è la più
bella di tutte, quella che spicca di più. Trovo che rubi persino luce alla
sposa, il che è tutto dire.
Mpf… mi viene da ridere però, fino all’anno
scorso non avrei ammesso nemmeno a me stesso di trovare Hermione bella, non
avrei mai ammesso a me stesso di trovarla stupenda. Lei non era quello prima,
lei prima era l’insopportabile sottutto
che mi faceva arrabbiare un giorno sì e l’altro anche ma che riusciva sempre a
trarmi d’impiccio, che in qualche modo mi riscaldava il cuore con la sua sola
presenza. Ok, forse dovrei rivedere le mie convinzioni sul passato, ammetto che
probabilmente mi sono preso una stratosferica cotta per lei da sempre ma che
forse ero ancora troppo, troppo, troppo stupido per accorgermene.
Eppure, ripensandoci, la gelosia mi ha sempre
roso lo stomaco… Se avessi Victor Krum tra le mani ora… Bè, lo vedete il fazzoletto
tra le mani di mia madre che non ha mai smesso di piangere di gioia un minuto?
Ecco, avrebbe solo da invidiarlo quel fazzoletto, Krum, per come lo ridurrei
io!
E non ho il coraggio di dirle niente, non ho
il coraggio nemmeno di toccarla…
Le danze si fermano per qualche istante, vedo
Fleur richiamare la gente attorno a sé e alzare in aria il suo enorme bouquet
di fiori, il momento fatidico del lancio?
Manco a dirlo, mia sorella ed Hermione sono in
prima fila assieme a Gabrielle, chi è che vorresti sposare eh, Hermione?
La vedo alzare le braccia sottili al cielo, in
attesa che Fleur lanci il proprio bouquet sopra le spalle, Hermione sempre
diversa dalle altre, ma tradizionalista ed emozionata di fronte ad una cosa
così banale. In fondo, che cosa potrà mai darti questo mazzo di fiori? Non hai
bisogno di fiori nunziali per avere fortuna, lo sai…
Fleur lancia decisa, ma non seguo la
traiettoria dei fiori, continuo a guardare Hermione, la vedo saltare in alto,
l’abito blu che ondeggia, i capelli che si alzano, le spalle e per un attimo
scoperte, bellissima. Non seguo la traiettoria dei fiori, no, e poi me ne
pento. Sì, perché questo abominevole bouquet mi arriva dritto filato in testa,
lo riesco solo a prendere al volo prima che cada per terra mentre tutti i
presenti si voltano a guardarmi divertiti ed esplodono in una fragorosa risata.
Imbarazzato per una delle mie solite figuracce
– ma è mai possibile che io non riesca mai ad evitarle? – cerco di
sdrammatizzare alzando le spalle e borbottando “Bè, chi è che mi sposa adesso?”
Inutile, anche se cerco di risultare simpatico
sono sempre il solito imbranato che inizia ad arrossire. Le orecchie mi si
infiammano poi quando anche lei mi guarda, non ride come tutti gli altri ma mi
sorride dolcemente.
Che espressione strana hai, Herm… Non ti ho
mai vista così docile… Che cosa stai pensando? Uhm, non voglio pensare quello
che sto per pensare, ricordati chi sei, Ron Weasley, e non illuderti.
Mi allontano fingendo indifferenza portandomi
appresso l’enorme mazzo variegato. Gin mi si avvicina ridacchiando come tutti
gli altri “Ora sei fregato, Ron” mi dice battendomi una mano sulla spalla.
Rido a mia volta “La tua è tutta invidia, dì
la verità che avresti voluto prenderlo tu per fregare qualcuno che conosciamo
bene…”
La vedo rattristarsi per un attimo, quasi mi
pento di quella uscita azzardata, ma poi torna a ridere con sé stessa “Come se
bastasse un mazzo di fiori, come minimo ci vorrebbe una serra per tenermelo
stretto ora come ora…”
Ginny, mia sorella più piccola, mi convinco
sempre di più ogni giorno che passa che è la più forte di tutti noi Weasley. La
invidio molto, ha il coraggio per vivere e per compiere le proprie scelte e la
forza per affrontarne le conseguenze. Io non credo nemmeno di essere la metà di
quello che è lei, anche se ho affrontato i cervelli tentacolari del
Ministero!!!
Certo che Harry è davvero un idiota quando
vuole…
Eccolo là, in un angolo, sembra un cane
bastonato. Ma in fin dei conti ha fatto lui la scelta che lo ha reso così, che
cos’avrà mai ora da lamentarsi. Ginny sì che potrebbe avere qualcosa da ridire
invece! Lo guardo e all’improvviso mi prudono le mani, avrei proprio voglia di
mollargli un bel pugno in questo momento!
Torno a guardare Herm. Ora è seduta ad un
tavolo, sta pizzicando una tartina da un piattino davanti a lei, l’aria assorta
in qualche misterioso pensiero…
“Cosa guardi?” mi domanda astuta Ginny, tanto
la conosce bene la risposta, l’impertinente impicciona.
Ma non gliela do vinta “Il tavolo del cibo, mi
è venuta fame” mento.
Lei mi rivolge quella classica espressione di
chi la sa lunga, ma io cerco di evitare il suo sguardo indagatore.
“Toh, te lo regalo, non voglio mica portarmelo
in giro per tutto il giorno!” cambio argomento sbattendole in braccio senza
troppe cerimonie l’enorme bouquet.
Ginny lo allontana svelta ricacciandomelo tra
le mani “Neanche per sogno, porta sfortuna! E poi scusa, io sono tua sorella,
regalo a qualcun’altra che è meglio… Dai, svegliati, Ron!” e riservandomi
un’occhiata divertita si allontana.
Mi slaccio un bottone della camicia,
improvvisamente mi accorgo che fa troppo caldo… Non ce la faccio più a stare
qui in mezzo a tutta questa gente allegra, ho bisogno di allontanarmi… ma poi
mica sto dormendo!
Portandomi appresso il grosso mazzone di fiori
fuggo dal fulcro della festa e mi siedo sotto un albero distante, continuo ad
osservare gli invitati festaioli. Sembra proprio che tutto debba solo andare
bene. Ma chissà invece cosa succederà nei prossimi giorni.
Tutto cambierà, niente più scuola, niente più
Tana, solo una lunga ricerca senza nemmeno un indizio, solo l’ignoto.
Mi consola il fatto che sarò assieme al mio
migliore amico, e che ci sarà anche lei.
Anzi, questo mi preoccupa e basta. Che cosa
troveremo? Che cosa succederà? E se dovesse essere pericoloso? Perché sarà
pericoloso. Non vorrei che le accadesse nulla di male, vorrei poterla lasciare
al sicuro. Improvvisamente capisco completamente il pensiero di Harry. Se
qualche minuto fa avrei voluto mollargli un pugno ora invece lo comprendo
profondamente.
E contemporaneamente continuo ad invidiarli.
Vorrei quasi che Hermione fosse in pena per me, come lo è Ginny per Harry.
Hermione. Hermione che chiacchiera cortese con
tutti gli invitati, Hermione che balla leggera con i miei fratelli, Hermione
accaldata che si serve da bere del succo di zucca. Semplicemente Hermione.
“Ehi, bello addormentato, cosa stai
guardando?” Harry spunta alle mie spalle curioso. E’ già la seconda volta che
mi fanno questa domanda, ma la fisso così palesemente e così spesso? Sì…
“Nulla” cerco di glissare, dallo sguardo che
mi rivolge Harry capisco che non ci ha creduto.
“Sai, dovresti dirglielo” mi suggerisce
intuendo l’oggetto dei miei sguardi.
“Anche tu” replico sulla difensiva.
Lui ride “L’ho già fatto, e mi sembra che tu
abbia assistito. Oppure lo hai già rimosso? E’ stato così shockante?”
Rido anche io ripensando a quella sera in Sala
Comune, dopo la partita “Sì bè, intendevo che dovresti dirglielo cosa pensi
ora. Anche se l’hai mollata”
Non abbiamo mai parlato molto di questioni di
questo tipo, mi sento quasi in imbarazzo inizialmente, ma poi tutto ci viene
naturale.
“Non c’è bisogno di dirle niente, credo che
lei sappia tutto. Solo che ora non posso… e credo che in qualche modo lo
capisca. Gin è fantastica…”
Lo vedo rattristarsi un po’. Non deve essere
una scelta così facile la sua. Harry Potter è sempre un eroe, un po’ stupido ma
eroico. Mi innervosisco per un attimo, vorrei avere anche io il suo coraggio,
il coraggio di scegliere.
In questo giorni ho solo paura, invece. Quel
giorno sotto la betulla, ad Hogwarts, sarò sembrato tanto coraggioso, ma ora
esito su tutto.
Cerco di mettere la questione sul ridere, per
sdrammatizzare, in fin dei conti è una delle poche cose che mi riesce bene,
scherzare “Ehi, non ti allargare troppo, è sempre di mia sorella che stai
parlando!”
Harry accenna una risatina “Eh, ci sono certe
cose che ti vorrei raccontare ma mi sa che non posso…”
Sì, ma io non stavo scherzando quando gli ho
detto di non allargarsi! Maledetto… Arrossisco tremendamente in zona orecchie,
lo sento, e credo che Harry capisca. Mi guarda e scoppiamo a ridere tutti e
due, quasi senza un motivo.
Quando ci riprendiamo, accaldati per le risate
eccessive, Harry si alza “Guarda che glielo devi dire davvero”
Io ritorno serio, pensoso, preoccupato “Sì ma
poi, cosa cambierebbe? Farei solo una figuraccia, rovinerei tutto, non è mica
così facile come con Lavanda, eh! Qui ci sono in gioco un sacco di cose e io
non voglio rovinarle…” mi giustifico.
Harry scuote la testa allontanandosi “Ma
rovinare cosa? Ron, svegliati!” mi urla dietro.
Harry, non dirmi cose che non sai! Che cosa
sai? Mi viene voglia di rincorrerlo e chiederlo, ma non lo faccio, qualsiasi
cosa sapesse ho come l’impressione che non me la direbbe. Do un calcetto al
bouquet, ormai non me ne libererò mai…
“Senti, portati via questi fiori, mi hanno
stufato!” grido nella sua direzione.
Harry si gira e fa cenno di no con la testa
“Guarda che non devi mica regalarli a me! Svegliati dai, Ron!”
E rieccolo. Oh, sto “svegliati Ron” oggi mi ha
proprio stufato. Quei due sono proprio simili, rido un po’ all’idea, mi hanno
detto la stessa cosa! E ritorno della mia opinione: Harry è proprio un idiota.
Sento delle fragorose risate provenire dalla
festa. Non ho voglia di ritornarci, mi sento strano oggi. Sono scombussolato.
Nutro quasi una speranza, ma ho paura di illudermi.
Cavolo, ma quante seghe mentali che mi faccio!
Dovrei smettere di pensare.
Facile, come no?
Chiudo gli occhi e mi appoggio al tronco
nodoso dell’albero. Vediamo se ci riesco, a smettere di pensare.
…
…
…
“Sveglia Ron, starai mica dormendo?” la voce
allegra di Hermione mi fa tornare alla realtà. Apro gli occhi e me la ritrovo
inginocchiata davanti, sorridente. Bellissima.
Cavolo, mi piaci da morire…
Mi trattengo per non arrossire come uno scemo
davanti a te. Ci riesco.
“Com’è che sei la terza persona che mi dice
questa cosa oggi?” le domando. Mi sono stufato! Ma non posso arrabbiarmi con
lei. E’ disarmante ultimamente.
Lei alza le spalle “Dev’essere perché oggi
sembri particolarmente assorto. Sulle nuvole. Pensavi a qualcosa o… a
qualcuno?”
Sembra in imbarazzo, si sta torturando un
boccolo, lo tira, lo attorciglia, lo scosta. Come faccio a dirti che pensavo a
te? Non ci riesco. Ho un blocco. Si può avere un blocco? O forse la sai già la
risposta? La parte infantile di me mi suggerisce di negare tutto. Ma io non
sono infantile, devo trovare il coraggio…
“No sai, a niente in particolare… Pensavo che
forse questo per noi sarà l’ultimo giorno di normalità”
Sono davvero infantile.
Lei mi sorride un po’ dispiaciuta “Sì, anche
io pensavo alla stessa cosa prima. Gente allegra, feste, sorrisi, buone
speranze. Chissà cosa ci sarà invece domani”
“Già…” cerco di rimanere vago. Forse ha
creduto davvero alla mia risposta… In fin dei conti, non è che le abbia proprio
mentito.
“Senti Ron, ora che tutto cambierà, perché
sono certa che le cose non saranno più così. Prima, che tutto cambierà… Ecco io
devo… Una cosa…”
“Eh? Non ho capito niente, Herm. Prima che
tutto cambierà, cosa?” che cosa stai cercando di dirmi? Ti vedo tesa,
preoccupata.
“Io credevo che prima o poi tu… ma forse mi
sbagliavo e allora…”
Mi domando dove voglia portare questo tuo
ragionamento senza senso. Hai paura forse? Dovrei rassicurarti, dirti che andrà
tutto bene, vero? Però non riesco a rispondere di fronte al tuo sguardo
disarmante, così diverso da quello saccente che sfoderi spesso.
E prima di finire il tuo strano discorso, che
forse una fine non ce l’aveva nemmeno, accade l’imprevedibile.
Mi baci.
All’improvviso. Vieni versi di me, chiudi gli
occhi, mi baci.
Mi spiazzi.
Sono così teso, così sorpreso da questo gesto
tanto sognato ma assolutamente inaspettato, che scatto come una molla,
spezzando l’incanto di quei brevissimi istanti.
“Dovevo farlo, non potevo più aspettare” mi
dici, ti scusi. Ti alzi in piedi, mi guardi ma io non riesco a risponderti.
Vorrei baciarti altre mille volte ma sono così scemo che non riesco a fare
altro che fissarti con la bocca aperta, incapace di spiccicare parola alcuna.
Mi sorridi, ti alzi strofinandoti le ginocchia
che portano i segni dei fili d’erba. Un ultimo sguardo e poi ti giri e te ne
vai, quasi di corsa.
E io ti lascio andare. Che imbecille che sono!
Ma che diavolo combini Ronald Weasley?!
Quante notti hai sognato un suo bacio? Quante
volte hai desiderato di andare oltre quell’abbraccio fraterno, che poi di
fraterno non aveva più nulla? Ma di cosa avevi paura, eh? Uno scemo, ecco cosa
sei!
La mia coscienza urla. Il mio cuore anche.
Possibile che io abbia dovuto aspettare fino a questo punto? E che ancora
adesso non riesco a muovere un muscolo?
Improvvisamente mi desto, scatto in piedi e
questa volta sono io che me lo dico, che me lo urlo “SVEGLIATI RON!”
Non ci sarà un’altra occasione, non ci saranno
più giorni come questi!
Prendo al volo il mio bouquet e corro verso di
lei, che nel frattempo ha raggiunto di nuovo il cuore della festa.
Le sono alle spalle. Attorno a noi, qualcuno
balla, qualcuno chiacchiera, qualcuno mangia e beve, tutti felici. Anche io
sono felice, ora.
Le poso una mano sulla spalla scoperta, le
sfioro i capelli. Merlino…
Lei si gira e io le porgo il bouquet “Vuoi
ballare con me?” le chiedo sicuro di me, ho troppa voglia di lei.
Hermione mi sorride e fa cenno di sì col capo,
“Grazie” mi dice prendendo i fiori.
La stringo in un abbraccio, un fortissimo
abbraccio.
Non ci sarà un’altra occasione, non ci saranno
più giorni come questi. Dai!
Mi abbasso verso di lei, le do un bacio
leggero sulla bocca. Merlino, è bellissimo!
“Mi piaci da morire, Hermione. Voglio solo te”
La sento stringermi più forte. Improvvisamente
mi sento il più felice del mondo. Il più forte. Il più coraggioso. Ma
soprattutto il più fortunato.
Io, Ronald Weasley, sto ballando. Con
Hermione. La mia Hermione. E sono felice.
E’ vero, non ci saranno più giorni come
questi, forse. Ma ci saremo noi due. E questa e l’unica cosa che conta.
E poi, io ho preso il bouquet della sposa!
Fine!
Buonasera a tutti!!!
Dopo un’altra valanga di tempo sono tornata a
scrivere. Ly rediviva è di nuovo tra noi!!
Lo so che magari qualcuno aspettava il nuovo
capitolo della mia fic quasi dimenticata da Dio ma vi prometto che è in
lavorazione! ^^
Intanto, ecco a voi una one-shot che è
ambientata nell’estate seguente il sesto anno, all’attesissimo matrimonio di
Bill e Fleur…
Mi è venuta in mente quasi un anno fa, una
piccola ispirazione, ma poi non so perché dopo aver scritto le prime righe l’ho
lasciata lì ad ammuffire! Stasera però mi si è costruita tutta sui polpastrelli
delle dita e l’ho terminata al volo.
Mi piace il fatto di essere entrata nella
testa di Ron, questi secondo me potrebbero essere i suoi pensieri più o meno
coerenti, voi che ne dite?
Vi è piaciuta?
Intanto la dedico alle mie cucciolette
Mi raccomando voi che leggete, perdete anche
un minutino per farmi sapere che ne pensate con una bella recensione ok?
Un baciotto a tutti e a presto,
la vostra
Ly