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Autore: Luna Malfoy K    10/10/2012    5 recensioni
Questa storia ha partecipato al contest Mago del Mese e si è classificata terza *-*
“Mai! Sono fiero di quello che ho fatto” esclamò Tarquin.
Tutti fissarono Tarquin. “Tarquin McTavish condannato per crimini contro i Babbani. Dovrà scontare una pena di trent’anni nella prigione dei Maghi.” Detto questo la donna e gli altri maghi sparirono.
Tarquin sorrise. Trent’anni per un Mago erano niente.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Ministero della Magia, 6 agosto 1981
 
Era una calda giornata di inizio agosto. Tacquin McTavish si trovava al Ministero della Magia a causa di un’accusa di crimine contro i Babbani.
Doveva essere processato davanti all’intero Wizengamot.
Tarquin era stato ‘gentilmente’scortato da due funzionari dell’Ufficio per l’Uso Improprio delle Arti Magiche.
Lo tenevano alle strette; gli avevano tolto perfino la bacchetta.
“Forza, è ora di entrare!” dissero i due, mentre lo spingevano dentro la stanza numero undici.
“Voi non venite? Mi mancherete,” ribatté Tarquin, sarcastico.
“Prego, si accomodi sulla sedia al centro della stanza,” mormorò una donna, vestita con un orribile abito color prugna.
Tarquin fece quel che gli era stato detto.
“Direi che possiamo cominciare,” enunciò la stessa signora. “Nome, prego?”
“Tarquin McTavish, figlio di Cassiopea e Cesar McTavish.”
“Sa per quale motivo si trova qui?”
“Sono accusato di crimini contro il mio vicino Babbano,” rispose tranquillo Tarquin.
“Bene, lei si dichiara non colpevole?” domandò ancora lei.
“Certo che no! Ho intrappolato di proposito il mio vicino, si meritava una bella lezione!” esclamò Tarquin.
Sul volto della giudice si dipinse un’espressione di sconforto. Di solito i maghi davanti al Wizengamot supplicavano pietà, gridavano la loro innocenza, invece Tarquin aveva fatto l’esatto opposto.
“Ehm, vuole per favore esporci la dinamica dei fatti?” chiese turbata la donna.
Tarquin iniziò a raccontare. “Mi sono sempre reputato abbastanza fortunato, sapete? Avevo una famiglia che mi amava, ero molto intelligente ed eccellevo in ogni materia ai tempi di Hogwarts; la mia preferita era Pozioni ed era anche quella in cui andavo meglio. Il vecchio Lumacorno diceva sempre che avrei fatto tanta strada. Finita la scuola, decisi di trasferirmi in un piccolo paesino Babbano e aprire il mio negozio Tutte le pozioni più una. Divenni subito ricco. Venivano maghi da ogni dove alla ricerca di una pozione adatta al loro problema. La mia vita non poteva andare meglio; l’unica cosa che mi mancava era la bellezza. Quando ero più piccolo ne soffrivo abbastanza. I bulli non facevano altro che prendermi in giro, ma poi ho capito che l’avvenenza non era tutto nella vita, che io avevo qualcosa di più: avevo talento. Grazie a quello, ero anche riuscito a migliorare un po’ il mio aspetto. Finita la scuola, ero convinto che nessuno mi avrebbe più deriso.
Ero cresciuto ed ero diventato un rispettabile uomo d’affari; ma mi sbagliavo.
Quel maledetto del mio vicino Babbano non faceva altro che ridere di me.
‘Ehi, McTavish, che ti è successo alla faccia? Dov’è finita la tua ragazza? Aspetta, tu non ce l’hai! Nessuna donna riuscirebbe a stare con un mostro come te,’ era solito dirmi.
Ho cercato di resistere. Mi ripetevo che io ero meglio di lui, ma un giorno sono esploso e ho deciso che si meritava una lezione.
Una lezione che non avrebbe dimenticato facilmente.
Decisi d’invitarlo a casa mia per prendere un tè e il mio vicino, stranamente, accettò. ‘Ci vediamo domani alle cinque,’ gli dissi.
Quella sera andai a letto felice: finalmente quel Babbano avrebbe avuto quello che si meritava! L’indomani iniziai ad allestire la mia speciale Pozione Intrappolante, inventata da me.
Verso le quattro e mezza preparai il tè e, quando fu pronto, aggiunsi tre gocce della mia pozione.
Quel Babbano arrivò alle cinque in punto.
Lo feci accomodare, versandogli subito il tè, accompagnato da dolcetti alla zucca. ‘Tarquin, è delizioso. Ne vorrei ancora, se non ti dispiace,’ disse, mentre si leccava i baffi.
‘Fai come se fossi a casa tua, prendilo pure da solo,’ risposi. Il mio vicino avidamente aprì il bollitore e ne fu risucchiato. Finalmente la mia vendetta si era compiuta! Il resto lo conoscete bene.”
La donna vestita di prugna era ancora più turbata di prima.
Tarquin non solo si era dichiarato colpevole, ma aveva anche raccontato i fatti senza il minimo rimorso; anzi, sembrava abbastanza fiero del suo operato.
“Ehm, la corte si riunisce un secondo per deliberare,” disse la giudice.
Tarquin sentì un grosso vociare.
“Non possiamo liberarlo, non è nemmeno un po’ pentito! Che figura rischiamo di fare?”
“Ma era legittima difesa!”
“È colpa del Babbano, è colpa del Babbano!”
“Signor McTavish, il Wizengamot ha deciso che avrà una pena ridotta se ammette i suoi errori,” proclamò la donna.
“Mai! Sono fiero di quello che ho fatto!” esclamò Tarquin.
Tutti lo fissarono.
“Tarquin McTavish, condannato per crimini contro i Babbani, dovrà scontare una pena di trent’anni ad Azkaban.” Detto questo, la donna e gli altri maghi sparirono.
Tarquin sorrise: trent’anni per un mago erano niente.



Storia Betata da: Aurora_Boreale mille grazie ** la trovate sul gruppo http://www.facebook.com/groups/322648581165116/
 
Note d'autore è  il mio primo contest questo, per il semplice fatto che non lo so, non mi ha mai attirato nessun contest. Non mi piace il fatto che ti devi prendere il pacchetto ecc xD Invece qui appena ho letto i personaggi ho pensato: Tarquin McTavish è perfetto ho già tutta la storia scritta in mente *-* e così è nata questa One-shot. Non è il massimo ma ci ho provato. 
Sono molto contenta del mio terzo posto *-* è una grande soddisfazione per me *-*
   
 
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