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Autore: Ronnie02    10/10/2012    3 recensioni
Edward ed Emmett condividono lo stesso appartamento e la stessa passione per la musica. Il primo suona la chitarra e il secondo ama il rock.
Una sera, grazie al loro amico Jasper, riescono ad entrare al concerto delle rockstar più famose del momento: le "Burners", band rock che ha come frontwoman la famosa Bella Swan.
Spero avervi incuriositi!
Genere: Dark, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Swan, Jasper Hale, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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HELLO!!!! Ok, odiatemi, uccidetemi, squartatemi per la luuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuunga attesa quasi infinita ed eterna, ma.. boh, non so che dirvi, sono solo una scema e avete ragione. Ho aspettato l'eternità solo per un epilogo, ma davvero è stato un parto. Ogni volta che mi mettevo a scrivere dopo due righe cancellavo. Non so dirvi perchè, solo che mi dispiace.
Ora ecco l'epigolo. Ci vediamo giù :)




Capitolo 24- Ciao Hailey. Ciao Cherie. Ciao Destiny (Epilogo)

 
                                               


Non so esattamente quanto tempo sia passato dall’ultima volta che ho visto le iridi di Bella luccicare così tanto.
Ora, la mia dolce e ribelle ragazza, è invecchiata, come me, e siede su una sedia a dondolo, con la sua chitarra, e guarda lontano. Io la fisso e ricordo quello che so che anche lei sta pensando.
 
“Papà!”, mi abbracciò Des, guardandomi divertita mentre arriva in stazione con la sua valigia. Era arrivato il momento, e  io non ci potevo fare nulla. Come potevo? Era la sua vita.
“Mi mancherai, piccola mia. Lo sapevi che sarebbe finita così”, dissi guardandola nostalgico.
“Papà, non me ne vado per sempre, sto solo andando al college!”, mi prese in giro guardandomi. “So che avermi per casa vi farà sentire più soli, ora, ma vedrete che ci farete l’abitudine, belli miei”.
“Sono sicuro che invece tu non ci metterai molto ad abituarti, vero piccola peste?”, dissi lasciandola tra le braccia di sua madre.
“Edward, devi smetterla. Destiny è grande ormai e quindi può fare ciò che vuole”, disse Bella lasciandomi stupefatto. “Ok, bellezza, ci vediamo durante le vacanze. Vedi di comportarti a dovere o…”.
“O mi diranno ‘guarda, è proprio una Cullen, quella! Sempre nei guai deve andare!’”, disse facendo la linguaccia. Lei era sempre stata una peste, e di certo non sarebbe migliorata ora che se ne andava in giro da sola. “Ti prego mamma, lasciami divertire! Mica vado in prigione!”.
“Ci mancherebbe altro!”, mi lamentai io, mentre Bella si appoggiava contro il mio petto, ridacchiando. Oh, quanto amavo ancora la sua voce!
“Ciao papà!”, mi disse scuotendo la testa. “Ti voglio bene anche io!”.
“Te ne vogliamo anche noi tesoro mio”, dissi io dandole un ultimo bacio sulla testa.
“Buon college tesoro”, la salutò Bella.
“E buona musica a voi due, vedete di fare bei concerti!”, ci raccomandò lei prendendoci ancora in giro.
“Sarà fatto, bellezza”, le rispose sua madre.
Così scoppiò a ridere e ci salutò di nuovo con la mano, mentre il tabellone indicava l’arrivo del suo treno.
Era ora di partire.
“Vi voglio bene anche io, davvero”, ci disse per l’ultima volta, prima di voltarsi e andare verso il binario giusto.
Io mi girai verso mia moglie (finalmente ci eravamo anche sposati) e la baciai. Avevamo fatto un bel lavoro e mai, mai, mai, ce n’eravamo pentiti. Mai.
 
La canzone che mia moglie sta componendo è lenta. Mi ricorda le ultime del cd delle Burners. L’ultimo cd… quanto tempo era passato anche da quello?
All’alba dei cinquanta ognuna aveva deposto i propri strumenti e avevano deciso insieme che l’avventura era finita. Si erano divertite, ma ora bisognava pensare alla famiglia.
Alice, quella pazza di Alice, con la quale ancora ci vediamo con Jasper è ancora più matta di prima e non perde mai il suo senso dell’umorismo, facendo impazzire ancora il mio migliore amico.
E Emmett… Emmett e Rose hanno viaggiato così tanto dopo lo scioglimento che avrebbero potuto chiedere il titolo di esploratori. Ma alla fine anche loro, anche per figli ovviamente, erano tornati a vivere sempre nella loro casa vicino a noi.
Ci vediamo tutti così spesso che in verità sembra non essere mai cambiato nulla. Perché in realtà non è mai davvero cambiato nulla. Siamo solo invecchiati, come tutti in questo mondo.
“Tesoro?”, mi chiama Bella. Bella come sempre, l’amo ancora come la prima volta.
“Sì?”.
“Canta con me”.
Ormai cantare è l’unica via alla noia quando i ragazzi… ragazzi… diciamo quando i nostri amici non sono con noi. E mi piace. Vivere così non è male come pensavo, ci si fa l’abitudine alla vecchiaia.
“Certo!”.
 
Il vestito bianco di Hailey è il più bello, ovviamente. E’ così bella da far girare la testa a tutti e sono così felice per lei che penso che piangerò. Insomma, la mia migliore amica si sta sposando e io non riesco a trattenere la gioia.
Bella mi tiene il braccio, anche lei emozionata, anche se lo è più per Jacob che per Hailey. Ma non importa.
Grazie a loro due entrambi siamo riusciti a superare l’amico dell’altro e non essere gelosi. E poi da quando si erano messi insieme quei due non si erano più lasciati.
Sono sempre stati un uragano d’amore fin da quella festa di compleanno in cui Jacob ci aveva provato.
“Hey, vecchietto!”, mi salutò alla fine della cerimonia. “Piaciuto il banchetto?”.
“Bella domanda, Hailey”, la presi in giro abbracciandola, attento a non rovinarle la pettinatura.
“Mi mancherai durante la luna di miele”, disse ma la guardai incredulo. “Davvero Edward, non scherzo. Insomma mi può mancare il mio migliore amico o no?! Non starò tutta la vacanza a scopare, sai?”.
“Bla bla bla… vai avanti”, dissi evitando di pensarla con Jacob. Dio mio, lei sì che sapeva come rovinare una conversazione.
“Sempre il solito”, ridacchiò. “E dai, non ti puoi sconvolgere così, ti prego!”.
“Sì, posso, va bene?!”, dissi per poi abbracciandola ancora. “Non ci posso ancora credere, piccoletta!”.
“Io sì… uh, grande, c’è Rosalie libera… le devo un ballo!”, cominciò a ridere come suo solito, staccandosi da me.
“Ah bè, ma brava! Abbandonami così, no? Tanto io non conto un emerita cacca”, la presi in giro annuendo offeso.
“Ma finiscila, stronzo di prima categoria!”, mi diedi un pugnetto sul braccio, ma poi la lasciai andare, sorridendo. Era il suo matrimonio – per quanto fosse dura ammetterlo – e poteva fare ciò che voleva.
Andò a ballare da Rosalie e io mi sedetti su una panchina, guardandola sorridente.
“Tregua?”, disse una voce. Jacob?!
“Jacob”, dissi sorpreso di vedermelo davanti, con la mano testa verso di me, vestito da sposo e la cravatta allargata.
“Sì, mi chiamano così. Tu… Edward giusto?”, scherzò per prendermi la mano e mettermi in piedi. Ero scioccato. “Tregua?”.
“E di che?”, chiesi io, un po’ rincoglionito.
“Sei davvero così scemo? Cavolo, auguri per Bella allora!”.
“Finiscila, è solo perché sei il… marito di Hay che non ti mando al diavolo”, dissi brusco togliendo la sua mano dalla mia.
“Intendevo esattamente questo”, sorrise irritato. “Insomma mia moglie è la tua migliore amica, tua moglie è la mia migliore amica… e non possiamo vederci. È stupido”.
“E dimmi, genio… che intenzioni hai?”, gli chiesi mentre lui sbuffava. Dio se mi dava sui nervi.
“Esattamente quello  che ti sto chiedendo da quando sono arrivato!”, mi disse lui lentamente, manco fossi un bambino di due anni. “Tregua! Tutti abbiamo dei difetti, persino i tuoi migliori amici, ma li sopporti, no? Noi ci odiamo solo perché teniamo conto solo di quei difetti”.
“No, perché hai fatto del male a Bella”.
“E odio il fatto che Hayley, non dire di no, ci provava con te. Ma ti sto chiedendo di eliminare la cosa”, cercò di spiegarmi. “Sì, l’ho fatta soffrire, ma se mi ha perdonato lei, tu che c’entri?”.
Ci pensai un attimo. Se lui avesse fatto del male a Hayley, Hayley doveva vedersela con lui… ma non ci riuscivo. Ovviamente io e il mio fottuto istinto di protezione.
Ma dovevo ammettere che lo stronzetto aveva ragione.
“Sì, questo è giusto”.
“Quindi…”, alzò la mano verso la mia. “Tregua?”.
“Tregua accettata!”, decretai.
 
“Oh, Jacob…”, disse la mia Bella, seduta sulla sua poltrona con in mano una foto. La guardai anche io e vidi il figlio di Hayley e Jacob che teneva in braccio il loro primo nipotino.
“Guarda che tenero!”, sorrisi io.
“Già, il mini Jacob del mini Jacob. Com’è possibile che si assomiglino tutti così tanto?”, scherzò indicando tutte le parti simili. “Oh povera Hayley… solo la figlia più piccola ha i suoi stessi occhi…”.
“Già, le è andata male”, scherzai.
“E invece a Cherie è andata più che bene! Kyle le assomiglia da morire!”, ridacchiò, guardando la foto di mia sorella con il suo piccolo pazzoide che ormai aveva vent’anni… oddio… com’era cresciuto!
 
“Cherie, non puoi farmi, questo, no!”, decretai appena lei e Derek decisero di dirmi tutto. “No, no, no, no, no!”.
“Edward non sono incinta, cavolo…”.
“Non mi interessa, no!”, decisi ancora mentre lei sbuffava. Se lo scordava.
“Edward, ti prego…”, cercò di convincermi il ragazzo di fianco a lei. Oh, se lo poteva scordare. Scordare, ti dico!
“No, tu stai zitto. Cherie ho detto di no”.
“E se ti dicessi che ho già i biglietti, un lavoro e l’appartamento quasi preso?”, mi fece capire meglio lei con gli occhi socchiusi di paura.
“Cosa hai fatto tu?!”, urlai.
“Oh, ti prego. Tu hai preso e te ne sei andato a New York quando volevi, anni fa, quindi non fare la ramanzina a me!”, disse Cherie, quasi a rimproverarmi. Ottima scusa, davvero!
“Non m’importa, tu non te ne vai da qui!”, risposi io, pronto.
“Derek, posso parlargli da sola?”, sussurrò al suo ragazzo, credendo che non la sentissi. Lui annuì e uscì veloce dalla stanza.
“Non mi convincerai mai”, dissi convincendo anche me stesso, fermo sulla mia decisione.
“Edward… voglio vivere la mia vita, e la voglio vivere ora e da sola! Ti voglio un mondo di bene, ma questo non implica che devo stare con te fino alla fine dei miei giorni”, mi spiegò lei, cercando di stare calma. “In più, amo Derek e non vedo il perché del tuo rifiuto. Tu hai Bella, i tuoi amici, la tua vita… me. Perché avrai sempre me, maledizione!”.
“Davvero?”, tentennai.
“Non me ne andrò mai,  Edward. Sono tua sorella, come potrei. Voglio solo vivere la mia vita senza dare peso a nessuno. E no, non fare quella faccia. Non dico di sentirmi esclusa ma voi siete il  vostro gruppo e io sono tua sorella. Sono cose diverse e ho voglia di staccare”, continuò imperterrita il suo discorso. “Voglio viaggiare, voglio imparare milioni di cose, voglio sposarmi, voglio avere figli, voglio andare ovunque possa portarmi Derek… ma ci sarà sempre anche il momento in cui tornerò da te ogni volta che avrò raggiunto un obiettivo per dirti Tua sorella ce l’ha fatta! Perché sono fatta così, e ti vorrò sempre avere nella mia vita”.
“Non ti disferai di me così in fretta, sai?”, le sorrisi, capendo il suo punto di vista.
“Non ho mai voluto farlo”.
 
E così se n’era andata anche lei, tornando appena possibile per rinfacciarmi i suoi viaggi o le sue conquiste. Era la migliore e mai avrei potuto avere una sorella migliore. Le volevo un bene dell’anima e con gli anni il nostro amore fraterno era diventato sempre più forte.
Non rimpiangerò mai nulla nella mia vita, e sono felice così. Ho la mia famiglia, i miei amici sempre al mio fianco e un passato degno di essere ricordato.
Ho amato ogni singolo istante che la vita mi ha offerto e questo non cambierà mai.
E il tempo che mi rimane… lo voglio passare con le persone che amo.
“Ehy, fannullone”, mi sorrise Bella.
“Ehy, pazzoide”, l’abbracciai io di rimando.
“Ti amo”, esclamammo insieme.
 
 
 
-The End


...

Note dell'Autrice:
eccomi qui. Spero che vi sia almeno piaciuto. Io finisco con il dire che... questa storia è stata molto importante per me. Mi ha fatto crescere come scrittrice e ed è stato il mio primo esperimento. So che non è stata mai il massimo della perfezione, non scrivo storie perfette nemmeno ora, ma è stata la prima volta che mi sono sentita soddisfatta di un lavoro.
E grazie a tutti i lettori, recensori o altro. Voi siete sempre stati fantastici. GRAZIE, vi adoro.
Ora mi dileguo, per sempre per vostra fortuna.
Byebye, Ronnie02
   
 
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