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Autore: GabrielleWinchester    11/10/2012    1 recensioni
A Londra in un'ospedale psichiatrico, rinchiusa ingiustamente, una ragazza muore...I fratelli Winchester e le due ragazze Christine e Violet devono combattere contro nuovi nemici che con le loro azioni stanno distruggendo l'equilibro ultraterreno e che li porterà a collaborare con personaggi davvero singolari..Crossover Supernatural/Angel o Demonio/le Sorelle Mcleod e la saga di Sea Haven di Christine Feehan..Il resto scopritelo da soli..Buona lettura :)
Genere: Sovrannaturale, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buongiorno a tutti,
ecco a voi il ventunesimo capitolo di "Crystal Spume", una storia su Supernatural crossover abbastanza complessa che mette al confronto storie e situazioni diverse...Questo capitolo è cruciale per i prescelti del Paradiso..La battaglia si sta avvicinando...Ma non vi anticipo nulla :) Ringrazio tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite/e da recensire, a coloro che hanno recensito le mie precedenti fanfiction, a coloro che mi hanno messo come propria autrice preferita :) Grazie ancora a tutti :) Buona lettura :) Gabrielle :)


 

Biblioteca Comunale ore 12.50
Un lungo tavolo di mogano circondato da fuoco era l’unico oggetto all’interno di una sala da lettura. Eliana stava scrivendo al computer, stringendo convulsivamente una piuma d’arcangelo. La piuma dell’arcangelo Michele. Non era sola all’interno della sala di lettura e non era molto contenta della compagnia. Era da molto che non lo vedeva e ogni volta che compariva, bè c’erano sempre delle novità. E non erano delle belle novità.
Questa volta aveva un completo gessato nero gaietto con una rosa bianca e le fiamme nere che gli avvolgevano metà faccia erano più intense del solito. Era alla sua massima potenza ed Eliana rabbrividì, ripensando a quello che poteva fare con il suo bastone di mogano nero. Insieme con Cassiel erano una coppia formidabile.
 “Sei sicura che arriveranno?”
Il nuovo arrivato fissò con insistenza la bibliotecaria,con fare insopportabile. Eliana sospirò d’impazienza e chiuse il portatile di colpo e affrontò il nuovo arrivato.
“Sì sono sicura” disse Eliana stanca “Sono sicura Raziel”
L’arcangelo dei misteri fece un piccolo sbuffò di incredulità e disse “Il tempo sta per scadere e io ho portato i ribelli al luogo dello scontro..servono i prescelti del Paradiso e dell’Inferno” fece un sogghigno di rabbia “ A quelli del Purgatorio ci pensa Eve”
Eliana alzò il sopracciglio e disse sarcastica “Chissà perché non me sono accorta”
“Inutile dire che se non saranno qui entro questa giornata, suonerò la tromba della chiusura dei regni ultraterreni” disse Raziel pomposo “E tutto finirà”
Eliana dovete trattenersi dalla rabbia…il fatto di essere uno dei primi angeli creati lo rendeva un po’ arrogante e presuntuoso..Michele al confronto poteva essere un gentiluomo. Tolse la mano di Raziel da una copertina molto rara e disse furibonda “Non siamo nella biblioteca del Paradiso, i libri qui possono essere distruggere, togli le tue mani dai miei libri”.
“Non mi interessa” disse Raziel annoiato“Sai bene che non sarà al centro della mia preoccupazione, se suonerò una tromba della Fine”
“Un po’ di ottimismo no?” disse Eliana scuotendo la testa.
“Ci dovevano pensare prima” disse Raziel severo e battè sette volte il bastone di mogano sul pavimento della biblioteca, un suono che a Eliana ricordò le trombe dell’Apocalisse “Altrimenti io e Cassiel suoneremo e proclameremo la fine di tutto” fece un sorriso ferino “Spero tanto che ci rincontreremo Eliana”
Dopo scomparve in una nuvola di fuoco dorato ed Eliana fu contenta. Remiel comparve da dietro uno scaffale e posò il libro. Tra i due angeli ci fu uno scambio di sguardi che voleva dire molto. Sapevano dirsi molto anche con un semplice sguardo. Remiel sfogliò una pagina del libro, un po’ apatica e disse sarcastica “Se dovessi scegliere tra lui e Lucifero, avrei l’imbarazzo della scelta”.
“Che ore sono?” disse Eliana preoccupata.
“Le 12.57” disse Remiel controllando l’orologio “Eliana non preoccuparti, arriveranno”
La bibliotecaria annuì e dopo si rimise a studiare. La biblioteca, misteriosamente, era tutta silenziosa. Nessun studente si era introdotto nella struttura e il silenzio pensava come non mai. A un certo punto Eliana si accorse che la piuma si era infiammata e sorrise “Sono qui”
“Finalmente” disse Remiel emozionata “Sono arrivati”.
*
“Sei sicuro Cass?” domandò Dean stupito.
“Sì” disse Cass “Sono sicuro”
Erano arrivati all’interno della biblioteca e stranamente era silenziosa. Non c’era nessuno ad accoglierli, a parte i libri. L’atmosfera era stranamente pesante, forse in vista dell’ultima parte, la battaglia. Dean si avvicinò a un libro e commentò ironico “Questo sarebbe il tuo paradiso Sammy “
Il fratellino minore si grattò il naso compiaciuto e fu in quel momento si sentì un fruscio d’ali e si girò. Una bella ragazza era arrivata vicino a Christine e la stava abbracciando.
“Cosa mi sono perso?” dissero Dean e Sam stupefatti.
“Remiel” disse Christine contenta “Sono felicissima di …”
“Lasciamo i convenevoli” disse Remiel sbrigativa “Dobbiamo sbrigarci, non abbiamo molto tempo”.
“Lei è Remiel?” disse Dean stupefatto “La stessa Remiel che ci ha accompagnato all’aeroporto di Catania?”
Remiel fece un sorriso soddisfatto “ Sì sono proprio io”.
“Ma cosa avete voi angeli?” disse Dean meravigliato “Fate cambio d’abiti ad ogni stagione?”
“Dopo che Christine mi ha detto che gli esseri umani non meritano di essere dei vessilli, ho deciso di trasformare la mia essenza angelica in materia umana” disse Remiel e vedendo che Dean e Sam erano un po’ confusi “L’aspetto che ho è il mio aspetto nel Paradiso”
Poi l’arcangelo si girò verso Christine e la prese per mano. Il suo tono divenne concitato e diede una rapida occhiata all’amica di Christine “Sandalphon sembra che non abbia creato tanti danni a Violet”.
“Già” disse Christine triste “Haniel e Gabriel mi hanno aiutato”.
“Loro?” disse Remiel “Dall’aldilà dici?”
Christine annuì e si voltò a guardare Violet che stava parlando con Dean e Sam e sorrise in modo beato. Remiel la fece girare e disse seria “Hesediel tu lo sai benissimo che può essere posseduta di nuovo”
“Lo so” disse Christine frustata “Lo so Remiel”
“Ci servi su in Paradiso” disse Remiel persuasiva “ Torna da noi”.
“Io sto qui con Violet e il mio Sammy” disse Christine cocciuta “Sono loro il mio paradiso”.
Remiel annuì un po’ perplessa e dopo Christine disse preoccupata “Raziel?”
“Lo sai bene che quando c’è un disastro lui arriva” disse Remiel indispettita.
L’arcangelo della giustizia e della misericordia restò per un attimo senza parole e fu una fortuna che Cass disse “Starei ore e ore ad ascoltarvi parlare ma abbiamo un mondo da salvare”
“Hai ragione” disse Remiel “Seguitemi”
Poi li condusse all’interno di una scala a chiocciola “Eliana vi sta aspettando”.
*
Remiel, l’arcangelo dei fulmini,li condusse attraverso un dedalo di corridoi, pieni di libri. Sam e Christine erano estasiati da tanto sapere e Remiel rise “ Sarete i benvenuti, quando volete”.
“Con vero piacere” disse Christine intrecciando le mani di Sam.
“Non contate su di me” ridacchiò Dean.
“Sinceramente non ti farebbe male un po’ di cultura” lo rimbeccò Castiel tra il serio e lo scherzoso.
“Io preferisco l’azione, l’avventura,il brivido” disse Dean sincero “Il ruolo del sapientone lo lascio fare a mio fratello”ridacchiò e disse “Ognuno di noi ha i propri ruoli”
“Mi sa tanto che vedere te in biblioteca, è come sperare che Michele la smetta di combattere” sospirò Cass.
“Ehi” disse Dean fingendosi offeso “Questo non significa che non mi piaccia fare ricerche solo che..”
“Preferisci fare a modo tuo che dare conto alle parole scritte” concluse Violet per lui.
“Come ho fatto a stare senza di te, prima d’ora?” disse Dean sorridendo.
“Ragazzi il set di Beautiful è chiuso” disse Castiel un po’ indispettito “Abbiamo una missione da compiere”
Poi rimasero in silenzio e Violet disse interessata “Chi è Eliana?”
Remiel non rispose subito, limitandosi a osservarla con uno sguardo che attraversava l’anima e disse “Sento in te la traccia difensiva di tre angeli potenti”.
Violet non seppe cosa dire e Dean disse un po’ ironico “Perché voi angeli non siete dotati di foglietto per le istruzioni?”
“Eliana è un angelo potente, nato con la prima ondata di angeli, ancora prima di Michele e di Lucifero” spiegò Remiel spalancando una porta e sbloccando il meccanismo di un’altra porta “Eliana è quella che viene chiamata una Vigilante, una Gregoria, uno degli Angeli Caduti per mischiarsi alla razza umana” si schiarì la voce un’altra volta e disse “Gli angeli che vengono descritti all’interno del libro di Enoch”
“Un libro apocrifo se non mi sbaglio” disse Dean interessato.
Cass lo guardò meravigliato e Dean disse un po’ seccato “Qualcosa l’ho imparata, togliti quell’espressione ebete dalla faccia”.
“Dovrei immortalare questo momento” disse Castiel meditabondo.
“Sicuro di essere Cass?” disse Dean meravigliato.
Cass schioccò le dita e ricomparve la mano stampata sulla spalla di Dean. L’angelo annuì con fare serio “Sono proprio io”.
“Crowley ha fatto il miracolo mi sa”
Christine scosse la testa e guardò Remiel che stava ridacchiando. E poi riportò tutto alla discussione precedente “Eliana è una Vigilante”.
“Ho sentito parlare di loro” disse Sam interessato “So che hanno fatto dei figli con gli umani, che si erano lasciati corrompere”.
Remiel si fermò un attimo e nelle sue mani comparve un fulmine, l’aria crepitò di elettricità, il suo sguardo da gentile divenne pericoloso e Dean disse bellicoso, mettendosi davanti a Violet per difenderla “Lo sapevo che voi angeli siete pericolosi, dei miserevoli figli di buttana”.
“Non esagerare Dean Winchester” lo avvertì Remiel ringhiando“Non dare giudizi troppo affrettati su di noi”.
Il cambiamento d’umore di Remiel fu rapido, come una tempesta sul mare.
“Posso eccome” disse Dean arrabbiato “Tra un angelo che mi vede come un vestito in saldo e uno che mi ha usato come bersaglio”.
“Lascia stare Gabe” disse Christine un po’ seccata “Ha solo un po’ esagerato con gli scherzi”.
“Peccato che non facessero ridere affatto” disse Dean furibondo.
Remiel si girò e questa volta lo sguardo era pieno di compassione e di pietà e Violet riconobbe quello sguardo, anche se non ricordava bene dove. Ricordava un paio di occhi castani che la prelevano dal letto in fiamme, quando aveva 21 anni, la casa in fiamme e un mostro soprannaturale che bruciava nel soffitto. L’ossigeno era poco ma il misterioso salvatore non se ne preoccupò. La sua unica preoccupazione era portare la ragazza fuori, al sicuro. Il suo sguardo era di una persona che aveva giocato con il dolore e voleva difendere almeno una cosa buona nella vita. La casa crollò sulle sue fondamenta ma Violet gioì del fatto che era ancora viva. Si girò e il suo cuore si bloccò di fronte alla distruzione di una casa adorata. Era inevitabile affezionarsi a una casa, dopo averci abitato per almeno tre anni. Ricordò che il misterioso salvatore l’aveva avvolta nelle sue ali, per non essendo molto alto e che non sembrava di questo mondo. Si guardarono negli occhi e non si dissero nulla. Solo dopo seppe che era Christine, aiutata da Haniel e Gabriel. E adesso lo stesso sguardo era negli occhi di Remiel.
“Dean tu come ti sentiresti se ti uccidessero davanti ai tuoi occhi tuo fratello e non puoi fare nulla, non puoi chiedere aiuto a nessuno?” domandò Remiel a bruciapelo “Perché se lo fai puoi essere ucciso da Michele e Lucifero?”
“Mi sentirei come se la mia anima fosse di nuovo dilaniata dai cerberi e dalle arpie” disse Dean rabbrividendo “Poi andrei a uccidere i responsabili, fregandomene di quello che sono”.
“Ammirevole” disse Remiel colpita “Allora sai benissimo come ci siamo sentiti”.
“E Dio dove era?” chiese Sam interessato.
“Dio” disse Remiel guardando Castiel che se ne era rimasto in disparte “Dio ha lasciato che gli angeli giudicassero insieme ai demoni il nostro operato”
“E come potete essergli fedeli ancora?” disse Dean colpito.
Remiel lanciò un’occhiata eloquente a Hesediel e a Castiel e disse “Anche se sembra che possiamo sembrare esseri senza cuore, amiamo il nostro Creatore”
“Anche se certe volte mette la segreteria telefonica?” disse Violet
Remiel rise tetra “Noto con piacere che la vicinanza a Dean ha raffinato la tua vena ironica”.
“Che volete farci sono un’insegnante geniale” disse Dean divertito.
“E allora i Nephilim non sono il frutto tra angeli e umani?” domandò Violet curiosa
 “Tutte sciocchezze” disse Remiel arrabbiata “I Nephilim che tutti avevano visto erano figli di demoni e umani.. Il primo Nephilim angelico è Nathaniel Winchester” strizzò l’occhio a Christine “Congratulazioni Hesediel, la gioia di un bambino è sempre una gioia infinita”
 “E allora come è possibile che vi abbiano discriminato?” domandò Violet interessata.
Ma l’arcangelo non rispose e aprì con un cigolio la porta di mogano. Erano arrivati nel luogo dove c’era Eliana. Aveva uno sguardo da arcangelo in quel momento, poi sorrise “Perché a volte non sempre il bene viene ripagato con il bene. Non tutti gli angeli sono come me, Eliana, Hesediel, Haniel, Gabriel e pochi altri” fece una smorfia “Per non dimenticare di Cass”
Cass sorrise e disse soltanto “Apri quella porta, entriamo nella storia”
“Come se non ci fossimo già” dissero Christine, Sam, Dean e Violet all’unisono.
*
Ad aspettarli c’era una donna che stava scrivendo al computer. Eliana posizionò il libro che racchiudeva il sapere sulla Piuma di Morrigan e la Freccia di Baldri e osservò i nuovi arrivati che erano arrivati con Remiel. Finalmente erano arrivati. Guardò Sam, Dean Winchester, Christine Lylane Moonshine, la sua cara Hesediel e la sua protetta Violet Gyselle CrystalLight. Li abbracciò con un solo sguardo caloroso.
“Benvenuti nella nostra biblioteca” disse Eliana con gli occhi che le brillavano “Benvenuti prescelti del Paradiso”.
“Per una volta troviamo angeli decenti” commentò Dean.
“Tu sei Dean Winchester” disse Eliana perspicace “Si parla moltissimo di te in Paradiso”.
“Quando sei il capo alla moda, sfido io” disse Dean un po’ sarcastico.
Eliana sorrise alla battuta nera di Dean e accarezzò il libro che racchiudeva tutto il sapere del Purgatorio, del Paradiso e dell’Inferno e lo strumento che poteva salvarli. Guardando Remiel disse seria “Anche io come Remiel ritengo che non dobbiate essere posseduti da Michele o Lucifero.. che entrambi siate liberi di vivere la vostra vita, senza essere incasinati”
“Siete sicura di essere un angelo?” domandò Dean stupefatto
La bibliotecaria sorrise e mostrò le sue magnifiche ali, grigie con una spruzzata di viola e annuì “Per molto tempo noi angeli abbiamo ritenuto di essere superiori a voi umani.. Anche se avevamo promesso a Dio di non prendere vessilli, lo facciamo. Certe volte siamo peggio dei demoni, perché crediamo di fare del bene e in realtà vi manovriamo come burattini. È ora di finirla”
“Sono contento di avere trovato un angelo con un po’ di cervello” disse Dean colpito.
Poi Eliana si spostò verso Violet, ma non disse nulla. La ragazza ricambiò il suo sguardo e si sentì come se qualcuno potesse scoprire tutti i suoi segreti più intimi. Ma Eliana non aveva intenzione di leggere i segreti di Violet…ognuno di noi aveva i suoi segreti. Quello che gli premeva era sapere le orme degli angeli all’interno dei corpi umani. Quello che nessuno sapeva o poteva immaginare, era che tutti gli angeli prendevano possesso di un corpo umano, alla fine lasciavano una traccia nell’organismo. A volte benigna, come la guarigione di una malattia rara, a volte disastrose. Come bibliotecaria del Paradiso aveva il potere di analizzare il cuore e l’anima di ogni persona e fu felice di vedere che Sandalphon non aveva lasciato danni all’interno dell’organismo.
“La spada ha fatto il suo corso” disse Christine criptica.
Eliana annuì..Sapeva bene che stava parlando della spada che avevano dato Haniel e Gabriel durante lo scontro con Sandalphon.
“Sei molto fortunata che sei la protetta di Hesediel”.
“Lo so” disse Violet un po’ emozionata “Me lo dicono tutti”.
Poi Cass si schiarì la voce, portando l’attenzione su di lui “Sono spiacente di interrompere questa riunione di famiglia così bella, ma abbiamo del lavoro da fare”.
“Castiel ha ragione” disse Eliana annuendo e poi disse rivolgendosi a Sam “Vieni qui e appoggia la tua mano sulla copertina verde del libro e chiudi gli occhi”
“Mi sembrava che vi eravate dimenticati di me”disse Sam.
“Ognuno di noi è importante per quello che fa ogni giorno” intervenne Remiel che si girò verso Christine “Posa le mani sopra quelle di Sam e concentrati sulla tua essenza arcangelica”
Christine fu lieta di farlo e in un attimo il libro si ricoprì di una luce incandescente, una linea del fuoco che inglobò il polso sia di Sam e Christine. Entrambi avevano il volto trasfigurato dal dolore, Dean si avvicinò a loro ma fu trattenuto a viva forza da Castiel che disse “No, non è il vostro turno”.
“Sembrano stare male” notò Violet preoccupata.
“Stanno bene” dissero Remiel ed Eliana evasivi “Il libro li sta mettendo solo alla prova”
“Se mio fratello e la sua compagna si fanno male, mi frego del fatto che voi vogliate salvare il Purgatorio o altro” disse Dean bellicoso “Vi uccido”
“Non succederà nulla” li rassicurarono Remiel ed Eliana.
Nel frattempo Christine aveva spalancato le ali e aveva avvolto Sam. Il fuoco li abbracciò ancora più forte, a testimonianza del fatto che entrambi potevano danzare con l’inferno.
A un certo punto due voci conosciute dissero ironiche “Che maleducazione ragazzi, avete iniziato senza di noi”.
Violet, Dean, Eliana,Remiel e Cass si girarono verso Michele e Lucifero che dissero “Vi siamo mancati, non è vero?”
Non replicarono e si concentrarono su Christine e Sam. La prima arma stava per uscire.
*
Michele e Lucifero avanzarono con passo elegante e il loro sguardo si posizionò su Christine e Sam che stavano evocando la Piuma di Morrigan. Questa volta avevano un aspetto diverso. Michele era biondo con gli occhi castani, con l’aria di un professore universitario, Lucifero era anch’esso biondo con gli occhi azzurri e giubbotto di pelle. Entrambi guardarono Remiel ed Eliana e dissero “Potevate chiamare anche via Skype?”
“La connessione è lenta” disse Remiel sarcastica.
“E non abbiamo l’adsl” disse Eliana caustica “Ci dispiace di non avervi chiamato”.
“Per caso c’è la svendita dei vessilli?” dissero Dean e Violet meravigliati.
“Oh questi sono degli stracci” dissero Lucifero e Michele ridendo “Stiamo risparmiando per dei capi d’alta moda”.
“Non credo proprio” disse Dean arrabbiato “Non vi faremo fare bella figura all’interno della sfilata dell’Apocalisse”
“Dal Kansas modello Dean e Sam Winchester, vestibilità eccezionale, ottimi vessilli “ recitò Lucifero sarcastico “Taglia unica, unici modelli”.
“Non vi diremo mai sì” promise Dean bellicoso.
“Oh lo farete” dissero Michele e Lucifero sicuri.
Poi l’arcangelo guerriero e il creatore dell’Inferno riguardarono di nuovo Sam e Christine avvolti dalle fiamme del libro. L’arcangelo che aveva danzato con Lucifero, per difendere l’umana Violet, l’ex vessillo di Sandalphon e Sam Winchester, il vessillo di Lucifero. Michele, pur mostrando a tutti un carattere indomito, era preoccupato per Hesediel..era pur sempre sua sorella. Anche se non aveva mai indossato un vessillo, anche se aveva sfidato l’ordine di Metatron, il più alto degli angeli del Paradiso...Cosa potete succedere con l’arrivo della Piuma di Morrigan e della Freccia di Baldri?
“Hai visto caro Lucy non ci hanno chiamato” disse Michele irriverente “Volevano godersi la festa tutta per loro”
“L’ho visto” disse Lucifero accarezzando un libro “Spero che saremo i benvenuti”
“La linea era occupata” disse Dean ironico.
Il diavolo si mosse così rapido e ci fu un momento in cui Dean e Lucifero si guardarono negli occhi e Dean disse “Sono fedele a Violet”
“Sto pensando a come sarebbe bello combattere contro di te” disse Lucifero meditabondo “Sto pensando a rinnovare la mia tappezzeria”.
“Mettiti in fila” disse Dean sarcastico.
Lucifero mosse la mano e Dean annaspò. Il creatore dell’inferno stava chiudendo le vie respiratorie di Dean. Violet gridò spaventata “Lascialo stare”
“Perché?” disse Lucifero irriverente “Ci sarà solo un vessillo e io sarò solo a dominare su tutta la Terra”
Poi un fulmine illuminato da due speciali fuochi lo allontanarono da Dean. Il cacciatore respirò a fatica, Violet al suo fianco. Lucifero vide Remiel, Michele e Christine che lo fissarono furibondi. Lucifero mise le mani in segno di resa“Oh come siete permalosi”
“Lucifero” lo richiamò Michele severo “Lascia stare il mio vessillo e guarda...è il fuoco di Morrigan”
“Hai portato i popcorn?” disse Lucifero.
Michele gli lanciò un’occhiataccia e dopo tutti si rivolsero verso il fenomeno che stava accadere all’interno della sala.
Il fuoco continuò a crepitare intorno a Christine e Sam, una catena di calore e di sensazioni di fuoco, e poi esplose all’improvviso. Eliana mosse leggermente le mani e creò una patina di protezione nella biblioteca. Quei libri potevano servire anche in un prossimo futuro. Cass protesse Dean e Violet dal calore del fuoco magico, la stanza tremò e sia Christine che Sam vennero sbattuti dall’altra parte della stanza e Michele esclamò stupito “Allora la leggenda era vera”
“Fratello miscredente”lo prese in giro Lucifero.
Remiel non seppe cosa dire e si limitò a fissare la nuova figura che si muoveva leggiadra tra di loro. Eliana e Violet erano andati a vedere le condizioni di Christine e di Sam. Era da secoli che non si vedeva. Era una donna dell’età di circa trentasette anni, con lunghissimi capelli che terminavano in piume di corvo nero e nella mano reggeva una spada di bronzo, con ali pieni di sangue e di coraggio di migliaia di uomini che andavano incontro alla morte. Era Morrigan, la Dea Celtica della Guerra, conosciuta per il suo lato sanguinario. Ma in quel momento era nel suo momento più calmo. Fissò tutte le persone con sguardo amorevole, poi la sua voce si fece stridula, non appena il suo sguardo non ricadde su Michele e Lucifero “Voi no”.
“Morrigan ci devi dare il tuo aiuto” disse Michele perentorio “Sei una delle nostre speranze”.
“Voi no” disse Morrigan furibonda “Io non aiuterò a donare una mia piuma per Lucifero”.
“Oh non pensavo che il mio scherzetto ancora ti fa infuriare” disse Lucifero ironico.
Morrigan uscì dal libro e chiuse le mani sul collo di Lucifero, odore di guerra e di rabbia ancestrale. La dea della guerra sibilò “Piccolo arrogante bastardo, tu eri ancora un angioletto che giocava con le nuvole, quando io ero grande e potente. Non ti conviene giocare con me”
“Ma mi serve un compagno di giochi” disse Lucifero sorridendo.
La Dea Celtica lo lasciò andare, non prima di aver graffiato a sangue. Stava per ritornare dentro il libro, quando una voce un po’ affannata disse “Se non lo vuoi fare per Lucifero, allora fallo per noi e per tutti quelli che sperano che il Purgatorio, il Paradiso e l’Inferno non collassino”.
Christine aveva aiutato Sam e continuò, non temendo la potenza della Dea che era lì perché era stata evocata “So benissimo che cosa ha fatto Lucifero a tua figlia Ceridwen, so perché c’ero e ti assicuro che non è stato un bello spettacolo” deglutì e continuando, pur sapendo che gli occhi dorati di Morrigan erano ridotti a fessura “So come può essere spietato ma quello che vogliamo..”
“è che tu possa aiutarci” disse Sam intervenendo al posto della compagnia “Se non faremo in tempo, Raziel e Cassiel faranno suonare l’ultima tromba e tutto finirà”
Morrigan valutò la frase di Sam Winchester e si girò a guardare Lucifero che disse ghignante “Questa volta non sono stato io”.
La Dea materializzò una piuma di corvo infuocato e si avvicinò eterea verso Christine che si reggeva in piedi a fatica. Questa piuma era strana, nero gaietto con una patina di lucido sangue. In quel momento aveva un’aura di potenza e d’immensa compassione e l’arcangelo della giustizia e della misericordia venne abbracciato. Morrigan disse sospirando “Tu sai che se la Piuma di Morrigan viene utilizzata..?”
“Lo so” disse Christine enigmatica “ Ma vorrei salvare questo magnifico mondo”.
“Questa volta può essere una cosa diversa” disse Morrigan preoccupata “La Piuma di Morrigan sceglie un prezzo diverso”.
“Non mi importa” disse Christine perentoria.
“La tua ammirazione per gli umani è lodevole” disse Morrigan colpita “Nathaniel Winchester è visto anche di buon’occhio anche da noi Dei Pagani”
“Tu sai il destino di nostro figlio?” disse Sam curioso.
“Nessuno conosce il destino fino a quando non si comincia a camminare verso” disse Morrigan criptica.
“Che cosa farà questa arma?”domandarono Eliana e Remiel incuriosite.
“Ah” sospirò Morrigan in tono stanco “Evocherà un esercito di guerrieri infuocati che bloccherà l’essenza degli angeli caduti e consentirà di evocare il portale del fuoco ghiacciato”.
“E perché sei così preoccupata?” dissero Violet e Dean.
“Perché c’è un prezzo da pagare” disse Morrigan triste “E questa volta non voglio che venga pagato quel prezzo”
“Allora che sia gratis” disse Lucifero divertito.
“Non vorrei interrompere un momento romantico” disse Michele serio “ Morrigan sei pronta a darci il tuo aiuto?”
La dea Celtica annuì rabbuiata e donò la piuma a Lucifero. Il diavolo vide una cosa che ci sperava da tanto tempo, ma fu bravo a non rilevare nulla, schermando i suoi pensieri anche al fratello…Non potete trattenere un sorriso ghignante e Sam lo aggredì “Che cosa hai da ridere?”
“Niente” disse Lucifero evasivo.
Sam e Christine si guardarono stupiti e la Dea della Guerra scomparve con un’altra esplosione di fuoco. Lucifero si mosse a sguainare una lama d’ossidiana che voleva infilzare dentro il cuore, ma Remiel lo fermò con un gesto deciso, un fulmine di 225 volt, che fece urlare il diavolo dal dolore “Hai dimenticato le buone maniere?” L’incontro era durato per pochi secondi. Eliana si girò verso Dean e Violet e disse “Adesso tocca a voi”.
*
L’atmosfera si fece pesante tra i presenti e Dean domandò apprensivo al fratello “Che cosa hai visto nel libro quando avete evocato Morrigan?”
Sam scosse la testa e abbracciò Christine. Il fratello maggiore dei Winchester sospettava cosa Sam avesse visto. Secondo la visione di quel simpaticone di Zaccaria, bè Sammy era destinato a essere l’abito elegante di Lucifero. Dean si rivolse a Cass “ Che cosa succede se ci rifiutiamo di evocare Baldri e la sua freccia magica?”
L’angelo non rispose subito e si limitò a tracciare il sentiero del filo della lama con un dito e Dean disse “Ho bisogno di premere un bottone per farti parlare?”
Castiel lo guardò con un’espressione mai vista prima e Dean per la prima volta fece un passo indietro. Si poteva vedere nell’espressione dell’angelo, tutta la preoccupazione e l’angoscia.
“Che Raziel suoni il Requiem per i regni ultraterreni” disse Castiel funereo “E dopo non ci sarebbe più nessuno a salvare la vita sulla Terra”.
“Una risata ucciderà il mondo” disse Dean ironico “Cavolo, ma una buona notizia no?”
“Dillo a quei angeli che hanno utilizzato la spada dei fiori di cristallo vulcanico” disse Castiel in tono seccato “Sono appena andato in Paradiso e la situazione è tragica. Dovete aiutarci”
Dean si rivolse a Michele e disse in tono bellicoso “Se vi aiuto, tu rinunci a farmi diventare il tuo vestito per la sfilata dell’Apocalisse”.
Michele scoppiò a ridere, nell’aria la potenza dell’arcangelo più potente dei Cieli “Non puoi pormi condizioni, ma ci penserò”.
Dean e Violet si guardarono negli occhi e Lucifero ribattè ironico “Avete bisogno che vi accompagniamo con la manina per caso?
“No grazie” disse Dean ironico “Sappiamo camminare da soli”.
Michele non replicò e si limitò solamente a fissare la sua spada di fuoco divino, la stessa spada che avrebbe decapitato Lucifero alla fine di tutto, nel Giudizio Universale. Poi si rivolse a Eliana “Raziel ti ha detto quando potrà suonare la tromba insieme a Cassiel?”
“No” disse Eliana seccata “Bè sai meglio di me che non si scuce più di tanto”
L’arcangelo guerriero annuì dubbioso e si apprestò a seguire la scena. Un rintocco di una chiesa lì vicino avvertiva che erano le due del pomeriggio e mancavano solo poche ore allo scontro finale. Il suo vessillo e l’ex vessillo di Sandalphon. Dean Winchester,, quel piccolo essere umano, a volte arrogante e presuntuoso, aveva il fegato di rinunciare a essere il vestito della festa per l’Apocalisse..E Michele un po’ lo ammirava. C’era qualcosa in lui che lo ammirava
“Hai bisogno di un fazzoletto, fratello?” disse Lucifero ironico “Vedo una strana luce brillare nei tuoi occhi”
“Non abbiamo tanto tempo” disse Michele severo “Chi ha qualcosa la dica, o taccia per sempre”.
“Non si può avere un divanetto?” disse Lucifero supplichevole.
Una scossa di 220 volt lo trafisse nel profondo e Remiel lanciò un’occhiata d’intesa a Michele. L’arcangelo si lasciò andare a una bella risata. Poi l’atmosfera si fece più pesante e Remiel fece allontanare Sam e Christine dal libro. Il libro stava tremando e l’aria all’interno si era fatto più afosa. Christine era inquieta.
“Perché?” domandò Sam curioso.
“Coloro che hanno evocato la Piuma di Morrigan non possono stare tanto vicini al libro”disse Remiel “Specialmente se viene evocata la Freccia di Balder”
“Tu cosa ne pensi del prezzo di Morrigan?” domandò Sam preoccupato.
“Non lo so” disse Remiel sincera “Neanche è piaciuto il lampo di divertimento di Lucifero”.
“Ehi mi state facendo perdere tutto il divertimento”.
“Fulmini inceneritelo” disse Remiel furibonda.
Intanto Eliana aveva aperto le pagine del libro e disse a Dean “Chiudi gli occhi e concentrati sul ricordo più bello che hai, poi prendi le mani di Violet”.
“Niente di più facile” disse Dean divertito.
La bibliotecaria lo lasciò con un’occhiata enigmatica e si limitò ad annuire. Dean appoggiò le mani sul libro, si concentrò sul ricordo più bello che la sua mente poteva generare e poi prese le mani di una tremante, quanto mai emozionata Violet. In un attimo il libro esplose in una luce incandescente che regalava solo Paradiso e serenità...Sia Dean che Violet si sentirono in Paradiso..La luce del libro illuminò tutta la biblioteca, tracciando tutti i mobili della sala. Poi tutto cambiò...Dean ritirò le mani e vide alcune cose che non doveva vedere…la sua morte con i cerberi…Non doveva essere solo pace? Violet invece stava guardando come una spettatrice, il suo scontro con Christine quasi un mese prima…Ci era mancato così poco a ucciderla…Si guardarono negli occhi e dissero “Basta”
I ricordi disastrosi riuscivano a trovare una strada più veloce dei ricordi più belli…Eliana li esortò a richiudere gli occhi e disse “Non mollate ragazzi, la Freccia di Baldri”.
“Non stiamo guardando un film comico” disse Dean irritato.
Eliana sollevò gli occhi esasperata e Dean dopo un po’ s’affrettò a chiudere gli occhi. Questa volta strinse con forza le mani di Violet. E si concentrò ancora di più…La luce si illuminò di più, Dean vide molti ricordi che lo fecero commuovere, come Sammy che stringeva esausto un piccolo orsacchiotto di peluche…Era pur sempre il suo fratellino. I ricordi più brutti erano lì ad aspettarlo, ma non si lasciò scoraggiare. Continuò a vedere ricordi bellissimi.. E la luce lo illuminò anche dentro l’anima. Cass guardò meravigliato il fenomeno... Violet intanto stava sognando il suo ricordo più bello…E successe una cosa stranissima. Il suo tatuaggio, quello creato da Metatron brillò di una luce violetta. E cominciò a cantare una melodia in enochiano, lo sguardo incredulo. Violet non conosceva l’Enochiano, solo pochissimi. Ma continuò a cantare e sia Christine, Remiel, Eliana, Michele, Lucifero e Castiel si sentirono letteralmente in pace. Tutti erano meravigliati. Michele era esterrefatto e guardò Eliana “Possibile che..?”
Eliana era sconvolta “Non si vedeva questo fenomeno da parecchio tempo”.
“Possibile che lei sia…?” disse Remiel emozionata “Sarebbe un sogno”
“Concordo con voi” disse Castiel contento “ Una nuova speranza per tutti noi”.
“Qualcuno poi mi mandi un’email e me lo dica” disse Dean aprendo gli occhi “Fate con comodo”
I tre angeli dissero felici “Lo scoprirai molto presto anche tu”.
“Una cosa positiva?” disse Christine preoccupata “Non è diventata il vessillo di un altro demone?”
“No, nessun demone per Violet” disse Michele rassicurandola “Ma tutto a tempo debito”.
Christine restò meravigliata e si accorse che dal libro comparve una figura maschile, dai capelli biondi fatti di raggi di sole che reggeva un rametto di vischio, la stessa arma che secondo la mitologia lo aveva ucciso. Balder, il Dio Nordico dell’Arte, ucciso da un geloso Loki per opera del fratello cieco di Balder.
“Devo farvi i miei complimenti” disse una voce maschile sconosciuta “Devo farlo, perché nonostante tutto quello che avete passato, credete nella bontà” sospirò “Al mondo è difficile vedere tanta bontà dopo aver assaggiato l’inferno”.
“Balder” disse Lucifero gioioso “Ti trovo in forma”.
“Non grazie a te” disse Balder ringhiando “Ho fatto un viaggetto in Purgatorio e ti assicuro che non è stato piacevole”.
Il diavolo fece una piccola smorfia e disse “Come ti offro una vacanza low cost e tu mi ripaghi così? Ma dove è finita la tua gentilezza?”
“L’ho appena gettata dalla finestra”
“Ma che carino…” disse Lucifero, poi Michele lo interruppe seccato “Balder prima che tu e Lucifero possiate andare a prendere un caffè insieme, ci serve una mano”
“Della serie voi angeli combinate disastri e a noi Dei pagani tocca ripagare”
“Ci vuoi aiutare?” disse Michele senza mezzi termini.
Balder fece apparire la freccia di vischio, con la punta di alabastro e onice nera e disse pensieroso “Ha un prezzo”.
“Ma che cavolo” disse Dean frustato “Non potete fare che ci date una mano e tanti saluti e grazie?”
“Dean” lo avvertirono Sam, Christine e Castiel.
Il Dio delle Arti Nordico lo squadrò e disse  “Io non sono come Morrigan, la mia arte consisteva nella musica e nelle arti, io ero un Dio che aveva dalla sua l’arte. Non pensare per un momento che io chieda un sacrificio”
“Peccato ho perso la scommessa” disse Lucifero ironico.
“Che cosa vuoi?” disse Dean irritato “Vuoi che chiami una ballerina brasiliana per farti compagnia?”
“Ahahah” disse Balder divertito “Può essere un’idea…No io vorrei che non mollerai mai il tuo ruolo di cacciatore”
“Svolgo il mio lavoro già correttamente” disse Dean piccato.
Il Dio Nordico scosse la testa e disse enigmatico “Non imbrigliare il futuro, prima di non aver abbracciato il presente”
“Ma perché voi Dei e Angeli non avete il traduttore simultaneo per noi poveri umani?” disse Dean ironico.
“Perché ci godiamo a farvi impazzire” disse Balder in tono sincero “Dean accetti questa condizione?”
“Sì” disse Dean senza esitazione “L’accetto”
“Benissimo” disse Balder con un sorriso che poteva dire tutto o nulla “Questa arma può evocare dei cavalli di luce che distruggono il cuore degli angeli caduti”
Balder si avvicinò a Michele e lo avvertì “Questa è la seconda volta che vi aiuto, non ci sarà più una terza volta”.
Michele afferrò la freccia e disse soltanto “Non puoi incolpare tutti gli angeli, per una colpa di uno solo”.
Il Dio Nordico sbuffò e si rivolse a Violet. Dean lo squadrò geloso. Per un po’ non si dissero nulla e dopo fece comparire una collana di ambra e di alabastro che allacciò dietro il collo della stupefatta, poi sussurrò “Ti sarà molto utile”
“Perché?” domandò Violet stupefatta.
“Fidati solo di Dean, Sam e Christine” disse Balder enigmatico “Anche quando sarà difficile”
I suoi occhi dorati la trafissero nel profondo e Violet vide che non stava mentendo.
Poi scomparve, senza possibile di replica da parte di Violet. Dean si avvicinò a lei e le disse “Ti stava decantando un verso romantico?”
“No” disse Violet preoccupata “Mi ha detto che devo avere fiducia in voi, anche quando sarà difficile averla”
Dean si girò verso Eliana, Remiel, Michele e Lucifero e disse bellicoso “Voi sapete qualcosa?”
I quattro angeli scossero la testa. Poi un altro rintocco da parte della chiesa vicina li riportò alla realtà. Erano le tre del pomeriggio. Eliana disse in tono sbrigativo “Deve essere aperto il portale che porta al luogo dello scontro”.
Lucifero si avvicinò al centro della stanza e s’inchinò di fronte a Christine “Madame vuole ballare con me?”
Christine tremò e si avvicinò con la sua spada, la stessa spada che aveva ucciso Haniel. Si mossero lentamente, in una danza aggraziata e fecero cozzare le spade di diaspro rosso e la spada di onice. La biblioteca fu scossa da un violento terremoto e numerosi scaffali si rovesciarono sul pavimento. Una voce potente disse “Il tempo sta per scadere, prescelti tocca a voi” Eliana rabbrividì, era Raziel la voce. Dal centro del pavimento si aprì un portale di fuoco e di luce e Lucifero disse “Madame dopo di lei”
“Ma che gentile” disse Christine sarcastica “Ma non sono una donzella in pericolo” fece un cenno a Sam “Ho già il mio cavaliere”
Sam la prese e la abbracciò in tono protettivo.
“Andiamo” disse Dean sbrigativo, afferrando la mano di Violet.
“Io non vengo” disse Castiel all’improvviso.
“Cosa?” disse Dean stupefatto “E perché?”
“Perché nel luogo dove state andando, io non posso andare” disse  Castiel triste “Dovete contare sulle vostre forze”
Dean stava per replicare, quando Michele lo strattonò e disse “Non ti preoccupare, vi bacerete la prossima volta”.
Violet avvampò di fronte alla battuta di Michele e Lucifero lo guardò stupefatto “Sicuro che sei mio fratello?”
Michele non rispose e sorrise. Sam e Christine si introdussero nel portale e Lucifero dovette trattenere un moto di gioia. Il momento stava quasi per arrivare, ma doveva avere pazienza. Gli ultimi a entrare furono Dean e Violet. Il cacciatore baciò Violet e disse “Andrà tutto bene”
“Sicuro” disse Lucifero ironico “Ora Richard Gere e Julia Roberts se volete scusarci, ma abbiamo un impegno”.
Dean ringhiò frustato e dopo prese la rincorsa con Violet. Ci fu un’altra forte scossa e il portale si chiuse verso un mondo di incertezze e di dubbi. Dove era il luogo dove combattere?Sarebbe riusciti a sconfiggere gli angeli caduti? Troppe domande, nessuna risposta.
Castiel si girò verso Eliana che stava sistemando tutto e disse a bruciapelo “Tu conosci la risposta di Lucifero vero?”
Per un po’ non si dissero nulla e lo sguardo di Cass assomigliava a un oceano in tempesta.
“Io sono una bibliotecaria del Paradiso” disse Eliana laconica “Lo so già”.
L’angelo era stupefatto e disse “Perché non dite nulla?”
Eliana scosse la testa e disse “Perché non si può cambiare il destino”.
Castiel si mosse furibondo verso Remiel che però lo fermò “Io non so nulla, davvero”.
Castiel mosse le mani nervosamente, ma poi si rilassò. Non serviva a nulla arrabbiarsi. A volte i piani divini erano incomprensibili. L’angelo guardò il pavimento, come se si aspettasse che il portale si aprisse di nuovo e disse “Tornate vincitori ragazzi”
Poi scomparve dalla biblioteca. Chissà quale era il prezzo di Lucifero. Il futuro era un’incognita dolorosa certe volte. Lasciò Eliana e Remiel a ordinare la biblioteca, lui doveva andare.
 
  
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