Ciò
che mi è stato negato
1° CAPITOLO - Welcome Back
Il mondo è stato
crudele con me.
I momenti in cui sono stato davvero felice si possono contare sulle dita di una
sola mano.
Eppure capita, qualche volta, che nel sonno faccio strani sogni in cui vivo
un'altra vita. Una bella vita che non vorrei mai lasciare. E provo una tale
gioia!
So che non è la mia, so a chi appartiene. In un'altra dimensione esiste un altro
me, ed è da lui che sto andando. Non solo perchè ne ho bisogno, ma anche per
soddisfare una curiosità che mi divora dentro.
La domanda esistenziale è: cosa avrei potuto avere che invece non ho?
Quali sono le cose che mi sono state negate?
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"Trunks, me lo avevi promesso!"
Il piccolo Goten incrociò le braccia e mise il broncio, dinnanzi a quello che da
sempre era stato il suo migliore amico.
"Sei sicuro? Io non ricordo proprio di averti promesso di usare i miei giochi"
fu la risposta di Trunks che, seduto sul prato del giardino della Capsule
Coorporation, era circondato da giocattoli di ogni forma e dimensione.
"Al torneo di Arti Marziali ti sei trasformato in Super Saiyan ed hai vinto in
maniera sleale. Non ci credo che non ti ricordi più niente!" protestò Goten,
sempre più imbronciato.
"Vedi... sono successe così tante cose! La comparsa di Majin Bu, la morte dei
nostri genitori, le lezioni di fusione, le battaglie..."
"Ma una promessa è una promessa, e va mantenuta!" Ora Goten era davvero sul
punto di scoppiare in lacrime. Così Trunks decise di porre fine a quella tortura
e, ridendo di gusto, si alzò in piedi. "Va bene, va bene! Scegli pure il
giocattolo che preferisci!"
"Davvero? Grazie Trunks!" Il bimbetto stava per precipitarsi sulla montagna di
trenini e robot quando la Macchina del Tempo comparve nel giardino, poco
distante da lui.
Goten rimase qualche istante perplesso e poi, indicando la Macchina, esclamò a
gran voce "Voglio giocare con quello!"
"Che stai dicendo! Quello non è un mio giocattolo"
Trunks si avvicinò curioso alla Macchina, e nello stesso istante uno sportello
di vetro si aprì rivelando il corpo di uno sconosciuto viaggiatore. Il piccolo
Trunks si ritrovò così davanti a Future Trunks. Rimasero per interminabili
momenti a fissarsi immobili.
"E tu chi sei?" domandò innocentemente Goten, intromettendosi tra i due.
Future Trunks si grattò il capo, vincendo lo shock di essersi rivisto bambino.
"Oh, scusate! Ho interrotto i vostri giochi per caso?" Il ragazzo sorrise
gentilmente a Goten poi, guardandolo con più attenzione, ebbe un altro
fortissimo shock: il bambino era identico a Goku, una sua versione
miniaturizzata!
"Tu... sei... figlio di Goku?" domandò, sbarrando gli occhi.
"Conosci il mio papà? Forse sei un suo amico!"
"Sì, io sono Tr..." Il giovane guerriero si interruppe e decise che era meglio
non rivelare il suo vero nome per non confondere le idee del piccolo Trunks.
"Io sono un amico dei vostri padri. Ero venuto a chiedere un favore a Vegeta".
"Mio padre non fa favori a nessuno" fu la pronta risposta del piccolo saiyan.
"Tranne a te e a tua mamma" lo corresse Goten.
Future Trunks intanto aveva premuto un pulsante e trasformato la Macchina del
Tempo in una capsula.
"Cos'era quella cosa? Non mi sembrava una nostra invenzione" osservò il piccolo
Trunks, guardando in maniera sospettosa il nuovo arrivato.
"Era una Macchina del Tempo. Io vengo da un'altra epoca, e credimi... nel futuro
tua madre costruirà molte cose interessanti come questa" rispose il ragazzo
strizzando l'occhio.
Goten e Trunks scoppiarono a ridere, scambiandosi un'occhiata complice. "Certo,
una macchina del tempo! Come no!" dissero all'unisono.
Con un sospiro, Future Trunks si diresse verso l'ingresso della Capsule
Coorporation, e Trunks e Goten gli corsero dietro indispettiti "Ehy, ma dove
vai! Aspettaci!"
Bulma si stava
affaccendando intorno ai fornelli quando sentì la porta della cucina aprirsi.
"Trunks, vatti a lavare le mani che il pranzo è quasi pronto. Chiedi a Goten se
vuole fermarsi a mangiare con noi" disse, senza staccare gli occhi dalle
pentole.
"E' bello rivederti, mamma".
La voce di Future Trunks le giunse inaspettata e gradita, tanto da farla
sobbalzare con conseguente rovesciamento di minestra.
"Trunks! Sei proprio tu!" Bulma gli corse incontro e lo abbracciò, sorpresa come
sempre di constatare quanto suo figlio potesse essere alto, muscoloso e bello.
Goten e il piccolo Trunks entrarono in cucina poco dopo, e fissarono
scandalizzati Bulma e il ragazzo misterioso che si abbracciavano con affetto.
"Papà non ne sarà per nulla contento" fu il commentò velenoso del bambino.
Bulma si staccò dal ragazzo per volgere lo sguardo al suo figlioletto più
piccolo. "Non dire sciocchezze, Trunks. Lui è un nostro caro, carissimo amico".
Poi riportò l'attenzione su Future Trunks, guardandolo in maniera interrogativa.
"Ti stai chiedendo perchè sono qua? Ero venuto a chiedere l'aiuto di pa... di
Vegeta" rivelò il ragazzo.
"Un aiuto? E' forse successo qualcosa nella tua epoca?"
Future Trunks annuì, con un'espressione grave in volto. "Si tratta di un
orribile mostro rosa, che si diverte a trasformare la gente in cioccolatini e
caramelle".
Bulma portò istintivamente una mano alla bocca per trattenere un grido. Non
poteva essere vero! Si era appena liberata da un incubo, ed ecco che quello
tornava a rovinarle l'esistenza!
"Sapevo che prima o poi Majin Bu sarebbe apparso anche nella tua dimensione".
I quattro si voltarono di scatto nell'udire la fredda voce del principe dei
saiyan.
CONTINUA...
Nda: Nuova fanfic
a capitoli! Fatemi sapere se è di vostro gradimento e se vale la pena spendere
un po' di tempo per continuarla. Baci, dalla vostra instancabile Cibbì.