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Autore: Sheireen_Black 22    14/10/2012    5 recensioni
Da "Hunger Games":
“Io e Gale abbiamo fatto un patto in proposito, più o meno un anno fa”.
Come è nata l'amicizia tra Gale e Katniss? Quando hanno iniziato a fidarsi veramente l'uno dell'altra?
(Everthorne friendship)
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Un'anima sola divisa in due corpi'
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Patto fra cacciatori
 

 
 

 

Gale e Katniss siedono sulla roccia che, da qualche tempo, è diventata il loro punto di ritrovo, e sono entrambi intenti a dividersi equamente il ricco bottino della giornata.
Il sole è già tramontato e ne rimane solo qualche debole raggio che filtra tra le folte chiome degli alberi, prima che scompaia definitivamente all’orizzonte. I due ragazzi si sono attardati nella caccia e, anche ora, ripartiscono le loro prede lentamente, come se non avessero nessuna fretta di tornare alle rispettive dimore.
Finito il lavoro rimangono in silenzio entrambi, riempiendo la quiete del bosco con il ritmo concorde dei loro respiri. Entrambi vorrebbero che il tempo si fermasse, che il sole tramontasse per non sorgere mai più, impedendo al giorno successivo di arrivare; questo perché sanno bene che il giorno dopo non porterà nulla di buono, poiché avverrà la Mietitura dei 73esimi Hunger Games.
“Devo tornare a casa. Prim sarà in preda ad un attacco di panico.” sussurra Katniss, senza tuttavia accennare ad un qualsiasi movimento.
Gale è irrequieto, il suo sguardo vaga tra le fronde degli alberi e sembra non trovare pace. Poi, senza guardare l’amica, sceglie di esprimere ad alta voce il motivo del malcelato turbamento di entrambi: “Domani è il grande giorno”.
La sua voce trema lievemente e Katniss comprende immediatamente il significato di quell’esitazione; non significa paura, non disperazione, non tormento. La sua voce trema di rabbia, un sentimento che sembra esplodere dentro di lui con la violenza di una bomba; poi il ragazzo, d’improvviso, balza in piedi ed inizia a prendere a pugni il tronco dell’albero più vicino, con tutta la forza che possiede.
“Gale! Basta! E’ inutile, smettila di farti del male!” grida Katniss, avvicinandosi all’amico e cominciando a strattonarlo per allontanarlo dall’albero.
Il ragazzo si immobilizza, senza smettere di tremare. Posa sulle spalle di lei le mani insanguinate, ferite dalla sua furia, e la scuote per un attimo, gridando: “Come fai a sopportare tutto questo senza fare nulla? Domani ventiquattro ragazzi in tutta Panem saranno mandati al macello, per il divertimento di persone ricche, superficiali ed annoiate! Potrei essere anche io! Chi si prenderà cura della mia famiglia?”. Poi il fuoco sembra spegnersi e lascia il posto a una cupa desolazione, mentre Gale si siede a terra, inerme, guardando Katniss senza realmente vederla.
Katniss si inginocchia davanti a lui, inchiodandolo con lo sguardo deciso e determinato dei suoi occhi grigi e desiderando ardentemente di aiutarlo senza farsi prendere dallo sconforto lei stessa.
“Non serve a nulla tutto questo, Gale. E poi, sono nella tua stessa situazione: come potrebbero sopravvivere Prim e mia madre, senza di me?”. Katniss non può fare a meno di socchiudere gli occhi per un istante, per scacciare quel pensiero dalla sua mente ed andare avanti, per affrontare il giorno successivo.
Non appena smette di parlare l’espressione di Gale muta, mostrandosi offesa ed estremamente indignata. “Come sarebbe a dire, ‘come potrebbero sopravvivere’? Ci sarò io, a proteggerle e a sfamarle!” dichiara, determinato e sorpreso, come se per lui fosse stata la cosa più naturale del mondo, una decisione presa da tanto tempo.
Katniss spalanca gli occhi, sorpresa dalle parole di Gale.
“Lo faresti davvero?” sussurra, incredula.
“Certo che lo farei, Catnip. Pensi davvero che permetterei che tua madre e Prim muoiano di fame?” replica lui, con voce ferma e convinta.
Per un attimo sembra che Katniss sia troppo sconvolta, turbata e al tempo stesso sollevata dalle dichiarazioni dell’amico per proferire parola.
“Lo prometti?” chiede, inchiodandolo con la serietà dei suoi occhi grigi.
“Lo prometto. Parola di cacciatore”. Gale scandisce ogni parola, pronunciando il suo giuramento con solennità e un profondo orgoglio, guardandola fieramente mentre i suoi occhi ardono di convinzione.
“E io ti prometto di prendermi cura della tua famiglia, se dovessi essere estratto domani” replica Katniss, fissando i propri occhi grigi nei suoi, per trasmettergli tutta la sincerità della sua promessa.
Il volto del ragazzo si illumina, per la prima volta dopo interi giorni; la sua mano si allunga istintivamente verso quella di lei, che la stringe saldamente, sancendo il patto che, da quel momento, intreccia le loro vite.
Entrambi si rialzano, pronti a ritornare a casa per affrontare l’indomani; entrambi a cuor più leggero, entrambi più forti, entrambi con la nuova e meravigliosa certezza che, qualsiasi cosa avrebbero dovuto affrontare, non sarebbero mai più stati soli.
 
 



 
Angolo dell’ “autrice”
Questo Missing Moment prende spunto da una frase di Katniss del primo libro: “Io e Gale abbiamo fatto un patto in proposito, più o meno un anno fa”, riferendosi al fatto che Gale si prenderà cura di Prim e della madre in sua assenza. Inoltre Katniss ripete spesso che era passato un bel po’ di tempo, prima che lei e Gale imparassero a fidarsi l’uno dell’altra… Quindi ho provato ad immaginare la Mietitura precedente a quella del primo libro, e il fatto che in quell’occasione potesse essere stato stretto questo patto, dal quale ebbe inizio la loro amicizia.
Tutto qua… Non è nulla di che, ringrazio chi leggerà e chi lascerà un commento!
Alla prossima,
Sheireen_Black 22
 

  
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