Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Soru Evans    15/10/2012    2 recensioni
La vita, è vero, non ha un senso, sta a noi trovarne uno.
Non vale la pena buttarsi giù.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Don't bend, don't break, baby, don't back down.

“Cosa vuoi fare?” “Non vedi?!” “Sì, che vedo, ma non ne trovo il motivo.” “La vita non ha senso.” “E tu, perché la vita non ha senso vuoi fare questo?” “Già, ma anche perché non potrei continuare a vivere.” “Perché non potresti continuare a vivere? Cos’hai?” “Sono risultato positivo al test dell’HIV.” “Sei proprio uno scemo. E’ vero, la vita non ha un senso e purtroppo ti ha fatto questo, ma se tu riuscirai a trovarlo, riuscirai a vivere a pieno, anche essendo malato. Non devi buttarti giù al primo ostacolo.” “Come fai a trovare un senso alla vita, scusa?” “Credo che tutto quello che ci circonda non abbia senso, sta a noi trovarne uno. Per esempio, gli amici: loro danno più senso alla mia vita. Per te non è così?” “Non ho amici.” “Mi prendi in giro?! TU, Non hai amici? E quelle persone che non vivrebbero più se tu, ora, in questo momento ti buttassi? Non li consideri amici?” “…” “Vedi, non sai cosa rispondermi, perché sai che ho ragione.” “Dici lo farebbero?” “Ti racconto una cosa: i tuoi pensieri egoisti mi hanno sempre fatto saltare i nervi, ma non l’ho mai dato a vedere, perché in qualche modo speravo te ne accorgessi e non ne facessi più, ma non l’hai mai fatto. Ora ti dico questo: da quello che mi hai raccontato tempo fa, so che, sì, si ucciderebbero se tu non ci fossi.” “E tu? Tu non lo faresti?” “Mi sono accorta di una cosa: se facessi una cosa del genere commetterei il tuo stesso errore. E’ per questo che ti dico con certezza che, no, non lo farei, ma non ti prometto che non cadrei in depressione, quello sì.” “Mi vogliono bene?!” “Sì, deficiente, ti vogliono bene e te ne voglio anch’io, ma se tu riuscissi a lasciare da parte questi pensieri capiresti che siamo qui per te, per aiutarti ad uscire da tutto questo, per non pensarci, perché la vita, è vero, non ha senso ed a volte è crudele, ma va vissuta a pieno, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo ed attimo dopo attimo. Ci saranno sempre giorni in cui ti verrà voglia di prendere e buttarti dal balcone, ma se resisterai a queste odiose ventiquattro ore, riuscirai a fare tutto, perché la vita è fatta di alti e bassi, ma è comunque bella, anche se si è malati, anche se un senso ancora non lo abbiamo trovato. Però, se siamo qui, un motivo dovrà pur esserci, non credi?! Quindi ora scendi da quel cornicione e vieni qui che c’è qualcuno che vuole abbracciarti!”
Come per magia, lo fece, scese da quel maledetto cornicione ed andò ad abbracciare la persona che lo aveva appena salvato. Fu un abbraccio lungo di quelli pieni di calore, di gratitudine, di amore mai espresso a parole. Fu uno di quegli abbracci che ti completano, che dicono “Ora sono qui e non ti abbandonerò mai, qualunque cosa tu faccia.”
“Grazie, Ebby.”
“Ti voglio bene, Dylan. Non fare più cazzate del genere, però.”“…Se ti fossi fermata al ‘Ti voglio bene’ sarebbe stato meglio.” “Lo so, ma volevo sottolineare il concetto.” “Ah, ecco.
…Ti voglio bene, anch’io.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Soru Evans