15/10/2012
3 recensioni1. Regeneration and Yeppash!
Ormai non vi era via di scampo.
Sentiva già le cellule del suo corpo intente a cambiarlo verso qualcosa di nuovo.
Per un persona come lui la rigenerazione era orribile e meravigliosa allo stesso tempo.
Poteva diventare una qualunque creatura con un qualunque carattare e aspetto.Gli sarebbero ancora piaciuti i papillon? Cercava di assillare la sua mente con pensieri frivoli per nascondere a se stesso il dolore. Per il nuovo individuo la piccola Amelia Pond non sarebbe stata che la pagina di un libro scolorito,un libro usato appartenuto ad un giovane uomo impulsivo.
Stava cambiando, lo sentiva, questa volta era davvero diverso. Non erano solo le sue cellule che si sforzavano di creare un nuovo corpo. No,era decisamente qualcosa di strano. Sentiva l'universo chiamarlo e voci, milioni di voci, assillarlo.
Salvami,ricordati di me e infine Grazie.
Lui non chiedeva mai di essere ringraziato, eppure nulla lo ripagava come quella semplice parola umana. Si, stava funzionando! Concentrandosi su pensieri come questi si distraeva dall'inumano dolore delle sue cellule che si riscrivevavo. Mai come ora il TARDIS gli sembrava piccolo e soffocante. Quando arrivò alla fase finale della rigenerazione e all'esplosione finale che sanciva la sua metamorfosi iniziò a percepire i cambiamenti. Si accertò che il fuoco che lo aveva avvolto fosse sparito. Fantastico!
Le gambe c'erano.Ottimo, davvero ottimo. Per lui la corsa era una costante.
Le braccia erano presenti all'appello. Un pò troppo esili, ma meglio di nulla.
C'era qualcosa però, si sentiva diverso.
Iniziò a tastarsi i capelli. Molto lunghi, troppo.
Questo gli fece sorgere un dubbio, e lentamente iniziò a toccare il suo petto.
Un seno, non grande, ma un seno si era aggiunto alle novità.
Prese coraggio e si guardò in uno specchio venusiano collocato tra i macchinari del TARDIS.
Bene, non era male...Certo un pò strano, però, interessante.
La figura che vedeva riflessa in uno specchio era quella di una donna dai capelli corvini ricci e gli occhi del colore del ghiaccio. Si studiò per un momento e decise che dimostrava al massivo vent'anni. Grandioso! Di questo passo si sarebbe rigenerata in un bebè!
La sua espressione seria contrastava con i vestiti della sua vecchia rigenerazione, che ora riteneva piuttosto buffi.
Cos'era stato quel suono?Oh lo stomaco! Aveva fame!
Però decise che avrebbe prima provveduto a vestirsi e poi sarebbe andata alla ricerca di qualcosa con cui riempisi la pancia.
Si recò nel suo immenso armadio alla ricerca di qualcosa da indossare.
Jeans che andavano cosi tanto nel suo amato ventunesimo secolo?Si, perchè no? Non ne aveva mai messi!
Ne prese un paio enorme, da uomo, in fondo aveva novecentoquattordici anni! Poteva scegliere da sola cosa indossare!
Recuperò anche una maglietta nera e un gilet blu piuttosto antiquato e per completare il tutto indossò degli occhiali da aviatore rubati a chissà chi durante la seconda guerra mondiale. Ecco cosi era davvero soddisfatta!
Era cosi...yeppash!
Non era sicura che yeppash fosse una parola o che avesse un senso, ma a questa nuova rigenerazione piaceva dirlo, quindi...yeppash!
Le sue interessanti, ma terribilmente noiose per chiunque altro, considerazioni furono interrotte dall'incessante bip della sua carta psichica. Bene qualcuno in qualche momento della storia aveva bisogno di lei e probabilmente questo qualcuno aveva del cibo da offrire.
Yeppash!
Angolo autrice
Questa è solo un introduzione quindi è piuttosto breve ma chiaramente i capitoli saranno ben più lunghi. L'argomento, ovvero il dottore donna, mi assillava da un bel pò ma non sapevo come svilupparlo...spero di esserci riuscita! Bè accetto consigli e critiche, quindi sotto con le recensioni!
Reika