Senza preavviso la folla si era aperta e lui le era comparso davanti, odore di fiori sotto la pioggia e di nebbia di maggio sopra l’erba dei prati falciata di fresco.
Lo aveva contemplato dalla distanza di una foto e dalla solitudine del lato opposto di una sala piena di gente e adesso era suo.
Lui che era lontano, indifferente, distaccato, e che adesso si scioglieva tra le sue mani.
Suo.