La ricerca della felicità
Quella notte
Hermione non riuscì a
chiudere occhio. Pensava a tutto quello che le stava capitando e
pensava,
soprattutto, a quello che aveva visto nello specchio magico. Il suo
cuore
desiderava Draco, ormai era inutile negarlo, ma cosa poteva fare? Come
poteva
anche solo pensare, di poter tradire i suoi amici, che ancora
combattevano e
morivano per seguire i loro ideali. Quando Harry morì, lei
era disperata. Ron
era stato l’unico a darle la forza per andare avanti in
quella battaglia. A
darle un motivo per non abbandonare tutto e lei, si era aggrappata a
lui come
unica ancora di salvezza. Quando le aveva chiesto di sposarlo, lei
accettò
immediatamente credendo fosse la cosa più giusta da fare ma
adesso …
Adesso
c’era Draco … Se qualche anno,
prima le avessero detto che lei avrebbe perso la testa per quel
ragazzo,
avrebbe riso di gusto. Ma lui era così diverso da come
realmente appariva,
sapeva essere comprensivo e anche gentile a volte.
Ma tutto quello
era impossibile, ed
Hermione lo sapeva bene.
Con questi
pensieri si alzò dal letto
dirigendosi verso il bagno ma qualcosa la fermò. Avevano
appena bussato alla
porta. Chi poteva essere a quell’ora del mattino?
Andò ad aprire e Draco, era
lì in tutto il suo splendore.
-posso entrare?-
Lei si
risvegliò dal suo coma
momentaneo.
-si prego.-
Era
già vestito. Completamente di
nero. Un mantello tra le mani.
-mancherò
per alcuni giorni … per una
missione.-
Hermione
sgranò gli occhi. Il suo
cuore aveva perso un battito, la paura la pervase. Una sensazione che
provava
sempre a quelle parole ma adesso era diverso. Adesso i suoi primi
pensieri non
andarono ne a Ron ne a Ginny ne a Neville … ma a lui. Ma
come poteva essere
così egoista, come poteva preoccuparsi così per
un mangiamorte, per il nemico!
Lei avrebbe dovuto ucciderlo nel sonno, avvelenarlo magari , non
preoccuparsi per
la sua vita.
-Quanto
mancherai?...- disse lei
tentando di rimanere calma.
-Non lo so
…-
-Non andare
… non andare Draco ti
prego, loro sono miei amici… -
-sai che, pur
volendo, non posso.-
-l’Ordine
ti accetterebbe, come spia!
Tu non sei così , tu non sei come loro, tu sei migliore!-
Si era
avvicinata a lui e gli aveva
preso le mani.
-e per cosa
mezzosangue? Perché dovrei
tradire la mia famiglia, i miei amici , i miei ideali …
dammi una buona
ragione!-
La guardava
negli occhi, aspettava ,
forse, una risposta che non sarebbe mai arrivata.
Diglielo
Hermione, provaci almeno …
-per
… per … perché tu puoi ancora
riprendere in mano le redini della tua vita!-
Draco si
scostò da lei. Le parole che
aspettava non erano arrivate…
-Devo andare
mezzosangue.-
-Draco ti
prego.-
Ma lui
andò via sbattendo la porta.
Due, tre,
quattro … cinque giorni
erano passati e di Draco ancora nessuna notizia!
Ed Hermione non
sapeva cosa pensare.
Se lui non fosse tornato … avrebbe significato che Ron stava
bene … ma non
rivederlo più … sarebbe davvero riuscita a non
vedere mai più Draco, sentire il
tocco delle sue mani sulla pelle, il suo profumo…
-Draco!-
Era stata
Narcissa a parlare.
Draco era li,
ferito, ma era vivo,
questo era l’importante. Hermione ebbe l’istinto di
buttarsi tra le sue braccia
ma non lo fece.
Narcissa lo fece
sedere.
-Hermione…
potresti lasciarci soli un
momento-
Era la prima
volta che la donna la
mandava via, così , la ragazza, si allontanò
senza dire nulla.
Aveva sentito
una porta sbattere,
doveva essere quella di Draco. Hermione scese giù dal letto
quasi
automaticamente e si diresse verso la sua camera. Quel giorno non si
erano
lasciati nel migliore dei modi e adesso, lei sentiva il bisogno di
andare da
lui a chiarire.
Era davanti alla
sua porta ma non
aveva il coraggio di bussare. Cosa gli avrebbe detto? Sei qui, sei
vivo, quindi
i miei amici sono morti? Ma Draco aprì la porta. Rimasero
bloccati per qualche
minuto a fissarsi. Draco la sorpassò ed iniziò ad
allontanarsi senza dire
nulla.
-Malfoy…-
-tranquilla
Granger, il tuo amico Weaslay
sta bene non devi preoccuparti.-
Disse senza
neanche voltarsi.
-Anzi se vuoi
saperlo è stato proprio
lui a ferirmi per salvarsi, così sarai più
contenta.-
-Sei solo uno
stupido Malfoy, non
capisci niente, non hai mai capito niente.-
Draco a quelle
parole tornò indietro
infuriato, prendendo la ragazza per un braccio e trascinandola in
camera sua.
-cosa non avrei
capito mezzosangue? Perchè
invece io credo di aver capito benissimo. Hai fatto la tua scelta, hai
scelto
LUI, lo hai sempre fatto.-
Hermione gli
tirò uno schiaffò in
pieno viso. L’unica cosa che fermò il ragazzo dal
reagire , furono gli occhi
lucidi della giovane.
-Ma
perché non provi a metterti nei
miei panni! Pensi che per me sia facile tutto questo! ?Essermi resa
conto di
provare qualcosa per te, IL MIO NEMICO, un mangiamorte che tenta
costantemente
di uccidere i miei amici? Pensi sia facile per me sopportare
l’idea che quando
vai via in missione, io pensi costantemente a te e a ciò che
potrebbe
accaderti, quando invece dovrei sperare solo che tu non faccia ritorno
a
casa?.-
Draco non disse
nulla, prese Hermione
e la abbracciò. La sollevò da terra e la distese
delicatamente nel letto. Draco
iniziò a posarle baci roventi sul collo, scendendo pian
piano fino al seno.
Hermione gli buttò le braccia dietro al collo stringendolo
sempre di più. Il
ragazzo iniziò lentamente a slacciarle i lacci del corpetto
, in modo da
eliminare quelle barriere superflue che lo
allontanavano da lei. Anche la ragazza iniziò a spogliarlo,
prima la maglietta,
poi i pantaloni, infine l’intimo.
Ad un tratto fu
lei a ribaltare la
situazione, mettendosi sopra di lui. Gli portò le braccia
sopra la testa ed
iniziò a baciarlo lentamente. Gli occhi, il viso, il collo,
il petto e la
pancia scolpita dagli addominali perfetti. Draco chiuse gli occhi,
beandosi di
quelle attenzioni. Quando capì però, aver
raggiunto il limite della sopportazione,
ribaltò le posizioni entrando in lei ,con spinte lente e
delicate. Non aveva
riservato quelle attenzioni mai a nessuna donna, ma con lei, con lei
doveva
essere tutto perfetto.
Fecero
l’amore fin quando le forze glielo
permisero, poi , stretti l’uno all’altra, si
addormentarono.
***
La mattina
seguente, fu Draco ,
stavolta il primo a svegliarsi. Quando si voltò, Hermione
era li , stretta a
lui. Il ragazzo le scostò una ciocca di capelli dal volto ed
iniziò ad
osservarla. Quante volte, sin dai tempi della scuola, l’aveva
osservata di
nascosto , studiando ogni suo minimo gesto, tutte le sue piccole
abitudini. Sapeva
tutto di lei. Di come, quando sorrideva, le si formavano delle piccole
fossette
sulle guance, o di come, quando si arrabbiasse le gote le si tingevano
di
rosso. Non poteva avere il suo amore, perché mezzosangue,
perché inferiore,
allora, aveva deciso, si sarebbe fatto odiare, sarebbe diventato il suo
peggior
nemico, pur di poter far parte della sua vita. E quante volte aveva
invidiato
quel Weasley, che non riusciva ad accorgersi dell’immensa
fortuna che aveva e
che non apprezzava. Com’è ironica la sorte certe
volte, un Malfoy, invidioso di
un Weasley … quello stesso ragazzo che, il giorno prima, si
era ritrovato di fronte…
…
Erano appostati già da quattro giorni,
studiando tutti i loro movimenti e aspettando il momento giusto per
attaccare. Ed
ecco, la battaglia era iniziata. Ne avevano già preso
qualcuno di “poco conto”
come dicevano loro, quelli che erano troppo deboli e che o avrebbero
parlato a
causa delle torture o sarebbero morti. Ma lui puntava ad una preda
più ambita,
cercava LUI. Il pensiero della Granger, la loro discussione, lo aveva
turbato
per tutti quei giorni. Alla fine lo aveva trovato ed era riuscito ad
isolarlo,
a portarlo in un punto del bosco lontano da tutti. Erano
l’uno davanti all’altro.
-Dov’è
Hermione? Cosa le avete fatto ?-
“diglielo
Draco, digli dov’è la sua cara
Mezzosangue … digli come urlava e si dimenava tra le tue
braccia…”
-non sei nelle
condizioni di fare domane
Weasley, io mi preoccuperei più per te stesso in questo
momento…- e detto ciò
lo colpì.
Stavano lottando
quando un incantesimo colpì
il rosso al braccio,che perse la bacchetta.
Draco si abbasso
e gli puntò la sua alla gola.
L’aveva in pugno, poteva farla finita con quella dannata
guerra. Catturato lui,
tutto sarebbe finito… ma allora cos’era quella
cosa che lo bloccava. Lei … il
pensiero di lei lo frenava, il pensiero dell’odio e delle
lacrime che gli
avrebbe riservato. E allora, decise.
-vattene
Weaslay, scappa, la tua ora non è
ancora giunta, ma se ne fai parola con qualcuno, saprò dove
cercarti…-
E se ne
andò, ma non prima di essersi inflitto
delle ferite e aver chiamato altri mangiamorte in suo
soccorso…
-Buongiorno…-
La voce calda di
lei, lo risvegliò dai
suoi pensieri.
-Buongiorno.-
rispose lui stringendola
ancora di più al suo corpo. Hermione alzò la
testa e posò un delicato bacio
sulle sue labbra.
-devo andare a
prepararmi, tua madre
mi starà aspettando…- Hermione provò
ad alzarsi la lui la fece risdraiare a
letto
-mia madre se la
sa cavare da sola… perché
non rimani qui con me…-
Lei rise, Draco
amava quella risata.
-Non posso
…e lo sai …tanto ci
rivediamo tra quindici minuti al massimo-
Draco si fece
serio.
-e chi mi dice
che non mi allontanerai
nuovamente…-
Lei lo
baciò.
-…
voglio provare ad essere felice
senza pensare alle conseguenze per una volta…-
E dicendo questo
andò via.
“essere
felice senza pensare alle conseguenze”
Se
lei poteva avere quella forza e quel coraggio, forse , anche lui,
avrebbe
potuto provare a fare qualcosa per essere finalmente, veramente, felice.
Eccomi con un
nuovo capitolo. Le cose stanno
iniziando a muoversi tra i due J Vi chiedo
solo un consiglio, non essendo ancora molto esperta , a vostro parere,
per
questo capitolo, o capitoli simili quindi non troppo espliciti ma con
scene un po’
“hot” dovrei cambiare il rating in rosso o va bene
anche così? Grazie a tutti
quelli che seguono, chi l’ha aggiunta tra le seguite,
ricordate, preferite! Un grosso
bacio a tutti.