Afuro POV
Avevamo
perso, noi eravamo stati
battuti.
Noi
che avevamo sconfitto la Royal,avevamo
perso.
Non
soltanto con il punteggio
finale, anche nell’animo.
Io
mi credevo perfetto, un angelo
che non poteva essere sconfitto, invece stavo tornando agli spogliatoi
dopo una
disfatta incredibile.
Poi
vidi Reiji Kageyama che veniva
portato via dalla polizia.
Ero
arrabbiato con lui ma anche
con me stesso.
Ero
uno stupido che si era fatto
imbrogliare.
Ormai
Endo me lo aveva fatto
capire.
Lui
e la sua passione per il
calcio, la sua forza di volontà. Anche quando continuavo a
tirargli il pallone
e colpirlo con tutta la mia forza lui si rialzava e con lui tutta la
sua
squadra.
Poi c’era Yuuto
Kido. Un po’ lo invidiavo
perché era stato abbastanza furbo da lasciare Reiji Kageyama
prima che
rovinasse la squadra.
Nessuno
parlava dei miei compagni.
Ci
cambiammo in silenzio, senza
aprire bocca.
E
poi…
Gengoroo POV
Corsi
per tutto il tempo senza
fermarmi, mi bloccai solo quando raggiunsi la mia meta: lo spogliatoio
della
Zeus J.H.
Aprii
la porta e trovai tutti i
componenti della squadra, fortunatamente vidi immediatamente Afuro
Terumi, il
capitano e mi avvicinai a lui.
Avevo
ancora il fiatone dalla
corsa di qualche minuto prima.
<<
Cosa vuole sig.
Onigawara?>> mi chiese il biondo con una voce triste ma
arrabbiata senza
smettere di allacciarsi le scarpe.
In
fondo avevano appena perso la
finale del FF. Me lo devevo aspettare. Forse non era il caso di dirgli
niente
su ciò che avevo appena scoperto nelle cantine della Zeus.
No,
dovevano sapere. Lui doveva
sapere, era lui il capitano.
<<
Dovrei mostrarti una cosa
molto interessante nelle cantine di questa scuola.>> non
dovevo
rivelargli nulla davanti a tutti. Era troppo scioccante come notizia e
solo lui
poteva capire veramente, gli altri si sarebbero solo sentiti male dopo
aver
visto ciò che avevo scoperto.
Afuro POV
Cos’aveva
scoperto di così
importante questo ficcanaso?
Presi
la mia borsa e lo seguii.
Scendemmo
parecchie rampe di
scale, passammo molte porte e poi ci fermammo davanti ad una chiusa.
Era
in marmo bianco, che si notava
in mezzo a tutte le altre che erano scure; era altissima con delle
incisioni in
greco sui lati.
Il
signor Onigawara si girò per la
prima volta verso di me e mi guardò negli occhi poi mi fece
una domanda
insolita: << Voglio mostrarti ciò che
è in grado di fare Reiji Kageyama,
sei pronto?>>
Annuii
con la testa e lo osservai
aprire il portone bianco.
La
luce mi investì in pieno quando
la porta si aprì del tutto.
Entrammo
nella luce che pian piano
scomparve lasciando il posto ad un corridoio lungo circa una ventina di
metri.
Le
pareti erano composte da
mosaici di creature mitologiche come il Minotauro e le Sirene su degli
specchi.
Percorremmo
tutto il corridoio
fino ad arrivare davanti ad un enorme portone sempre con gli specchi.
Passammo
quella porta e ci trovammo
in una stanza enorme con computer e macchine di cui non conoscevo
né il nome né
la funzione.
C’erano
cavi colorati che
attraversare tutta la parete della stanza fino a scomparire dietro ad
una
parete a specchio.
Mi
avvicinai e guardai il mio
riflesso.
<<
Entriamo>> Disse
Onigawara ed io acconsentii con un cenno del capo.
Passammo
quella parete.
Sul
mio viso comparve un
espressione scioccata quando vidi che sul pavimento di quella piccola
stanza
era rannicchiata una bambina che doveva avere quattro o cinque anni e
che era
piena di tagli e lividi. Dai tagli che aveva perdeva sangue e teneva
gli occhi
chiusi. Mi avvicinai.
Non
respirava.
<<
È morta, Afuro>>
***
Salve
gente!!
Grazie
tante a chi ha letto.
Questa
come ho già detto è la mia
primissima ff e spero vi piaccia.
Il
prossimo capitolo sarà più
lungo lo prometto
Bacioni
kira