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Autore: Raheela Orbeli    22/10/2012    15 recensioni
Forse era arrivato il momento di staccarmi da lui, anche se sapevo sarebbe stato molto difficile fare a meno del proprio migliore amico. Mi sarebbero mancati incredibilmente i suoi atteggiamenti da bambino che lo portava a ricevere sempre un due di picche da tutte le ragazze, mi sarebbero mancati i nostri litigi e i suoi “secchiona” che facevano aumentare la mia ira.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Ero sdraiata sul letto leggendo gli appunti di scienze che il professore Clinton mi aveva gentilmente prestato, visto che, ieri non ero potuta andare a lezione per risolvere un caso al Centro. Questa storia mi stava seriamente stancando non riuscivo più a conciliare le due cose; i casi aumentavano di giorno in giorno e Mom chiedeva sempre l'intervento mio di Martin e Java. Pensai che accettai il lavoro solo per riuscirmi a pagare la retta per il College perché i miei non avevano grandi possibilità economiche, e ora, potevo cercare un lavoro anche più facile all'interno del campus stesso che non prevedeva la cattura di strani mostri provenienti dallo spazio, vampiri, zombie mutanti e altre cose del genere paranormale che facevano tanto impazzire Martin. Martin il suo solo nome mi fece sentire una strana sensazione allo stomaco: erano forse farfalle?.

Buttai gli appunti per terra e affondai la faccia nel cuscino, non era possibile che non le fosse ancora passata la cotta che avevo per Martin praticamente da una vita. Cercai di capire il perché e giunsi a una soluzione: passavamo sempre tutto il giorno insieme sia a scuola che a lavoro e questo non aiutava minimamente il mio povero cuore.

Forse era arrivato il momento di staccarmi da lui, anche se sapevo sarebbe stato molto difficile fare a meno del proprio migliore amico. Mi sarebbero mancati incredibilmente i suoi atteggiamenti da bambino che lo portava a ricevere sempre un due di picche da tutte le ragazze, mi sarebbero mancati i nostri litigi e i suoi “secchiona” che facevano aumentare la mia ira.

Avrei dovuti rinunciare a tutto questo per stare meglio fino a farmi passare la cotta che avevo per lui. Qualcuno bussò alla porta e riusci a riconoscere che era lui di solito bussava tre volte, come era appena successo proprio ora “avanti” dissi con voce tremolante, e come avevo previsto comparve lui in camera mia bello come il sole: “ehi secchiona ancora a studiare?” disse inarcando il sopracciglio vedendo gli appunti di scienze per terra. Aveva un strano potere su di me cioè quello di farmi arrabbiare con quattro semplici parole “ciao anche a te Martin, sai alcune persone non vogliono rimanere ignoranti a vita come te” dissi lanciandoli uno sguardo sprezzante. Lui rise di gusto “ah Day non cambierai mai, sempre ad insultarmi” si sedette sulla sedia accanto alla scrivania di fronte a me “sai da una vita che mi chiedo come ho fatto a sopportarti per tutti questi anni Martin”recuperai i miei appunti da terra e iniziai a leggere cercando di ignorarlo, però con la coda dell'occhio vidi che mi osservava attentamente, e arrossii di botto.

“Day lo sai che nessuno può resistermi sono troppo bello io, a proposito di bellezza disarmante sai che cosa ha intenzione di fare Jenny domani pomeriggio?” mi chiese con aria seducente. Quelle parole mi fecero morire: pensava solo a Jenny la considerava la più bella ragazza della scuola e faceva il possibile per conquistarla,anche se lei non era minimamente interessata e lui.

Avevo cercato di farli capire, più volte anche, che lei non lo avrebbe mai considerato da quel punto di vista ma lui,ovviamente, mi aveva ignorato “Martin non lo so quello che deve fare Jenny domani pomeriggio ma non penso proprio che avrebbe intenzione di passarlo con te” mi resi conto che la mia voce risultava dura e secca ed evidentemente lui pensava che mi fossi stufata dei suoi monologhi sulla bellezza di Jenny, e infatti subito dopo aggiunse “avevo intenzione di invitarla al cinema stanno facendo un muovo film Zombie mutanti3: il ritorno di Zorak, ma visto che stavi studiando non voglio disturbarti ancora di più ciao secchiona ci vediamo questa sera a cena” mi diede un buffetto sulla guancia e uscì dalla porta silenziosamente.

Rimasi a fissare il punto in cui era sparito per un tempo indefinito mi ridestai dai miei pensieri solo quando guardai l'orologio: erano le sette e mezza di sera e dovevo assolutamente parlare con Mom delle mie dimissioni. Non sapevo esattamente come raggiungere il Centro di solito era Martin che indicava l'ingresso al covo segreto grazie al suo orologio. Il portale si apriva solitamente solo quando bisognava andare per questioni lavorative altrimenti nessuno poteva sapere l'esatta collocazione del Centro.

Sospirai gli avrei parlato in privato dopo la prossima missione, sono sicura di aver preso una giusta decisione dimettendomi dal lavoro; era per il mio bene anche per il suo finalmente avrei potuto dimenticarlo e pensare a cose molto più importanti come lo studio. In questo periodo i miei voti erano calati notevolmente e se avrei perso anche la mia borsa di studio non avrei saputo come fare per permettermi la retta. Era brutto per me trovarmi in questa situazione economica infatti quasi nessuno sapeva i salti mortali che dovevo fare per non gravare troppo sui miei genitori.

Mi alzai pigramente dal letto sistemando il disordine che si era creato, e successivamente decisi di sistemarmi i capelli in una coda alta, ultimamente erano cresciuti parecchio rispetto alla solita lunghezza ma avevo deciso di non tagliarli per cambiare look. Misi anche un vestito corto che non usavo mai per andare in mensa: dovevo ammettere che nel complesso potevo risultare carina. Era sciocco che io sperassi ancora in un suo complimento, lui mi considerava una sorella non mi pensava neanche sotto quel punto di vista non gli era mai passato per la mente che io potessi risultare bella come considera Jenny “il grande amore della sua vita”.

Cercai di pensare ad altro presi un libro, il primo trovai a disposizione e diressi in mensa, almeno avrei trovato un po' di tempo per leggere. I corridoi erano stranamente deserti non c'era nessun ragazzo eppure a quell'ora brulicava di studenti che si scambiavano chiacchere o di innamorati che si baciavano dolcemente sussurrandosi parole affettuose. Regnava uno strano silenzio quasi surreale sembrava che tutti si fossero volatilizzati sospirai sperando che non fosse colpa di qualcosa di paranormale.

 

 

 

ANGOLO AUTRICE (?)

ciao a tutti! Vi ringrazio per essere passati ^^ , ho deciso di scrivere una storia su questa coppia perché è da sempre la mia preferita, sin da piccola ho sempre scritto storie su di loro e ora ho deciso di pubblicare qualcosa. Fatemi sapere lasciando un commento ci tengo molto al vostro parere per migliorare sempre di più!! un bacione al prossimo capitolo <3 Malandrina97

   
 
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