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Autore: lily_ai    07/05/2007    3 recensioni
La conoscenza dei Malandrini al binario 9 e 3/4.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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lidia

 

 

 

Questa fanfiction l’ho scritta un paio di anni fa e rileggendola, ho deciso che lo pubblico… recensite!

Il primo incontro dei Malandrini



Un ragazzino di 11 anni si avvicinò sospettoso vicino alla barriera 9 e 3 quarti di King’s Cross, a Londra. I suoi genitori lo incoraggiarono a trapassarlo senza timore. Lui allora li salutò e si girò verso il muro di mattoni. Aveva occhi di un marrone splendente, un paio di occhiali rotondi e capelli che purtroppo non si volevano pettinare. Abbastanza alto e magro, portava dietro di sé una valigia di un marrone pelle, su cui era inciso J.P. Osservava i treni che arrivarono e che partirono, ed immerso nei suoi pensieri, non si accorse di andare a sbattere ad un altro ragazzo della sua età, con capelli scuri ed abbastanza lunghi, ed occhi neri come la pece.

Egli si girò di scatto e disse - Ehi… sta un po’ attento, che potresti far male a qualcuno! -.

James rispose con imbarazzo - Scusami, non ti avevo visto - e fece un sorriso. Sirius ricambiò il sorriso e chiese con un tono di voce un po’ più normale - Tu dove stai andando? -.

James vide ora che anche l’altro aveva una valigia all’incirca grossa come la sua e chiese - Ma viaggi da solo? Mica stai per andare al binario 9 e 3 quarti? -.

Sirius allora rispose più felicemente - Certamente! È il mio primo anno ed a giudicare da come fissavi la barriera credo anche tu, no? -.

James allora gli tese la mano e disse - Piacere, sono James Potter -.

Sirius glielo strinse e disse - Ed io sono Sirius Black, piacere di conoscerti. Sai, non conosco ancora nessuno che ci deve andare, quindi… -.

I genitori di James allora dissero - Ok, James! Ora che hai fatto già conoscenza, non c’è bisogno che restiamo ancora qua! - .

La madre si avvicinò e lo bacio sulla guancia, mentre il padre gli accarezzò la testa dicendo - Ora vai figliolo, e cerca di non fare tanti guai come al solito, capito? - .

James gli sorrise e si avvicinò a Sirius. - Allora, visto che non è passato nessuno di tutt’e due, andiamoci insieme! - disse Sirius convinto. James gli sorrise e gli diede la mano. Allora corsero attraverso la barriera e finirono all’altro binario.
Qui sbatterono contro un altro ragazzo con capelli unticci girato di spalle. Si girò con aria fastidiosa e con una smorfia sulla faccia verso i due ragazzi. Li squadrò per bene e se ne andò via dicendo - Se correte in questo modo finisce che buttate sotto qualcuno! Non potete guardare un po’ davanti a voi? Gli occhi servono a questo, sapete?! - .

Sirius lo guardò malvagiamente e disse vicino all’amico - è questo il genere di persone con cui non vorrei avere niente a che fare, sai? -

James annuendo - Hai proprio ragione…- .Videro che erano quasi le undici, quindi corsero immediatamente nel treno cercando uno scompartimento vuoto. Appena entrati videro che erano già tutti strapieni, tranne alcuni all’ultimo. Dentro quello più vuoto c’era solo un altro ragazzino con capelli di paglia e la faccia pallida. Quando entrarono egli alzò lo sguardo dal libro che aveva in mano.

Sirius chiese - Scusa, possiamo sederci qui? Sai quasi tutti gli scompartimenti sono pieni…- .

Il ragazzo, sopreso disse - Certo, accomodatevi! Io sono Remus John Lupin e frequenterò il primo anno a Hogwarts…voi, invece? - .

Subito rispose James - Piacere! Io sono James Potter, mentre lui è Sirius Black! Anche noi andremo al primo anno di scuola…- .

Sirius lo guardò, e chiese mentre il treno partiva - Voi a quale casa vorreste andare? Io spero Grifondoro, anche se la mia famiglia non è del tutto d’accordo…- James rispose - Anche io Grifondoro! Nella mia famiglia ci sono stati tutti là, sapete? - .

Remus attese e disse lentamente - A me piacerebbe Corvonero, ma anche Grifondoro non è male! - .Passarono 5 minuti a parlare di qualsiasi cosa, e videro che insieme si trovarono perfettamente. Dopo un po’, la porta si aprì e videro che dentro si era infilato un altro ragazzino basso e tondo, con una faccia da topo e occhi acquosi.

Chiese ansimando - Scusate, posso stare qua da voi? È che prima stavo con altri solo che non ne potevo più! Credo che appartenessero ai Serpeverde..che paura! Non facevano che parlare di cose orrende e…-

Sirius si intromise - Aspetta, aspetta! Non ci capisco più niente! Ok, puoi stare qua, tanto… ma dicci prima almeno come ti chiami! - .

Peter allora disse - Ah…sì…certo, scusate…il mio nome è Peter Minus e dovrò fare il primo anno alla scuola… - .

James allora, disse - E se non ti piace la compagnia dei Serpeverde, suppongo che lì non ci vuoi andare, vero? - .

Peter disse - Eh…sì, sì! Solo che non so proprio dove mi metteranno! - e continuarono a parlare e parlare fino all’una, quando passò il carrello con i dolciumi.

La signora chiese con voce gentile - Volete qualcosa dal carrello, miei cari?-

Remus - No, grazie…- .

Peter chiese ai suoi neoamici - Avete per caso qualche zellino con voi? Io sto morendo di fame! -

James disse sorridendo a Peter - Certo! Prenderò un po’ di tutto, va bene? - e si avvicinò al carrello per fare compere quando da dietro la donna sbucò una ragazza molto carina, con occhi verdi e capelli rossi. Quando vide James sorrise. Egli era rimasto affascinato da quel sorriso tant’è che s’era dimenticato che doveva comprare "un po’ di tutto". La ragazza chiese allora alla signora se poteva avere un altro paio di Cioccorane che si era dimenticata di comprare prima. La signora con gentilezza gliene porse due. Lei se ne andò ringraziandola, con un ultimo sorriso a quel ragazzo.

Sirius allora lo smosse da tutti i suoi pensieri dicendo - Ehi James! Che ti è preso? Hai per caso visto un fantasma? Lo so che a Hogwarts ce ne sono abbastanza… ma sbrigati a comprare quello che devi comprare, perchè qui dentro stiamo tutti morendo di fame, lo sai? - .

James si scosse la testa per risvegliarsi da quell’ incontro e rispose - Subito! Aspetta un attimo! - . I 3 lo videro rientrare con tante caramelle e dolci di tutti i tipi, ciò che nel mondo Babbano non si può proprio immaginare che esistano… Remus chiese a James - Perché sei rimasto a fissare la donna? Aveva qualche macchia sul vestito per caso? - .

James lo rispose ridendo - No, niente del genere…è che ho visto una rag… - e si fermò, arrossendo d’un colpo.

Sirius allora, capendo gli diede una pacca sulle spalle e con un falso ghigno maligno disse - Su, continua! Puoi dirci tutto… ormai… dì la verità! Una ragazza ha fatto colpo, vero? - James ancora rosso in faccia annuì.

Allora Sirius continuò - E com’è, bella? L’hai mai vista prima? Sai quanti anni ha? E co…- .

Remus lo interruppe - Basta Sirius! Non lo vedi com’è imbarazzato? - .

Sirius che capì solo ora come poteva sentirsi l’amico disse scusandosi - Ah…scusa, è che…quando si tratta di ragazze non capisco più niente! - e gli sorrise.

James un po’ meno rosso sulla faccia disse - Non fa niente Sir, è che non sono molto pratico in tutto questo - .

Sirius lo guardò raggiante e disse - Ok! Allora te lo insegnerò io come ci si comporta con loro…io sì che ne sono pratico! - . Peter li guardò speranzoso aspettando che Sirius disse che avrebbe insegnato, ma non ci fu nessuna reazione. A Remus, che osservava in silenzio, comparve un grande sorriso sulla faccia, felice di aver trovato dei amici fantastici come quelli.

Di solito faceva fatica a legare immediatamente, ma con loro è diverso: si parlavano come se si conoscessero da anni! Abbassò lo sguardo, pensando…Il cuore ad un certo punto si fece più pesante…"Oh! Come reagirebbero i miei nuovi amici se sapessero che sono…non sono come loro?". Questo pensiero gli fluttuò nella testa per un bel po’ di minuti…

Sirius, vedendo Remus in quello stato gli chiese preoccupato - Per caso c’è qualcosa che non va Remi? - . Egli alzò lo sguardo, con gli occhi lucidi, sentendosi umiliato…da quella terribile vita: ogni mese…e come non potrebbero accorgersene?
Decise che prima o poi l’avrebbe detto, ma ora no…"Altrimenti mi eviteranno e…non so come fare".
Questi quattro grandi amici, ora veramente amici, si conoscerono abbastanza in quelle ore di viaggio, sentendosi infine sicuri di stare nella stessa casa: Grifondoro.

Fine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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