Intanto nel cuore della foresta, Misaki e Meredy stavano combattendo  già da una decina di minuti e sembrava che nessuna delle due volesse tirarsi indietro per alcun motivo.
Ma l’assassina aveva la meglio.
Quest’ultima era più abile.
Più veloce.
E più furba.
Riusciva a contrastare ogni mossa della sua avversaria.
Sembrava la migliore.
Ma a essere sinceri aveva soltanto fortuna.
Se Misaki non avesse mai usato quella tecnica su Naruto allora per lei sarebbe già stata la fine da un bel pezzo.
Suzuki si fermò.
Aveva il fiatone e la sua vista si appannava sempre di più.
Si guardò le mani.
Tremavano.
E come se non bastasse il suo chakra stava finendo.
“…Dannazione…!”.
La ragazza ripensò a Naruto.
Al suo coraggio e al suo sacrificio per proteggere un nemico.
Strinse forte il kunai e scattò verso l’avversaria, ma ad un tratto quest’ultima scomparve nel nulla.
-Che cosa??- esclamò la ragazza dai capelli rosso scarlatto sbalordita.
 La rossa si guardò intorno.
“Dove si è cacciata adesso??”.
Il buio sembrava aver preso il sopravvento nella foresta.
Ad un tratto Misaki sentì delle strane voci che le ronzavano nella mente.
La assalivano e ripetevano sempre la parola “morte”con una voce inquietante.
All’improvviso ci fu silenzio e poco dopo si sentì una risata.
Misaki lanciò il kunai nel vuoto ma colpì soltanto un ramo di un albero.
-A quanto pare hai sbagliato mira, Misaki…- disse Meredy, ma la ragazza non riuscì a vederla.
Gli occhi di Misaki diventarono rossi:- Dove sei?!-.
Improvvisamente una figura nera comparì dietro di lei.
Silenzio di tomba.
Misaki rimase lì, immobile.
Improvvisamente sentì una spada toccarle la schiena.
-Lo sai…?- fece Meredy con voce calma- Tu sei la prima persona che ha rifiutato una mia offerta… - strinse l’arma - Quella di diventare una creatura oscura…-.
Misaki chiuse gli occhi.
C’era qualcosa che non quadrava.
Le venne un capogiro e cadde in ginocchio.
Era sfinita.
Meredy sorrise:- A quanto pare Naruto ti sta risucchiando tutto il tuo chakra, non è vero? Ancora un po’ e non sarai più in grado di muoverti-.
Suzuki fece un grande respiro: -…L-le sue ferite stanno per guarire…- cercò di dire.
-Forse, ma le tue stanno peggiorando. Annulla la tecnica Misaki, fidati, noi creature delle tenebre riusciamo a sentire il battito del cuore degli esseri umani e io vedo che il tuo sta quasi per cedere… Non spingerti troppo oltre o per te sarà la fine -.
-N-non posso…!-.
Meredy alzò il braccio con la spada decisa.
-Lo sai? Devo complimentarmi con te! Sei stata molto coraggiosa e molto abile ad usare quella tecnica… E oltretutto molto intelligente… Sapevi fin dall’inizio che gli attacchi di noi creature oscure possono essere letali per dei comuni esseri umani e così senza pensarci due volte hai usato quella tecnica non solo per allontanare il tuo amico ma anche per donargli il tuo chakra…- la donna mirò la testa di Suzuki-  Fino a quando la sua ferita non si stabilirà completamente Naruto risucchierà il tuo chakra come un parassita…-.
Il respiro di Misaki si faceva sempre più affannato.
-Alla fine o moriva lui o…- Meredy tentò di colpire Misaki.
Era decisa ad ucciderla.
Ma ad un tratto si sentì un forte suono.
Misaki spalancò gli occhi.
Intorno a lei c’era uno strano tipo di chakra di colore viola che la proteggeva.
“…Questo è…”.
Misaki si guardò intorno e vide qualcuno di famigliare.
A stento riusciva a crederci.
-SASUKE??!-.
Sasuke era arrivato appena in tempo e aveva attivato il Susanoo per proteggere la ragazza.
Meredy si allontanò e si trasformò in una nube di pipistrelli.
L’Uchiha corse subito verso la sua amica e diede al Susanoo la sua trasformazione completa.
I due ragazzi era irraggiungibili dall’esterno.
L’assassina si infuriò e ritornò nella sua forma umana.
-Fatemi un fischio quando avrete intenzione di uscire da lì!-.
La donna era indemoniata.
L’Uchiha attivò il suo Sharingan e prima che potesse attivare una tecnica comparì Savana che urlò a squarcia gola:- FERMATEVIII!!!!-.
Ci fu un lungo silenzio.
La ragazza piangeva a dirotto.
Era disperata.
Perduta.
Meredy sgranò gli occhi e la prese per il braccio: -Che diavolo stai combinando?! Levati di mezzo!- la rimproverò ma Savana scosse la testa e si rivolse a lei piangendo.
-P-perché dobbiamo sempre comportarci così?!-.
Uno strano sentimento sciolse il cuore di Meredy.
Non aveva mai visto sua sorella comportarsi in quel modo.
Savana non riusciva a smettere di piangere:- N-noi non facciamo altro che portare morte ovunque… S-siamo sempre arrabbiate e consumate dalla vendetta… Uccidiamo persone innocenti soltanto per puro divertimento…E… E sai una cosa? I-io…- la ragazza si portò le mani sulla faccia –Io non ce la faccio più!-.
La sorella maggiore si sentì schiacciata da un sentimento di colpevolezza:- S-savana…- cercò di dire lei ma ad un tratto la sorella minore la abbracciò.
-Ti prego! Non ucciderli…! Smettiamola ora!-.
Sasuke guardò tutta la scena confuso.
Ma nel profondo del suo cuore era dispiaciuto.
Strinse a se Misaki e vide che quest’ultima aveva recuperato tutte le sue energie.
-L-la ferita di Naruto è guarita…!- sorrise la ragazza con un po’ di rossore in faccia.
L’Uchiha ricambiò il sorriso.
“Cosa devo fare con te io?” si disse poi divertito fra se e se.
Le due sorelle si abbracciarono e Meredy promise che da oggi in poi non avrebbero mai più ucciso nessuno.
Finalmente i loro cuori erano uniti da un sentimento di amicizia.
Dopo qualche istante la donna restituì la spada a Misaki e nello stesso tempo si scusò con lei per tutto quello che le aveva fatto.
Suzuki le accettò con un sorriso e strinse la mano della donna :- Ti ringrazio-.
Dopo qualche minuto le due sorelle andarono via e augurarono a Misaki buona fortuna.
Quest’ultima sorrise ma ad un tratto vide che il giovane Uchiha le guardava in modo storto.
-Hehe, si?- fece lei ridendo.
Nel profondo del suo cuore sapeva che aveva fatto un bello spavento all’amico, ma non poteva farci niente.
Lei era così.
Sasuke fece un sospiro di sconfitta e le fece segno di seguirlo:- avanti andiamo. Gli altri ci stanno aspettando-.