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Autore: Synacky_    24/10/2012    1 recensioni
Ciao :)
In questa storia, programmata per diventare una serie, parlerà in primo piano di questa bambina che poi diventerà una ragazza, che viene trovata a tre anni da un'uomo che dovrebbe essere trapassato da un bel po' u.u . Da qui si svilupperanno numerose vicende, e la sua vita si intreccerà con vari personaggi delle nostre vicende che già conosciamo ^^ La ragazzina ha un passato sereno, rovinato da un tragico incidente di quando aveva due anni che le portò via la madre. La bimba però non era tanto ''normale'' qualcosa è dentro di lei, anzi qualcuno.
Spero di avervi incuriosito, o almeno un po' :) Un bacione grande
Vostra Ali :3 Nee-chan
Genere: Azione, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Madara Uchiha, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Una ragazza di si e no, quindici anni, si allenava con foga in una grande radura erbosa. Aveva lunghi capelli marroncini chiarissimi e due occhi color mare, cerchiati da un leggere trucco nero. Indossava dei pantaloncini corti che mettevano in risalto le bellissime gambe ben formate. Alla gamba sinistra portava una calza che arrivava poco più su del ginocchio. Un bustino metteva in risalto il seno ben portato. Al collo, vi era legato un copri-fronte col simbolo del Villaggio della Luna, con una lunga striscia che lo tagliava a metà…
Ripensando a quei momenti le salì la rabbia e la sfogò con un pugno che ridusse quella tranquilla e meravigliosa radura, in un cumulo di macerie. Si accasciò al suolo e cercò di riprendere fiato portandosi una mano alla parte destra dell’addome.
Il dolore era più forte di mille pugnali che trafiggevano il cuore ...
-Mi vendicherò di tutti!!- urlò scagliando un altro pugno a terra…
 
 
Flashback
Una ragazza di quattordici anni correva insieme ad altre tre persone. Erano di ritorno da una missione al Paese della Pioggia, perciò erano impazienti di ritornare a casa.
Uno di loro, con i capelli marron, di fermò a riprendere fiato.
-Che ti prende?- chiese l’albino
-Nulla Shi, sono solo stanco- disse facendo un bel respiro e tornando a correre.
Dopo poco furono fermati da un gesto con la mano dal maestro. Dinanzi a loro apparve una figura, dal caschetto biondo e gli occhi verdi, con un seno prosperoso
-Lia-sama, qualcosa non va?- chiese il sensei facendo un leggeri inchino
-Nulla di importante, ti chiedo solo se mi puoi lasciare un attimo la tua allieva- disse con un sorriso
-Certo- rispose. La consigliera mise una mano dietro la schiena. Si avvicinò alla ragazza ma si fermò di botto. Near ghignò
-Con tutto il rispetto che ho per voi, capo del villaggio, mi sono permesso di rimandarle la tecnica che ha mandato verso di noi. Non è normale che se qualcuno vuole solo parlare con una persona, confonda in propri compagni e la persona stessa. Il mio compagno ha già rilasciato la sua tecnica, ma la mia compagna, non lo ha fatto. Questo mi porta a pensare che ne abbia usato una diversa-
-Near Kyou… che piacere conoscerti- disse – Ma non dovrebbe essere Tamashi quello intelligente?-
Shinichi ghignò in disparte.
-Ma hai dimenticato un’altra cosa, anche il vostro maestro è sotto una mia tecnica, non penso mi avrebbe lasciato facilmente la ragazza, non che gli interessi, ma ne sembra intimorito in qualche modo. Non da lei ma dalla misteriosa persona che se ne prende cura… che a parer mio la sfrutta e basta- scoppiò in una fragorosa risata. –Non mi fate, comunque, paura mocciosi. Sarete forti ma non siete neanche un quarto… ma che dico! Un millesimo dalla mia forza.- finì precipitandosi dalla ragazza. Near cercò di fermarla ma la donna lo trafisse con un kunai con il chakra del vento.
-Near!- urlò l’amico correndo a soccorrerlo.
-A….amico… prendi Alyssa… scappa… penserai dopo …. A me…- svenne. Shinichi strinse l’amico
-Resisti- sussurrò. La fragorosa risata del capo del villaggio riecheggiò nella pianura. Poi si diresse verso la ragazza. Shinichi strinse ancora una volta l’amico poi con velocità si presentò dietro l’amica, in stato catatonico, e scomparve. La donna rise, sicura di se.
 
Shinichi correva, saltava di albero in albero. Arrivò in un piccolo spiazzo e vi si fermò. Appoggiò l’amica ad un albero e si abbassò alla sua altezza
-Kai! (rilascio)- Alyssa sbarrò gli occhi e respirò affannosamente. –Tranquilla- sussurrò al suo orecchio. Poi le cinse il collo e le slegò la fascia. Prese un Kunai e vi incise una linea orizzontale
-Perché?!- chiese perplessa. Lui accennò ad un leggero sorriso e le si avvinò legandole la fascia al collo, nuovamente.
-Non devi stare in un villaggio che ti vuole morta, o peggio farti soffrire. Vivi la tua vita, con persone che ti amano. Io mi sono sempre comportato male con te… ma ti ammiro e ti rispetto, non sai quanto. Ma sono uno a cui è difficile esprimere emozioni- disse, poi le si avvinò all’orecchio
-Ci rivedremo- le sussurrò, poi le diede un veloce bacio sulla guancia e scomparve.
Alyssa si toccò la fascia e ne percosse la riga con un dito. Lei aveva sempre voluto lasciare il villaggio, ma Madara gli aveva detto di tentare e lei aveva annuito felice. Ma ora era tutto diverso. Doveva fuggire da quella foresta o tutto quanto non sarebbe servito a nulla.
Si alzò ma subito sussultò trovandosi di fronte il capo di Moon
-Dicono che se sigilli il Bijuu di un nato Jinchuuriki soffrirà come all’inferno. Soffrirà come la bestia al suo interno- rise –Tua madre… la meravigliosa shinobi di Moon- disse con disprezzo –Era sempre stata una scala sopra di tutti! Quando andai a chiederle di sigillare quel mostro che hai, mi urlò contro gettandomi via da quella casa… ma ora, non c’è più a proteggerti… addio, Nuara no Kioto- disse strappandole il bustino e lasciandole la pancia scoperta. Mise la mano nel fianco dell’addome della ragazza e urlò una formula confinante. Un sigillo nero apparve sul fianco. Era lungo e poco largo, vi era al centro un ovale a spirale con ramificazioni che finivano a ricciolo.
Un urlò straziante di dolore, spaccò la quiete in quella foresta…
 
Fine flashback
 
 Si accasciò al suolo e graffiò la terra e chinò il capo
-Perché? Perché? Perché per me è sempre stato tutto così difficile?!... PERCHE’!?!!- disse rilasciando il chakra che fece piazza pulita attorno a lei. Cadde a terra per l’orribile e insopportabile dolore. Ad un tratto qualcuno le toccò una spalla.
-Obito è pronto… oggi io Madara Uchiha per lui sono morto. Secondo le mie supposizioni dirà di essere me… ma poco importa. Invece tu, signorina, quale parte della frase ‘Non usare troppo chakra perché non puoi’ non ti è chiara?- Alyssa tenne lo sguardo basso
-Non riesco a non fare nulla- strinse la terra –Io… non posso starmene con le mani in mano, non è da me- Madara si inginocchiò e l’abbracciò
-Lo so, ma la sofferenza del bijuu dentro di te è tua. Di conseguenza se usi troppo chakra lui ne soffre e tu… rischi di morire- Alyssa si strinse a Madara
-Perché?! Non ho una vita facile!-
-Quando crescerai farai tesoro di quest’esperienze e diventerai forte e decisa, e le difficoltà ti sembreranno sciocchezze da nulla- Alyssa sospirò e sciolse l’abbraccio sorridendogli per rassicurarlo. Cercò di alzarsi ma subito cadde, il dolore era troppo forte. Madara fece una faccia dispiaciuta e dentro di se si sentiva abbattuto come se il dolore della ‘figlia’ fosse suo. Non solo il dolore fisico ma quello psicologico. Immaginatevi di amare l’azione, e poi di sentirti vulnerabile, bisognoso di protezione, inutile. Era così che si sentiva Alyssa.
Madara la prese in braccio e la portò a casa. Una volta nella sala la mise sul divano e parlarono un poco, della nuova situazione. Alyssa non poteva prendere parte hai piani, però era sempre curiosa
-Quindi ora tu sei ‘morto’?- Madara annuì
-Già, e finalmente non dovrò più indossare quella stupida, scomoda maschera che mi faceva vedere da un occhio solo, per far si che quando fosse subentrato Obito nessuno si sarebbe accorto dello scambio… ma ora è tutto finito, devo solo aspettare il momento giusto per rientrare in scena-
Alyssa sospirò
-Quindi ora potrai stare più tempo con me?- disse sorridente la ragazza. Madara annuì
-Bene allora potrò stare sicura- continuò sempre con un sorriso alzandosi dal divano e cominciando a salire le scale, quando Madara la fermò
-Non so se qui sia poi tanto sicuro, poi…- venne interrotto da Alyssa
-Papà, Il mio luogo sicuro sei tu- finì per poi far l’occhiolino e precipitarsi in camera sua.
Si fece una doccia rigenerante, per poi mettersi un abitino a metà coscia leggero. Si legò i capelli e lasciò cadere un ciuffo, ci mise un fermaglio e si precipitò nella camera affianco.
-Itachi! … Itachi!!- si sentì un mugugno e poi la porta aprirsi
-Scommetto che non vedi quasi più- disse mettendosi le mani ai fianchi, lui sbuffò e la fece entrare
-Si- rispose secco, come al solito. Lei sorrise e cominciò a fare vari sigilli, per poi recitare una formula e poggiarli la mano in fronte.
-Ora potrai vedere decentemente per due giorni usando moderatamente lo Sharingan. Fra due giorni se devi partire chissà dove avvisami che ti ridò la vista. Se no non puoi ammirare una bellezza come me- disse dandosi della arie scherzosamente. Itachi aprì gli occhi; non aveva poi tutti i torti. Rispose con un ‘…’ e si andò a stendere nel letto. Lei sorrise. In dieci anni si era affezionata parecchio al ragazzo, forse anche … troppo? Ma di certo, non lo dava a vedere
-D’accordo talpa, ciao!- disse uscendo dalla stanza. Non era l’unica ad essersi affezionata, pure il ragazzo non restava indifferente come mostrava.
 
Si sdraiò nel suo soffice lettino e fissò il soffitto, come ormai di routine. E si mise a pensare
Sto pensando di andare a visitare qualche paese… pensavo a Konoha… magari a vedere se quei matti non sono poi tanto matti. O forse lo saranno di più, mah! Magari incontrerò anche mio padre, e magari lo ucciderò. Parlo come se potessi anche farlo, nelle mie condizioni poi! Di certo non sono un vantaggio. Ma adesso starò tutto il tempo con il mio Otoosan dai capelli lunghi!!
Qualcuno bussò alla porta e diede il consenso di entrare.
-Principessa, il pranzo è quasi pronto. E poi devo salutarti, vado per una missione-
-Per la caccia al Bijuu?- Itachi annuì. Lei si alzò e si offrì per accompagnarlo sino alla foresta.
E così fecero. Una volta alla fine Alyssa si fermò e strinse in un abbraccio Itachi per poi sorridere, con quel meraviglioso sorriso che la faceva così, lucente… ok stava esagerando, doveva pensare al piano per Sasuke e per lasciarli tutti i suoi poteri, quando dovesse giungere la sua morte, già programmata. Era per questo che soffriva. Soffriva ogni volta che lei lo abbracciava, ogni volta che gli dava qualche innocente bacio, lui soffriva. Perché sapeva che lei avrebbe sofferto tanto.
-Allora, ciao- si avvicinò per lasciarli un piccolo bacio, ma non glielo permise e si incamminò, senza dire una parola. Alyssa guardò là, dove sparì quella figura, sperando che sarebbe tornata presto.
Si incamminò poi, verso casa. Ogni giorno era sempre la solita storia dal tragico giorno. Non poteva fare nulla, e spesso il sigillo la faceva svenire o peggio andare in coma per alcuni giorni anche senza fare sforzi. Si disse che il giorno che l’avrebbe trovata, sarebbe stata l’ultima volta che lei avrebbe visto la luce del sole, parola di Hatake Alyssa.
 
 
-Kakashi-sensei! Siamo pronti! Ti sconfiggeremo! Vedrai quanto sono migliorato in questi tre anni!- disse Naruto, più che disse, urlò fiero e sicuro.
Così iniziarono lo scontrò che durò tutta la notte fino all’alba. Vinsero Naruto e Sakura, ma non con la forza, bensì con l’astuzia, prendendo in pieno il punto debole di Kakashi... ‘Il paradiso della pomiciata’ . Anche i più forti hanno punti deboli… e spesso sono i più buffi.
 
 
-Sai delle volte guardo la luna e mi ritrovo in lei- disse Alyssa seduta a bordo laghetto con affianco Madara. Egli sorrise e guardò il cielo
-Si, ma come lei hai le stelle a tenerti compagnia- Alyssa sorrise.
-Ma sono solo due… non migliaia- sussurrò strappando dell’erba dal prato…
 

 
 
 

Ciao!! :3
Scusate il capitolo corto e l’enorme ritardo! Ma con questi compiti! Uff… D’accordo, la storia giusto?
Beeene, abbiamo scoperto che le voleva fare quella disgraziata consigliera che poi è divenuta capo del villaggio il precedente dev’essere schiattato o andato in pensione. So che fa schifo ma abbiate pietà di una piccola povera disgraziata!

Un ringraziamento galattico (ultimamente sono presa da ‘sto termine) a: Simmetria8 e a LuxDxD,
spero di sentirle anche in questo capitolo… grazie *-* tesori miei! Un ringraziamento anche a chi mi segue.
Un bacione grande
La vostra,
Ali :3

  
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