Morire in cento parole
Morire in speranza di rinascere di nuovo. O forse no.
Forse qualcuno non ha mai sperato di rinascere di nuovo. Io no.
Forse non mi sono nemmeno chiesto se sarei davvero morto. Eppure ora...
...ora eccomi qui...
...dinnanzi ad una tomba spoglia.
A cercare nell’eco di una lacrima ciò che non ho mai trovato in una vita intera.
La mia tomba sta davanti a me, o è la tua?
Il mio nome è stampato lì sopra, o il tuo?
Da quando sono due cose diverse? Da quando non sono più indistinguibili?
L’epitaffio non ha scampo che in una parola:
Fine.
100 parole
Angolino della Skizzata:
Alzi la mano chi ha capito qualcosa!
*nessuno la alza, nemmeno lei*
Bene, perché nemmeno io ho capito cosa ho scritto. Pago dieci euro chiunque riesca ad interpretarla o a chiamare il ricovero all’istituto psichiatrico di Cardiff!