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Autore: Jill_BSAA    30/10/2012    1 recensioni
Jill Valentine è appena arrivata nella sede della STARS di Raccoon City e deve fare i conti con il nuovo ambiente, con i nuovi compagni e soprattutto con il nuovo capitano, un uomo glaciale e dalla personalità schiva ed arrogante ma dopotutto sono queste le caratteristiche che affascinano la giovane...
Genere: Azione, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Threesome, Triangolo, Violenza
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Una fioca luce rossastra filtrava dalla finestra, indicando ai presenti che il tramonto era ormai passato da qualche minuto, tuttavia l’ufficio era occupato solamente da un uomo dai capelli biondo platino che controllava alcune scartoffie da dietro la sua scrivania ingombra di fogli, foto e plichi chiusi e sembrava non accorgersi dei minuti che lenti scorrevano scanditi dall’orologio sulla parete.
Jill entrò senza bussare, convinta di essere rimasta l’unica nella struttura data l’ora, ma dovette ravvedersi quando la raggiunse un aroma di caffè appena fatto che si spandeva nell’aria.

 “Oh mi scusi.”
Wesker alzò lentamente gli occhi celati dalle lenti scure degli occhiali per controllare chi avesse disturbato il suo lavoro serale, lievemente sorpreso di trovare qualcuno, che non fosse lui, ancora in giro dopo l’orario di chiusura, di solito gli altri agenti facevano i salti mortali per tornare a casa in tempo per gustarsi le notizie del telegiornale serale, invece a quanto pare, c’è qualcuno che come lui ama attardarsi, approfittando della quiete e del silenzio per approfondire i casi che avevano sottomano.
“Non preoccuparti.”
Non c’era la minima agitazione nella sua voce ma il tono era leggermente freddo, tanto da provocare in Jill una fitta di  imbarazzo che cercò di  ignorare, dirigendosi verso una scrivania libera dove posò alcuni fogli spillati che teneva ancora fra le braccia.
“Devo pregarti per farmi dire il tuo nome?”
La ragazza rizzò la schiena arrossendo violentemente per quella frase che interpretò come un richiamo. Era appena arrivata  e quello era il classico pessimo esempio di come fare conoscenza con qualcuno che probabilmente ha un grado più alto, molto più alto, del tuo, soprattutto se sei una recluta.
 “Jill Valentine”
Girò sui tacchi e si mise davanti all’uomo con la schiena ben dritta, ergendosi in tutta la sua statura, come se quel gesto bastasse per darsi un tono.
 “Sono arrivata oggi e sono stata assegnata alla squadra Alpha”
“Squadra alpha?”

Le fece eco l’uomo alzando il sopracciglio destro con una crescente curiosità ben celata dietro gli occhiali da sole, totalmente inopportuni per l’ora  e per l’ambiente in cui si trovavano ma di questo Jill non ne fece mai parola.
 “Sei nella mia squadra, io sono il capitano Albert Wesker, d’ora in poi sarai ai miei ordini.”
Si presentò senza preoccuparsi minimamente di apparire simpatico o di trovare un modo per mettere l’altra a proprio agio anzi, pronunciò il suo nome con lo stesso tono con cui i giudici condannano dei killer seriali, rendendo la frase quasi ironica e lasciando sottintendere che no, non le avrebbe reso la vita facile.
“Oh.. ehm.. piacere di conoscerla.”
Jill allungò la mano in direzione dell’altro che fissò prima il suo arto poi il suo viso con la chiara intenzione di farle capire che era quel tipo di persona che odia il contatto fisico e che se può, lo evita.
 “Bene allora la lascio solo, non vorrei averla disturbata mentre faceva qualcosa di importante.”
 “In effetti si, lo hai fatto.” Fu la risposta tagliente dell’altro che tornò a chinarsi sulla scrivania, senza curarsi più della ragazza che davanti a lui si stava mortificando per essere stata così invadente e per aver evidentemente cominciato con il piede sbagliato quel rapporto di lavoro.
“Buon lavoro capitano..." La nuova arrivata aprì la porta e la richiuse subito dietro le proprie spalle , muovendo qualche passo nel corridoio, passo che si trasformò subito in una piccola corsa che stoppò all’improvviso, voltandosi per guardare la porta ormai lontana, per qualche strana circostanza il cuore le batteva forte in petto ma attribuì quello strano fenomeno alla corsa e alla stanchezza e spossatezza mentale e fisica e tornò al suo lavoro.
Dopo aver sentito la porta sbattere Wesker posò con calma tutte le carte sul tavolo e si alzò con una lentezza snervante, accostandosi alla finestra. Nel cortile d’ingresso uno sparo tagliò di netto il silenzio dell’intero luogo, e con crescente sorpresa l’uomo individuò la figura di Jill che si stava esercitando con la pistola.
“Mph” Fu l’unico suono che uscì dalle labbra sottili del capitano che con la stessa lentezza snervante tornò al suo tavolo. Per qualche strano motivo quella ragazzina aveva attirato la sua attenzione con i suoi modi nervosi ed impacciati e con la voglia di migliorare che l’avrebbe portata lontano.


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*L'autrice si confessa*

Sono una suicida, lo so! Ho iniziato una nuova storia sulla coppia Wesker/Valentine perchè sono tremendamente fissata quindi non fateci troppo caso ç_ç Il mio scopo è quello di raccontare quello che accade prima dell'incidente a villa Spencer ed è proprio in questo contesto che sboccia come un boccio di pesco (si come no XD) l'amore dei due personaggi. Per adesso non aggiungo altro, spero che vi piaccia! 
a presto!
XOXO
  
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