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Autore: arty98    01/11/2012    1 recensioni
questa storia, nata da una role, è stata scritta a quattro mani (da arty98n e nial98)
il RATING è arancione, ma forse più avanti diventa ROSSO... ditemi se secondo voi dovrei cambiarlo...
la storia: demoni esiliati, angeli, bianchi, cacciatori di demoni, passati tragici e nuovi amori impossibili
che altro posso dire? Leggete se volete sapere e recensite per favore
ciao
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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"Dunque ragazzi... per ciò che è successo oggi chiuderò un occhio.... uno: perché tu, Steph, sei uno studente eccellente e due: perché il nostro caro Jess è appena arrivato. Ma se accadrà ancora un gesto del genere verrete sospesi entrambi per 2 settimane." disse il preside minaccioso e poi aggiunse: "in compenso dovrete fai dei lavori dopo la scuola, per la socializzazione. Vi fermerete entrambi alle prove della band della scuola, e tu caro Jess. Ho letto sul tuo curriculum che suoni la chitarra. Sostituirai Steph. Con questo ho concluso. potete andare" disse congedandoli.
 
Jess andò stancamente nell‘ufficio del preside, dove fu accolto da un signore di circa 35 anni che parlava con il ragazzo che aveva malmenato poco fa.
Appena entrò si volsero verso di lui e sul volto di Steph apparve un ghigno maligno.
Il preside fu breve, disse solo che non voleva che ciò si ripetesse...
Jess si allontanò seccato di dover far parte della band e andò in segreteria per chiedere informazioni...
 
la segretaria gli fornì un piccolo manifesto su cui era ritratta al band. Si chiamavano -dobbiamo trovare un nome!!- era ritratta in primo piano Faye, i capelli castani arricciati, aveva tenuto giù la frangetta tirandola a sinistra. portava un vestitino azzurro con una sola spallina, che le scoperta la pelle candida delle spalle. 
gli occhi erano truccati con una forte matita nera e con dell'eylinner nero. le labbra erano rese rosso chiaro con del rossetto, sorrideva lievemente. E ai piedi portava delle scarpe con il tacco 12 nere che si intrecciavano sul collo del piede.
Dietro di lei riconobbe Steph con una chitarra elettrica blu e altri due ragazzi.
Il manifesto diceva che doveva andare ogni martedì, giovedì e delle volte il sabato pomeriggio dalle 3 alle 6 alle prove che si tenevano nell'auditorium della scuola.
 
Jess prese il volantino dalle abili mani delle signora e rimase a guardare la ragazza centrale...ora avrebbe dovuto anche vederla dopo la scuola...non sapeva se ciò fosse un bene o un male...e ora?
Sospirò stancamente girovagando per la scuola
girò un angolo e incontro...
 
Faye era tornata in jeans e maglietta, aveva un permesso speciale per saltare due ore: doveva uscire dalla classe per andare con gli altri del gruppo a iniziare a progettare come decorare l'ampia palestra.
lei, Michele e Luca iniziarono a progettare, decisero che avrebbero montato il palco a destra, i tavolo su cui avrebbero messo le cose da bere e da mangiare lì vicino.
dovevano montare una sfera come quelle che si trovano nelle discoteche, Michele se l'era procurata grazie all'aiuto del padre.
Avevano affittato anche delle luci colorate in modo da dare un aspetto molto elettrico.
Dovevano anche farsi aiutare per preparare degli stuzzichini e logicamente si sarebbero messi loro al lavoro con l'aiuto della madre di Faye che faceva al cuoca in un grande ristorante. 
Magari anche delle torte? si sarebbero divertiti molto....
"Faye hai deciso con quale canzone possiamo cominciare?" chiese Michele mentre finiva di segnare il luogo del palco. "Penso che per l'inizio vada bene Smile mi Avril Lavigne" disse mordicchiando una matita, stava riflettendo se era opportuno sistemare le luci del palco a destra, a sinistra o al centro....
"e per finire pensavamo a Missing degli Evanescence" mormorò.
"ragazzi volete qualcosa da bere? perché a me è venuta sete..." chiese depositando la matita.
"No, non abbiamo sete, prenditi pure una pausa, qui ci pensiamo noi..." disse Luca sorridendole.
Faye fu grata ai ragazzi, uscì dalla stanza, stava per girare l'angolo quando si scontrò con qualcuno.
Finì a terra e sbuffando disse "guarda dove cammini!" scocciata.
 
Si imbatté per caso in quella persona, l’unica che in quel momento non voleva vedere…e la fece finire a terra perché aveva sbattuto contro il suo torace mentre camminava per il corridoio; si scusò e la aiutò a rialzarsi.
Vide di nuovo i suoi occhi a un palmo dal suo naso e sentì il suo profumo andargli alla testa.
 
Faye si scusò gentilmente. 
Poi si accorse del volantino che teneva in mano, ricordava quell'evento, le avevano scattato quella foto al concerto per la fine della scuola, aveva un po’ esagerato con il vestito... ma le piaceva ogni tanto dare fuori di matto.
"Entri nella band?" domandò sconcertata, non se lo immaginava minimamente a suonare qualcosa, magari solo prendendo il mano una chitarra avrebbe fatto saltare tutte le corde!
Lo guardò negli occhi piegando il capo come se sopra di esso ci fosse un immenso punto di domanda tipico dei cartoni giapponesi.
 
per un po’ rimase in silenzio a guardare la strana espressione della ragazza, poi disse semplicemente “il preside ha detto che devo sostituire il tuo ragazzo perché si è rotto il braccio e si è slogato il polso…”
La guardò per un altro istante e poi aggiunse, quasi con rammarico “tranquilla, poi quando starà bene tornerà lui…”
 
Faye annuì. “allora in vece di bazzicare con i corridoi ora vieni a darci una mano con la sistemazione della palestra." disse prendendolo per la manca e trascinandolo con sé.
Subito lo presentò agli altri due. 
Michele e Luca lo accolsero con un ciao tutt'altro che amichevole, gli mostrarono i loro progetti per la festa. 
Faye in tanto era andata a prendersi una bottiglietta d'acqua, erano ragazzi, se la sarebbero cavata benissimo tra di loro! o almeno così sperava.
"Non osare toccare minimamente Faye o te la vedrai con noi" disse a dir poco gelido Michele.
 
Temeva che la ragazza gli disse che non lo voleva, invece lo prese per una manica e lo accompagnò, o meglio lo trascinò, in palestra, dove due componenti della band lo salutarono con disprezzo; sapeva che se avessero potuto lo avrebbero fatto diversamente, ma non potevano mentire e, per lo stesso motivo, poi uno dei due gli si avvicinò, lo guardò dal basso all’alto e gli intimò poco amichevolmente di non toccare Faye per nessuna ragione.
Jess non era tipo da prendersela facilmente: sapeva che effetto faceva il suo corpo aitante e il suo bel viso sulla gente e in più il fatto che a lui nessuno potesse mentire…
Ok, pensava che Faye fosse carina, questo era vero, però non avrebbe mai osato farle niente.
Nonostante tutto diede un leggero buffetto sulla guancia al ragazzo che gli stava di fronte e gli disse, come si parla ad un bambino: “sennò che mi fai? Mi picchi?” rise e si allontanò, cominciando le preparazioni, come lei gli aveva chiesto di fare…
 
Michele scosse il capo. "No, picchiarti no. ma sappi che qui comandiamo noi angeli, perciò riga dritto perché sappiamo come farvi stare al posto" disse ghignando lievemente il ragazzo.
non aggiunse altro proprio perché in quel momento era entrata Faye, si rimise al tavolo e guardò lo schema. "Beh potrei dire che non ci resta altro da fare se non aspettare domani e cominciare a montare il tutto." 
sbuffò e poi rivolgendosi a Luca disse: "che ne dite di mostragli cosa sappiamo fare?"
Michele e Luca annuirono "si, facciamo vedere a questo novellino come si suona in questa scuola!" disse Michele che prese in mano la chitarra elettrica di Steph, non era molto bravo con quello strumento ma per una prova poteva farcela.
"Suicide" disse Faye che si mise accanto al ragazzo, prese un bel respiro profondo e cominciò "Everywhere is still everything is restless in my heart i hate the way this feels..." cominciò intonandosi, intanto guardava Luca e Jess fermi.
"...loving you is suicide i don't know should go or should i stay i'm tryna to keep myself alive..."Continuò iniziando a muoversi, con le dita accarezzò il legno del tavolo, camminò lentamente.
"...but I heard you say you love me that's the part i can't forget..." disse passando accanto a Luca e sorridendogli debolmente.
andò avanti per il suo percorso. "...loving you is suicide and my world's about to break and i... had as much as i can take and love is a long way down..." cantò passando di fianco ad Jess, e continuò il suo cammino. "....and i know it's taking all my strength to give emotions alive loving you is suicide." terminò in fine sedendosi sul tavolo. 
e sorridendo soddisfatta. la migliore interpretazione che aveva mai fatto!
 
 “sì, certo, se gli angeli ora comandano allora vuol dire che i pinguini volano…” pensò con noia mentre vedeva arrivare Faye; l’unico motivo per cui aveva accettato era lei, non la scuola, …ma non glielo avrebbe mai detto.
Restò a guardare mentre il ragazzo provava, certo che era davvero scarso… d’altronde non sapevano nemmeno che lui era da 75 anni che suonava la chitarra elettrica…
Guardò con più attenzione invece la ragazza che cantava... lo faceva in modo davvero stupendo... e sapeva anche muoversi bene...
 
Faye accavallò le gambe. Michele depose la chitarra " se canterai così anche a natale stai certa che rimarranno tutti con il fiato sospeso!" disse il ragazzo. 
Lei sorrise "si può fare di meglio...." commentò e poi si rivolse a Jess: 
"tu prenderai il posto di Steph fino a che non potrà ancora suonare.... che ne dici di provare qualcosa...? Conosci Telephone di Lady Gaga?" Domandò speranzosa "o anche Smile di Avril Lavigne? o te amo di Rihanna? o Firework di Kary Perry? o... non so..." chiese preoccupata, stava già aprendo la cartella dalla quale estrasse dei fogli, cominciò a frugare fino a quando non trovò le note e il testo di Telephone, glielo passò. "mi dispiace ma ne ho solo uno di testo e io non me la ricordo benissimo... dovremmo dividercelo." spiegò con rammarico.
 
Jess si chiese tra sé e sé “ma lo sa che suono da anni la chitarra e che conosco tutte le canzoni...ho avuto anni a disposizione per impararle...” ma non disse niente per paura di offenderla.
Annuì a Faye, le passò accanto dirigendosi verso l’uscita e le disse in un orecchio “va bene, ma io non suono mai senza la mia chitarra... vado a prenderla. Torno subito...”, la sua chitarra e la sua moto erano le cose dalle quali non si separava mai, erano le uniche cose che gli ricordavano chi fosse.
Si allontanò dalla palestra, lasciando soli i tre.
 
"quel ragazzo non mi piace" Commentò Michele incrociando le braccia sul petto. 
"Ma perché?" domandò Faye ingenua, non capiva il loro astio nei suoi confronti... il fatto che le si fosse avvicinato così tanto e sussurrato in un orecchio le aveva fatto venire i brividi. 
Sperava che arrivasse presto così ne Michele ne Luca avrebbero cominciato di nuoco a parlare.
 
Andò velocemente verso la sua moto , non voleva far aspettare Faye...
“chi è?” si domandò con rabbia quando notò un ragazzo vicino alla sua amata moto
Si avvicinò ancora, con la collera che gli annebbiava la mente...
Era Steph
 
Steph teneva in mano la custodia della chitarra del ragazzo " è strano quanto si tenga a certe cose.... delle volte si farebbe e darebbe di tutto per tenersele strette.. non credi?" domandò giocando con la cerniera. Sorrise "lasca stare Faye e io non toccherò la tua cara e preziosa chitarra." disse e gli pose la custodia. "stai tranquillo, è ancora al suo posto... ma se sfiori soltanto Faye anche per una carezza le dirai addio. Spero di essere stato chiaro..." disse e poi se ne andò
 
Il ragazzo lo minacciò con fare cattivo, come se credesse davvero che lui tenesse più a quella chitarra e a quella moto... non che non ci tenesse, ma di certo teneva più a quella ragazza.
“potrai anche essere un buon Cacciatore, ma credimi, non hai niente da usare contro di me... e poi puoi stare tranquillo: le tue spalle destre sono con lei in palestra e hanno già cercato di minacciarmi come volevano...inutilmente, credimi, non faccio le cose solo perché è uno stupido gruppetto di ragazzini a dirmelo...” prese la chitarra e tornò in palestra, lasciando ammutolito Steph per ciò che aveva detto.
 
Faye prese il testo e lo ripassò. quando Jess entrò picchiettò nervosamente con le unghie il tavolo, era impaziente, voleva metterlo alla prova, vedere se sarebbe stato un disastro o se in vece avrebbero fatto bella figura.
Lo guardò e alzò un sopracciglio "pronto?" chiese
 
 “La ragazza è nervosa...” si disse entrando in palestra; avrebbe voluto dirle delle minacce dei suoi “boys”, ma non gli importava granché...
“sì, sono pronto dolcezza” disse avvicinandosi a lei; non poté fare a meno di notare gli sguardi cattivi dei ragazzi...
Attaccò con la base...quanto gli piaceva suonare: era come se così facendo tutte le sue preoccupazione scivolassero via e poi farlo con quella ragazza era anche meglio...ma non avrebbe mai ammesso neanche quello...
Cominciarono a cantare.
 
"Hello, hello, baby;You called, I can’t hear a thing. I have got no servicein the club, you see, see… Wha-Wha-What did you say?..." cantò seguendo la musica e il testo, doveva ammettere che era bravo, ci sapeva fare con la chitarra.
"...Just a second, it’s my favorite song they’re gonna play And I cannot text you with a drink in my hand, eh…"
Continuò sentendo la musica entrarle nelle vene, sembrava che suonasse da una vita...
"...Stop callin’, stop callin’, I don’t wanna talk anymore! I left my hand and my heart on the dance floor..."
continuò, ad un certo punto si perse, ma grazie alla musica trovò le parole anche se non le trovava sul testo, doveva aver preso la seconda parte!
"....Can call all you want, but there’s no one home, and you’re not gonna reach my telephone!..." cantava tenendo il ritmo con il piede.
"....My telephone! M-m-my telephone! ‘Cause I’m out in the club, and I’m sippin’ that bub, and you’re not gonna reach my telephone." terminò guardandoJess.
Era a dir poco sconcertata. avrebbe voluto chiedergli dove era stato fino ad allora??
Altro che Steph, era sì bravo ma Jess aveva la musica nel sangue!
Perfino Michele e Luca rimasero senza fiato.
"benvenuto nel gruppo" esclamò Faye ponendogli la mano.
 
Interruppe la musica e guardò la mano che la ragazza per la quale stava lentamente perdendo la testa gli porgeva; la strinse e sentì il calore e un leggero brivido percorrergli tutto il corpo.
“ok, grazie” disse con la sua fluida voce calda e avvolgente rivolto unicamente alla ragazza, in fondo sapeva che quei due, per quanto bene potesse cantare e suonare, lo avrebbero voluto il più lontano possibile.
 
Faye sorrise. La campanella suonò, raccolse le sue cose poi si rivolse a Jess "senti, oggi io ho il pomeriggio libero, se ti va di venire da me a provare... avrei altre canzoni da proporti...; a Steph non piacevano.... magari a te sì però..." mormorò e poi gli scrisse la via dove abitava. 
Sono disponibile dalle due, un pomeriggio tra amici, mia mamma ha preparato la torta alle more, devi assolutamente provarla!" disse sorridendo, poi uscì dall'aula. 
Era perfettamente di buon umore!
 
Vide la ragazza sorridere, quel sorriso gli piacque davvero molto, anche perché era stato lui a provocarlo... ascoltò attento le parole della ragazza, perché, pur essendo così vicina a lui, parlava sotto voce come se ci fosse un terzo lì con loro...
“perfetto, per me va bene; però spiegalo tu hai tuoi “amici” come mai vengo da te, altrimenti mi daranno addosso di nuovo e l’ultima cosa che cerco in questa scuola sono noie...grazie in anticipo, sono sicuro che lo farai” detto questo le pose un veloce, gentile, delicato e innocente bacio sulla guancia e se ne andò, senza però riuscire a ignorare il rossore sulle guance della ragazza...
 
Faye si sentì in imbarazzo per tutto il tragitto, nessuno aveva mai provato a baciarla sulla guancia, solo Steph si poteva permettere una cosa del genere, Jess no.
Si poteva dire che era completamente strano per lei lasciare che qualcuno oltre che a Steph la baciasse.
arrivata a casa trovò sua madre con un camice bianco per non sporcare i vestiti "ciao tesoro" disse.
"ciao mamma, oggi viene un mio nuovo compagno, proviamo insieme...." spiegò felice. 
"okay, ma non fate disastri..." commentò per poi sorridere.
  
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