Vi siete mai chiesti, quale sarà l’ ultima cosa che farete nella vostra vita?
Le ultime parole che pronuncerete.
L’ ultimo bacio che darete.
L’ ultimo sorriso che potrete emettere ?
Io me lo chiedo spesso ultimamente.
Da quando è stata pronunciata quella maledetta profezia, non posso fare a meno di pensarci.
Morirò per difendere mio figlio.
Non permetterò che Voldemort gli punti la bacchetta contro.
Vedo i bambini passare davanti alla mia casa, per chiedere: “ dolcetto o scherzetto ?” ma non si fermano a casa nostra.
E come potrebbero ? casa nostra è nascosta. Protetta dall’ Incanto Fidelius.
Cerco di non farmi prendere dalla malinconia.
Chissà per quanto tempo ancora, dovremo restare nascosti.
Chissà se Harry, un giorno, potrà uscire spensierato, come i bambini che mi passano davanti.
“ Lily ?” la voce di James mi riscuote.
Non è il momento di farsi prendere dalla tristezza, so che questa cosa pesa a lui, quanto pesa a me.
Solo che lui è più bravo a non mostrarlo.
Mi giro verso di lui e sorrido, al suo sguardo interrogativo.
So che ha capito, ormai non deve neanche più chiedere.
Mi comprende al volo, con un solo sguardo.
“ Passerà presto, vedrai “ mi dice e io annuisco, portandomi accanto a lui.
Gli sfioro le labbra morbide con un bacio, prima che Harry richiami la nostra attenzione.
James lo fa’ volare un po’ e poi si volta verso di me.
“ Guarda” mi dice con il suo sorriso malandrino.
Corre verso la cucina e poggia la bacchetta sul tavolo, mormorando un incantesimo.
Io guardo Harry che sta fissando il punto dove il suo papà è scomparso.
“ Dov’ è papà ?” gli chiedo e Harry si volta verso di me, sgranando i suoi occhioni verdi.
Mi sorride e comincia a camminare per raggiungerlo.
Harry ha decisamente preso da James, ama le sfide.
Nonostante abbia solo quindici mesi, i suoi piedini si muovono verso la cucina, come se sapesse che lui è lì.
Improvvisamente dalla cucina appare il Patronus di James. Il suo cervo argenteo.
Harry si blocca sul posto, aprendo leggermente le sue labbra.
Si girà verso di me, mentre alza il braccio per indicarmelo “ papà “ dice cominciando a correre.
Io mi alzo e gli vado dietro per paura che inciampi nelle sue stesse gambine paffute.
“ Harry vai piano” gli dico “ ora vedi…lo sistemo io, papà. Lui e le sue idee” mi lamento scherzosa.
Appena arrivo in cucina, vedo il cervo prodotto dalla bacchetta di James, ma lui non c’ è.
Harry si ferma di nuovo e mi guarda con un viso talmente interrogativo che scoppio a ridere.
“ Ora lo cerchiamo” gli sussurro complice.
Harry mi tende la mano e io la prendo, tornando verso il salotto.
Appena arrivo in salotto, vedo i piedi di James, spuntare da dietro il divano.
Poso un bacio leggero sul collo del mio bambino e lui mi allaccia le manine intorno “ eccolo” sussurro, alzando un braccio e indicandogli le scarpe.
Harry ride e si agita per scendere, vuole essere lui a trovare il suo papà.
Ma io ho un’ altra idea. Mi metto un dito sopra le labbra “ ora dobbiamo stare zitti, zitti “ dico avvicinandomi piano.
Harry si riallaccia al mio collo con un sorriso molto simile a quello di James. Un sorriso, quasi, malandrino.
E’ straordinario.
Credo che abbia capito, che le cose si stanno per mettere male per il suo papà, e ne è felice.
Prendo la bacchetta dalla tasca e la punto contro James.
“ Levicorpus” sussurro e James finisce appeso a testa in giù.
I suoi occhiali cadono dal suo viso, mentre lui impreca e mi urla di metterlo giù.
Io guardo Harry e rido con lui.
“ Sai” dico avvicinandomi a James “ ho sempre sognato di farlo” lo provoco.
James agita le braccia a vuoto e vedo il suo volto che comincia a diventare rosso “ Lily, fammi scendere” dice con voce arrabbiata.
Io lo faccio e lui cade di malagrazia sul pavimento.
Si rialza a sedere e mi guarda un po’ arrabbiato, io mi siedo davanti a lui, incrociando le gambe e poggiandoci Harry nel mezzo.
“ Andiamo James, non puoi arrabbiarti, lo hai fatto mille volte agli altri”
James raccoglie gli occhiali e li inforca, guardandomi in tralice “ agli altri” afferma, ma è quasi più un borbottio irato.
Io rido e mi avvicino “ e non ti pare ingiusto ?” gli sussurro sulle labbra.
James mi guarda male, solo per un altro secondo, poi un sorriso gli spunta dalle labbra.
Mi prende per le spalle e mi trascina sul pavimento, sotto di sé “ Non provarci mai più, Evans” mi sussurra, prima di baciarmi con passione.
E non riusciamo a dividerci fino a quando due piccole manine ci pungolano il viso.
James sorride e prende Harry tra le braccia “ e tu piccola peste?” gli chiede, tendendo le braccia e sollevandolo sopra di sé “ tu, dovresti essere mio complice e non della mamma” lo rimprovera scherzoso.
“ An…ra” dice Harry, cercando di prendere gli occhiali di James.
Io e James ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere “ Ancora ?” chiede James, facendolo roteare e sedere sulla sua pancia “ non contarci troppo” dice scherzoso.
Io mi alzo e prendo la mia bacchetta, ma James mi afferra la mano “ non ci provare “ mi ammonisce.
“ E’ per il bene di Harry” mi giustifico con un sorriso.
James mi tira verso di sé e io gli finisco quasi addosso “ sai cosa sarebbe bene per Harry ?” mi chiede e vedo un lampo di malizia nei suoi occhi “ un fratellino” mi dice, subito prima di posare le sue labbra sulle mie.
In quel momento un grosso boato ci fa’ sobbalzare.
“ Che succede?” chiedo, afferrando Harry e stringendomelo al petto.
E’ solo una formalità, perché dentro di me, so cosa sta succedendo.
Vedo lo stesso panico che mi invade, riflesso negli occhi di James.
Un altro boato, questa volta più forte e il rumore di cardini che sembrano cedere.
Harry inizia a piangere, spaventato da quei rumori.
Io lo stringo al mio petto così forte che ho paura di soffocarlo.
Ci ha trovati.
Peter deve essere morto e adesso Voldemort ci ha trovati.
Devo proteggere il mio bambino.
Le lacrime scendono dai miei occhi, prima ancora che possa accorgermene.
James mi asciuga una lacrima e mi bacia le labbra.
Non dice niente, non serve. Lo leggo nei suoi occhi.
Un ultimo enorme boato e la porta che sbatte, ci fa’ scattare in piedi.
James bacia Harry sulla testa.
''Lily, prendi Harrye corri! È lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo”
L’ urgenza nella sua voce e il rumore di passi strascicati, non mi permette neanche di protestare.
Salgo le scale di corsa, continuando a tenere Harry stretto al mio petto.
Quando arrivo nella camerina di Harry , chiudo la porta e lo poggio nel suo lettino.
“ Mamma e papà ti amano” dico ad Harry e lui mi guarda con i suoi occhi pieni di lacrime, prima di spostare lo sguardo verso la porta.
Ha capito che questo non è uno scherzo. Ha capito che papà non spunterà all’ improvviso con la bacchetta per fargli fare qualche gioco.
La bacchetta.
Le ginocchia mi si piegano, mentre penso che la bacchetta di James è ancora sul ripiano della cucina.
Sta affrontando Voldemort, indifeso.
Quando le parole “ Avada Kedavra” rimbombano nelle mie orecchie, appoggio la fronte ai cancellini del letto di Harry.
James.
James l’ amore della mia vita.
Tutto è perduto. Io sono perduta senza di lui.
Sento le piccole dita di Harry tra i capelli e rialzo la testa.
Non posso neanche permettermi di piangere. No, non posso, devo pensare ad Harry.
Non riesco a pensare, non so cosa posso fare.
Silente in persona ha riempito queste quattro mura di incantesimi.
Non posso smaterializzarmi, né inviare fuori un Patronus.
Non posso avvertire nessuno, né fuggire.
Posso solo difendere il mio bambino.
Tutto ciò che mi resta.
La prova vivente del nostro immenso amore.
Racchiudo le sue piccole mani tra le mie “ Ricordalo sempre Harry” gli dico con voce spezzata.
“ Mamma ti ama” gli dico, accompagnando un bacio alle parole.
“ Papà ti ama” e la mia voce esce come un singhiozzo.
Non riesco a pensare a James.
Mi alzo in piedi e stringo la bacchetta tra le mani.
La porta si apre con un botto e vedo una figura incappucciata.
Voldemort.
Istintivamente mi metto ancora più in mezzo. Non gli permetterò di provare ad uccidere il mio bambino.
Non finchè avrò vita.
“ Spostati stupida”
La sua voce così fredda, riesce solo a farmi stringere la bacchetta ancora più forte.
 “ Harry no! Prendi me piuttosto, uccidi me, ma non Harry! Non Harry! Ti prego... per favore... lui no! “ la mia voce si spezza, mentre lo dico, ma nei suoi occhi leggo solo derisione.
“ E’ il mio ultimo avvertimento”
Perché. Perché Harry ?
James è sicuramente morto ed Harry…
“ Non Harry! Ti prego...per favore...lui no! Per favore, farò qualunque cosa.. “
“ spostati…spostati ragazza”
No. Lo leggo nei suoi occhi.
Non avrà pietà.
Guardo la porta. Spero che arrivi qualcuno e che possa difendere il mio piccolo Harry.
L’ ultima cosa a cui penso, mentre vedo il raggio verde scaturire dalla sua bacchetta, è la felicità in cui eravamo immersi fino ad un’ ora prima.
Poi il buio.
 
COMMENTO : OK DEVO DIRE CHE E’ STATA MOLTO DURA DA SCRIVERE E SPERO NE SIA VENUTO FUORI QUALCOSA DI BUONO…SO CHE IERI SARANNO STATE PUBBLICATE TANTISSIME STORIE SIMILI ALLA MIA MA SAPETE QUANTO AMO LILY E JAMES !! LA PARTE IN CORSIVO E’ CHIARAMENTE SCRITTA DALLA MITICA ROWLING…E SPERO DI NON AVER SBAGLIATO NESSUNA PAROLA…EVENTUALMENTE DITEMELO !! SO CHE FORSE LA DOVEVO TENERE PER LA LONG…MA BE’ VEDREMO…ANCORA PER FORTUNA NON SONO ARRIVATA A QUEL PUNTO ED IO ORMAI L’ AVEVO IN MENTE E QUINDI ECCO QUA…SCUSATE I VANEGGIAMENTI : )) SPERO SIA PIACIUTA A QUALCUNO E CHE MI FARETE SAPERE !! UN BACIONE !!