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Autore: VidelB    18/05/2007    14 recensioni
La storia è incentrata sulla sera precedente al torneo di Cell (o Cell Game per intenderci). In casa Son in apparenza è tutto tranquillo, soprattutto Goku non sembra preoccuparsi affatto per lo scontro imminente... Mi rendo conto che il tema che ho scelto di approfondire è già stato ripreso in altre fanfictions, ma questo momento dell'anime mi ha colpita in particolar modo. Non potevo non dare la mia versione dei fatti!
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un istante dopo Goku si ritrovò in camera, a pochi centimetri dal letto dove Chichi era sdraiata a pancia in giù. La ragazza, avvertendo la sua improvvisa presenza, strinse forte il cuscino, affondandovi il viso nel tentativo di smorzare ogni suono che non riusciva a trattenere. Ma anche per difendersi: non avrebbe retto un altro sguardo o altre parole simili a quelle di prima. Inoltre l’aveva malmenato, cosa avrebbero fatto ora? Sobbalzò terrorizzata e si raggomitolò tremante quando una mano di Goku le toccò la testa.

- Chichi.- la chiamò una voce triste, ma lei trattenne il fiato e rimase immobile. Quelle dita si mossero per accarezzarle lentamente i capelli, ora in parte sfuggiti all’elastico che li tratteneva. Non sembrava volerle fare dell’altro male.

Il letto scricchiolò sotto il peso dell’uomo che vi si era appena seduto.

- Tesoro, non volevo dirti certe cose.- mormorò, vedendola rilassarsi un minimo- La verità è che anch’io sono in pensiero per domani, lo ammetto. Cell è un avversario forte, per questo solo io e Gohan abbiamo possibilità di farcela. Puoi capirlo?

La donna rimase zitta, girandosi sul cuscino in modo da poggiarvi una sola delle guance rigate di lacrime.

- Non voglio capirlo.- rispose dopo alcuni secondi- Non voglio che andiate a farvi massacrare, ma il mio parere non conta, giusto? Il bene dell’umanità è più importante.- recitò senza alcuna convinzione.

- Il tuo bene è più importante- la corresse Goku- ma le due cose sono collegate, non ho scelta.

Lei mostrò un piccolo sorriso sarcastico:

- Il bene di una pazza che ha voluto sposarti solo per poterti tormentare? Troppo strano.

Il ragazzo deglutì e scosse il capo afflitto:

- Lo sai che non credo davvero quelle cose.

- Ah davvero? Io non so niente… e non m’importa nemmeno! Vai a farti ammazzare, io intanto starò ad aspettare. Così sei contento almeno…- la voce si era incrinata pericolosamente e nel mentre il giovane le aveva coperto la bocca con le dita per zittirla, quindi si chinò e la baciò su una guancia; un’espressione triste gli solcava il volto, mentre osservava da vicino quegli occhi grandi spalancati dallo stupore- Fidati completamente di me, per favore.- le sussurrò debolmente- Non voglio partire domani senza aver prima chiarito.

La ragazza borbottò:

- Resteresti qui in quel caso?

- No, dovrei comunque.- rispose con amarezza.

Lei abbassò lo sguardo contrariata.

- Ehi…- il sayan dai capelli biondi attirò di nuovo l’attenzione. Chichi lo fissò vagamente incuriosita. Kami, quanto gli donava quell’espressione intensa sul viso: erano rare le volte in cui si era sentita scrutata così attentamente da lui e ognuna di queste volte la prendevano i brividi. Arrossì appena, recuperando il colorito perso in precedenza.

- … Allora?- la incitò il marito.

- Cosa?- domandò confusa; aveva perso il filo del discorso.

- Stai dalla mia parte?- chiese speranzoso. Lei sospirò annuendo lievemente, quasi se ne vergognasse. Le faceva male appoggiarlo in quella follia, ma non poteva abbandonarlo nel momento del bisogno; lui aveva necessità della sua approvazione, del suo supporto. Le aveva confessato di avere dei dubbi e lei avrebbe dovuto infondergli maggiore fiducia, anche se le risultava complicato visto che era la prima ad avere un brutto presentimento.

- Ce la farete. Non voglio pensare che ci sia un’altra possibilità. Vincerete domani, mi sono spiegata? O ti puoi scordare che ti prepari da mangiare per le prossime ere.- lo ammonì puntandogli un dito contro, seria. Goku acchiappò al volo quella mano alzata e la strinse contro il proprio cuore:

- Grazie.- era raggiante di felicità.

Lei si ammorbidì finalmente in un ghigno giocoso.

- Se ti rendi conto di non potercela fare ritirati, o sarà peggio per te! Porterò la padella da casa, verrò lì a prenderti per le orecchie e…

Il ragazzo ridacchiò divertito dalle minacce e le tappò di nuovo la bocca con una mano, chinandosi ulteriormente fino a pochi centimetri dal suo volto.

- Sei proprio una chiacchierona!

Lei si liberò infastidita:

- Son Goku, irresponsabile, stammi a sentire…

L’interessato si abbassò ancora di più, serafico, al contrario di lei.

- Sì?- rispose in un sussurro.

- Tu non… capisci che… insomma.- iniziò a balbettare Chichi incerta, agitata dalla posizione equivoca. Goku si teneva con le mani premute sulla trapunta, ai lati della sua testa, e sembrava caderle addosso da un momento all’altro. Ogni residuo di pensiero coerente venne spazzato via dal bacio improvviso che ricevette sulle labbra; semplice ma appassionato, intenso e necessario. Tanta era l’emozione che non seppe come fosse arrivata ad accarezzare l’addome del giovane sotto la canottiera e ad essere a contatto con tutto il suo corpo un secondo dopo. Il ragazzo si distanziò un attimo per andare a mordicchiare la pelle del suo collo. Lei ne fu deliziata in un primo momento, ma rinsavì:

- Goku…- gemette prima di fermargli la testa, ignorando per quanto possibile il fatto che lui stesse continuando- Cosa diavolo stiamo facendo?- chiese supplicante di attenzione. Il giovane allora si risollevò per guardarla negli occhi stralunato:

- Beh, io pensavo tu volessi e così… stavo…- si colorò per l’imbarazzo.

- Ma tu dovresti riposare per quello che ti aspetta domani.- replicò titubante.

- Riposerò meglio se ti saprò soddisfatta.- le bisbigliò con voce sensuale in un orecchio, riprendendo da dove aveva interrotto, facendola rabbrividire violentemente.

La eccitava da morire essere in balia di quei gesti conosciuti ma sempre spontanei. Gli sollevò il viso per poterlo baciare di nuovo e poi osservarlo attentamente. Le palpebre si sollevarono rivelando un paio di occhi verde acqua, puntanti sulla sua anima; fili dorati e disordinati facevano da contorno al viso. Era bello, davvero, come sempre, anche se in modo diverso e questo la spaventava un po’. Aveva un certo timore ad abbandonarsi perché non sembrava esattamente Goku, anche se i gesti, gli atteggiamenti e la voce erano indubbiamente i suoi. Ma quel cambiamento la agitava, inutile negarlo.

- Cosa c’è che non va?- chiese il giovane notando l’espressione smarrita- Se non ne hai voglia non ti preoccupare.- dedusse grattandosi la nuca- Non c’è problema davvero.- la rassicurò, ma fu trattenuto con determinazione.

- No, solo mi piacerebbe che tornassi normale prima.

- Intendi non supersayan?- domandò perplesso indicandosi.

- Esatto, vorrei che lo facessi per me.

- Uhmm sono brutto così? Non me ne ero accorto!- esclamò, sporgendosi verso il piccolo specchio sul tavolino- Fa parte dell’allenamento restare trasformato nella vita quotidiana, non saprei!

- Non sei brutto, non dire sciocchezze.- gli fece l’occhiolino- Ma solo per qualche ora, ormai domani ci sarà il torneo, direi che l’allenamento possa essere considerato finito, no? Voglio indietro il Goku che ho sempre visto, adesso, come ti ho conosciuto, e senza pensieri sul combattimento per un’ora almeno.

- Ok ti accontento.- mostrò un attimo la lingua scherzoso, quindi richiuse gli occhi e si concentrò per diminuire la sua aura gradualmente, finché i muscoli non diminuirono leggermente di volume; sopracciglia, capelli e iridi si scurirono tornando al colore naturale. Era tornato normale e le sorrideva con espressione sbarazzina; sembrava quasi tornato ventenne da come la stava osservando e Chichi sentì il cuore stringersi al ricordo della prima volta che si osservavano l’un l’altro con interesse particolare, su quel letto. Erano cambiati molto da allora, sebbene gli anni passati non fossero tanti: si erano presto ritrovati molto più maturi, in competizione per l’educazione del figlio, forti in entrambi i sensi, legati reciprocamente nonostante le apparenze esteriori, i distacchi e le attese. Sì, troppe cose erano successe per lasciarli indifferenti; e tante altre dovevano ancora accadere, perché non poteva finire tutto con quella notte. Una notte di passione in cui l’avrebbe risentito dentro di sé in ogni senso, con il corpo, la mente e l’anima, ma non doveva essere un finale, bensì un pegno e una promessa di vita. Avrebbe voluto dargli un altro figlio in quel frangente, le sarebbe piaciuto davvero tanto. Attirò il ragazzo a sé, spingendolo per le spalle, accarezzandole.

Goku nel frattempo le lambì teneramente i fianchi e le scostò all’indietro la frangia ordinata:

- Hai una bella fronte, dovresti scoprirla più spesso.- commentò posandovi un bacio, e Chichi finalmente chiuse gli occhi, abbandonandosi del tutto ai suoi gesti d’amore, almeno per quella notte.



*Come richiesto da ciuciui ho ingrandito il carattere, in effetti era un po’ troppo piccolo! Purtroppo prima utilizzavo un programmino per il codice html che visualizzava i caratteri o troppo piccoli o eccessivamente grandi e fra le due cose sceglievo la prima :P Ora ho scaricato quello consigliato da Erika e con un po’ di pazienza risistemerò anche le altre fanfiction pubblicate. Ho già iniziato oggi… e mi sono ritrovata a dare una letta alle vecchie storie. Sinceramente alcune sarei tentata di cancellarle dal sito perché ormai superate, ma d’altra parte sono una testimonianza dei lenti cambiamenti nel mio modo di scrivere; non saprei.

Vi ringrazio con un abbraccio per i commenti e i complimenti; ogni volta mi riempite di gioia, sono contenta di trasmettervi qualcosina^^. Piuttosto mi direte come vi è sembrato questo secondo e ultimo capitolo. L’ho scritto durante le prime ore della notte l’altro giorno... non so perché ma l’ispirazione è massima quando dovrei dormire. Forse è un modo alternativo di sognare, chi lo sa! XD Ci ho messo impegno, ma ho timore di averlo fatto troppo scontato… anche se, insomma, come ha scritto annetta chan, tutti sappiamo alla fine com’è andata!

Alla prossima, ciao a tutti :)*

  
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