TOGETHER
CAPITOLO 28:
“Together”
Era appena
iniziato il mese di marzo. Il cielo era limpido e negli alberi erano spuntati
da poco parecchi boccioli di fiore pronti a sbocciare a primavera. Quel periodo
di pace, destinato a terminare poco più di un anno dopo, riempiva il cuore di
felicità.
Ma Trunks era
triste. La macchina del tempo, quel magnifico marchingegno giallo a forma ovale
che solo una persona geniale come Bulma poteva essere riuscita a costruire, si
era ormai completamente ricaricata. Era giunta per lui l’ora di tornare al suo
futuro pieno di sangue e distruzione.
Ma non poteva
lasciare sua mamma da sola: non sapeva quale sarebbe
stato l’esito del combattimento contro i cyborg, avrebbe anche potuto non
farcela. Non poteva non dire addio alla persona più importante della sua vita.
Il tempo che
aveva trascorso nel passato era stato per lui magnifico: aveva avuto
l’occasione di incontrare un padre mai conosciuto, di vedere sua
mamma felice e innamorata. Era stata un esperienza meravigliosa.
Era incredibilmente
felice per il guasto del suo mezzo di trasporto, non aveva dubbi.
Con un
profondo sospiro di sconforto andò accanto alla macchina del tempo e toccò con
il palmo della mano la scritta che lui stesso aveva apportato prima di
intraprendere il viaggio: Hope, speranza.
Non voleva
partire. Sapeva che al suo ritorno anche quella dimensione sarebbe stata in
guerra, che i suoi genitori non sarebbero più stati insieme e avrebbero tutti
rischiato di morire. Desiderava seriamente restare in quel periodo di pace.
Era stata una
novità per lui ammirare una Terra così bella. Aveva fatto parecchi giri in
lungo e in largo il pianeta. Aveva per la prima volta potuto
uscire di casa senza il terrore di imbattersi in due macchine assassine. Gli si
spezzava il cuore all’idea di fare ritorno nell’inferno in cui era cresciuto.
Ma doveva. *Devo trovare il modo di portare questa pace
anche nel mio tempo. La gente deve smettere di soffrire, e solo io ho il potere
di cambiare il mondo* pensò il giovane riempiendosi il cuore di speranza.
Il compito
dell’eroe gli era stato affibbiato senza che potesse rifiutare, ma dopotutto
non gli dispiaceva. Si sentiva quasi il Goku della sua dimensione. Tutti
avevano fiducia in lui, e il ragazzo non aveva intenzione di deluderli.
Con un piccolo
salto Trunks entrò nell’abitacolo della macchina del tempo e ricontrollò per
l’ennesima volta le coordinate. Presto sarebbe tornato a casa.
Gli
dispiaceva non avere l’occasione di vedere sua mamma
incinta, ma la conosceva abbastanza per affermare con sicurezza che in
gravidanza fosse ancora più terribile. Non invidiava suo papà e i suoi nonni.
Dopo lo
scontro con i cyborg, ad ogni modo, si sarebbe visto ancora con il pannolino.
Rabbrividì al pensiero: sarebbe stato stranissimo! Trunks inoltre non vedeva
l’ora di poter dire a sua mamma che era suo figlio:
non ci sarebbero stati più segreti, più bugie, più piani assurdi per farla
innamorare del principe dei saiyan.
Quando
sarebbe tornato lei avrebbe avuto modo di avere due figli in un colpo solo,
entrambi con lo stesso nome.
*Un momento!* pensò allarmato il ragazzo *E se non gli dessero
il nome Trunks?!* si chiese in panico. I suoi genitori lo avevano
conosciuto prima della sua stessa nascita, forse non avrebbero chiamato Trunks
il piccolo. Che guaio!
*Che posso fare?!
Non posso dire la verità…* si
disse il ragazzo del futuro. I problemi non sembravano finire mai.
Bulma guardò
attentamente l’orologio: mancava poco all’ora di
pranzo e presto Vegeta avrebbe terminato gli allenamenti mattutini.
Da giorni la
donna dai capelli azzurri tormentava il suo tenebroso saiyan e desiderava
averla vinta. Nel pomeriggio Trunks sarebbe partito e lei desiderava che ci
fosse anche il suo Vegeta a salutarlo.
Il suo
principe, invece, si ostinava a dirle di lasciarlo perdere, che il ragazzo
sarebbe tornato presto e che andare a salutarlo era una stupidata prettamente
terrestre. A volte era proprio freddo.
Bulma era
certa che anche il principe si fosse affezionato al giovane dai capelli color
glicine. Non si lamentava più di doversi allenare con lui, anzi, a volte era lo
stesso Vegeta che gli ordinava di seguirlo nella camera gravitazionale.
La donna
sorrise leggermente: erano davvero carini insieme quei
due. Avevano lo stesso sguardo corrucciato, lo stesso portamento, la stessa
postura. Se Trunks fosse stato più basso e con capelli e occhi scuri, Bulma era
certa che sarebbero stati indistinguibili. Almeno solo quando fossero stati in
silenzio.
Trunks era
decisamente un bravo ragazzo, gentile, educato e disponibile. Mentre Vegeta…beh,
non aveva nessuna di quelle qualità. Ma lei lo amava lo stesso.
Vagamente si
girò con lo sguardo in direzione del calendario: era giunto marzo. Ormai era
quasi completamente sicura che quel bambino che aveva visto avesse
per padre il principe dei saiyan. Era una gioia per lei.
Amava
profondamente Vegeta: desiderava concepire un figlio solo con lui. Il problema
era che non sapeva se il suo saiyan avrebbe accettato di diventare padre. Non
avevano mai affrontato il discorso, lei aveva troppa paura di un suo rifiuto e una
probabile rottura. Voleva andare con calma con lui.
Non sapeva
neppure se lui avesse considerato l’idea. Nei mesi in cui erano stati insieme,
Bulma aveva continuato a prendere la pillola, timorosa di concepire un bambino prima dei tempi e terrorizzata dalla reazione di
Vegeta.
*Devo parlargliene…* si ripromise lei. Doveva solo trovare
il coraggio.
Una serie di
piccoli bip provenienti dal suo orologio da polso la distolse dai pensieri.
Vegeta aveva spento
Rapidamente gli corse incontro, sia perché desiderava vederlo ma anche
per cercare nuovamente di convincerlo ad andare a salutare Trunks.
“Vegeta!” lo
chiamò infatti scorgendolo da lontano. Il saiyan
ansimava leggermente ed era di pessimo umore: desiderava solamente fare una doccia
rinfrescante. L’ultima cosa che voleva era sentire la voce tartassante della
donna.
La ignorò
prontamente e, con passo svelto, si diresse al piano superiore. Bulma non
demorse. Gli corse dietro iniziando a sproloquiare, seguendolo anche dentro la
sua stanza da letto. Il saiyan non le disse una parola e prese a denudarsi.
“Ma che fai?!” gli domandò Bulma chiedendosi se per caso lui avesse
voglia di lei anche a ora di pranzo. Vegeta non disse nulla, sorrise solo
leggermente intuendo i suoi pensieri. Si diresse allora completamente nudo
verso il bagno ma Bulma gli si parò davanti.
“Ti prego,
dimmi che verrai a salutare Trunks!” gli disse speranzosa. Vegeta inarcò un
sopracciglio e rispose “Spostati”. Bulma non si mosse.
“Donna, se
non ti levi allora ti porterò sotto la doccia con me” le disse facendo
minacciosamente un passo in avanti e sorridendo. Bulma arrossì. “Non cambiare
discorso! Voglio solo che tu mi assicuri che saluterai Trunks!”
Vegeta non
arrestò il suo cammino e Bulma intuì che non la stava nemmeno ascoltando. Si
spostò allora rapidamente e il saiyan le richiuse la porta in faccia.
“Promettimelo!”
gli urlò lei da fuori. Non ricevette risposta.
Vegeta
sospirò soddisfatto al termine della sua doccia. Stava già meglio. Gli ci sarebbe dovuto un bel massaggio ristoratore, ma Bulma
sicuramente glielo avrebbe fatto solo in cambio della promessa di andare a
salutare il giovane del futuro.
Il principe
dei saiyan non era fatto per quelle smancerie terrestri. E ad ogni modo
l’avrebbe presto rivisto.
Già, era
arrivato marzo. Il mese del concepimento. In tutta verità il principe era
meravigliato di non aver ancora messo incinta la donna dai capelli azzurri.
Dormivano assieme da mesi, possibile non fosse ancora
fruttato nulla?
Vegeta non
conosceva minimamente i metodi anticoncezionali dei terrestri, e quando aveva
visto Bulma prendere quella piccola pillola non si era fatto domande. Ma sapeva
che la nascita del loro figlio era destinata ad avvenire.
Prima
dell’inizio della loro relazione, Bulma aveva parlato molto spesso di quel
bambino visto nella visione del futuro e molte volte si era domandata ad alta
voce, quindi coinvolgendo anche lui, chi fosse il padre.
Possibile che
non avesse ancora capito che si trattava di lui? La donna era sì un genio ma a volte era talmente lenta a capire cose ovvie!
Sbuffando,
Vegeta si rivestì e guardò fuori dalla finestra della
sua camera. Era una bella giornata. Il pianeta Terra poteva anche essere
popolato da deboli abitanti, ma era uno dei più belli che avesse mai visto.
Cominciava a piacergli, anche se solo vagamente.
La sola cosa
che gli mancava della sua vita precedente al servizio di Freezer erano i
combattimenti continui. Il suo sangue saiyan reclamava sempre uno scontro
all’ultimo respiro, necessitava quella sensazione di gioia allo stato puro che riempie il cuore al termine di una lotta serrata che ti
trova infine come vincitore. Solo quello.
Ma Vegeta
sapeva che quei giorni non sarebbero più tornati: Freezer era finalmente morto
– ora che sapeva l’identità di Trunks era orgoglioso che fosse stato lui ad
eliminare il mostro…quanto avrebbe voluto rinfacciarlo a Freezer! – e lui ormai
si stava creando una famiglia.
L’ultimo
spiraglio di speranza che gli restava per un buon combattimento erano i cyborg
e Kakaroth: nulla più. E questo lo irritava.
*Bah! Come mi sono ridotto!* pensò infatti
abbassando gli occhi. E vide Trunks.
Il suo
giovane futuro figlio era seduto in giardino con le braccia appoggiate sulle
ginocchia. Sembrava pensieroso. *Sarà
triste perché deve partire* si disse il principe osservando il ragazzo e
alzando le spalle.
Senza quasi
pensarci si alzò leggermente in volo ed andò dal giovane del futuro. Poteva
essere la sua ultima occasione di avere un combattimento decente prima dello
scontro con i cyborg.
Trunks
sospirò leggermente. Mancava poco alla partenza e nuovi dubbi erano sorti. Il
bambino che sarebbe nato avrebbe anche potuto avere un nome diverso. Cosa
poteva fare?
Abbassò la
testa sulle ginocchia, cercando una soluzione.
“Combatti con
me, ragazzo!” arrivò alle sue spalle la voce di Vegeta. Trunks si girò di
scatto e si trovò di fronte il padre con le braccia incrociate al petto e il
cipiglio in volto.
Il ragazzo
sorrise leggermente: suo padre era fissato con la lotta, aveva ragione sua mamma tutte le volte che gli aveva detto che il principe
dei saiyan era un maniaco della guerra!
Con un’impercettibile sospiro, Trunks si alzò in piedi e si mise
in posizione di difesa. Vegeta sorrise malignamente e i due cominciarono a
combattere.
Ma il giovane
del futuro non riusciva a concentrarsi abbastanza. Vegeta se ne accorse subito,
e sbottò: “Piantala di pensare e combatti!” gli urlò tirandogli un pugno allo
stomaco, non troppo forte da fargli sputare sangue, ma
sufficiente per scuoterlo.
Trunks si
appoggiò una mano sul punto appena colpito e fece una smorfia: proprio non
riusciva a scacciare i suoi pensieri. “M-mi dispiace”
disse vergognandosi e temendo del giudizio di suo padre.
Vegeta si
bloccò e tornò in posizione normale con le braccia incrociate. Rimasero in
silenzio.
“Un vero
saiyan lascia perdere i pensieri quando combatte. Si concentra
solo nella lotta. Ricordatelo quando affronteremo i cyborg, e anche quando
dovrai combattere nella tua epoca per sconfiggerli” disse Vegeta dandogli le
spalle. “Non pensare a perché lo fai, solo goditi il momento. In te scorre
sangue regale, non comportarti da infimo guerriero di terzo livello come
Kakaroth. Rendi gloria alla stirpe saiyan e non scordare mai da dove provieni”
Trunks sbattè
confuso le palpebre, fissando la schiena di suo padre. Lo vide cominciare ad
allontanarsi, e quindi lo bloccò, richiamandolo. “Aspetta! Come fai a dire che
scorre sangue regale in me?” chiese intuendo che forse suo padre sapesse
qualcosa sulla sua vera identità.
Vegeta rise
leggermente, e rispose: “Non sono ottuso come tua madre” gli disse indicando
Bulma, che si stava avvicinando ai due, con la testa. E si allontanò.
Trunks rimase
interdetto.
Sua
mamma accorse
vedendolo dolorante mentre si reggeva lo stomaco con una mano. Lei osservò la
schiena di Vegeta mentre il principe si allontanava,
poi si voltò verso Trunks chiedendogli cosa fosse successo.
Il giovane
del futuro scosse la testa, con un sorriso sul volto: ora aveva la certezza che
anche in quell’epoca si sarebbe chiamato Trunks.
Nel tardo
pomeriggio, dunque, il giovane del futuro si apprestò a tornare nel suo tempo.
Nel giardino della Capsule Corporation si trovavano
Bulma, i coniugi Brief e Goku e Piccolo.
“Fai buon
viaggio” gli raccomandò Bulma stringendogli la mano. Trunks annuì con la testa,
tranquillizzandola. La prossima volta che avrebbe rivisto quella splendida
donna con i capelli azzurri, questa sarebbe stata accompagnata da un piccolo
bambino di pochi mesi.
“Mi dispiace
solo non essere riuscita a convincere Vegeta a salutarti…” disse ancora lei
mettendo un piccolo broncio. “Non ci sono problemi” rispose Trunks, sempre
sorridendo. Suo padre aveva fatto già molto per lui con il discorso di prima. E
gli bastava.
Goku andò a
posargli una mano sulla spalla. “Ci vedremo presto, figliolo. Abbi cura di te”
gli disse, fiducioso. Poi gli si avvicinò lentamente e sussurrò: “Ma allora
stanno insieme i tuoi?” Trunks sorrise eloquentemente e Goku tirò un sospiro di
sollievo. Aveva rischiato di non farli innamorare. In questioni amorose non era
affatto ferrato.
Piccolo, poco
più lontano e appoggiato con la schiena ad un albero, gli fece solo un segno di
saluto a cui Trunks rispose educatamente.
Poi salì
sulla macchina del tempo.
“Ci vedremo
tra un anno!” urlò il giovane premendo il pulsante di accensione e salendo di
quota. Bulma lo salutò agitando il braccio e la signora Brief, al suo fianco,
piangeva mille lacrime sul suo fazzolettino rosa. Si era già affezionata al
ragazzo del futuro, le dispiaceva vederlo partire. Ma presto lo avrebbe riavuto
in versione miniaturizzata.
Trunks salutò
tutti, e poi, alzando lo sguardo verso il secondo piano della
Capsule Corporation, vide suo padre. Vegeta era appoggiato al muro del
salotto e gli dava le spalle. Poco prima che la
macchina del tempo scomparisse, il principe ruotò il volto e guardò
intensamente suo figlio.
Era quasi il
suo modo di salutarlo, e Trunks non potè che
apprezzarlo.
*Papà…sei un vero saiyan. Forte,
severo e con lo sguardo un po’ triste. Ho bisogno di te, non sai quanto. Non mi
lasciare, e sii fiero di me.
E tu mamma…fatti coraggio. Soffrirai
ancora molto con papà, io lo so. Ti spezzerà il cuore partendo per lo spazio.
Goditi gli ultimi momenti di pace.
Vi voglio tanto, tanto bene.*
Alla sera,
Bulma andò in camera sua e si sedette stancamente sul letto. La casa sembrava
improvvisamente più vuota senza Trunks.
Il giovane
del futuro le era entrato nell’anima.
Tristemente
si distese, continuando a pensare a lui. Si riscosse solo
quando sentì la porta della camera aprirsi.
Era Vegeta.
Senza una parola il principe si avvicinò alla donna e, chinandosi, prese a baciarla
posizionandosi sopra di lei sul letto.
Bulma rispose
con gioia a quello slancio di affetto, se così poteva chiamarlo, ma si scostò
dopo un attimo domandandogli perché non fosse andato a salutare Trunks.
“Lo rivedremo
presto” rispose lui riprendendo a baciarla.
La disfece
dei vestiti nonostante le continue lamentele di lei riguardo al suo modo di
fare e quando furono entrambi nudi la fissò intensamente negli occhi,
fermandosi.
Con un
piccolo sorrisino sexy e voce profonda le chiese: “Lo vuoi ancora il figlio che
hai visto nella visione del futuro?” Bulma sbattè le palpebre, incerta di aver
sentito bene.
Notando che
non stava scherzando, lei arrossì e annuì dolcemente.
“Si chiamerà
Trunks” le sussurrò Vegeta prima di riprendere ad amarla e finalmente concepire
quel meraviglioso ragazzo, salvatore della Terra.
Fine
E’ finitaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!
Lo so, sono
in ritardo mostruoso, ma proprio non sono riuscita ad aggiornare in questi
giorni!! Troppo impegnata tra università e il mio
quasi ragazzo!! Sorry!!
Ad ogni modo,
la ff è conclusa. E’ durata molto, ma mi è piaciuto
scriverla! E, dati i vostri commenti strepitosi, credo proprio che l’abbiate
apprezzata anche voi!
Probabilmente
vi aspettavate qualche scena in più tra Bulma e Vegeta…Hanno passato tanto
tempo tra alti e bassi, ma mi auguro comunque che vi siano piaciuti anche
quando non stavano insieme!
Ho preferito
non scrivere riguardo la nascita di Trunks o anche la
partenza di Vegeta o il racconto di Trunks a sua madre nel futuro…non vogliatemi
male, ma credo sia la soluzione migliore!
Ringrazio,
ora per l’ultima volta, tutti voi per aver letto.
E in
particolar modo chi ha recensito:
Kino : grazie per tutti gli incoraggiamenti!
Mi dispiace averti fatto ricordare cose, da quel che ho capito, dolorose, ma
sono comunque felice di averti fatto sorridere, infine! Grazie!!
Bulma0209 : grazie mille!! Mi commuovo sempre a questi commenti!
Grazie!!
Topy : eh, già! Il principe si gode eccome
tutta la situazione…ma del resto è pur sempre un uomo!
Grazie!!
chibi
chu :
grazie a te per aver letto e recensito!! Mi hai letto fino in fondo…non ho
parole per ringraziarti! Grazie!!
ELVISINA : grazie, grazie, grazie! Non mi stancherò mai di dirlo!
Grazie!!
Bulma93 : con tutti questi complimenti mi fai arrossire…*///*…grazie!!
fantasyk87 : e invece io mi commuovo!! Sei
troppo gentile!! Grazie!!
bulma_92
: ho provato fino
alla fine a mantenere Vegeta sempre in personaggio, anche se è cotto
chiaramente di Bulma…sono felice di esserci riuscita secondo il tuo parere! Grazie!!
Shari_Aruna : Grazie di cuore!! Io ci provo a
scrivere abbastanza bene, mi fa piacere che tu pensi sia così!!
Grazie ancora!!
ladyvegeta
: mi unisco anch’io
al coro: vai vegetaaaaaaaaa!!! Scusa, piccolo sfogo
del mio amore per lui!! Grazie per avermi seguita fino alla fine!!
ainat
: già, è un periodo
un po’ duro…tutta colpa dell’università! Comunque ora la ff
è finita (ç_______ç) e credo che ci vorrà un po’ per scrivere qualcosa di nuovo…ma tornerò! (ok,
così sembra una minaccia…ma con tutti i complimenti che mi hai fatto credo
proprio che vorresti leggere nuove mie ff…o no?)
Grazie di cuore!!
lucy
: Trunks è un curiosone! ma possiamo capirlo,
no? Anch’io vorrei vedere il principe dei saiyan in effusioni! E poi Trunks è
un così bel ragazzo…lo perdoniamo, vero? Grazie!!
Mela : Già, già, già! Bulma e Vegeta proprio si divertono a
farlo…ma come dargli torto? Anch’io vorrei avere Vegeta tra le lenzuola!! (Sì, sono malata!) Grazie!!
jame
: mi adori?!
ç________ç grazieee!!!
Io…io…io…sono commossa!! Grazie per aver retto fino alla fine! Ti adoro anch’io!! Grazie!!
sweetlove
: il piccolo non è
arrivato…però conta che questa ff era incentrata
sull’alloggio di Trunks del futuro alla Capsule Corporation, e ora che lui se
n’è andato è di conseguenza anche finita la storia! Non prometto nulla, ma
forse potrei, prima o poi, scrivere una mia versione sulla nascita del
piccolo…chissà! Grazie!!
Mikysimpa : credo che Vegeta un po’ romantico lo
sia…temevo di aver esagerato! Sono una romanticona
anch’io a volte…e poi, essendo innamorata, il mio cuoricino scrive per me!! Grazie!!
emyc
: prima o poi doveva
finire! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! Grazie!!
Okkiblu88 : ecco l’ultimo capitolo! E non preoccuparti anche se sei
ripetitiva: io apprezzo molto le tue recensioni! Grazie!!
Liz : grazie intanto dei complimenti! E sì,
ho ingarbugliato gli eventi! Ma sono fatta così, sono una casinista nata!! Ma hai visto comunque che il fatto che Vegeta abbia
ascoltato la discussione tra Kakaroth e Trunks è servito? Non potevano certo
dargli un altro nome!! Grazie!!
migena
: temevo di aver
esagerato nel precedente capitolo con discorsi un po’ hot…oltre casinista sono
anche una porca! Ma per Vegeta questo ed altro! Grazie per avermi seguita fino
alla fine, mia fedelissima lettrice!! Sono contenta di
averti appassionata fino alla fine! Grazie!!
federica93
: grazie! Io ce l’ho messa tutta! Grazie!!
bev
: ripeto, io mi sono
impegnata! E sono felice di aver appassionato tanta gente! Grazie!!
Uff!! Ho ringraziato tutti quelli che
hanno recensito l’ultimo capitolo!
Spero di
tornare presto con nuove storie!!
GRAZIE X
AVERMI SEGUITA E SUPPORTATA!! VI ADORO TUTTI!!!
BACI tsubaki !!!