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Autore: LadyPalma    02/11/2012    1 recensioni
Enrico ha perso la testa dietro Anna Bolena e i giorni di Caterina stanno per volgere al termine. Ma davvero tutto è come sembra? Oppure c'è ancora qualche speranza per il Re e la Regina? // Piccola long-fiction sulle note di "Love the way you lie" di Rihanna e Eminem.
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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3.Just gonna stand there and hear me cry…

 

Just gonna stand there and watch me burn…
but that's all right because I like the way it hurts

 

 
“Vostra Maestà, avete chiesto di vedermi?” chiese Charles palesando la sua presenza con un inchino.

Il Re aprì gli occhi e li puntò sul nuovo arrivato, tuttavia non sembrava vederlo davvero. Con le mani giunte sotto il mento, sembrava a metà tra una preghiera e una profonda riflessione, ma in realtà Dio in quel momento era l’ultimo dei suoi pensieri e il precedente incontro con il suo Segretario segnava già la decisione che aveva preso. Non c’era più nulla da riflettere e smettere di pensare era l’unica cosa che in quel momento avrebbe davvero voluto fare.

“Enrico?” lo chiamò nuovamente il duca, non ottenendo risposta.

“Venite avanti Vostra Grazia” disse il Re riscuotendosi a quel richiamo, facendogli cenno di sedersi di fronte a lui.

“Vi è piaciuto il ballo ieri sera?” domandò Charles con nonchalance, curioso di sapere se la sua idea aveva avuto qualche risvolto positivo. Già, positivo, perché era un grande sostenitore della Regina, soprattutto perché sapeva che era l’unica donna che avrebbe davvero potuto rendere felice il suo migliore amico.

“Non mi è piaciuto molto il fatto che abbiate ballato con quella che formalmente è ancora mia moglie a dire il vero” ammise Enrico con un sospiro, sentendo rinascere di nuovo in lui l’inspiegabile rabbia che aveva provato nel vederli ballare insieme.

“Non sarete geloso? Era solo un ballo…” domandò l’altro immediatamente, mentre un sorriso compiaciuto compariva sul suo volto.

“Non sono qui per parlare di questo” tagliò corto il Re con un’espressione gelida “Ho trascorso la notte nelle stanze della Regina” rivelò poi in un sussurro, abbassando inconsapevolmente lo sguardo.

Charles non avrebbe potuto mascherare i suoi pensieri stavolta, se solo non avesse saputo nemmeno lui cosa esattamente pensare. Se ne stava semplicemente immobile con gli occhi sgranati e le sopracciglia leggermente inarcate: un conto era sperare in un possibile riavvicinamento, un conto era scoprirne effettivamente uno così significativo. Poi lentamente tentò di riassumere un contegno e soprattutto di tenere a freno la curiosità che pulsava sulla lingua, perché gli bastò una sola occhiata al suo migliore amico per capire che anche lui, Re o non Re, non sapeva cosa esattamente pensare.

“E’ una cosa molto bella, forse è il caso di…” mormorò infine rompendo il silenzio.

Ma fu il rumore della mano di Enrico sulla scrivania a romperlo definitivamente.

“No!” urlò il Re improvvisamente con stizza “No” ripetè poi tentando di controllarsi “Non è una cosa bella! Deve finire qui, non si ripeterà mai più una cosa simile”

“Non vi capisco, francamente!” sbottò il duca esterrefatto “Perché allora ci siete andato a letto?” domandò poi in tono di sfida, cogliendolo sul vivo. Era convinto che non avrebbe risposto, si sarebbe arrabbiato certo, ma non avrebbe risposto, però lo avrebbe perlomeno invitato a riflettere.

“Perché la amo, dannazione!” sussurrò invece Enrico semplicemente.

Non aveva bisogno di riflettere su certe cose, non c’è bisogno di riflettere con i sentimenti, così come non c’era bisogno di riflettere sulle calde lacrime che sentiva improvvisamente scendere sulle sue guancia. Si coprì il volto tra le mani, cercando di nasconderle, ma al contrario il pianto non faceva che aumentare la sua intensità. Charles non l’aveva mai visto in quelle condizioni, l’aveva talvolta visto deluso, amareggiato, spesso furioso, ma mai così… disperato. Si alzò in piedi e lentamente gli si avvicinò, poggiandogli le mani sulle spalle.

“Vi ringrazio Charles, avevo bisogno di parlare con qualcuno, adesso voglio restare solo” disse il Re alzando di poco la testa e congedandolo con un’espressione sul volto che non ammetteva repliche.

Vide il duca uscire dalla stanza e urlò al suo servitore di non voler essere disturbato. In breve tempo si ritrovò solo e, con le lacrime che continuavano a uscire, si prese la testa tra le mani, cominciando a chiedersi se la sua Regina avesse ricevuto già la notizia.

Non le aveva neppure detto addio.

 

Just gonna stand there and hear me cry…
but that's all right because I love the way you lie

 

 
Nei vent’anni trascorsi al fianco di Enrico, Caterina aveva imparato ad aspettarsi di tutto: tradimenti, accuse, umiliazioni pubbliche e private, ma c’erano tuttavia delle volte in cui suo marito riusciva a coglierla di sorpresa. Come non si era aspettata tanti anni prima il nuovo tendaggio in onore del loro amore per la giostra, adesso non si era aspettata un simile passo avanti da parte di Enrico nella sua follia. Non era servita la notte d’amore a farlo riavvicinare, non erano bastate le sue infinite preghiere a riportarlo sulla strada della ragione.

“Vostra Maestà, il Re vi ha ordinato di lasciare la Corte entro la fine del mese… Potrete sistemarvi nella sua residenza di The More e potrete portare con voi tutti i servitori che vorrete e inoltre…”

Le parole di Thomas Cromwell si spensero improvvisamente quando alzò finalmente lo sguardo sulla Regina: stava sorridendo, ed era un sorriso amaro, semplice compromesso dei sentimenti che provava in quel momento dentro di sé. Aveva voglia di piangere naturalmente, ma anche di ridere per l’ironia che la contrapposizione tra il titolo con cui quella frase era iniziata, “vostra maestà” e il suo contenuto irrimediabilmente suscitava. Ma non fece nulla, non avrebbe fatto nulla davanti a qualcuno, e soprattutto non davanti ad un dichiarato nemico come il Segretario, che la stava ancora fissando apparentemente incapace di proseguire.

“E inoltre?” lo incitò allora la donna, con la masochistica urgenza di scoprire quali altre cose non si era aspettata.

“Inoltre…” riprese Cromwell ancora un po’ esitante “Dovete riconsegnare i gioielli appartenute alle Regine di Inghilterra”

Caterina sobbalzò leggermente nell’udire quella frase, poi afferrò con una mano la collana che teneva al collo, lasciando scintillare gli anelli sulle dita: non erano solo gioielli, erano un simbolo, l’ultimo simbolo di apparenza e speranza. Chiuse per un attimo gli occhi e poi li riaprì improvvisamente lampeggianti di un’oscura determinazione che suonava quasi contraddittoria scaturita dalle sue iridi azzurre.

“Sono i miei gioielli!” esclamò in un tagliente sussurro “Non li darò via per ornare una donna che è lo scandalo della Cristianità!” aggiunse riferendosi ovviamente a quella che ormai inevitabilmente si apprestava a prendere il suo posto.

Nessuno avrebbe potuto insultare la favorita del Re con una naturalezza così disarmante. Thomas ne rimase colpito, ma non osò contraddirla, anzi si ritrovò ad annuire quasi inconsapevolmente. Poi, ad un cenno della Regina, lasciò la stanza, non prima però di averle rivolto un profondo inchino.

Forse sarebbe stato l’ultimo che avrebbe ricevuto, si ritrovò a pensare guardandolo andare via, forse la prossima volta che sarebbe tornato a farle visita sarebbe venuto a strapparle i suoi preziosi gioielli. Eppure quando rimase sola, non furono i gioielli e il titolo ad occupare i suoi pensieri, ma come sempre suo marito ne era il centro. La stava lasciando andare via, stava rinnegando il loro amore, la loro adorabile figlia, i loro ricordi, solo per una donna di passaggio come Anna Bolena e la lusingante promessa di un figlio maschio. Sentì le lacrime sulle sue guance prima che potesse pensare di trattenerle, si sentiva ferita, tradita, usata e la delusione per essere stata ingannata un’altra volta era troppa da contenere.

Ecco in cosa si erano trasformati: lui un bugiardo per averle mentito, lei una masochista per continuare ad amarlo ugualmente.





NDA:
Salve a tutti! Scusate il ritardo, spero vi sia piaciuto questo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate! ;)
Un grazie speciale a salierix come sempre! ;)


 
   
 
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