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Autore: formerly_known_as_A    20/05/2007    3 recensioni
Tutto inizia quando Yuffie inizia a stare male, cosa rara per la ninja. Poi avviene tutto in fretta: la rivelazione che le cambierà la vita, riportando a galla un passato che avrebbe desiderato tenere nascosto e poi, loro, i membri della Dusk Society o Società del Crepuscolo... Chi sono? Che cosa vogliono di preciso da lei? Chi potrebbe avercela con un innocente ladra di Materia? ma, soprattutto, riuscirà l'autrice a scrivere un riassunto decente e finire la fanfiction entro il 2025? Lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Vincent Valentine, Yuffie Kisaragi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Solitude à deux

Solitude à deux

 

Afferrò il cellulare, ben decisa a mandargli un messaggio per comunicargli dove fosse.

Si avvicinò alla finestra, per poi sedersi sul cornicione.

Chiuse gli occhi, ascoltando il rumore assordante della natura.

 

Healin Lodge, un posto isolato e calmo, immerso nella natura. Perfetto per rilassarsi e pernsare con tutta la calma di cui aveva bisogno.

 

I padroni di casa erano usciti. Apparentemente erano andati al lago che si trovava lì vicino.

Immaginarsi i Turks e Rufus che pescavano la fece sorridere.

Forse poteva raggiungerli e godersi la scena dal vivo...

 

Quella era la pace a cui sua madre aspirava. La totale mancanza di conflitto. I Turks che pescavano...

Scoppiò a ridere.

Probabilmente sua madre non ci aveva neppure pensato, ai Turks che pescavano.

Li immaginava sterminati. Credeva che dovessero essere puniti per le loro azioni per conto della Shinra.

Neppure sua madre era esente dal rancore.

 

In ogni caso, riusciva a non sentirsi a disagio o eccessivamente oppressa dalla loro presenza.

Li conosceva abbastanza da poter vivere con loro, ma non abbastanza da rischiare di essere bersagliata di domande; sempre nel caso avessero scoperto in che situazione si trovava.

 

Era ciò che le importava di più, in quel momento.

 

Era trascorso un mese da quando si era trasferita a Healin. Un mese da quando aveva scoperto di essere incinta. Un mese dall’ultima volta in cui aveva dormito per quattro ore di fila.

 

Non aveva la più pallida idea di che età potesse avere il bambino. Non meno di tre mesi, comunque. Non sapeva neppure quanto avesse senso pensare al proprio futuro senza di esso.

 

-Come stai, bellissima? Perchè non vieni con noi al lago? Hai paura di metterti in costume?- chiese Reno, entrando senza bussare.

 

Sussultò e scattò in piedi.

 

Il rosso era l’eccezione che conferma la regola.

Faceva di tutto per renderla partecipe della loro vita. Entrava sempre in camera sua senza bussare, faceva molto rumore e poneva centinaia di domande inutili.

 

Lo fulminò con lo sguardo.

 

-Avanti, senza di te non è divertente, lo sai!- insisté il Turk, con un largo sorriso. –Ti aspetto giù!-

 

Tentò di fermarlo, ma quello aveva già chiuso la porta.

Sbuffò vedendo che le aveva anche lasciato un bikini sul letto. Ci mancava solo quello.

 

Chiuse la finestra ed afferrò l’indumento rosso, osservandolo. Non l’avrebbe mai indossato. Neanche morta.

Anche perché da un mese non indossava altro che vestiti larghi e coprenti.

 

Alzò la maglietta e si osservò allo specchio, di profilo.

Era fin troppo visibile: era incinta.

 

Non voleva che qualcuno se ne accorgesse.

Non voleva essere obbligata a tenerlo solo perché qualcuno l’aveva scoperto.

 

S’infilò il costume da bagno ed una maglietta lunga, si legò i capelli ed uscì dalla stanza.

 

 

 

-Ti piace il posto?- chiese il rosso.

 

-Sì, mi piace il silenzio.-

 

Lo fissò in modo eloquente.

Il rosso tacque e il suo sorriso svanì.

 

Era troppo dura con lui. Cercava solo di tirarle su il morale, dopotutto.

Non era colpa del Turk se non aveva nessuna intenzione di essere felice.

 

 

 

Osservò la schiena della padrona di casa: era ricoperto di cicatrici.

Aveva un bel fisico, slanciato e longilineo... Ma, soprattutto, era veramente molto colta ed intelligente... Avrebbe potuto fare dell’altro... Perché decidere di sacrificare sé stessa per una società oppressiva e despotica?

Ma forse, fare il Turk non era una sua scelta...

 

Come non era stata una scelta di Yuffie diventare una ninja.

 

-Perché mi fissi?- chiese Elena, voltandosi di scatto.

 

-Chi? Io? Non ti stavo fissando!- mentì la principessa.

 

-Lo so, ho delle cicatrici sulla schiena. Tseng insiste nel dire che non disgustano affatto... Invece...- cominciò la bionda, abbassando la testa.

 

Tseng... Ogni volta che pronunciava quel nome, il suo viso pallido si colorava di un rossore diffuso ma tenue, che la rendeva incredibelmente tenera...

 

-Così questo è il tuo vero nome...-

 

-Sì... Vorrei mi chiamassi così...-

 

-Ok... Astharoth.-

 

Sembravano una coppia molto felice, nella loro estrema serietà...

 

-Non ti preoccupare! Non si notano neppure!-

 

La Turk azzardò un piccolo sorriso ed andò in camera.

 

 

 

Un singhiozzo. E un altro. Un altro ancora.

 

Si voltò di colpo, ritrovandosi davanti alla bionda in lacrime.

Arretrò lentamente, coprendosi il ventre con la maglietta.

 

Negli occhi celesti della donna vide invidia e frustrazione.

 

E comprese il senso di quelle uscite mensili con Tseng, dalle quali tornavano stanchi ed affranti.

 

Stava cercando di avere un bambino, senza risultato.

 

 

Era giunto il momento di andarsene dalla sua isola felice.

 

L’angolo degli amichetti di Chaos

 

Che bello, come scrivo veloce!! Niente aggiornamento per due settimane! Posso finire i costumi! ^_^

Dunque, dopo questo capitolo, molto corto (come i primi due, del resto...), si passerà all’azione! La trama partorita dalla mia mente malata prenderà pian piano forma... E speriamo bene! Non sono ancora riuscita a spiegare il prologo a nessuno.

Reno ha finito col trasformarsi inevitabilmente in Rikku... Poverino... Speriamo almeno non si vesta anche lui in quel modo perché altrimenti è finita...

 

 

 

   
 
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