03/11/2012
9 recensioniSolo per voi. A Frida e a Krixi ♥
ONCE UPON A TIME
C’era una volta. È così che iniziano le storie che abbiamo letto durante la nostra infanzia, quelle che ci hanno fatto compagnia e permesso di sognare ad occhi aperti. C’era una volta. E spuntano personaggi eroici, che con estremo coraggio e incredibili abilità riescono a sconfiggere il nemico e a trovare persino il vero amore. E vissero tutti felici e contenti, giusto? C’era una volta. Il dolore. La morte. Qualcuno mi spieghi perché tutto questo non viene descritto in quelle pagine. Perché è impossibile vivere felici e contenti dopo questa notte; mi rifiuto di credere in stupide fantasie. Non sono più una bambina: mi è stata strappata quell’innocenza al primo anno di scuola, quando ancora c’era solo la magia buona nel mio universo. Ho visto il mio migliore amico andare incontro alla morte così tante volte che, alla fine, non vi fa più caso. Perché lui è l’eroe, quello che nella storia non si lamenta mai, ma Harry urla, anche mentre dorme; urla perché non riesce a dimenticare i morti che porta con sé. Lo sento ogni notte, e ormai ho imparato a non domandare nulla e ad aspettare che questa guerra finisca solo per poterlo abbracciare. Solo lui, senza nessun fardello. Vorrei tanto conoscere un Harry Potter felice, libero. Ho visto Ron accettare la possibilità di non rivedere la sua famiglia e sorridermi come se fosse una bazzecola, come se le cose brutte non succedessero veramente. Non c’è nessuna fata turchina, nessun incantesimo che possa cancellare la striscia di sangue che ci perseguita. Io ho preferito mandare i miei genitori lontani da tutto ciò, perché non riesco a essere forte come lui, non ce la faccio. Forse una parte di me crede che nessuno farà loro del male: sono personaggi secondari in questa storia, no? Rido, o forse piango? Dipende da chi farà le veci di narratore e da come finirà tutto questo. Qualcuno parlerà del fatto che Hermione Granger è l’unica a non poter sopportare la vista di un George insanguinato che, nonostante tutto, riesce a fare battute sulla sua situazione? Sono tutti accanto a lui, ed è giusto così. Fred gli stringe la mano e forse dovrei essere lì con lui, sostenerlo in questo momento. Hermione Granger dovrebbe stare accanto alle persone a cui vuole bene, ma ci sono troppi “forse” in questa storia, e Ron non è l’unico a credere di essere troppo debole. Perché quando ho visto uno dei gemelli Weasley insanguinato mi sono sentita morire, ho pregato Dio di ascoltarmi, di lasciarmi ancora il suo sorriso. Mi sento sporca ed egoista perché ho desiderato con tutta me stessa che non fosse lui, quando so perfettamente che Fred non riuscirebbe a vivere senza la sua metà. Senza George, non senza di me. Come posso stare con loro, in quella stanza, quando i sensi di colpa mi perseguitano? C’erano una volta l’amicizia, l’amore. In questa pagina, ci sono solo io che non merito nulla, se non che rimanere sola. È notte. Tra qualche giorno, partiremo alla ricerca degli Horcrux, e la storia continuerà a essere narrata da qualcun altro; chissà se alla fine torneremo tutti come prima o questo dolore ci avrà marchiato per sempre. C’erano una volta anche Fred e Hermione. Solo che questa storia non esiste. Innanzitutto, grazie a Bea che mi ha dato ottimi consigli per rendere questa storia particolare, correggendo alcune cosucce. *io essere una capra* Non avevo mai scritto una Fremione, faccio parte del team Harmony, ma volevo scriverne una da tempo, per ringraziare Krixi e Frida quando hanno accettato la mia proposta, riuscendo a scrivere una storia per l'anniversario del gruppo "Cercando chi dà la roba alla Rowling" e non mi hanno mandato a quel paese. So che è piccina piccina, ma sono riuscita a scrivere solo questo. Spero vi piaccia!