Ti vedo, Arthur. Anche quando pensi che a nessuno importi di come ti senti.
Lui non capisce. Non può e non gli interessa.
 
Me ne sto cosi nella mia stanza, ascoltando un po’ di musica.
Varie canzoni mi parlano di te. Melodie sussurrate, romantiche ballate.
 
Ma guardiamo in faccia la realtà:
Lui è forte, bello, popolare.
Mentre io…
Io sono quello che sta dietro le quinte.
 
E vado avanti cosi, osservando quanto ingiusta può essere la realtà.
Lui, arrogante e sicuro di sé, può averti ogni istante.
E non sa la fortuna che ha.
Io, che ricaccio le lacrime per non farmi vedere triste da te.
 
Soffri.
Una sofferenza silenziosa la tua.
Lui ti ferisce e non riesci a reagire.
E’sparito anche il tuo bel sorriso.
 
Quella volta e tante altre prima di allora ti ho visto piangere e ti ho stretto tra le mie braccia.
Ho provato a consolarti e mi hai ringraziato con i tuoi sorrisi bagnati da calde lacrime.
Ti amo…possibile tu non l’abbia ancora capito?
 
E finalmente dopo tanto tempo, hai aperto gli occhi.
Su di lui, su chi è veramente, sulla vostra relazione ormai spenta.
Questo non mi da’ certo risposte affermative sui tuoi sentimenti.
 
Poi mi guardi.
I tuoi smeraldi mi cercano, indagano, scavano in profondità nelle viscere
della mia anima.
E mi sorridi.
Sincero e solare, com’eri prima di stare con lui.
Ti ho ritrovato e tu hai trovato me.
T’avvicini, mi stringi, rimani cosi per un po’.
Senza dir nulla.
Poi un sussurro che mai avrei pensato di sentirti dire.
“ Ti amo. Perdonami se ci ho messo tanto a capirlo.”
 
Sorrido anch’io e le lacrime stavolta scendono copiose,
trattenute troppo a lungo.
“Ti amo…ti amo da sempre.”
 
E forse non lo sai ma…
 
You belong with me.
 
 
-Matthew-