Si mise un vestito corto leggero, largo e con le maniche al gomito anch’esse molto large e trasparenti con qualche ricamo. Mise dei sandali della stessa fantasia con del tacco e come tocco finale lasciò che i capelli le ricadessero appena ondulati e mise un capello grande, che le diede quel tocco di classe. Prese una borsa e uscì dalla sua stanza. Aveva deciso che sarebbe andata al manicomio a Konoha, “per conoscere”.
-Dove vai di bello?- chiese Madara sbarrandole la porta. Alyssa balbettò a raffica per poi fare un bel respiro profondo. Madara la guardò alzando un sopracciglio
-A … Konoha!- chiuse gli occhi di scattò. Poi non sentendo urla e oggetti rotti aprì timidamente un’occhio e vide il suo caro otoosan che la fissava con fare, misto indagatorio e misto contrariato.
-Perché?- chiese . Alyssa si rigirò più volte le mani con la testa bassa
-Per conoscere- sussurrò appena
-Come?- chiese Madara non capendo, quasi come un vecchio (di estetica no, ma di età si u.u ndAlyssa) (porta rispetto al padre che ti sta crescendo! ndMaddy) (uff ndAlyssa) (sotto specie di Senju di un’autrice, perché mi chiami Maddy! ndMaddy) (E’ più puccioso *o* … e poi! Fuori dalla mia storiAAAAAAAAAAAA)
-Per co-no-sce-re!- disse a sillabe  Madara alzò un sopracciglio
-E cosa, scusa?!- chiese non capendo. Alyssa gli diede un veloce bacio sulla guancia e corse via dicendo che sarebbe tornata tra un paio di giorni, due massimo tre, anche se era poco probabile
-Aspetta!!- chiamò invano Madara, la ragazza se n’era già andata. L’uomo sospirò
-Ma non ha capito che sono anziano? Non fa altro che farmi preoccupare quella mocciosa!- disse sconsolato sedendosi nei gradini di casa.
 
Mentre camminava verso Konoha qualcuno le sbarrò il passo
-Da qui tu non passi!!- disse un … tipo.
-E te pareva!- disse stufa, che non potesse stare un attimo tranquilla. E poi proprio ora doveva succedere, dato che il sigillo le stava creando non pochi problemi?! Anche se era una schiappa con i dolori che aveva e con il poco chakra di cui disponeva si sarebbe stancata e soprattutto sporcata!
-Sentiamo, perché?- disse abbassando il cappello in modo che non potessero vedere il suo viso. Già ne era sbucato un altro, tanto per cambiare.
-Ti uccideremo!- Alyssa alzò il volto e mise una mano sul fianco e li guardò scioccata.
-Cioè… fatemi capire. Voi venite qui, vedete la prima persona che passa e la volete uccidere?! Ma siete malati o cosa?! Scusate! Non riesco a seguirvi!- disse allibita.
-C’è lo è stato ordinato! E non sottovalutarci… sembriamo deboli ma non lo siamo, puoi starne certa!- Alyssa assottigliò lo sguardo. Capì che forse non avevano tutti i torti… ma si può sapere perché capitava tutto a lei?!?! congiunse le mani
-Tecnica segreta… cambio immagine!- sparì in una nuvola di immagine e riapparve in abiti più consoli per il combattimento e provvista di tutti gli equipaggiamenti.
(appaiono dal nulla Shinichi e Near in uno studio)
-Molti di voi l’avranno intuito- comincia il brunetto –Ora però ve lo spiego meglio. Il Clan Felix possiede numerose abilità, ma come tutti i clan ne ha alcune in particolare. La prima è il chakra per riuscire ad evocare la fenice e naturalmente riuscire a convincerla. La seconda, comprende l’abilità, della ‘bellezza’. Può sembrare insignificante, ma con questa tecnica puoi rinnovare molte parti del corpo, anche se alcune temporaneamente. Per esempio la vista, o la pelle ecc. può guarire tutto ciò che è fisico temporaneamente. Il cambio immagine è una tecnica che fa si che la persona riesca a cambiare abiti immediatamente. Sembra non utile in battaglia ma non è così. Puoi disporre di oggetti che non avevi prima in un battito di ciglio. E a seconda del clima puoi cambiarti a tuo piacimento. Questa tecnica è molto utile anche nelle infiltrazioni, in tal modo, puoi travestirti e nessuno se ne accorge. Certo basterebbe una tecnica della trasformazione, ma gli animali e molti ninja riescono ad individuare la truffa, almeno così dovrebbe essere in teoria… coomunque. Tutti i membri di quel clan, dimenticavo, nascono con un fascino unico…- aria sognante
-Tsk! Teme! Riprenditi.  Col tempo spiegheremo altri concetti.- faccia impenetrabile
(ritorniamo ad Alyssa…)
Si mise in posizione d’attacco e un ninja le si fiondò addosso. Evitò con facilità i colpi, finché
-Richiamo del sigillo!!- urlò il secondo uomo. Alyssa sbarrò gli occhi e rimase immobile. In un secondo momento vomitò sangue e cadde a terra. Sentiva dolori ovunque, la vista era annebbiata e riusciva a mala pena a distinguere le figure. Non posso… morire così. Non posso lasciare così Otoosan e non posso lasciare così Itachi, mi ero ripromessa di… si fece forza e si alzò mentre le usciva sangue dalla bocca.
Nono ho chakra maledizione!! Respirava affannosamente e per vedere meglio scosse la testa, come se volesse mandar via la nebbia e la stanchezza. Si tenne il polso fino a far gonfiare le vene della mano. Continuava a respirare con fatica e a guardare i nemici dritti negli occhi, mentre il sangue defluiva dalla bocca. Intorno alla mano nacquero dei fulmini che si fecero man mano sempre più grandi e vigorosi e la mano venne ricoperta di chakra. I nemici la guardarono negli occhi. Aveva … l’Amendo!
-Raikiri!!!- urlò fiondandosi sul secondo che l’aveva ridotta così, per una semplice frase. Fu così veloce che  esso non la vide e si ritrovò con il braccio della ragazza che lo trapassava dritto al cuore. Fu un istante, un soffio di costui e cadde a terra morto. Troppo chakra e un’abilità che non doveva usare, la fecero cadere a terra. Tossi ancora quella sostanza rossa, che aveva sapore di ferro. Si aggrappò al terreno, gemeva dal dolore, ma non poteva mollare, ‘Sei un Hatake! Reagisci!’ si diceva. Ma il suo corpo rimaneva lì. Il primo uomo si avvicinò con un ghigno vittorioso sul volto. Prese un Kunai, la ragazza chiuse gli occhi, è la fine. Un braccio prese quello dell’uomo e lo strinse ferocemente.
-Toccala, è ti torturerò come mai ho fatto con nessun altro.- disse una voce. Itachi… sei venuto a salvarmi… come farei senza di te…dopo che i suoi occhi si illuminarono cadde a terra ancora cosciente. Itachi spezzò il braccio al ninja e con velocità prese Alyssa in braccio e fece due balzi indietro. Le spostò una leggera ciocca dal volto e lei gli sorrise. Lui volle fare lo stesso, ma non poteva mica in pubblico e poi con lui cera
-Itachi-san… cosa ne faccio di lui?- chiese l’uomo pesce, cioè Kisame (cuoooore *o*!! ndA)
-Uccidilo- disse freddo, guardando la figura che stringeva la sua mano, mentre gli stava in braccio. Non poteva accettare ciò che le avevano fatto.  L’ex spadaccino della nebbia non se lo fece ripetere e be… sapete come andò a finire.
-Dirò a Zestu se lo vedo di venire qui… a proposito, chi è?- chiese indicando la figura che Itachi teneva in braccio. Non rispose e si limitò ad andare in una sorta di grotta seguito, dall’ormai abituato allo strano comportamento del leader della squadra, Kisame. Itachi poggiò Alyssa ormai priva di sensi a terra, ma non voleva saperne di lasciare la mano dell’Uchiha. Che sospirando si sedette accanto a lei.
-Non dovremo curarla? Cioè l’hai salvata e la lasci così?- chiese Kisame non capendo.
-Guarda- rispose secco semplicemente. Alyssa fu avvolta da del chakra che immediatamente curò le sue ferite. Kisame guardava con occhi sgranati la scena.
-E’ una tecnica che il suo tutore le ha fatto, in modo che dopo alcuni minuti che lei fosse svenuta, e non ci fossero più pericoli, si attiva curandola.- spiegò guardando anch’esso la scena. Quando finì Alyssa aprì timidamente gli occhi, nel momento in cui lo fece fu avvolta da una nuvola bianca, e quando essa si diradò fu vestita come prima dello scontro. Siccome era seduta ed il vestito era corto, e un ormai uomo e un mezzo pesce e mezzo uomo la guardavano.. potete immaginare cosa fece. Si alzò di scatto e si mise bene il vestito, coprendo… parti che devono rimanere coperte.
-Me la lasci ora la mano?- chiese Itachi guardando ancora lei che gli stringeva la mano
-No…- rispose ancora mezzo agitata. Se Itachi non doveva rimanere il solito distaccato per presenze altrui (Kisame), ora avrebbe un tic nervoso all’occhio e avrebbe risposto con un classico ‘Come no?!’
-Scusa, ma io ancora non ci capisco nulla… chi sei?- chiese perplesso Kisame
-Oh… io?- No, la persona che ci guarda con occhi sbarrati all’entrata della grotta… aspetta? La persona che ci guarda con gli occhi sbarrati?! Pensò Itachi per poi voltarsi e guardare la figura . Kisame voltò lo sguardo verso la figura che guardava Itachi. Kisame sfoderò la Sameada e lo attaccò. La figura lo parò con il solo… dito?! Itachi prima un po’ perplesso poi si rese conto di chi era.
-Alyssa è per te- disse Itachi mentre già si immaginava di dover spiegare tutto a Madara.
-Oh… otoosan? Ti posso spiegare!- si scusò Alyssa. Otoosan?! Ha un padre così forte?! Ma chi caspita è?! Si chiese perplesso lo squalo. La figura… basta con ste cose, ora l’avete capito chi è no? (Io no O\\\O nd Kisame) (Chissene di te u.u Alysssa) (Sempre la solita delicata ndItachi) (:bbbbbb nd Aly) (-____-“ ndItachi) Madara allungò il braccio verso Alyssa e l’afferrò e poi scomparve. Nel mentre Kisame sospettò che stesse impazzendo. Itachi attivò lo Sharingan e disse
-Scusa, Kisame… ti devo addormentare, non preoccuparti, quando ti sveglierai non ricorderai nulla-
-Come…- provò a dire lo squalo prima di cadere nel sonno.
Quando si risvegliò lo fece di scatto e subitò guardò Itachi
-Perché mi hai portato qui?! E cosa mi hai fatto?!-  (-_____-“ sempre a pensare male ndItachi) (LASCIA STARE IL NOSTRO ITACHIIIII ndAli e Aly) Itachi non rispose, faceva meglio così.
 
-Cos’è che volevi fare?! Conoscere? Chi delle persone che ti vogliono uccidere?! Ringrazia Itachi, se no ora saresti a far compagnia a tua madre- la rimproverò Madara –Sarò pure forte, come vuoi, ma non fai altro che farmi preoccupare!! Dimmi, come faccio a lasciarti andare se appena ti muovi rischi di morire?!-
-Me lo chiedo anch’io- sussurrò lei
-Quando riuscirai ad uscire di qui, e non rischiare di morire subito, allora magari, potrò rifletterci!- finì da buon padre, Madara. Lei sussurrò un scusa e provò a farlo ragionare
-Ma papà!-
-Niente ma! In camera tua, ora!- calcò bene l’ultima parola e Alyssa filò via prima che si arrabbiasse sul serio. Guardami nii-chan… da combattente spietato, sto diventando un padre esaurito in preda a la crisi adolescenziale della figlia pensò sconsolato mentre si sedeva in una sedia del tavolo.                                    
 
Alyssa si era cambiate ed ora guardava la finestra insistentemente.
-MA IO VOGLIO ANDARE A KONOHAAAAAAAAAAA!!!!!!!!-
-Ti ho sentito! Non andrai finché non riuscirai a rimanere viva prima di uscire da questa foresta!-
Alyssa sbuffò e si mise a gambe incrociate sul letto congiunse le mani e cercò di accumulare più chakra possibile. Grazie a quest’esercizio anche se per lei era veramente doloroso riusciva a controllare più chakra senza svenire. Anche se fu lo stesso Madara a consigliarli quell’esercizio, lui era un po’ contrario per i danni provocati al fisico di lei, per non parlare di quelli psichici per via del dolore. Ma lei era testarda e se c’era una parola che lei non conosceva era Arrendersi. (mi ricorda Naruto O.O ndSas’ke) (E tu che ci fai qui?! ndA) (scusa non faccio parte della storia? ndS) (Eeeeeeeee nella prossima… forse… chissà… ndA) (COME?! ME il più bello degli Uchiha lo lasci fuori?! ndS) (scusa?! I più belli Uchiha gli ho messi nella storia XD… u.u ndA) (-_____-“ nessuno mi ama -.-“ ndS) (Non è vero Sasuke-kun! ndSakura) (Sakura-chan!! ndNaruto) (Ehi! Ma non c’è un po’ troppa gente qui?!?! Andata via!! Mi rovinate la storia!! ndA)
 
La sera qualcuno bussò alla porta della ragazza che stava ancora a gambe incrociate. La porta si aprì e lei socchiuse leggermente un occhio. Era Itachi. Si sedette nel letto e subito Alyssa gli saltò addosso.
-Grazie- disse stringendolo forte. E poggiando la testa sul suo petto. Lui da prima non rispose… e non lo fece neanche dopo, e si liberò dall’abbraccio
-Perché sei così distante da me?- chiese Alyssa col volto basso
-Perché non ti voglio far soffrire- sussurrò
-Non so perché tu non voglia, ma… così mi fai soffrire ancora di più- disse infilandosi sotto le coperte, ma quando Itachi fece per andarsene lei lo tirò a se e gli diede un bacio a stampo .
-Questo è il mio ringraziamento, e un mio capriccio. Ora puoi andare. Notte- disse tirandosi le coperte a se. Nel frattempo il povero Itachi era sotto shock. Dopo che si riprese guardò la figura che cercava di dormire e che lo guardava di sottecchi.
-Mi dispiace- sussurrò prima di baciarla nuovamente e andarsene. Alyssa sospirò. Quanto voleva capire quel ragazzo!! Impresa impossibile, era così pieno di misteri e intrighi a non finire. Be almeno un piccolo bacio se l’era meritato, meglio di niente no? Almeno per ora.
 
 
 
 
 
 
Che romantico ‘sto capitolo! Sarai felice mia dolce Cate! Ho pensato a te mentre scrivevo l’ultimo pezzo, visto che mi hai detto che ami questa coppia. E ti ho anche messo Shinichi e Near! Comunque non temete compariranno anche nella storia. Il prossimo capitolo si intitolerà:
La malattia dell’Uchiha . Spero che questo vi sia piaciuto almeno un pochino! Scusate se è cortino. Grazie in particolare a Cichan per aver recensito lo scorso chap. Spero di aggiornare presto. Mi raccomando recensite in tanti, vi aspetto. Un bacione grande Ali :3