Erano passate settimane da loro tête-à-tête, finito con uno Yamamoto sconfitto che tornava a casa disperato.
Settimane da che il giocatore di baseball lo tormentava con i suoi 'ti amo'.
Settimane da quando erano rimasti soli per più di un minuto ed era tutto calcolato, perchè Gokudera non voleva proprio affrontare l'argomento.
Perchè soffrire ancora?
Poteva sentirgli dire mille volte che lo amava, lasciare che il cuore sobbalzasse e piangesse le lacrime che gli occhi non avevano e poi soffrire in silenzio, non credendogli; ma ora non ne aveva più voglia.
Non aveva più la forza di sentirsi felice e triste al tempo stesso.
Poi per quanto potesse negare, tutti mormoravano della sua nuova fiamma e per quanto lui negasse a sé stesso, rosicava e non poco.
Avrebbe solo voluto essere un po' meno codardo e dargli la sua risposta, in fondo che poteva succedere? Ormai lo sapeva!
Non che per lui fosse cambiato molto poi : continuava a spiarlo di nascosto, presenziare ai suoi allenamenti e alle sue partite.
E questa era l'ennesima : dal tetto riusciva a vedere distintamente il giocatore battere un home run dopo l'altro, fiero e capace.
Era così bello quando giocava, mentre fletteva i muscoli e spediva le palle chissà dove!
Di nuovo si chiese se era stato perdonato per la sua reazione brusca di qualche settimana prima : versargli dell'acqua calda addosso era stato un po' meschino, ma quell'idiota non voleva andarsene e in più si era premurato di dargli degli asciugamani, così che potesse asciugarsi.
Ridacchiò da solo, trovando lo scherzo divertente mentre la folla inneggiava ai suoi beniamini una volta ancora.
Perchè non sapeva essere là in mezzo, fiero della sua scuola?
Perchè non riusciva a sostenerlo alla luce del sole?
Beh la risposta ovvia era che lo amava.
Un altro home run, l'ultimo. ma non era dedicato a lui e non lo sarebbe mai stato.
Anche se la mazza sembrava rivolta a lui.
Sospirò e decise di godersi anche il dopo partita da lì ed evitare la folla, finendo una sigaretta dopo l'altra.
Non notò subito la porta del tetto aperta, né la presenza alle sue spalle, che prendendolo alla sprovvista lo abbracciò da dietro.
“ Hai visto? L'ultimo era dedicato a te! ”
Oh!... Quindi sapeva anche lo guardava da lì? Perfetto!
“ Assì? Era per me ? Ma che carino! ” - ironico e rosso in viso, decise di voltarsi a sbeffeggiarlo.
“ Sì, per te! ” - gli sorrise lo sciocco, baciandolo improvvisamente.
Il bombarolo si rese conto di non sapere più come rifiutare quei sentimenti, anche perchè, seppure illusori magari, lo rendevano felice.
“ Mmhh non so non si vedeva bene da qui...” - ma l'unica cosa che riusciva a pensare era ''La sua risposta! La sua risposta!''
“ Gokudera... Ti amo... lo sai vero? Lo hai capito vero?” - un altro bacio, poco casto, un po' come i primi ricevuti.
“ I-io ... io..." - e ancora non rispose troppo testardo e  restio ad accettare un compromesso; si limitò a voltarsi e fissare il panorama, senza però scrollarsi di dosso quell' abbraccio.