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Autore: hazzaslady    10/11/2012    2 recensioni
“Dicono che a volte la coincidenza sia una conseguenza del destino.
Non ci ho mai creduto, sinceramente, e mai avrei pensato di cominciare a crederci.”
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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26. Halloween.

(Hope)


«Cornetti caldi! Cornetti caldi appena presi al forno!» urlo entrando in casa.
Chiudo dietro di me la porta cercando di non far cadere a terra il vassoio.
Ellen si presenta subito davanti di me.
La fisso. «Che vuoi?»
Lei mi sorride dolcemente. «Che cosa posso volere, scema?»
Odio questi giochini del cavolo.
«Non lo so, un nuovo iPhone? Senti io i soldi per comprartelo non li ho quindi vedi di procurarteli da sola e...»
Mi interrompe. «Cornetti!» dice allungando le mani verso il vassoio.
La guardo confusa, si è fumata qualcosa? «Sì, sono dei cornetti questi.»
«Lo so che sono cornetti. Cornetti!» ripete con lo stesso tono di prima.
Scuoto la testa e mi dirigo verso la cucina posando il vassoio sul tavolo. 
Noto che Ellen mi segue. «Ellen, che cosa vuoi?»
«I cornetti! Dammi i cornetti!» comincia a lamentarsi.
Inarco un sopracciglio. «Che ci voleva a dirlo? Prenditelo!» dico indicandoli.
Apre entusiasta il vassoio e prende in mano il suo adorato cornetto. 
«Cosa c’è dentro?» mi domanda.
«Nutella.» rispondo prendendone uno.
Sta per dargli un morso ma si blocca. «Nutella?!»
Annuisco dando un morso al cornetto. «Sì, nutella. Quindi?»
«Ma sei impazzita?»
Perché dovrei esserlo? «No, sono normale.»
«A me non piace la nutella!» esclama incazzata.
Tossisco e sbarro gli occhi. «Non ti piace la nutella? Ellen, sei umana?»
Sorride sarcasticamente.
«Ah-Ah! Molto divertente. Non è che non mi piace, mi piace, ma con determinate cose, sono particolare in queste cose.»
Ha un senso questa cosa? Boh.
«No, tu sei solo strana, te lo dico sempre.»
Comincia a lamentarsi e lo riposa nel vassoio. «Bene, senza colazione!»
«Ma che ti costa provare a mangiarlo? Ce, io non lo so.» dico.
Non mi risponde e si avvia verso il frigo. «Lasciamo stare va!»
Questa ragazza è molto strana. 
Faccio spallucce e ritorno a mangiare il mio buonissimo cornetto.
«Buongiorno!» esclama insonnolita Connie entrando in cucina.
Le faccio un cenno con la testa ed Ellen con la mano mentre continua a cercare qualcosa da mangiare dentro il frigo.
«Ma la spesa?» domanda.
«Ho dimenticato di farla ieri.» risponde Connie sistemandosi i capelli.
«Cosa?!» esclama.
«Capita a tutti di dimenticarsi di fare delle cose.»
Ellen sbuffa e si siede a tavola, limitandosi a bere un po’ di succo d’arancia.
«Comunque Connie ci sono i cornetti se vuoi.» le dico indicandoli.
«Mattinata, Hope?» mi domanda.
«Diciamo di sì, non riuscivo a dormire e quindi mi sono svegliata presto.»
 
«Louis, come sarebbe che non puoi uscire con me oggi?» urla Megan entrando in cucina come una furia con il cellulare in mano.
Spostiamo tutte lo sguardo su di lei, preoccupate.
Non urla quasi mai con Louis, il che la cosa è molto preoccupante.
«Tu ieri mi avevi promesso che questo pomeriggio saremmo andati in giro per negozi in centro! Louis, me lo avevi promesso!»
Sentiamo la voce di Louis farfugliare qualcosa dall’altra parte della chiamata, ma non riusciamo a capire cosa di preciso.
Da quello che ho capito Louis le ha promesso che dovevano uscire oggi ma ora lui ha annullato tutto.
«Fai come vuoi Louis, ciao!» dice staccando la chiamata e sedendosi.
«Successo qualcosa?» le domanda Ellen.
«Louis delle volte è peggio di una ragazza con il ciclo!» sbuffa.
Boo è lunatico? Interessante, lo scriverò su twitter al più presto.
«Ah, i ragazzi, rovinano sempre tutto.» sospira Connie appoggiando il mento sul palmo della mano.
«Chi li capisce, merita la mia stima.»
«Buongiorno!» esclama sorridente Alexis entrando.
Le sorridiamo e ritorniamo al nostro discorso. «Non prendertela, Meg.»
«Ma io non me la sto prendendo, vi pare?» risponde bevendo un po’ d’acqua.
«Che poi io pensavo che fosse Zayn quello lunatico tra di loro.» dico.
Alexis si blocca di colpo cominciando a picchiettare la mano sulla sua fronte.
«Stupida, stupida, stupida!» si ripete scuotendo la testa.
La guardiamo confuse. «Qual è il tuo problema?» le domanda Megan.
Dopo qualche minuto alza lo sguardo verso di noi. «Nessun problema.»
«Perché allora ti ripeti che sei stupida?» le chiede Ellen.
«Fatti miei, lasciate stare, non posso dirvi nulla.» risponde addentando una mela.
Una mela? No, io ho preso i cornetti per niente?
«Da quando non puoi raccontarci i fatti tuoi?» le domanda Connie.
«Da ora, sono molto riservata lo sapete.»
Scuoto la testa. «Veramente, no. Almeno non con noi.»
Sospira, prende il cellulare e si alza dalla sedia andando in soggiorno.
«Un’altra strana.» dice Connie alzandosi per mettere nel lavandino la tazzina del caffè.
Diciamo che questi cornetti, non li sta mangiando nessuno.
Mi pulisco le labbra. «Ehi, quasi dimenticavo. Buon Halloween
Come ho fatto a dimenticarlo? Oggi è il 31 ottobre, ovvero, Halloween. Non ho mai amato questa festa a dire il vero, ma mi piace passare la serata a casa al calduccio, con le ragazze, in compagnia di un bel film horror da vedere.
Diciamo che è ormai una nostra abitudine passare Halloween così.
«Giusto, oggi è il 31 ottobre.» dice Connie ritornando a sedersi con noi.
«Connie, ti rendi conto che il lavandino sta per scoppiare? Quando decidete a lavare i piatti?» dico indicando il lavandino.
«Perché dovremmo farlo noi?»
«Io li ho lavati ieri quindi ora tocca a voi.»
«Che schifo!» esclama Ellen.
Una cosa che odiamo fare tutte: lavare i piatti.
«Perché abbiamo una lavastoviglie allora?» domanda Connie.
«Per bellezza.» rispondo sorridendo.
«Che spreco.»
Scuoto la testa. «Che abbiamo intenzione di fare stasera?»
 
(Alexis)
 
 
Ricompongo il numero per la terza volta, non vuole proprio rispondere.
Sbatto impazientemente il piede per terra. «Rispondi?!» sussurro.
Uno squillo.. Due.. Tre.. Quattro.
“Umh. Pronto?”, risponde.
Alleluia. «Finalmente Malik. Ma dove avevi il cellulare?»
“In giro per la casa. Sai che casa nostra è molto grande.”
«No, casa vostra è peggio di uno zoo, ecco perché non trovate la maggior parte di cose che cercate ogni volta.» 
Sento una risata. “Perché mi hai chiamato? Sentivi la mia mancanza?”
Che bella battuta, Jawaad.
«Come no. Ho riflettuto tutta la notte sul favore che mi hai chiesto di farti ieri e sono arrivata alla risposta, dovrei parlarti.»
Sento dei bisbigli.
«Zayn?»
Non si degna ancora di rispondere, il mio amicone.
«Jawaad?»
Niente.
«Malik?!» alzo il tono della voce.
“Eh? Ah sì. Emh, scusa ma non posso parlare adesso, ci sentiamo!”
Mi stacca la chiamata.
No, un momento.
Ha staccato la chiamata?
A me?!
«Vaffanculo!» dico mettendo il cellulare in tasca.
Promemoria: mai fare dei favori a Zayn Malik.
«A chi mandi a quel paese?» mi domanda Ellen uscendo dalla cucina.
«A Z..» mi blocco. «Alla Zia! Mi ha detto che... non ha importanza.»
Mi guarda confusa. «Ok?!» va a sedersi sul divano, accendendo la tv.
«Io direi di guardare come ogni anno un film horror come facciamo tutti gli anni, no?» domanda Hope uscendo insieme alle altre dalla cucina.
«Film horror? Oh dio!» esclama Ellen.
«Ed ecco che ha paura.»
«Io non ho paura, Wilson. Mai avuta.» dice sicura di se.
«Devo avere qualche bel film da qualche parte.» dice Hope avvicinandosi alla pila di dvd posta vicino la tv.
«Io cerco se fanno qualcosa alla tv stasera.» dice Megan prendendo la guida televisiva dal porta giornali.
«C
he ne dite se chiediamo ai ragazzi di unirsi a noi?» domanda Ellen.
«Non penso sia il caso, Louis ha detto che sono impegnati.» dice Megan.
«Che rompimento, con loro ci divertiamo di sicuro!» dico.
Hope si gira. «Ragazze, che problemi vi fate? Abbiamo sempre passato questa serata noi cinque sole, qual è il vostro problema ora? Non passiamo del tempo insieme da un bel po’, mi mancano le nostre serate insieme.» dice.
Ha ragione, ultimamente non passiamo più del tempo insieme come prima.
«Ci sto.» dico.
«Hai ragione Hope.» dice Ellen.
«E film horror sia!» dice Connie.
Hope sorride e si rigira continuando a cercare fra i dvd.
«Prova a guardare se fanno qualcosa su mtv.» dice Megan ad Ellen e subito sfogliano le pagine fino ad arrivare a quella di mtv.
«Io non trovo un bel niente, ragazze. Sono tutti film idioti.» dice Hope.
«Questa sera un film su mtv lo fanno, dal titolo sembra interessante.»
«Dicci tutto, Megan.» dice Connie.
«Si chiama "Swimfan: la piscina della paura", la trama è interessante.»
«Sì, vediamoci questo.» diciamo io, Connie ed Ellen.
«La piscina della paura? Che titolo idiota, solo Zayn ha paura di una piscina!» dice Hope, ridendo.
 
(Liam)
 
 
Scuoto la testa.
«Non basta presentarsi da loro travestiti in modo strano e urlare "buh" non appena aprono la porta, lo fanno i bambini quello.»
Niall annuisce. «Hai ragione, Liam. Dobbiamo organizzare qualcosa che le faccia spaventare veramente, sarà difficile ma possiamo farlo.»
«Rieccomi ragazzi.» dice Zayn ritornando dalla sua chiamata.
«Chi ti ha chiamato?», gli domanda Louis incuriosito.
«Sempre che ti fai gli affari degli altri, vero Will?»
«Con calma, Jaw.» risponde alzando gli occhi al cielo. «Comunque io ho le chiavi di casa delle ragazze! Me le ha date Megan.» esclama Louis.
«Perché ti ha dato le chiavi di casa loro?» domanda Harry.
«Per le emergenze.» fa spallucce.
«Possono servirci, Hope mi ha detto che ogni Halloween lo passano a casa a guardarsi un film horror, da sole.» dico.
«Film horror, da sole? Mi sembra perfetto, ottima atmosfera.» dice Niall.
«Sono difficili da fare spaventare le ragazze.» dice Zayn.
In effetti ha ragione.
«Insomma, non sarà così difficile.» dice Harry.
«Qualche idea, Harry?» gli domandiamo.
Annuisce. «Statemi a sentire...» comincia a raccontare.
 
 
«E’ un ottimo piano! Come ti è venuto in mente?» domanda incredulo Louis.
«Anni e anni a vedere film horror servono.» risponde Harry.
«Ragazzi se ci impegniamo viene fuori uno scherzo di Halloween stupendo! Il migliore che abbiamo mai fatto!» dice Niall entusiasta.
«Niall?» lo chiamo.
Si gira sorridendo. «Sì Liam?»
«E’ il primo scherzo di Halloween che facciamo.»
 
ore 20:00.

(Hope)
 
 

«Non è bello il mio pigiamino?» dico dondolandomi da destra a sinistra.
Alexis ed Ellen si girano e cominciano a ridere. «Stupendo!»
Le guardo male e gli faccio la linguaccia. «Sarà bello il vostro, tzè.»
«Esattamente! Il mio pigiama è stupendo.» dice Ellen girando su se stessa.
«Il mio ha swag, idiota!» le dico guardandola male.
«Il mio è lo swag!» ribatte.
«La smettete di litigare per i vostri pigiami? Le pizze arriveranno a breve e voi cosa fate? Litigate per vedere quale dei vostri pigiami ha più swag.» dice Connie.
«Ma infatti! Bah, siete delle bambine.» scuote la testa Megan. «Comunque il mio ha swag.»
Io ed Ellen la guardiamo male ma prima che rispondiamo suonano alla porta.
«Pizze!» esclama entusiasta Ellen, andando ad aprire.
«Buona sera ragazze.» dice un fattorino della nostra stessa età.
«Ciao!» dico avvicinandomi alla porta.
«Ho cinque pizze da consegnare.» dice sorridendo.
Porge le pizze a Connie che le appoggia sul tavolinetto vicino alla tv. 
Prendo i soldi. «Ecco a te.»
Sorride. «Serata film horror?»
Annuisco. «Si nota vero?», domando.
Ride. «Abbastanza. Buon divertimento.» risponde sorridendo.
Chiudiamo la porta e ci fiondiamo subito sul divano, prendendo le pizze.
Ci sintonizziamo su mtv, il film sta per iniziare. «E vediamo questo film!»
Spegniamo le luci e il film inizia.
Come inzio mi sembra già una cazzata.


 
«No, ma si è pure messo a piovere. Fuori sta diluviando, atmosfera stupenda!» dice Megan guardando fuori dalla finestra.
Ottimo, ci voleva pure il temporale.
«Speriamo solo che non tolgano la luce.» dice Connie stringendosi sempre di più nella coperta di lana, comincia a fare freddo.
Il film si sta rivelando una vera è propria cavolata, adesso è spuntata una ragazza che si chiama Madison ed è fissata con questo qui, è convinta che stanno insieme, ossessionata. Questo è un film horror? 
«Troia, troia, troia.» ripeto indicando lo schermo.
Tutte si mettono a ridere. «Film horror con te non se ne possono vedere!»
Rido. «Ma è una troia! Quello è impegnato e lei ci rompe.»
Questa ragazza è troppo ossessionata.
"Madison osserva ogni vostro movimento."
Io dal titolo mi immaginavo qualche morto in piscina, dato che si chiama piscina della pa...
Come non detto. «Finalmente un morto!» esclamo.
Bum. Vedo lo schermo diventare nero. 
«Che è successo?» domando.
Ci guardiamo. «Forse mi sono seduta sul telecomando.» dice Megan.
Si alza dal divano ma non trova nessun telecomando.
«Megan, il telecomando è sul tavolinetto...» dice Alexis indicandolo.
Megan lo prende e cerca di accendere la tv ma non si accende.
«Minchia, e siamo apposto!» dico sbuffando.
Un forte tuono ci fa saltare.
«Oh dio!» urliamo.
«Connie, per favore, vai ad accendere la luce?» domanda Ellen.
«Subito.» risponde Connie alzandosi dal divano e dirigendosi verso l’interruttore della luce. 
«Dio, che freddo che fa stasera.» dico stringendomi di più nella coperta.
«Connie, quanto ci vuole per accendere la luce?» domanda Alexis.
«Emh, ragazze?» ci chiama Connie.
«Dicci tutto.»
«La luce non si accende!»
Cazzo cazzo cazzzzzzzzo.
«Come non si accende?!»
«Non si accende!» esclama.
Vado verso di lei. «Fai fare a me!» dico.
«Ti pare che non so accendere la luce?» dice alzando un sopracciglio.
Provo ad accenderla. «Cazzo!» esclamo. «Non si accende!»
«E che avevo detto io?» dice Connie.
«Ragazze, sarà andata via la luce.» dice Megan.
Annuisco. «Di sicuro», dico.
Sentiamo il rumore del vento che sbatte contro le finestre.
«Ahhh!» urlano Alexis ed Ellen nascondendosi sotto la coperta.
«Ok...» dicono Connie e Megan ritornando sul divano.
«Io non ho paura, io non ho paura, io non ho paura.» mi ripeto tra me e me.
Sposto lo sguardo sulla finestra e vedo qualcosa passare velocemente.
«Oddio!» urlo. «Che cos’era quello?» urlo ancora di più.
«E meno male che non avevi paura.» mi dice Ellen.
La fulmino con lo sguardo, sto per ribattere ma vengo interrotta.
Un cellulare comincia a squillare.
Un cellulare messo sul tavolinetto.
Quello mio.
Guardo lo schermo illuminarsi.
«Rispondi, no?» dice Connie.
«Emh.» rispondo.
«Cosa?» domanda Megan.
Sconosciuto.
«Segna sconosciuto.» dico con voce tremante.
Minchia, minchia, minchia.
Qui la cosa si fa preoccupante.
«Rispondiamo?» domando alle altre che annuiscono.
Prendo il cellulare e schiaccio il pulsante verde.
«Pronto?...»
Silenzio.
Cazzo, cazzo.
«Pronto?» insisto.
«Osserviamo i vostri movimenti.» dice sussurrando qualcuno.
Oh, porca puttana.
«Madison?!» urlo.
Connie mi guarda male. «Che c’entra Madison, ora?» domanda.
«Lei osservava tutti i movimenti di quello là di cui non ricordo il nome.»
Ritorno al cellulare.
«Pronto, sconosciuto?»
Stacca la chiamata.
«Ahh!» urla Ellen. «Me la sto letteralmente facendo sotto!»
«Il bagno è sopra, Ellen.» dice Megan indicandole le scale.
«Sta attenta perché lui osserva ogni tuo movimento.» dice Alexis.
Scoppiamo a ridere per qualche minuto.
«Divertente.» dice Ellen.
Il rumore di una porta che cigola ci fa saltare sul divano.
«Minchia!» urlo.
«Oddio!» urla Alexis.
«Adesso sì che ho veramente paura!» urla Connie.
«Non si vede niente!» urla Megan.
«Chi c’è qui dentro?» domanda Ellen con voce tremolante.
Sento dei passi e poi delle risate in sottofondo.
«Ragazze, cosa ci trovate di divertente da ridere?» domando.
«N-noi, n-non stiamo rid-ridendo, Hope...» risponde Alexis.
Se loro non stanno ridendo, perché sento queste risatine? 
Urlo. «Non ho mai avuto paura di come la sto avendo ora!»
«Anche Hope ha paura, notizia shock.» dice Ellen.
Megan comincia ad urlare. 
«Megan, p-perché urli?» domanda Connie.
«Ok ragazze, lo scherzo è bello quando dura poco, capisco che hai paura Ellen ma non c’è bisogno di toccarmi la caviglia.»
«Sei impazzita Megan? Io non sono nemmeno vicino a te...»
Rimaniamo in silenzio guardandoci intorno. 
Se prima avevo paura, ora è aumentata ancora di più.
Prendo un cuscino. «Chi diamine c’è qui dentro?» urlo.
«Vuoi uccidere un assassino con un cuscino, Hope?» domanda Alexis.
«Sempre meglio di niente!»
I forti tuoni stanno cominciando a fare paura e sento una musica in sottofondo...
«Chi ha questa musica messa? Vi sembra il caso, ragazze?»
«Hope! Non abbiamo nessuna musica messa!» urla Connie.
Oddio.
«Controlliamo la casa, ragazze...» propongo.
«Ci dividiamo?» domanda Megan.
«No! Nei film horror quando si dividono muoiono tutti!» dice Alexis.
Annuisco. «Io vado su.»
«Io, Megan e Alexis rimaniamo qui.» dice Ellen.
«Allora io vengo con te, Hope.» dice Connie.
Cominciamo a salire le scale piano, prendendoci la mano.
«Aiuto...»
«I cellulari non prendono più...» sussurra Connie.
Con un piede apro la prima porta, la stanza di Ellen.
«Nessuno.»
«Come fai a dirlo? Non si vede niente!» dice Connie.
Diamine, è vero.
«Lo prevedo, Connie.»
Sentiamo dei passi. 
«Cazzo!» urlo aggrappandomi al braccio di Connie.
«Non ucciderci, oddio, oddio!» comincia a piagnucolare Connie.
I passi si fanno più vicini, alle nostre spalle.
«Ti ho voluto bene, Connie.»
«Ti ho voluto bene anche io, Hope.»
«Buh.» sussurra qualcuno dietro di noi.
Ci giriamo lentamente.
Sto per morire, addio mondo.
Voglio dire che ho sempre amato tutti.
Le ragazze.
I miei genitori.
I miei parenti.
Il mio gatto.
Mia cugina Charlie.
Ho amato tutto il mondo!
Sono giovane per morire.
Teniamo gli occhi chiusi, ma in quel momento ritorna la luce.
Li riapro lentamente.
«Ciao ragazze.» dice tutto contento Harry.
Harry? Che cazzo ci fa lui qui? 
«Era tutto uno scherzo!» dice ridendo.
Che cosa?! Uno scherzo?! 
Sento delle risate provenire da giù.
«Comincia a correre.» dico a denti stretti.
Non se lo fa ripetere due volte che già corre verso la scala.
Io e Connie lo inseguiamo.
«Bastardo!»
«Ehi, andiamoci piano con le parole.»
«Ma cosa!» urla Connie continuando ad inseguirlo.
Scendiamo velocemente le scale e ritroviamo gli altri che ridono come dei pazzi, tenendosi i fianchi.
«Dio! Dovevate vedere le vostre facce!» dice Niall.
«Vaffanculo!» urlano le altre continuando a picchiarli.
Mi catapulto su Harry cominciando a picchiarlo con un cuscino.
«Cretino!»
«Mi stai davvero prendendo a cuscinate?» domanda ridendo.
«Non lamentarti, dovrei ucciderti, altro che cuscinate!» gli urlo.
Che razza di coglioni, come hanno potuto.
«Vaffanculo Louis, mi sono spaventata a morte!» urla Megan tirandogli i cuscini che erano sul divano.
«Vaffanculo!»
Louis ride. «Amore, dai, calmati, era uno scherzo.»
«Ma vaffanculo! Stavo morendo io.»
«Liam! Niall! Zayn! Vaffanculo!» urlano le altre.
Fanno innervosire di più, perché continuano a ridere.
«Non ridete!»
«Hope, basta prendermi a cuscinate!» dice Harry.
«No, te lo meriti, dio mio, pensavo di morire io!»
Ride ancora di più. «Lo scherzo è riuscito bene.»
«Ma perché mi parli? Non ti ho detto che non volevo più parlarti?»
Mi guarda male. «Sei tu che sei sopra di me e mi picchi pure.»
Mi mordo il labbro dandogli un’altra cuscinata. «Fanculo Styles!»
D’un tratto la porta d’ingresso si apre, e all’entrata c’è qualcuno con il cappuccio messo, in modo da non farsi vedere la faccia.
Urliamo tutti.
Si toglie il cappuccio. «Ehi, sono io, tranquilli!»
è Hannah.
Tutti si mettono una mano sul cuore.
«Oddio, Hannah».
Hannah?!
«Ahhh!» urlo.
Tutti si girano verso di me guardandomi confusi.
«Scusatemi, mi ero spaventata.» dico.
«Comprendiamola.» sussurra Connie mettendosi a ridere.
Hannah guarda Harry.
Harry guarda Hannah.
Hannah guarda me.
Io guardo Hannah.
Harry guarda me.
Io guardo Harry.
«Amore? Che ci fai sotto ad Hope?» domanda Hannah sconvolta.
Oh, cazzo. 
Ci alziamo subito da terra.
«Niente di preoccupante, Hannah!» dice Harry lanciandomi un’occhiataccia.
Non è colpa mia se stavo morendo per colpa del loro scherzo.
 

 
ore 22:30.
 
 
«Non avevamo mai fatto uno scherzo così bello!» dice Niall prendendo un pezzo di pizza. «Dovete sentirvi onorate, insomma.»
Onorate? Ma quale onorate!
«Ci vendicheremo presto.» dice Ellen.
«Vedremo.» risponde Niall sorridendole.
Scoppiamo a ridere. «Devo ammettere, è stato forte!» dice Megan.
«Perché l’abbiamo organizzato noi.» dice Louis.
«Come si vanta!» dice ridendo Alexis.
«Ehi, è normale eh.» dice Zayn.
Harry ritorna dentro casa. «Si muore dal freddo fuori.»
«Hannah?» domanda Niall.
«E’ andata a casa, doveva dirmi una cosa e siccome non ci ha trovati a casa ha subito pensato che eravamo qui.» risponde.
E quindi deve sempre rompere le palle, ecco la verità.
Mi avvicino a Liam.
«Liam? Ci sei?» gli passo una mano davanti gli occhi.
Scuote la testa. «Certo Hope, non sono mica con la testa fra le nuvole come qualcun’altra.» dice spostando lo sguardo verso Connie.
Connie a quell’affermazione toglie lo sguardo dal cellulare.
«Liam, mi sa che dobbiamo farci una lunga chiacchierata...» gli sussurro.
 



Ayeeee.
Sono viva, sì.
Come ho scritto sopra, scusate per il mio enorme ritardo nell
’aggiornare ma sapete, gli impegni..
No, ok. Non avevo nessun impegno ma non avevo ispirazione.
Finalmente aggiorno però! 
Il capitolo è ispirato veramente alla sera di Halloween che ho passato con le ragazze.
Ma ovviamente... mancavano loro. Depression.
Questa volta nessuna gif sjdksksl ma un
a foto molto.. molto insomma.
Cosa ve ne pare del capitolo? 
Mette ansia vero?
Bene, era il mio intendo.
LOL.
Buona continuazione, adioos.

Ella.
   
 
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