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Autore: CHOU    28/05/2007    4 recensioni
E se Sirius pottesse tornare in vita? E se Remus fosse pronto a rischiare la sua vita per riaverlo indietro? Per poter avere una occasione per dirgli finalmente ti amo.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Un uomo vicino ai quarant’anni stava immobile davanti a un enorme casa: Grimmauld Place.

Stancamente si passò una mano nei capelli castani. Soffriva. Soffriva come poche volte gli era capitato. Lui non c’era più. La sua ragione di vita era scomparsa, stavolta per sempre.

Alzò gli occhi ambrati al cielo scuro, stava per piovere.  Meglio, meglio così, almeno le lacrime si sarebbero confuse tra le gocce di pioggia.

Spostò di nuovo lo sguardo sulla casa, poteva vedere le luci illuminate della sala. Sapeva che tutti gli altri erano lì e che si stavano chiedendo che fine avesse fatto. Ma non ce la faceva proprio ad entrare. Ogni oggetto di quella casa gli ricordava lui, ogni singola cosa gli  ricordava che l’aveva perso per sempre. L’uomo sentì un odio smisurato crescere dentro di se per Bellatrix Lestrange.

Perché , perché non poteva essere caduta lei dietro il velo. Perché Sirius?

#Se non fosse stato per Harry e la sua dannata mania di aiutare tutti facendo tutto da solo lui sarebbe ancora vivo!#...calmati Ramus, sai benissimo che Harry non c’entra, sai benissimo che è inutile incolparlo, sai benissimo che queste sono tutte parole dette al vento. Sai benissimo che in realtà ce l’hai solo con te stesso. Hai sbagliato molte volte ripromettendoti di riscattarti…ma non l’hai mai fatto.

Sei un codardo, altro che lupo mannaro! Codardo…non nelle battaglie, codardo nella vita.

Hai sprecato la tua giovinezza dietro una parola: AMICIZIA.

Ti sei nascosto dietro a una parola falsa. Si falsa. Falsa perché non era amicizia quello che ti legava a sirius. Amore. Ecco il termine giusto, ecco la parola che hai tenuto nascosta per tutto questo tempo in un angolino del tuo cuore.

Ora lui e morto, morto convinto di avere Harry come figlioccio, convinto di avere te come amico, convinto che nessuna l’abbia mai amato…

Ti ricordi quale era una delle sue paure più grandi? Domanda inutile…come puoi dimenticare…

FLASHBACK

Un’ avvenente ragazzo sui 16 anni si era seduto sul letto a baldacchino di Remus.

“ Sirius…cos’hai?” il licantropo aveva alzato gli occhi dal libro che stava leggendo. I suoi occhi ambrati avevano incontrato quelli tempestosi di Sirius.

“Io…io sono solo” la voce del moro uscì in un sussurro. Gli stava costando molto quella confessione,Remus lo conosceva ormai da tempo e sapeva che al ragazzo non piaceva mostrare il lato più debole di  lui.

“Non sei solo! Ci siamo noi malandrini” ribatté piccato Moody.

“Lo so. Io intendevo che nessuno mi ama. Tutte le ragazze che frequento non sono innamorate di me. Sono solo un bel ragazzo.! “La voce era triste e sincera.

#Io,io ti amo!#

“Vedrai che troverai qualcuno che ti sappia amare. Non devi preoccuparti, sei un ragazzo fantastico. È impossibile non amarti”vigliacco!!! Possibile che  anche in un momento del genere non riesci a essere sincero con lui? Vigliacco!!!

“ Non voglio morire solo. Mi fa paura sapere che dopo la mia morte sarò dimenticato. L’unica cosa che vorrei è morire con la certezza che qualcuno mi ama. Solo questo.”

FINE FLASH BACK

A questo ricordo gli occhi si riempiano di lacrime. Neppure l’unico suo desiderio sei riuscito a realizzare. Neanche quando l’hai visto morire sei stato capace ad ammettere che l’amavi.

Intanto la pioggia h iniziato a cadere bagnando i tuoi miseri abiti. Ma che importa.

La porta di Grimmauld Place si apre. Molly ti corre in contro. E tu non puoi far a meno di ringraziare la pioggia che cancella le tracce del tuo dolore.

Sei dentro. La sala è calda ma tu senti solo un grande gelo dentro.

“Dov’è harry” la tua voce è ferma. Bene.

“ E’ distrutto dal dolore. Si sta colpevolizzando. Continua a ripetere che è colpa sua se Sirius è morto. Poverino, a noi manca molto…ma non possiamo paragonare il nostro dolore con il suo.”

La tua bocca si apre in una espressione amara. Improvvisamente senti crescere la rabbia verso il ragazzo. Si sta colpevolizzando? Fa bene! Sta soffrendo più di tutti noi, povero caro? Ipocrita!  

Ormai hai perso la tua proverbiale calma e pacatezza. La bestia che in te sta prendendo il sopravvento. Devi stare lontano da Harry in questo stato. L’uomo che c’è in te sa che non è colpa sua. Il lupo che c’è in te sa che stai soffrendo, sa che sei arrabbiato. Sa che è più facile prendersela con Potter che con se stessi.

Ti informi dov’è Silente. Nel suo ufficio. Magnifico.

Non puoi aspettare altro. Con uno schiocco di smaterializzi lasciando tutti i presenti straniti. Sei consapevole di non esser più in te.

Dopo pochi secondi sei nella foresta proibita. L’istinto ti porta subito sulla direzione giusta.

Silente è davanti a te. Gli occhiali a mezza luna sono sulla scrivania. Senti i suoi occhi azzurri che ti scrutano come per leggerti dentro. Sentì qualcosa dentro di te rompersi e, finalmente, le lacrime che hai faticato tanto a trattenere scorrono libere sul tuo volto. Non ti importa niente se questo non è un comportamento da Remus Lupin. In questo momento ti senti solo un uomo disperato. In questo momento sei tornato il ragazzo timido che camminava nei corridoi di  Hogwarts affianco ai suoi tre inseparabili amici.

Silente stava fermo ad aspettare che il ex professore di difesa contro le arti oscure finisse di sfogarsi. Il vecchio preside sapeva cosa legava Remus a Black, l’aveva sempre sospettato ma quando era successa la storia del bolide truccato ne aveva avuto la conferma.

FLASHBACK

Serpeverde contro Grifondoro. La partita dell’anno. Tutto era perfetto: il tempo, il gioco, il risultato.

I grifoni erano in vantaggio e le serpi non potevano permetterlo. Dovevano assolutamente vincere. Presto fatto. Uno dei tifosi verde argento aveva stregato il bolide per colpire James, ma Sirius l’aveva intercettato e si era lanciato a fare da scudo all’amico. Il bolide l’aveva colpito alla nuca facendolo svenire. La caduta era stata brutta. Una spalla lussata e una gamba rotta.

Il moro era stato subito portato in infermeria e silente l’aveva raggiunto per vedere come stava. Poco dopo era stato raggiunto da un Remus piuttosto trafelato per la corsa. Il ragazzo dagli occhi ambrati si era subito buttato sul lettini dell’amico in piena crisi di disperazione. Il preside aveva intuito che lo strano comportamento di Lupin era dettato da qualcosa di particolare, per questo aveva impedito ad altri visitatori di entrare. Intanto luna storta stava accarezzando i capelli di felpato guardandolo con uno sguardo dolcissimo. Aveva temuto il peggio.

FINE FLASH BACK

Remus Lupin era tornato in se, si era tranquillizzato e stava compostamente seduto su una delle poltrone di silente. Al vecchio mago si strinse il cuore. Gli dispiaceva vedere ridotto così uno dei suoi ex allievi preferiti. Albus aveva sempre avuto un debole per il licantropo e proprio guidato da questo suo attaccamento che decise di rivelargli una delle più potenti e pericolose magie che il mondo magico aveva. Neanche Voldemord sapeva della sua esistenza. L’incantesimo veniva tramandato da custode in custode. Fin ora nessun guardiano aveva rivelato la sua esistenza, ma presto questo sarebbe cambiato.

“Ascoltami bene Remus. Come mio padre prima di me, sono un guardiano di una magia potente e pericolosa. Il mio compito è quella di custodirla e tramandarla a qualcuno degno di fiducia. Circa mille anni fa un influente stregone si innamorò follemente di una ragazza mortale. Un tragico giorno ,però, la ragazza morì prematuramente a causa di un morso di serpente. Il mago non riuscì a salvarla e si ripromise di riportarla in vita. Passarono molti anni ma il dolore era ancora forte e ciò permetteva allo stregone di continuare le sue ricerche. Dopo anni di studi riuscì a creare un incantesimi per richiamare in vita l’anima della persona defunta. Ora, come ben sai è impossibile far resuscitare un morto, la pozione serviva soltanto a comunicare con lo spirito e a convincerlo a tornare nel mondo dei vivi. Purtroppo non è così semplice come appare. L’anima per poter tornare deve volerlo immensamente e provare dei forti sentimenti per chi l’ha richiamato. Lo stesso vale per chi recita l’incantesimo. Inoltre il defunto farà resistenza, questo perché ,nell’aldilà una persona si crea il suo mondo perfetto senza dolore.

Come avrai potuto capire è potente. Il rischio sta nel fatto che se chi pratica la magia non riesce nel suo intento muore.”

Lupin guardava Albus nel gli occhi cercando di capire ce quello che gli stava dicendo fosse vero oppure no. Si era vero. Lo si poteva leggere nella serietà  nel volto di silente. Era vero. Era vero…ERA VERO.

C’era ancora una possibilità.

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE ciao a tutti^^ questa è la mia prima ff sul mondo hp. È un esperimento quindi se la storia non piace provvederò a cancellarla. Ringrazio già chi la dovesse leggere e commentare. Spero che in molti mi lascerete una recensione un bacio veg

  
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