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Autore: secretdream    12/11/2012    1 recensioni
Inizialmente era un compito di scuola, poi è stato revisionato e portato sul pc dove l'ho segnata come one-shot chiamata "il pollo innamorato...adesso è diventata una raccolta intitolata "polli alla riscossa"...spero che vi divertano queste vicende abbastanza banali, ma a cui terrei deste un'occhiata.
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Vi ricordate dove abbiamo lasciato Gally Spenny e Bel Pollastro?

In un cottage con le loro dodici uova e tutti gli ex polli di Charlie.

Ma non è qui che voglio arrivare io, perché in questo racconto i protagonisti saranno quelli che un tempo facevano da semplici comparse, sullo sfondo del semi-dramma dei novelli sposini.

Chi, vi starete chiedendo voi? Beh...una è la gallina superficiale che aveva indotto la povera Gally a tentare il suicidio; mentre l'altro è un pollo dalla cresta floscia nonché unico, sincero amico di Bel Pollastro.

I loro nomi, Polla Ciale e Crispy Flosci.

Per fare in modo che capiate al meglio la storia, dovremo tornare indietro nel tempo, più precisamente a quando Bel Pollastro inseguiva Gally che inseguiva un cane che (fortunatamente per loro) in quel momento stava inseguendo un sogno; a quei tempi ero solo un narratore pivello, quindi permettetemi di rimediare ricominciando da lì.

 

Era una calda giornata d'estate e Ciale stava tranquillamente appollaiata davanti ad un vetro che rifletteva la sua immagine.

La gallina, si rimirava ammirata, e ogni tre nanosecondi, ripeteva di non aver mai visto animale più splendido di quello che le si parava davanti.

<< Ma come sei sexy bellezza, gallina più bella di te non se ne trova proprio da nessuna parte ormai >> si lodava da sola aprendo il becco perfetto in una smorfietta da gallinella allappata.

 

C'era proprio da ammetterlo, il nostro povero Charlie aveva comprato dei polli fuori dal normale.

Comunque sia, la gallina andò avanti ad elogiarsi per diversi minuti mentre, nascosto dietro ad un minuscolo gruzzoletto di fieno, che fungeva da poltrona, l'innamorato Crispy Flosci concordava silenziosamente con tutto ciò che usciva dalla bocca di Ciale, osservandola con occhi sognanti e pieni d'amore.

Crispy, aveva da poco scoperto di essersi invaghito della gallina in questione, che però non sembrava degnarlo d'un solo sguardo: davanti ai suoi occhi, era consapevole di apparire più insignificante del terreno che le sue zampe altezzose calpestavano tutto il giorno. Eppure...da quando Charlie l'aveva messo nel suo stesso pollaio, sul cuore del povero pollo, nella sua mente, davanti ai suoi occhi, ovunque era tatuato il volto di Ciale che aveva occhi per chiunque meno che lui.

Ciò, caricava Crispy di una tristezza interiore che lo lacerava lentamente; fuori sembrava intero, un pollo carino se non fosse stato per quella cresta afflosciata, insomma normale! Ma dentro, dentro pezzetti di anima si sfaldavano ogni volta che Ciale faceva gli occhioni dolci a Bel Pollastro.

Flosci, era così innamorato, che roso dalla gelosia a stento sopportava la compagnia dell'amico, il quale ultimamente era giù di cresta perché una fredda, nonché acida e scorbutica gallinella senza penne sul sedere, l'aveva rifiutato per l'ennesima volta.

La situazione, come voi cari lettori potete ben vedere, non era delle migliori per nessuno dei due.

 

Improvvisamente dal giardinetto annesso al pollaio numero sei, si alzò un grido seguito subito dopo dal vociare concitato di quelli che sembravano essere tutti i polli di Charlie.

Ciale si allontanò con zampettio regale, ma più veloce del solito, curiosa di scoprire la novità che sembrava aver fatto scalpore in così poco tempo.

Non passò molto che anche la gallina di cui Crispy era innamorato, iniziò ad esultare agitando le ali e il sedere. << Finalmente s'è decisaaaaaaaaa!!! >> urlava lei tutta contenta.

Non capendo il perché di tutto quel baccano, si avvicinò a Secsy Vanny, primo in vanità e secondo solo a Bel Pollastro in bellezza. << Che sta succedendo? >> chiese osservando le galline, amichette di Ciale, spettegolare tra di loro neanche fossero parenti delle oche.

<< Quella gallinella spennuta ha deciso finalmente di porre fine alla sua vita >> rispose Secsy allontanandosi subito dopo per chiacchierare con un gruppo di pulcini, i suoi per l'esattezza; ma questa è tutta un'altra storia.

 

Anche Bel Pollastro, attirato da tutto quel baccano, si era risvegliato dal suo stato comatoso per

scoprire la novità e, quando si avvicinò a Crispy, questo per poco non svenne per la paura d'essere il primo a dargli la notizia.

<< Che succede? >> chiese spento e assonnato una volta avvicinatosi.

<< Ehm...Ecco...diciamo che Gally sta tentando il suicidio mentre noi parliamo.... >> bastò l'ultima frase a svegliare completamente Pollastro che strabuzzò gli occhi implorando di aver sentito male << Come scusa?! >> e come se non bastasse, anche Ciale si avvicinò saltellando come una Pasqua. << Ehilàààà! Avete sentito che splendido notizione? >>

Crispy la guardava con una certa nota di disprezzo. Com'era possibile che quell'essere capace di tanta superficialità, riuscisse a mandarlo con la mente su pianeti sconosciuti attraverso un solo sguardo? Perché, proprio a lui che aveva sempre avuto un temperamento calmo e sereno, doveva capitare di innamorarsi di una gallina come lei?

Combattuto per il suo stato d'animo e quello dell'amico che ansimava spaventato, tappò la bocca senza tante cerimonie a Ciale che aveva iniziato a sproloquiare su come sarebbe stata la vita senza Gally, e si rivolse a Bel Pollastro con tono incoraggiante: << Vai da lei, sei ancora in tempo...suppongo si stia dirigendo da Rex...buona fortuna >> si allontanò con la gallina sott'ala mentre il suo amico cominciava ad attraversare il cortile correndo senza fiato.

<< Lasciami andare Buzzurro! >> strillava intanto Ciale con voce stridula e irritante.

<< Non se il tuo scopo è quello di privare Pollastro della felicità >> ribatté sicuro il gallo.

<< Felicità? Con quella lì? Ma andiamo, persino te e la tua testa bacata avrete capito che tra me e lui c'è polling*... >> la gallina sembrava così sicura di sé, che a Crispy parve di sentire l'ennesimo frammento del suo cuore sgretolarsi per poi essere calpestato da Polla.

<< Se lo dici tu... >> borbottò seccato e sconsolato lasciando poi andare l'amore della sua vita.

Ormai l'amico doveva aver già raggiunto Spenny e per Ciale non c'era più alcuna possibilità.

 

*Polling=Feeling nella mia testolina bacata

 

Passarono parecchi giorni dall'evento; la vita, nei pollai, procedeva monotona come sempre: Ciale aveva ormai rinunciato a Pollastro che subito dopo aver salvato Gally le aveva proposto il matrimonio.

Ovviamente la gallina s'era lamentata qualche giorno, poi era tornata in carreggiata, riservando le sue avance a Vanny che non sembrava a fatto scontento.

Crispy aveva preso il posto di Bel Pollastro sulla famosa amaca, consapevole però che a Ciale non sarebbe mai importato del suo stato, soprattutto in quel momento, che lo reputava colpevole della fine della sua relazione (mai esistita) con Pollastro.

<< Andiamo Crispy! Non puoi andare avanti così, io ho una moglie da accudire, non posso mica riservarti più attenzioni di quante ne dia a lei! >> continuava a borbottare quell'ingrato, completamente dimentico di quando ci era finito lui in quello stato, per ben due volte e Flosci gli era dovuto rimanere accanto.

<< Che ha? Si è accorto di quanto sia brutto? Era ora! >> trillò allegra l'unica gallina in grado di scalfirlo con quelle parole. Flosci si girò dall'altra parte, in silenzio e ignorò il battibecco che seguì a quell'amara frecciatina.

Odiava, odiava essersi innamorato di quella gallinella superficiale e sperava che, diventando un tutt'uno con l'ambiente in cui si trovava, sarebbe finalmente scomparso, scampando a quella triste realtà.

 

Ovviamente qualsiasi preghiera fu vana, perché non molti giorni dopo, ecco che era costretto ad alzarsi e fuggire con gli altri.

Trovarono poco lontano dalla fattoria, un cottage abbandonato, abbastanza grande da contenere tutti i polli e con numerose camere dotate di tutti i comfort possibili e decisero che quella sarebbe stata la loro nuova casa.

 

Pensate che sia finita così? Macché! Non siamo nemmeno all'inizio miei cari lettori perché...

 

<< Come sarebbe a dire che son finite le stanze?! >> sibilò inacidita Ciale: lei era arrivata per ultima nella casetta e, benché le camere fossero moltissime e molto ampie, al suo arrivo erano già occupate da coppiette di polli innamorati.

<< Una in realtà ci sarebbe... >> iniziò con aria furba Bel Pollastro.

<< E allora che aspetti!? Portami alla mia stanza! Certo...se vuoi puoi anche fermarti un po' con me >> non perse occasione di aggiungere con aria maliziosa. Pollastro non si scalfì e aggiunse << Però è occupata anche da Crispy >> il becco della gallina per poco non rotolò a terra assieme a tutte le piume delle ali. << Quel galletto da quattro penne con la gelatina al posto della cresta?! >> borbottò ricordando vagamente la figura del pollaccio che le aveva impedito qualsiasi possibilità di avere una relazione con Bel Pollastro. << Preferirei dormire fuori piuttosto che condividere una stanza con...quello lì >> disse con disprezzo.

<< Fai un po' come ti pare >> fece alette* andando verso la sua adorata moglie e le sue uova. Infastidita dalla poca attenzione che le riservò, si ritrovò a cedere con un furioso << E va bene! Andrò a vivere con quella sottospecie di gelatina ambulante. >>

quando nella stanza in cui Crispy si annoiava depresso, fece il suo altezzoso ingresso, la ragione di tutti i suoi problemi, il povero gallo per poco non svenne.

<< E tu che ci fai qui? >> chiese circospetto, osservandola mentre sistemava le proprie cose nella SUA stanza.

<< Non tentare di alzare quella cresta e vedi di tenerla bassa Flosci, sono stata costretta a venire qua e saremo compagni di stanza quindi vedi di andarmi a genio! >> gli ordinò come se fosse colpa del povero pollo, stare antipatico a quella spocchiosa gallina.

<< Va bene, miss. Pollymoore >> borbottò paragonando Ciale alla protagonista più famosa della serie P.R.* “ Ci becchiamo in giardino!” della rete dei polli.

<< Anche tu guardi “Ci becchiamo in giardino” >> mormorò sorpresa ed concitata la gallina, che tutt'a un tratto era diventata un zuccherino allegro.

<< Alle volte >> borbottò, consapevole di non risultare per niente mascolino con quell'affermazione.

<< E che ne pensi di quel farabutto di Golia? E il cane...a me sinceramente fa moooolta paura... >> quella che ne seguì, fu una discussione dalle dimensioni epiche su “Ci becchiamo in giardino” che vi terrebbe a occhi sbarrati e spaventati ad ogni dialogo;

ma per lasciarvi dormire sonni tranquilli, miei cari lettori, vi riporto invece i cambiamenti gioiosi nel rapporto tra Polla Ciale e Crispy Flosci: dopo il dibattito sulla famosa serie P.R i due scoprirono di avere moltissime cose in comune e quello che ne nacque fu una solida amicizia, nella quale la superficialità di Ciale veniva messa da parte.

Come accadde con Bel Pollastro e Spenny, i due presero a frequentarsi sempre più spesso: Crispy s'era illuso che il loro fosse il preludio ad una storia d'amore, ma a questo Ciale non pensava minimamente e, quando il gallo scoprì che le avance a Vanny Secsy continuavano, così come i loro incontri segreti, per lui fu veramente un colpo secco, dritto dritto al suo cuore, stracolmo di speranze e illusioni.

Non chiese spiegazioni alla gallina, non v'era bisogno, semplicemente preparò le valige sotto il suo sguardo ammutolito, la osservò qualche secondo e mormorando un flebile addio, partì.

Bel Pollastro e Spenny si rattristarono un sacco, il giorno dopo, quando lessero il bigliettino che aveva lasciato loro e lo stesso accadde incredibilmente, anche per Ciale.

 

Passarono giorni che iniziarono a diventare settimane e mesi, ma di Crispy nemmeno l'ombra di quella graziosa cresta afflosciata;

i due sposini avevano ormai superato la cosa, ma non la gallina che inspiegabilmente sentiva la sua mancanza: era come se con Flosci, fosse partita anche una parte del suo cuoricino, ormai non più freddo e superficiale. In due mesi si accorse di quanto il pollo fosse diventato importante per lei e la decisione che prese fu decisamente immediata: prese delle riserve di cibo e partì alla sua ricerca.

Vagò per sei giorni e sei notti, attraversando mari e solcando monti, urlando il nome di Crispy al sole e sussurrandolo alla luna. Era ormai certa che non l'avrebbe mai ritrovato, quand'ecco che una nuova alba sopraggiunse, portando con sé i profili di enormi grattaceli: era arrivata in città, dove probabilmente Flosci aveva deciso di stabilirsi.

Zampettando velocemente, raggiunse le larghe strade della città, in cui enormi animali colorati con quattro zampe rotonde, correvano veloci come le gazzelle su spiazzi dalla terra compatta e nera.

Fu proprio osservando rapita uno di quegli aggeggi, che lo vide: la solita crestolina bassa, le solite penne e il solito becco giallo; Ciale lo guardava muoversi con sicurezza dall'altra parte della strada.

<< Criiiispy!! >> urlò felice correndo incontro all'amato, ma egli non la degnò d'un solo sguardo e continuò a zampettare tranquillo.

<< Crispy >> ripeté con meno enfasi, fermandosi al centro della strada, già scoraggiata.

Non poteva sapere, la povera gallina, che con tutto quel baccano il gallo non l'aveva sentita: lei credeva la stesse ignorando, credeva non la volesse più.

Non ebbe il tempo di offendersi, perché il rombo di uno degli animali in latta la spaventò, inducendola a spostarsi di qualche centimetro.

Ma non fu abbastanza: l'auto che a tutta velocità correva per la strada e non aveva visto la gallina, la investì.

Fu questione di pochi istanti, Crispy si girò nella sua direzione, spaventato dalla sterzata che aveva bruciato i copertoni della macchina;

quello che vide quando il suo sguardo andò a posarsi qualche metro più in là, per poco non lo uccise sul posto: Ciale, stesa a terra, tra un mucchietto di piume: sembrava troppo immobile, troppo per essere ancora in vita.

Osservò inorridito la sua amata gallina, essere accerchiata da tutti quegli umani simili a Charlie.

Corse ad una velocità incredibile e la raggiunse in pochi secondi; gli occhi erano appannati dalle lacrime e nel petto sentiva tutto un tumulto. << Ciale ma che hai fatto! >> sussurrò piangente, il povero pollo. Incredibilmente la gallina riaprì lentamente gli occhi e, accennando ad un sorriso, rispose << Ti amo, ho scoperto di amarti da poco, ma questo sentimento era radicato dentro di me da ben più tempo, sappi che sei fantastico e non ti merito, forse è destino che debba morire. >> il pollo scoppiò a singhiozzare, << Non dirlo, ti salverai! Te lo giuro Ciale, ti salverai! >> iniziò ad urlare a tutti quegli umani, pregandoli di salvare la sua amata gallina, ma nessuno sembrava comprenderlo, tutti lo guardavano con aria indifferente e a poco a poco quelle persone col vestito gessato e lo sguardo vacuo si dispersero, ritornando indifferenti alla loro routine.

Solo qualcuno, l'unica speranza di Ciale per salvarsi, era rimasto: un umano di cinquanta centimetri più piccolo rispetto agli altri, cappelli biondi e grossi occhioni luccicanti. Un piccolo ometto che, commosso alla vista della povera gallinella, urlava al proprio papà << Ti prego papà! Dobbiamo aiutarla...non vedi che si vogliono bene? >> il padre, volendo accontentare in tutto e per tutto il proprio figlio, gli chiese di tenergli la borsa e con estrema delicatezza prese Ciale, il cui respiro cominciava a farsi sempre più flebile.

Fu una fortuna, si trovavano a pochi metri dal veterinario, che in poche ore riuscì a stabilizzare la gallina. Durante tutto quel tempo, Crispy saltellò nella sala operatoria, furioso all'idea di non poter nemmeno tenere l'ala dell'amata.

Dopo un'estenuante attesa, ora entrambi si trovavano su un lettino d'ospedale: il costante biip dell'apparecchio cui era legata la gallina, segnava il battito del suo cuoricino e, avvicinandosi al suo petto, si potevano udire i corti e frequenti respiri; la situazione era migliorata, ma la gallina sembrava essere entrata in coma.

Ci vollero tre giorni e tre notti, prima che riuscisse a riaprire gli occhi e quando lo fece, credette di trovarsi in paradiso: Crispy, il becco poggiato alla sua ala, dormiva tranquillo accanto a lei. Aveva vegliato sul suo corpicino per tutto il tempo e adesso, stanco per via dello stress era caduto a sua volta in un sonno comatoso da cui però si svegliò non appena udì il sospiro dell'amata.

<< Ti sei svegliato! >> sussurrò piano, come se avesse paura che scomparisse.

<< E non credo ci sia mai stato risveglio migliore >> sorrise, gli occhi traboccanti di gioia.

<< Sposami! I giorni che ho trascorso qui, senza di te, mi hanno fatto capire quanto sia inutile la mia vita; sposami e giuro che mi farò un'operazione per sistemarmi la cresta, qualsiasi cosa per te! >> parlò col cuore in ala, sperando che l'amata lo accettasse. In risposta, ricevette migliaia di baci e “sì” sussurrati dolcemente << La cresta puoi anche tenerla così, non è poi così male.. >> continuò, tra un bacetto a fior di becco e l'altro, mentre contenti e spensierati cominciarono a rotolarsi sopra le lenzuola del letto. << Hai visto l'ultima puntata di Pollymoore?>> chiese abbracciandola serenamente. << No! Racconta immediatamente! >>

 

Ed è così, miei cari lettori, che la nostra storia si conclude: Ciale e Crispy tornarono al cottage, dove li accolsero un Bel Pollastro ancora incavolato per la fuga dell'amico e una Gally Spenny troppo impegnata a badare ai pulcini assieme alla sorella, Gally Ingy, per rimproverare il marito e l'amico che facevano giocosamente ad alette*.

I due novelli innamorati, non persero tempo e si sposarono, ed è così che vissero tutti felici e contenti...ovviamente solo se togliamo il vomito di pulcino che imbrattò il giorno del matrimonio la sposa; Vanny Secsy che ci provò spudoratamente prima che questa venisse sporcata, e Crispy che sveni durante la cerimonia!

 

*alette= cazzotti

 

 

Fine.

 

Oddio! Rileggendola mi accorgo di quanto fosse più bella la prima...

Le due fiabe sono un pochino diverse dal punto di vista del narratore, che qui ho deciso di rendere un po' più presente, per così dire. Ho già in mente una terza, piccola, ideuzza sui polli di cui ultimamente mi sono innamorata (giusto per evidenziare quanto io sia normale) e spero che questo racconto vi faccia spuntare un piccolo, minuscolo sorriso *-*

vi prego inoltre di recensire, che sia per una critica o un complimento non mi interessa!

E ci tengo a ringraziare chi nel primo racconto, ha recensito con così belle parole <3

Alla prossima,

SecretDream

  
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