La nave orami era pronta e il vento soffiava forte verso nord…o forse sud? Che fosse est? Non importa qualsiasi direzione fosse visto che per trovare i Dong Bang Shin Ki non bisognava avere una direzione.

Bisognava solo perdersi e il Capitan Shindong lo sapeva bene per questo non utilizzava nemmeno una piccola bussola.

 

-da che parte andiamo capitano!!-

 

-sempre dritto!-

 

-ma c’è il molo..-

 

-allora retro marcia e poi dritto!!-

 

-dobbiamo uscire dal porto?-

 

-SIIIIIIII!-

 

La ciurma non era più abituata a navigare e andare per mari senza una rotta, ma se volevano trovare gli dei quello era l’unico modo.

Hangeng e Leeteuk guardavano con rammarico il porto che si allontanava lentamente sentendo le lamentele dei pirati.

Anche loro avevano un po’ il timore di questa missione ma nessuno si sarebbe tirato indietro.

La principessa Heechul andava tratta in salvo.

 

Passarono i minuti, le ore. Il sole picchiava forte sulle teste dei marinai facendoli piano piano impazzire.

L’ora di pranzo si avvicinava ma anche il cuoco era troppo stanco per cucinare qualcosa e i pescatori non avevano tirato su nemmeno un misero pesciolino.

 

-Capitano che si fa?? Il vento ha smesso di soffiare da ore ormai..-

 

-calma ragazzi calma, dobbiamo attendere che gli Dei ci sentano-

 

-e come possiamo farci sentire?- chiese Hangeng

 

-possiamo provare a chiamarli? JUNSUUUUUUUUUUUU JAEJOONG!!- urlò Leeteuk convincente

 

-no, nulla di tutto questo…..l’unico modo è pensare intensamente a loro e sperare che ci ascoltino..- disse il Capitano sedendosi su una sedia

 

-e se non siamo nel punto esatto?- chiese di nuovo Hangeng

 

-qualsiasi punto è giusto..-

 

Se il capitano aveva ragione allora dovevano solo attendere che gli Dei si accorgessero di loro.

Già.

 

Ma cosa stavano facendo gli Dei in quel momento….?

 

...
 

-Jaejoong!! La mia camicia!!-

 

-è da lavare…prendine un’altra..-

 

-ma quella è la mia preferita! La mia camicia fortunata!-

 

-oh cielo Yunho ma chissene frega la devo lavare…-

 

-e lavala!!-

 

-che????? Scusa che hai detto??-

 

-no no scusa amore mio…ne prendo un’altra…-

 

-sarà meglio…Junsu che hai?- chiese il moro all’amico

 

-sono in pensiero per Heechul e Kangin….stanno ancora litigando e io non posso aiutarli..-

 

-vedrai che tutto si sistemerà ne sono sicuro..-

 

Il giovane però non era così convinto.

Il suo povero Kangin era così innamorato della sua piccola Heechul.

Eppure era un amore così a senso unico. Heechul non lo avrebbe mai voluto, non perché erano “fratelli…” non perché era un uomo…e nemmeno perché non era bello.

Ma solo per quel piccolo problema.

IL PESO.

Sebbene Kangin si fosse messo a dieta un sacco di volte e fosse arrivato a perdere anche 30 Kg, ad Heechul non era comunque bastato.

E ora? Che cosa sarebbe successo? Kangin aveva rapito Heechul e lo costringeva a vivere nel suo castello.

Lui però non poteva intervenire visto che aveva l’opportunità di scendere sulla terra solo alcune volte nell’anno e quello non era il periodo adatto.

Non poteva sempre correre dai suoi figli quando si mettevano a litigare.

Dovevano cavarsela da soli.

 

-Junsu..- disse Yoochun avvicinandosi all’amante

 

-cosa possiamo fare?-

 

-nulla…Capitan Shindong ha sentito le tue preghiere e sta andando a recuperare Heechul però ha bisogno del nostro aiuto..-

 

-capitan Shindong??? Ma perché proprio lui!! Oddio Heechul non tornerà più a casa..-

 

-dai Junsu stai tranquillo ci sono degli amici con lui sono sicuro che lo aiuteranno..-

 

Il giovane annuì mentre gli altri tre Dei si avvicinarono a lui.

Avevano sentito i richiami dei pirati e dovevano aiutarli.

 

-scendiamo o li facciamo salire?- disse Changmin

 

-io non scendo..non voglio rovinarmi l’unico giorno di ferie..- disse Yunho

 

-va bene allora saliranno loro..- disse Yoochun

 

I tre si diedero le mani formando così un cerchio.

Chiusero gli occhi e uno dopo l’altro iniziarono a cantare le note di Sorry Sorry.

Lentamente intorno a loro una nube di nuvole bianche si creò prendendo forma.

Una forma strana che non assomigliava per niente ad una nave.

 

-CHANGMIN!!!!- urlarono gli altri tre vedendo una tavola lunghissima tutta apparecchiata con le più buone pietanze

 

-be…scusate magari hanno fame…- disse il ragazzo grattandosi la testa

 

-basta concentrati per favore!!- urlò Jaejoong esasperato riprendendo le mani degli amici

 

 

 

**

 

 

 

-che sta succedendo???- disse Leeteuk sentendo la nave tremare sotto di loro

 

-sarà una secca!- esclamò un marinaio

 

-no! Non è una secca, sono i Dong Bang Shin Ki- disse il capitano vedendo le nuvole sopra di loro ritirarsi creando un cerchio

 

La nave piano piano iniziò ad alzarsi e volare lentamente verso l’alto.

La metà dei marinaio erano da una parte e guardavano il panorama sotto di loro mentre l’altra metà vomitava per la paura.

Leeteuk era nella parte di quelli che vomitava mentre Hangeng guardava verso l’alto insieme al capitan Shindong.

Era così assurdo ma la nave stava avanzando verso l’alto come se potesse volare da sola.

È una cosa alquanto impossibile eppure stava proprio accadendo.

Quanto aveva desiderato poter volare come un uccellino, poter guardare quel panorama intorno a lui.

Dovette però lasciare andare quei pensieri una volta che la nave si posò su quelle nuvole bianche.

Davanti a loro un imponente villa predominava in quella vastità di bianco che sembrava il paradiso.

 

I cancelli di quella villa si aprirono e tutti i marinai preceduti dal Capitan Shindong scesero dalla nave avvicinandosi così all’entrata di quella casa.

Le porte si aprirono e i cinque Dei uscirono illuminati da una strana luce bianca dietro di loro.

Erano meravigliosi proprio come li avevano sempre immaginati nei loro sogni.

 

-benvenuti nella nostra umile dimora- disse Yunho

 

“umile??” pensò Leeteuk guardandosi intorno

 

I cinque scesero quei pochi gradini che li distanziavano da quella mandria di pirati e si avvicinarono al Capitan Shindong

 

-grazie per aver intrapreso questa missione- disse Yoochun inchinandosi

 

-ma di che! Sono molto grato alla principessa Heechul-

 

-e ora noi siamo grati a te..- disse Junsu sorridendo

 

-bando alle ciance..sono sicuro che avete fame! Andiamo a mangiare- disse Changmin

 

Tutti i marinai, si anche quelli che avevano vomitato poco prima, e il Dio si fiondarono verso il tavolo posto nel giardino mentre Hangeng e Leeteuk rimasero vicini al Capitano che era rimasto a confabulare con gli altri dei.

 

-hai bisogno del nostro aiuto vero?- chiese Yunho

 

-veramente vorrei andare a parlare con Shisus-

 

-con Shisus?- disse Jaejoong

 

-già… ho bisogno che lui ci segua in questa missione..-

 

I quattro Dei rimasero a fissarsi per alcuni minuti.

Chiamare Shisus in quel momento non era poi una buona idea. Il ragazzo stava sicuramente studiando qualche antica lingua per pregare anche per i morti di quel secolo.

 

-per ora credo sia impossibile..- rispose Yunho

 

-Jaejoong ti prego…devi farlo per noi…lo sai quanto sia importante il suo aiuto..- disse Junsu preoccupato

 

-si lo capisco Capitano…vedrò di fare il possibile..-

 

-e loro chi sono?- chiese Yoochun guardando i due ragazzi

 

-aah! Loro sono i miei aiutanti. Lui è Hangeng, il mio allievo. E’ un bravissimo spadaccino, mentre lui è Leeteuk il suo amico-

 

-piacere di conoscervi- dissero i due ragazzi inchinandosi

 

-ben venuti… Hangeng…come mai vuoi aiutare il capitano?- chiese Junsu

 

-eeh…io …io vorrei …-

 

-è innamorati di Heechul- disse Leeteuk ponendo fine all’imbarazzo di Hangeng che in quel momento si sarebbe scavato una fossa da solo

 

Yoochun e Junsu si fissarono leggermente sorridendo.

Forse quel ragazzo sarebbe stato di grandissimo aiuto per tutti.