Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: arty98    13/11/2012    1 recensioni
questa storia, nata da una role, è stata scritta a quattro mani (da arty98n e nial98)
il RATING è arancione, ma forse più avanti diventa ROSSO... ditemi se secondo voi dovrei cambiarlo...
la storia: demoni esiliati, angeli, bianchi, cacciatori di demoni, passati tragici e nuovi amori impossibili
che altro posso dire? Leggete se volete sapere e recensite per favore
ciao
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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 “te lo spiego io faye..” disse jess mentre steph serrò i pugni “non farlo...ti avverto..” “no steph. Deve sapere anche lei, ne ha il diritto, è coinvolta quanto noi in questa storia...” riprese jess “...il fatto è che secoli fa Lui” disse indicando steph “era innamorato di Te e si stavano per sposare, ma Tu ti sei innamorata di Me e Lui ci trovò assieme, allora ci uccise, pur sapendo ciò che sarebbe successo dopo: la storia avrebbe continuato a ripetersi all’infinito senza mai cambiare se uno tra Io e Lui moriva per mano dell’altro” disse guardando intensamente Faye
 
faye sbatté le palpebre.
"il libro!" pensò e poi capì cosa era successo il pomeriggio prima. 
"devo tornare subito a casa!" disse guardando jess.
"al più presto! sono arrivati!" urlò strattonando la manica del ragazzo.
"non dobbiamo perdere tempo! jess! ho capito...."
 
Jess seguì la ragazza senza capire, mia corse dietro ad entrambi e trascinò con sé anche steph...”mi sa che c’entri...”
 
quando fu davanti a casa faye salutò gli operai che stavo ri sistemando il muro, entrò e corse in camera, cercò tra gli scaffali, ma dove era finito?! sentiva che stavano arrivando...
ma per fortuna scostato un libro lo trovò, sospirò sollevata.
Po depose con cura sul letto, la copertina era meravigliosa, di pelle antica, con intrecci in ferro battuto, si tolse la collana dal collo e infilò la chiave nella serratura, la fece scattare e lo aprì.
Una elegante e fine scrittura scorreva sulle pagine ingiallite dal tempo.
Era salvo! sentì le menti dei Supremi svanire, avevano fallito. 
Sospirò ancora sollevata. 
 
 “faye, ora, per favore, ti spiegheresti? Ne ho davvero bisogno” disse jess col fiatone seguito dagli altri due
 
ehm..." mormorò Faye chiudendo il libro bruscamente. 
"praticamente... ehm....io..." blaterò la ragazza diventando rossa. 
"Questo libro" disse mostrandolo al ragazzo "me lo aveva letto mia mamma da piccola... parla praticamente della nostra storia" spiegò.
 
 “ah davvero amore...e perché non me l’hai detto prima?” la guardò con aria di supplica
 
"...perché mi hai detto solo ora della nostra storia. E io da piccola la adoravo... la cosa strana è che ho controllato... ma è come se si fosse aggiornata..." disse mostrando le ultime pagine del libro.
 
 “allora è meglio non far leggere a nessuno certe parti...” disse jess sogghignando e guardando faye, sicuro che avesse capito...
“quindi stiamo scrivendo il libro della nostra vita?” disse mia appena si fu ripresa dalla fatica
 
"penso di si" disse Faye. "ora è meglio se questo lo mettiamo al sicuro" disse e poi lo guardò, non riuscì a resistere e lo abbracciò, gli annusò il collo, che buon profumo che aveva sempre!
 
Jess si perse abbracciando quella ragazza intanto steph li guardava, ma la sua aura non era solo di gelosia e odio, ma anche di consapevolezza...
“ora cosa volete fare?” chiese mia
 
"beh dovremo trovare un modo per spezzare la catena..." disse Faye staccandosi da Jess.
"peccato che non dica nulla su ciò" sospirò la ragazza.
Il fatto che ci fosse Jess ora nella sua vita non voleva certo dire che si sarebbe scordata di Steph, sarebbe sempre rimasto un grandissimo amico per lei.
 
 “spezzare la catena...beh un modo forse c’è...intendo tenendo in vita tutti, sennò sarebbe troppo facile, no steph?” chiese sorridendo al ragazzo ma riprese senza aspettare una sua risposta “io a casa mia ho un libro che parla di catene e così se vi va poi domani dopo la scuola possiamo andare...” chiese aspettando che gli altri rispondessero
 
"hmmm.... va bene. Però penso che sia il caso ora di andare a provare, il tempo passa velocemente, e noi possiamo rimandare questo di un po’, ma il concerto di natale no!" disse Faye prendendo per mano Jess.
 
Jess intrecciò le sue dita a quelle di Faye e non le lasciò, mentre tornavano a scuola per provare
 
Faye entrò nella sala delle prove dove Michele e Luca li aspettavano, alzarono un sopracciglio quando entrarono. "scusate per il ritardo, piccolo contrattempo" Si scusò Faye.
"beh... proviamo Te amo?" propose Luca.
Faye annuì.
 
 “ok per me va bene” disse jess prendendo la sua chitarra e guardando gli altri “pronti?”
 
i ragazzi annuirono. 
"Te Amo,Te Amo she says to me I hear the pain in her voice..." cominciò Faye tenendo il tempo picchiettando le unghie sul tavolo.
"...My soul is crying, without asking why I said te amo, would somebody tell me what she said?..." continuò lentamente. 
Faye continuò cantando ".... She cries Te amo I told her im not gonna run away, but let me go..." camminò lentamente. "... Listen we can dance, butyou gotta watch ur hands watch me all night, im movin’ to the night becauseI understand...." continuò e passò accanto ai ragazzi, li superò entrambi. "... Don’t it mean I love you Think it means I love you Don’t it mean I love you Think it means i love you, Te Amo Te Amo Don’t It means I Love You…" terminò Sorridendo a jess.
 
Jess si avvicinò a Faye e le diede un veloce bacio “anche io ti amo” e sorrise alla ragazza, senza preoccuparsi di ciò che pensavano Michele e luca, ormai era risolto tutto, difatti, quando i due scattarono steph li trattenne dicendo loro “no, è finita, lei è con lui e sono felici insieme, la amo troppo per vietarle di stare con chi ama, anche se quella persona non sono io...” i ragazzi annuirono sommessamente
“ che te ne pare steph?  So suonare no?” gli disse senza cattiveria
 
Entrò il preside “roomer sospeso per una settimana e fai in modo che non ricapiti più, sennò ti mando via anche da questa di scuola e finisci al riformatorio! Mi sono spiegato bene?” disse al ragazzo con sguardo interrogativo
“sì signore, raccolgo le mie cose e vado subito arrivederci” disse sommessamente lui
Prese la chitarra e seguì il preside fuori da scuola, lasciando i ragazzi senza spiegazioni
 
Faye piegò il capo senza comprendere e ora cosa diamine era successo?
Guardò Mia e gli altri interrogativa ma nessuno le seppe dare una risposta.
Andarono avanti con le prove fino alle sei. Quando poi uscirono Faye si avviò verso casa.
 
Jess se ne andò a casa “di nuovo no!” urlò dando un pugno al muro
Si doveva sfogare, aveva bisogno di allenarsi in modo da smaltire la rabbia che provava
Si spogliò e uscì nella fresca aria del bosco con tutto il necessario, sfoderò un coltello e saltò sul primo albero per cacciare qualcosa di veloce...ma non un animale comune, no, aveva bisogno di energie, doveva mangiare uno degli animali più simili a lui, gli unici che avevano bevuto il suo sangue e erano sopravvissuti, intanto il suo pensiero ancora umano volò a Faye, la ragazza che amava, quella che in quel momento gli mancava più di ogni altri “potrei andare a trovarla più tardi...” fu il suo ultimo pensiero cosciente, prima che la sua parte demoniaca prese il sopravvento e lui affondò la sua lama nel petto di un orso mutante
 
Faye si mise alla scrivania a casa di sua zia, era la cameretta di sua cugina quando era piccola, ma ora viveva con suo marito.
Estrasse i libri dallo zaino e cominciò a rispondere alle domande, avrebbe tanto voluto gettarsi sul letto e dormire, tanto per recuperare un pò di energie, ma non poteva! doveva assolutamente terminare i compiti e studiare.
Così andò avanti fino alla cena.
Dopo di essa decise di andare a farsi una doccia. Lasciò che l'acqua calda le lavasse via un pò di stanchezza, entrò in camera con l'asciugamano avvolto attorno al corpo, i capelli bagnati sciolti sulla schiena.
Cercò nel cassetto dove aveva riposto la biancheria.
 
Jess guardò la ragazza mentre, solo con addosso un asciugamano apriva il cassetto della biancheria e restò in silenzio, per non spaventarla e tenne la mente chiusa e oscurò la sua aura, cosicché nessuno la potesse avvertire; lo faceva spesso per cacciare...
Era arrivato lì già da un po’, ma la ragazza stava ancora facendo la doccia, così si era messo ad aspettare sul letto
  
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