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Autore: WordsEnchantress    13/11/2012    0 recensioni
Kali può scegliere. Cosa sconcertante, dal momento che nel suo mondo esistono solo strade... Dritte.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kali viaggiava.

Come tutti, in quel mondo, non faceva altro che mettere un passo dopo l’altro sulla via della loro vita.

La chiamavano Destino.

Certo, a volte saliva e a volte scendeva, ma come ogni via. E non si poteva tornare indietro, oh no.

Spesso s’incrociava con altre strade, a volte si accostavano per sempre, altre solo per poco.

E la sua vista andava vanti, un paio di scarpe via l’altro.

Sempre e solo dritta.

Fu quindi curioso che, sempre e solo camminando in avanti, incontrasse qualcosa come una V.

“Buffo!”, pensò. Scrutò meglio ogni angolo di quel piccolo tratto di strada che la separava dal bivio misterioso… Inizialmente rise e poi, come quando fa notte, il suo sorriso si spense.

E ora? Dove sarebbe andata?

Si guardò ancora intorno ma non vide altro che il sole alternarsi di nuovo alla luna, e altre persone che comunque camminavano…

Dritte.

Decise di riposare, si accucciò su sé stessa e sognò.

Una via sempre dritta.

Il giorno dopo aprì gli occhi e scattò in piedi preoccupata: una panchina, lì, davanti ai suoi occhi!

E anche uno strano cartello; due frecce, due scritte.

Si sedette sconsolata e provo in ogni modo a trovare la strada. Osservò la vita delle altre persone, lesse libri, guardò film e ascoltò canzoni. Ripensò al passato. E poi daccapo.

Ma ogni vota la sua idea mutava, ogni volta la strada giusta era un’altra.

“Kali, dolce piccola ingenua Kali.”

“Chi parla?” rispose un po’ angosciata.

“Guarda giù.” E così fece.

Uno scherzo della sua fantasia? Era una volpe, piccola come un topolino e bella come la farfalla più sontuosa. Aggraziata come un felino e dolce come un cucciolo.

Eppure sembrava così naturale, e Kali si sentì sicura, come se nulla di strano fosse stato a parlarle, come se la voce da ragazzino indifeso provenisse da un essere umano.

“Cos’hai notato nelle tue ricerche, cara?” domandò con voce melliflua ma delicata.

“Tutte le strade sembrano dritte.”

“Già, e sai perché?”

“Io… No.”

“perché nulla è come sembra. Tu vedi le scelte solo dopo che sono state prese. Vedi i risvolti, positivi o negativi che siano.”

“Ma…”

“Per l’amor del cielo non mi interrompere! Ma non capisci? Cerchi una metà dove non c’è. Vedi? Due frecce, due scritte. Nessun “In mezzo”.”

“Ho paura.”

“Kali…” e la voce cambiò, era di donna, di madre pensò la ragazza, una melodia dolce e fragile.

“Ti prego aiutami!”

“Se rimani in questo luogo ti piegherai su te stessa, e la paura ti toglierà il respiro. Il tuo cuore si farà freddo e non avrai più nulla. Forse avevi solo bisogno di fermarti e riflettere… Ma è tempo di ripartire.”

“Riflettere su cosa?”

“Vale la pena vivere un Destino camminando dritti, fino al traguardo? Chi sei tu? Questa è la tua strada?”

Kali non lo sapeva. Ma era stanca di aspettare. Guardò il suo sogno dissolversi nell’aria e si destò.

Riaprendo i bellissimi occhi castani si rese conto che davanti ai suoi piedi si stende la sua via.

Dritta.

Sorrise al Destino, voltò a sinistra e scivolò nel vuoto.

E il mondo continuò a camminare come sempre aveva fatto…

Dritto.

   
 
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