Introduzione
Non
pensava potesse essere così doloroso morire.
Si
aspettava le orecchie turate,l’intorpidimento che avrebbe portato alla totale
assenza di dolore e poi il nulla dell’oblio.
Invece,
sentiva male ovunque.
Sentiva
il sangue che scorreva lungo la guancia e gocciolava sui jeans striminziti.
I
numerosi tagli, freschi ed ancora aperti,sulle cosce e sulle braccia bruciavano
da morire anche se,la neve presente sulla strada su cui era stata violentemente
gettata aiutava a dare sollievo alle ferite.
Non
riusciva a muovere gli arti, troppo intirizziti dal freddo e la neve sembrava
non voler smettere di cadere,anzi,forse era impressione,ma,i fiocchi sembravano
sempre più grandi e pesanti quando si poggiavano sul suo corpo.
Sperava
di morire.
Non
aveva mai avuto una gran resistenza al dolore sin da quando era una bambina.
Quando cadeva e si sbucciava le ginocchia inizia a piangere e a strilla mentre
suo fratello si rialzava e continuava a giocare come se nulla fosse accaduto.
Voleva
morire perché era stanca di sentire dolore.
Provò
a chiudere gli occhi. Anche abbassare le palpebre, le procurò un’agonia immensa
come se migliaia di aghi le si stessero conficcando negli occhi.
Avrebbe
voluto rannicchiarsi per ricavare un minimo di calore da ciò che rimaneva del
suo corpo, ma,non ci provò nemmeno. Non voleva assolutamente pensare a tutto il
dolore che avrebbe causato quel movimento.
Avrebbe
voluto gemere, urlare affinchè qualcuno si accorgesse che era lì,sepolta nella
neve ma,non riusciva a schiudere le labbra e,anche se fosse riuscita,non era
sicura che la sua voce avrebbe obbedito ai suoi ordini e a quel punto la voglia
di morire era troppo forte.
Basta!
Troppo Dolore! Basta Soffrire!
Perché
quello lassù non si decideva a toglierla da questo mondo definitivamente?
Era
anche questa una punizione? Anche lui la stava punendo per ciò che aveva fatto?
Forse
avrebbe dovuto aspettare che i flashback di tutta la sua vita le passassero
dinanzi gli occhi. Succedeva questo alle grandi eroine dei libri che amava
leggere prima che si abbandonassero alla morte.
Provò
a ricordare qualche aneddoto della sua infanzia ma il vento gelido e la neve
che si scioglieva a contatto con il suo corpo s'infiltravano nelle membra e
poi,era troppo impegnata a battere i denti per pensare a qualcosa. Troppo
impegnata a concentrarsi sul fatto che sembrava che il freddo le stesse
divorando le ossa lasciando del suo corpo solo la pelle,contenitore privato del
contenuto,assolutamente inutile. Troppo impegnata a rimanere viva nonostante
desiderasse morire piuttosto che soffrire così tanto.
Dolore.Neve.Freddo.
Non
si aspettava che morire sarebbe stato così.
In My Wolrd Made Of Lego:
Ecco l’introduzione
che precede il primo capitolo. Spero che vi abbia vivamente incuriosito. Sarò
felice di ricevere i vostri pareri.
L’ispirazione
per questa storia mi è venuta mentre leggevo Hunger Games.
So
di non essere particolarmente brava ma poi non riesco a non scrivere. Mi fa
stare bene.
Vi
aspetto al prossimo capitolo.
Un
bacione,
-Dakota
<3