Malik riemerse da quella macabra rielaborazione onirica con il respiro corto. Al suo fianco Altaïr dormiva ancora, riverso di schiena. I suoi corti capelli castani erano umidi e spettinati sulla nuca.
Il rafiq lo osservò a lungo, approfittando di quella rara quanto fortunata occasione.
Osservò le sue braccia nude striate di vene, le spalle forti tessute di muscoli e cicatrici, la pelle leggermente più chiara della sua.
Inevitabilmente si ritrovò a chiedersi quanto sarebbe durato. Per quanto avrebbe avuto questo privilegio di veder dormire al suo fianco Altaïr Ibn-La'Ahad.