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Autore: jasmine94    16/11/2012    3 recensioni
Se amate le storie ricche di avventure e soprattutto ricche di fantasia, questa FF fa al caso vostro.
Non per nulla infatti è incentrata sul fantastico mondo di Alagaesia, però con un protagonista del tutto nuovo: una ragazza, il cui destino si intreccerà inesorabilmente con quello dei protagonisti del Paolini, in un mondo sempre più magico e misterioso, in cui verranno svelati particolari inediti che ogni fan della saga di Eragon vorrebbe conoscere.
Se vi incuriosisce sapere cosa accadeva nel castello di Galbatorix prima che il nuovo Cavaliere trovasse il suo drago, allora iniziate a leggere questo primo capitolo...buona lettura :)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ovviamente quando di sera tornò in camera sua trovò sua madre che l'attendeva a braccia conserte e col cipiglio minaccioso:<< Il signor Smith è venuto un'altra volta…volevo sotterrarmi dalla vergogna! Come è possibile che ogni santo giorno ne combini sempre una delle tue?!?!Io non so più cosa fare con te è diventato impossibile controllarti!! Sarebbe potuto andarti molto peggio lo sai?? Ma non pensi a me?? Io sono sola ormai…il papà è morto e devo fare tutto io…ma non posso anche badare a te come se avessi 1 anno!!! >>.
La ragazza era sinceramente dispiaciuta, abbassò lo sguardo e cercò di scusarsi ma la madre continuava con i rimproveri. Ma più che arrabbiata era delusa. E fu proprio questo a far sprofondare ancora di più Liz per i sensi di colpa. Non sapeva cos'altro dire. In fondo le aveva chiesto scusa così tante volte in passato che ormai avevano perso ogni significato. Restò in silenzio. E la madre capì. Le prese il viso tra le mani e la baciò in fronte, poi andò a dormire.
Non poteva continuare così. Era diventata così stanca e sciupata che a stento si riconosceva. Ma la cosa peggiore era che lei, sua figlia, se ne stava accorgendo solo adesso. Ciò la portò a capire quanto fosse stata egoista in questi ultimi tempi. Aveva la testa solo per lo straniero, quel Morzan, e questo le aveva fatto ignorare tutto il resto, compresa sua madre. Ma lei non era sola. Non avrebbe mai più fatto tutto da sola, l'avrebbe aiutata Liz per ogni cosa, sarebbe stata sempre con lei.
 Era questo l'obiettivo che si prefiggeva stavolta e visto che era una ragazza molto determinata l'avrebbe raggiunto sicuramente. Ma stavolta si sbagliava. La giovane Liz non era infallibile come credeva.
In quei giorni ci mise tutto l'impegno possibile : faceva i lavori per lei, non la abbandonava per un solo istante, esprimendole tutto l'affetto che poteva. E la donna per un periodo stette meglio. Era felice di poter passare un pò di tempo con sua figlia, prima che fosse troppo tardi.
<< Ehy Liz indovina cosa ho sentito in giro?? >>. La ragazza la guardò con aria interrogativa. La donna continuò:<< ho sentito dire che lo straniero verrà oggi a mezzogiorno...non sei entusiasta?? >>
Lo sguardo di Liz si illuminò per un istante poi disse:<< beh e allora?? >>
<< Come allora??Devi andarci assolutamente!!Stavolta  verrà dal corridoio centrale quindi puoi andare a vedere senza alcun problema >>. Poi vedendo che non si decideva aggiunse:<< allora ci vuoi andare o ti ci devo mandare io a calci??Forza!!! >>
La ragazza annuì sorridendo e controllando l'orologio esclamò:<< ma sono già le 12 meno 5!!!Mamma potevi dirmelo un pò più tardi eh!!! >> e sistemati un pò i capelli partì a razzo.
Appena fu arrivata non esitò a esclamare tutta la sua sorpresa. Il corridoio era pieno zeppo di gente che, incuriosita cercava di allungare il collo per poter osservare meglio. Ma cosa c'era?? Avevano già visto un mucchio di volte Morzan, ma allora cosa li portava tutti lì??
Liz non riusciva a vedere nulla con la sua altezza, allora cercò di farsi spazio tra la folla. Infine con non poca difficoltà riuscì ad arrivare in prima fila proprio nel momento in cui l'uomo le passava davanti sempre con quel suo tono altezzoso, e al suo fianco c'era un ragazzino, che Liz  reputò essere suo figlio. Dall'aspetto non doveva avere più di 14 anni ma aveva lo stesso sguardo serio e forte del padre che gli conferiva almeno 3 anni di più. Camminavano tutt' e due a testa alta, senza dar conto a tutti gli sguardi curiosi che li scrutavano.
Il figlio non aveva affatto il fascino regale dell'uomo, anzi al contrario non era tanto alto ed era alquanto mingherlino, i capelli lisci come degli spaghetti erano lunghi e disordinati. Solo gli occhi erano identici a quelli paterni. Ebbe modo di vederlo solo per qualche secondo ma alla mente attenta della ragazza non sfuggiva niente e quell'  immagine restò impressa nella sua memoria.
Intorno a lei ognuno bisbigliava con il suo vicino in cerca di qualche novità o pettegolezzo ma restavano tutti alquanto delusi: infatti nessuno sapeva dell'esistenza del giovane e non riuscirono a ricavarne nemmeno la sua identità. Che doveva essere il figlio questo era ormai quasi accertato, e in effetti qualche tempo fa qualcuno aveva anche sentito parlare di una certa donna ai servizi dell'uomo, conosciuta solamente come "la mano nera",  ma la sua vera identità restava un mistero per tutti.
Man mano il corridoio prese a svuotarsi e Liz poté tranquillamente tornare da sua madre, ripresa la vitalità di sempre. Aveva fatto bene a svagarsi un pò, le ci voleva un pò di tempo libero. Oramai era quasi sempre ad aiutare sua madre nel lavoro da domestica e ci aveva preso anche una certa abitudine. La prima volta che aveva provato a pulire per intero una stanza ci aveva impiegato quasi un giorno e sfinita come non mai si era resa conto di quanto fosse faticoso lavorare, soprattutto per un'inesperta come lei che aveva inizialmente bisogno di una guida che le insegnasse ogni cosa.
Sua madre era stata davvero paziente con lei, prima a spiegarle come fare e poi a controllarla perchè non combinasse pasticci come faceva sempre. E adesso aveva imparato alla perfezione, dedicava anima e corpo al suo lavoro e aveva trascurato tutto il resto. Gli altri domestici non la riconoscevano più e anche sua madre era meravigliata da quanto zelo e determinazione ci mettesse ogni giorno.
<< Liz!!!Oh cara finalmente ti vedo un poco in giro...ma si può sapere cosa ti sta succedendo??Nella parte sud del castello si sente così tanto la tua assenza!!!Perché non vieni a trovarci qualche volta?? >>
Si girò per guardare chi avesse parlato, anche se già conosceva la risposta visto che la voce squillante della cameriera era inconfondibile. Corse ad abbracciarla. << Meg!! Quanto piacere che mi fa rivederti!!Scusami se non sono venuta in questi giorni il problema è che sto sempre nell'ala ovest per aiutare mia madre con il lavoro...comunque vedo se riesco a ritagliarmi un pò di tempo per venirvi a trovare tutti quanti!! Mi mancate così tanto... >>
I verdi occhi della donna si spalancarono dalla sorpresa:<< Wow allora ti sei messa al lavoro anche tu!!Ecco perché ti vedo così sciupata!!Dov'è finito tutto il tuo spirito tesoro?! >>
La ragazza restò in silenzio. Non sapeva cosa rispondere poi infine se ne uscì dicendo:<< Beh è giunta l'ora di crescere anche per me... >>
Meg a quelle parole dette quasi con tristezza rispose guardandola con occhi dolci:<< Sai io credevo che nemmeno il tempo era in grado di scalfire la tua spensieratezza... diventare grandi non significa per forza rinunciare alla gioia...tutti ti adoriamo proprio perché tu sei la nostra gioia...quella che ormai dopo tanto tempo giudicavamo spenta >>.
Liz sorrise a quelle parole :<< Oh andiamo Meg...cosa dici??Io...io...beh per me e mia madre questo non è proprio un buon momento...io la sto solo aiutando...è logico che non posso essere spensierata in questo momento... >>
La donna alzò un sopracciglio:<< lo sai che questo tuo ragionamento non sta in piedi vero??Comunque tu riflettici su...e vieni a trovarci qualche volta... >>
<< Lo prometto >>.
Si abbracciarono di nuovo poi si allontanarono, ognuno per la sua strada.
In effetti, ripensandoci, non si faceva quattro risate da un pò di tempo e, soprattutto, aveva smesso di combinare sempre disastri e fare brutte figure. Pensava di essere cresciuta ormai per queste cose e anche gli altri se ne sarebbero dovuti fare una ragione. Non era mica il giullare di corte lei. Non era mica suo dovere portare allegria alla gente.
Immersa nei suoi pensieri aprì la porta della camera convinta di trovare sua madre che l'aspettava, ma stranamente non c'era.
Ritornò a pensare alle parole dell'amica. Ma lei si sentiva davvero cresciuta. Osservò la sua immagine allo specchio :come al solito vi vide riflessa la solita ragazzina coi capelli arruffati, il naso e le labbra sottili, e poi quegli occhi da cerbiatto, il suo più grande orgoglio: quelle iridi quasi d'argento che le davano uno sguardo speciale, diverso da tutti gli altri, ipnotizzante, dicevano alcuni.
Eppure mancava qualcosa, non erano brillanti come al solito, erano spenti,vuoti.
Si allontanò dallo specchio, pensando semplicemente di essere stata suggestionata, e si sdraiò sul letto,con lo sguardo rivolto all'intonaco bianco del soffitto.
In quel momento si spalancò di botto la porta della camera e apparve Anna, con il fiatone: << Ah...per fortuna...ti ho trovato...devi venire immediatamente... >>
Vedendo il suo sguardo preoccupato la ragazza si agitò:<< Anna cosa è successo??Si tratta della mamma??Sta male?? >>
La donna riuscì solo ad annuire. << DOV'E'?!! >>gridò Liz con il cuore che gli martellava nel petto.
<< Nella mia stanza...vai avanti...ti raggiungo appena recupero un pò il fiato >>
La ragazza partì di corsa senza farselo ripetere e in pochi minuti riuscì ad arrivare nella camera di Anna, spalancando la porta senza neanche bussare.
Vide una pallida figura distesa nel letto e le gelò il sangue nelle vene, temendo di essere arrivata troppo tardi, ma, ringraziando il cielo, la donna sorrise debolmente alla vista della figlia tanto amata. Subito la ragazza si inginocchiò accanto a lei prendendole la mano e iniziando a singhiozzare. La donna le accarezzò i capelli,come si fa ad un cucciolo, per confortarla.
<< Mamma perchè non mi hai detto che stavi così male??Non mi sarei allontanata nemmeno un istante...Non ti avrei mai lasciata sola... >>
<< Oh tesoro mio non importa...non pensavo la mia situazione si sarebbe aggravata in così poco tempo...vedi amore qualche tempo fa mi hanno trovato una brutta malattia... >>poi vedendo la faccia perplessa della figlia aggiunse:<< non te l'ho detto perchè non volevo farti abbattere prima del tempo...eppure non pensavo che questo momento sarebbe arrivato così presto...speravo saresti stata più grande quando...beh quando sarebbe arrivato il momento di lasciarti... >>
<< Mamma non dire così...ci sarà pur qualcosa che possiamo fare, che posso fare, per aiutarti >>.
La donna scosse la testa:<< tu non devi fare proprio niente...hai già fatto troppo per me, adesso dormi angioletto mio, vieni qui, sdraiati accanto a me >>disse spostandosi un pò e lasciando entrare Liz sotto le coperte. La ragazza si accoccolò vicino alla madre e si addormentò dopo pochi minuti,con il viso ancora rigato dalle lacrime.




Salveeeee!!!Lo so, lo so, forse questo capitolo è un pò triste...:( Beh però è indispensabile...xD
Mi piacerebbe tantissimo sapere una vostra piccola opinione...nn mi interessano le frasi poetiche e tutto il resto...siate spontanei...xD anche se vi fa schifo...XD Anche un commentino piccolo piccolo....tanto x avere un pò di incoraggiamento in più...:) ne sarei felicissima....kiss <3
byeeeee















  
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