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Autore: jasmine94    13/11/2012    4 recensioni
Se amate le storie ricche di avventure e soprattutto ricche di fantasia, questa FF fa al caso vostro.
Non per nulla infatti è incentrata sul fantastico mondo di Alagaesia, però con un protagonista del tutto nuovo: una ragazza, il cui destino si intreccerà inesorabilmente con quello dei protagonisti del Paolini, in un mondo sempre più magico e misterioso, in cui verranno svelati particolari inediti che ogni fan della saga di Eragon vorrebbe conoscere.
Se vi incuriosisce sapere cosa accadeva nel castello di Galbatorix prima che il nuovo Cavaliere trovasse il suo drago, allora iniziate a leggere questo primo capitolo...buona lettura :)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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                                            L'UOMO MISTERIOSO

A palazzo c'era grande agitazione quel giorno. Un ospite importante doveva essere ricevuto dal re quella sera e tutti i domestici erano in fermento per i preparativi.
Il sovrano lo aveva invitato a restare per cena e lui aveva accettato quindi i cuochi si stavano già mettendo all'opera per preparare  una cena squisita, non a caso erano considerati i migliori cuochi di tutto l'impero.
A quanto pare tutti a palazzo avevano visto almeno una volta l'ospite e non avevano affatto una bella opinione di lui: era alquanto capriccioso e altezzoso e nessuno  ci teneva di incontrarlo in giro per il castello.
Nessuno tranne Liz. Aveva poco più di 14 anni ma era una ragazzina sveglia come poche. Si era trasferita a palazzo poco meno di un anno prima, dopo che suo padre era morto e sua madre aveva disperatamente cercato lavoro come cameriera. La prima volta che lo aveva visto era rimasta incuriosita dall'alone di mistero che circondava quella figura così austera. Mentre qualsiasi altra persona sarebbe rimasta intimorita dal suo sguardo duro e misterioso lei ne era rimasta affascinata.


 

<< Mamma vado a vedere quando arriva lo straniero!! >>disse correndo fuori.
<< Ok ma non combinare...oh vabbè se n'è già scappata quella diavoletta... >> . La madre le raccomandava continuamente di stare attenta e di non essere impulsiva ma a quanto pare era una causa persa. Non c'era una volta in cui la monella non combinava qualche guaio, come era successo un mese prima quando aveva rovesciato accidentalmente l'intera zuppa sul tappeto costosissimo di Sua Maestà oppure quando aveva strappato per sbaglio il vestito alla Baronessa.
Sapeva che non lo faceva apposta ma era talmente pasticciona da essere diventata un pericolo. Soprattutto se si è soltanto dei servitori. Era riuscita a farla franca tante volte solo grazie all'aiuto degli altri domestici. Per loro la solarità e l'allegria di Liz era stata una boccata d'aria fresca rispetto al clima cupo che c'era prima. Si erano affezionati subito alla ragazzina e adoravano prendersi cura di lei.
<< Anna !Anna! Anna !!quando precisamente arriverà quel signore??E chi andrà ad accoglierlo??Voglio andarci anch'io!!!E stavolta voglio farmi notare da lui!! >>disse tutta agitata all'anziana lavandaia.
<< Calmati Liz!!Il signor Smith andrà ad accoglierlo al cancello tra mezz'ora... >>
<< Oh nooo non il signor Smith!!!Non mi farà mai venire con lui quel vecchio bacucco d'un maggiordomo!!! >>si lamentò.
<< LIZ!!! >>la rimproverò la donna.
<< Che c'é?!? Non puoi mica negare che lo sia!! >>
<< Con quella linguaccia che ti ritrovi ti caccerai nei guai un giorno... >>
<< Ah!ah!ah! come se non fosse già accaduto un milione di volte! >>
<< Certo allora questo ti autorizza a continuare a comportarti così!!!Ma un giorno non ci saremo più noi a toglierti dai guai allora come farai??Devi crescere anche tu non puoi sempre comportarti come una ragazzina indisciplinata che non sa come ci si comporta... >>disse con tono saggio << lo sai che tutti noi ti vogliamo bene e se certe volte ti rimproveriamo e ti diciamo queste cose lo facciamo solo perché ci preoccupiamo per te...devi promettere che stavolta starai attenta...intesi? >>
<< Mi devi credere non lo faccio apposta a cacciarmi nei guai! Dico davvero!Comunque se ti può far stare meglio lo prometto >> disse la ragazzina baciandola sulla guancia e facendo un sorriso, poi si diresse fuori correndo. Arrivata a metà si fermò di botto e tornò indietro:<< Anna un'altra cosa!!Come sto? >>disse provando a sistemarsi i corti capelli nerissimi che le stavano tutti arruffati e che le davano un aspetto da maschiaccio.
<< Non mi dire che adesso ti preoccupi del tuo aspetto!Chi è stato a farti cambiare idea?? >>disse in tono scherzoso.
<< Non prendermi in giro!!E' solo che stavolta voglio fare bella impressione e non ci riuscirò di certo con questi capelli!!Va beh niente sono un caso disperato…Ciao ciaooo!! >>disse scappando verso l'uscita.
Arrivò in tempo per vedere l'entrata trionfale dello straniero sul suo cavallo seguito da guardie e servitori. Il suo vestiario era degno di un principe e ancora una volta Liz si ritrovò ad essere incantata dal suo portamento così fiero. Egli doveva davvero essere una persona importante visto il numero di servitori che si portava dietro. Doveva stare attenta a non farsi vedere altrimenti l'avrebbero cacciata. Soprattutto doveva stare attenta al signor Smith. Non poteva davvero sopportare l'eccessiva serietà di quell' uomo : era sempre il primo a rimproverarla anche quando non faceva nulla di male. E se l'avesse vista sarebbe andato di nuovo da sua madre a raccomandarle di fare attenzione con sua figlia, di tenerla sempre d'occhio e bla bla bla. Allora, intanto l'aveva rivisto, ed era già qualcosa ma stavolta era lei che doveva farsi vedere.
Seguì di nascosto il gruppo poi si arrampicò sull'albero proprio vicino al portone d'ingresso, proprio mentre loro aspettavano il permesso di entrare. Quel posto era davvero un ottimo punto di avvistamento. Lei vedeva loro ma loro non vedevano lei. Quando il vecchio avrebbe abbandonato il gruppo sarebbe stato il suo momento. Non  sapeva ancora come avrebbe fatto ma le sarebbe venuta l'idea sul momento. Lei era così. Odiava le rigide pianificazioni.
In quel momento l'uomo si avvicinò a uno dei suoi soldati per comunicargli qualcosa. Sentiva solo leggeri bisbigli. Si sporse un pò di più per cercare di sentire e le parole che riuscì a cogliere la lasciarono atterrita. L'uomo l'aveva scoperta. Si era accorto che qualcuno li stava seguendo e stavo ordinando ai suoi uomini di controllare.
La ragazza fece un brusco movimento per cercare di nascondersi meglio ma ciò provocò un improvviso rumore che non sfuggì alle orecchie attente dell'uomo che subito esclamò:<< Su quell'albero!!! >>indicando proprio il suo nascondiglio.
Le guardie si mossero all'unisono sguainando le spade e Liz spaventata cercò di scappare verso l'altro lato ma per la fretta  mise un piede male e precipitò a terra battendo il sedere sul terreno.
<< Fermi!!Riponete le spade!!E' solo una bambina... >>
In quel momento irruppe la voce del maggiordomo:<< ELIZABETH!!!!QUANTE ALTRE VOLTE TI DEVO PESCARE A COMBINARE GUAI!!! >>disse sbraitandole in faccia.<< Mi scusi tanto signor Morzan questa piccola scalmanata è sempre stata così...abbiamo tentato di educarla ma non ne vuole sapere... >>disse poi con tono di scusa rivolto all'uomo.
Morzan. Allora era questo il suo nome. In quel momento gli occhi nerissimi dell'uomo incontrarono i suoi :<< Niente per fortuna non è successo niente... Ma mi raccomando non voglio vedere più che mi spii, intesi?? >>rispose con tono severo. E senza aspettare una risposta si voltò e si allontanò, seguito dalla sua scorta. Finalmente il portone si aprì lasciandoli passare e scomparirono presto, non senza un' ultima occhiataccia da parte del signor Smith. Stavolta aveva davvero rischiato grosso. Una sonora risata gli affiorò sulle labbra e lei si distese sull' erba aprendo le braccia. Che brutta figura che aveva fatto! E poi non si poteva neanche alzare tanto era il dolore!! Ma almeno ne era valsa la pena. L'aveva notata, aveva incontrato il suo sguardo e gli aveva anche rivolto la parola!! Quello sarebbe stato un giorno che non avrebbe certo dimenticato facilmente.

 

  
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