DISCLAIMER: Ispirata al telefilm di Abc Family "The nine lives of Chloe King". I personaggi non mi appartengono, nonostante ci siano molte differenze tra questa FF e il telefilm.
La storia è momentaneamente nelle "Originali", in mancanza della sezione adatta nelle fanfction.

RATING: La storia è ancora in fase di stesura, ma credo che non raggiungerò il giallo e non mi spingerò oltre. Il verde la farà da padrone, insomma.

GENERE: Fantasy, Romantico.

DEDICA: A Ulu, che forse un giorno leggerà il frutto della mia pazzia… O forse no. No anzi, speriamo di no, per il suo bene e la sua salute mentale.

NOTE: Premetto che non credo siate in molti a conoscere il telefilm (in Italia è stato trasmesso solo una volta) ma a mio parere è molto carino… Senza pretese naturalmente, ma molto carino. Perciò è nata questa FF, che inizierà come il telefilm ma che poi andrà ad evolversi in maniera diversa, visto che Abc Family ha cancellato altre eventuali puntate, nonché altre eventuali stagioni, troncando la fiction sul più bello. Grrr.

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Detto questo, non mi resta che augurarvi buona lettura (sperando di aver scritto qualcosa di decente) … Fate sapere ;)

PREFAZIONE

Correvo senza sosta, il respiro corto, i movimenti innaturalmente veloci, le gambe scattanti. Il sole era ancora alto, ma i rami sopra la mia testa impedivano il passaggio dei suoi raggi, e tutto era buio e scuro.

Ero sola nel bosco, ma sapevo che qualcuno mi stava seguendo. Vedevo le loro ombre tra gli alberi, sentivo i loro passi lontani. 

Dopo quella che mi sembrò un'eternità, ritrovai la luce: i rami degli alberi si aprirono sopra di me, e rividi il sole. 

Ero fuori. Ma continuai a correre.

Mi ritrovai in un parcheggio. La zona era troppo esposta, non c'erano posti dove nascondersi. Ma non avevo tempo per riflettere. Il mio vantaggio era di pochi secondi, e sarebbe bastata una sola distrazione per perderlo. 

Mi ritrovai davanti ad un edificio alto e bianco, e entrai senza pensarci. Una volta sulla porta, mi voltai. Due uomini vestiti di nero attraversarono la strada sulla quale poco prima stavo correndo io, ma non si fermarono, e continuarono ad avanzare con passo veloce. Non mi avevano notata. Ma questo non significava che avessi vinto.

La mia pausa durò il tempo di un battito di ciglia. Mi voltai di nuovo ed entrai nell'edificio. Con il fiato corto, trovai una lunga rampa di scale e salii. Dovevo allontanarmi il più possibile. La scala divenne a chiocciola, e più ripida. Inciampai, ma continuai ad avanzare senza smettere di correre.

Arrivata in cima, mi resi conto dell'errore. Di quell'errore che mi sarebbe costato la vita. 

Ero arrivata all'ultimo piano, forse il ventesimo, forse di più. Ero su una terrazza panoramica, con zero possibilità di scappare, se non dalle scale. Se i miei aguzzini fossero saliti, non avrei potuto far altro che aspettare il loro arrivo, e con quello la mia morte. 

Mi affacciai, guardando in basso verso l'ingresso sperando di non scorgerli, con il cuore che mi martellava nel petto. E a quel punto sentii una voce, una voce fredda e soddisfatta al tempo stesso. 

Mi voltai, ma ebbi il tempo di sussultare e guardarlo negli occhi.

«Addio, Chloe King», disse l'uomo. E mi spinse oltre il parapetto.

Poi, il buio.

*SPAZIO DELL'AUTRICE*

Allooooora…. Avete già tentato il suicidio??

Spero di no, perché dovete leggere almeno il primo capitolo! … Questo era un po' corto, ok, ma era il preludio… Serviva! U.U

Beh, fatemi sapere se vi ha fatto schifo, se ne siete un poco pochissimo interessati o se ve ne siete (magari!!!) innamorati! ^^

No, vabbè, esagero, ma fate sapere comunque cosa ne pensare, belle o brutte che siano le cose che vi vengono in mente! Mi fanno piacere i commenti ;)

A presto!


Sophie Lager