Serie TV > Grey's Anatomy
Segui la storia  |       
Autore: _Giuggiola_    05/06/2007    7 recensioni
Nessuno dei due sapeva ancora cosa il destino avrebbe riservato loro, quello stesso destino che aveva fatto sì che Meredith puntasse il dito contro Seattle e che aveva permesso a Derek di rientrare quella sera e trovare sua moglie a letto con il suo migliore amico.

Ciao! E' la prima fanfic che scrivo su questo meraviglioso telefilm...bè la storia è completamente diversa da quella del telefilm...leggere per capire (e magari recensire, eh??)!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pairing: Derek/Meredith, Burke/Cristina, Alex/Izzie, George/Nuovo personaggio, forse Mark/Addison.
Summary: Meredith Grey ha appena superato il test finale per passare dalla specializzazione al lavoro di chirurgo vero e proprio. Vive a New York ma ha bisogno di cambiare vita.
Derek Sheperd è un famoso neurochirurgo di Seattle. La moglie lo ha tradito e sta per firmare il divorzio.
Come si incontreranno?
Ognuno è artefice del proprio Destino.

Il Destino



3° Capitolo



Erano le 8 del mattino e il dottor Sheperd aveva appena finito un'altra operazione per circoscrivere un’emorragia nel cranio di un uomo, dovuta ad un incidente d’auto avvenuto quella notte.
Era stanco. Le gambe e la schiena gli dolevano per essere stato troppo tempo alzato, le mani erano un po’ intorpidite per i troppi attrezzi che aveva tenuto. Uscito dalla sala operatoria cercò uno stanzino libero e si buttò su un letto, cercando di riposare almeno un’ora.
Non ci riusciva. Ogni volta che chiudeva gli occhi rivedeva sempre la stessa immagine di sua moglie a letto con Mark.
Per quanto si fosse auto convinto di voler perdonare Addison, quell’immagine era sempre presente davanti i suoi occhi.
Ancora si chiedeva, non come lei avesse fatto a tradirlo, ma più che altro, come avesse potuto Mark fargli una cosa simile.
Addison poteva essere capita, in fondo lui nell’ultimo periodo era davvero scomparso e l’aveva trascurata, ma Mark? Cos’è, si sentiva anche lui trascurato? No, lo aveva sicuramente fatto per il puro piacere di sfidare Derek. Era sempre stato così tra di loro. Sempre una sfida. Si volevano bene da sempre, e da sempre si sfidavano. Chi otteneva i voti migliori al liceo, chi usciva con la media più alta dal college, chi conquistava più donne.
La sfida si era interrotta quando Derek si era sposato, in quanto Mark essendo lo scapolo più ambito, non aveva mai preso in considerazione l’idea di accasarsi.
Eh già. L’occasione per riaprire le sfide, in fondo, gli era stata servita da Derek su un piatto d’argento, grazie al distaccamento da Addison.
A quel punto, Mark, aveva agito. Aveva conquistato ciò che un tempo era stato di Derek.
Probabilmente lo scapolo d’oro non si era neanche accorto che avrebbe potuto fare molto male al suo migliore amico e forse era anche per questo che il dottor Sloan quella mattina aveva chiesto al primario Richard Webber, il trasferimento in un altro ospedale, il più lontano possibile da Seattle.
Il trasferimento gli era stato accordato e la sua nuova sede era il Washington Hospital di New York. (che casualità, eh?)
Quella stessa mattina dopo aver ricevuto il permesso dal primario, Mark aveva cercato, con scarsi risultati di parlare con Derek circa il trasferimento.
Derek per gran parte del discorso aveva cercato di non ascoltarlo il più possibile ma quando aveva pronunciato la parola trasferimento, un sorriso gli aveva illuminato il viso stanco e dopo aver pronunciato un sentito “Mi sembra la scelta migliore che tu abbia preso da quando sei venuto al mondo.”, era entrato più rilassato nell’altra sala operatoria.
Non sapeva se l’avrebbe detto ad Addison e francamente non gli importava.
Era solo felice che non lo avrebbe più visto.

“Dottor Sheperd, mi dispiace disturbarla, ma la signora Bradshaw ha avuto una crisi probabilmente dovuta ad un coagulo.” Disse un’infermiera entrando nello stanzino.
“Arrivo subito.” Biascicò Derek alzandosi e cercando di ricomporsi.

Dopo aver salvato per l’ennesima volta la vita alla signora Bradshaw, Derek passò dall’accettazione per prendere la cartella del signor Keller, l’uomo dell’incidente automobilistico che aveva salvato qualche ora prima.

“La cartella della 345. Grazie.” Disse Derek all’infermiera seduta dietro il banco, che si sciolse alla vista del sorriso del tanto bello e affascinante quanto cornuto dottor Sheperd.

Mentre Derek controllava la cartella per vedere se c’erano stati cambiamenti in quelle due ore scarse, alzò la testa facendo entrare nel suo campo visivo una ragazza che gli dava le spalle, in piedi di fronte la porta d’ingresso.
Si poteva vedere solamente che era magra e che aveva i capelli biondo scuro.
Che fosse una paziente? O un familiare?

“Cerca qualcuno?” chiese Derek avvicinandosi, incuriosito.

La donna con il viso giovane, si girò, mostrandosi.
Aveva gli occhi verdi e le lentiggini sparse su tutto il viso.
Derek sentì qualcosa nello stomaco, come una farfalla.

“Come, scusi?” chiese la ragazza misteriosa.
“Ehm…cerca qualcuno?” chiese di nuovo Derek.
“Oh si! Il dottor Webber. Richard Webber.” Rispose la ragazza, che notando gli occhi sgranati dell’uomo in camice bianco davanti a lei, chiese poi:
“Questo è il Seattle Grace Hospital, vero?”

Derek esitò un attimo a rispondere.

“Si si, è questo. Mi scusi, non vorrei sembrarle inopportuno, ma mi stavo chiedendo come mai una donna così bella stesse cercando il primario.” Disse Derek sfoggiando uno dei migliori sorrisi che facevano capitolare le infermiere.
“Sono una nuova specializzanda, e avrei bisogno di parlare con il dottor Webber.” Spiegò la donna ancora senza nome, sorridendo di rimando.
“Praticamente una nuova studentessa. Salve, io sono il dottor Sheperd.” Disse Derek, che continuando a sorridere, porse la mano alla ragazza.
“Salve, Meredith Grey.” Rispose Meredith stringendo la mano al neurochirurgo di cui anche a New York aveva sentito parlare.

Meredith però decise che non gli avrebbe detto di conoscerlo di fama. Conosceva gli uomini come lui, che si inorgoglivano tutti quando si sentivano dire “Oh, ma io la conosco!”.
Preferì rimandare quel colloquio a un’altra volta, quando si sarebbero conosciuti meglio.

“Grey? Per caso conosce la dottoressa Ellis Grey?” chiese Derek sgranando i profondi occhi.

Ecco, lei non diceva di conoscere gli altri di fama, ma naturalmente tutti conoscevano lei per il suo cognome.

“Si. E’ mia madre.” Rispose Meredith, assumendo adesso un sorriso di circostanza.

L’uomo davanti a lei sorrise senza dire nulla, così ebbe l’occasione di osservarlo meglio.
Era qualche centimetro più alto di lei, folti capelli neri, occhi verdi tendenti al marrone che rendevano il suo sguardo profondo e penetrante.
Meredith dovette ammettere che era un uomo davvero affascinante e istintivamente gli guardò la mano sinistra notando che non portava la fede. Non capì neanche lei per quale motivo lo avesse fatto, ma fu un gesto istintivo, che comunque non aveva mai fatto, neanche quando aveva incontrato per la prima volta Finn.

“Ma lei non è da meno in quanto bravura!” disse una voce alle spalle di Derek.

Meredith alzò lo sguardo incontrando il viso del suo padrino, il migliore amico dei suoi genitori.
Derek si girò incontrando la faccia del primario di chirurgia Richard Webber.

“Richard!” disse Meredith superando il medico affascinante.

Da piccola lo aveva sempre chiamato con l’appellativo di ‘zio’, ma nel momento in cui aveva stabilito di andare a Seattle, aveva deciso che lo avrebbe chiamato in privato con il nome di battesimo e in ospedale, ‘capo’.
Probabilmente avrebbe continuato a chiamare ‘zia’, Adele, la moglie di Richard, nonché sua madrina.
Richard e Adele erano da sempre gli amici più cari dei suoi genitori e per questo erano anche diventati i suoi tutori legali nel caso in cui fosse successo qualcosa ai suoi genitori.
Non si vedevano da qualche tempo a causa della lontananza, ma continuavano a sentirsi con frequenza.
Adele, non avendo potuto avere figli, aveva sempre considerato Meredith come una figlia, seppure la ragazza avesse una madre.
Derek si girò ad osservare la scena e vide la ragazza che aveva conosciuto qualche minuto prima, abbracciare calorosamente il suo capo.

“Come stai, bambina?” chiese Richard baciando la fronte di Meredith.
“Bene, grazie. Adele? Mi farebbe piacere vederla.” Disse Meredith sorridendo.
“Passa da noi stasera. Appena ha saputo che oggi saresti arrivata, ha cominciato a preparare le cose che ti piacciono di più. Non puoi mancare.” Disse Richard sorridendo.

Quando il primario si accorse che Derek li stava osservando, disse:

“Derek, vedo che hai già fatto la conoscenza della dottoressa Grey.”
“Si.” Rispose sorridente l’altro.
“Meredith, lui è il più bravo neurochirurgo di tutta Seattle e dintorni. Devi averne sentito parlare a New York.”

Meredith guardò Derek, e memore della decisione che aveva preso pochi istanti prima, ovvero di non rivelare di conoscerlo molto bene di fama, rispose:

“Si, devo averlo sentito nominare al dottor Norman.”
“Probabile.” Rispose Derek con ancora quel suo strano sorriso stampato in viso.
“Derek, Meredith sarà una nuova specializzanda del Seattle Grace. Lavorerà con Miranda.”
“Oh, con la Bailey. Divertiti!” disse Derek mentre il suo cercapersone cominciava a suonare.

Guardò il piccolo aggeggio, e disse:

“Richard perdonami, ma la Bradshaw ha avuto l’ennesima crisi. Ho paura che le dovrò aprire nuovamente il cranio e vedere cosa c’è sotto l’emorragia. E’ impossibile che sia questa la causa di queste crisi continue.”
“Si, e Derek, quando avrai scoperto qualcosa, ti prego di venire a dirmelo.” Disse Richard.
“Senz’altro. Dottoressa Grey, è stato un piacere, spero di rivederla presto.”
Concluse poi Derek, che dopo aver sorriso a Meredith, se ne andò, continuando comunque a voltarsi per vedere ancora la figura della ragazza.

Meredith dal canto suo continuò a guardare il medico che andava via, notando che lui, sicuramente sperando di non essere visto, le lanciava sguardi di sottecchi.

“Allora, Meredith, direi che sarebbe meglio andare a parlare delle ultime cose nel mio ufficio.” Disse Richard.

La bionda, ripresasi dai suoi pensieri, annuì e lo seguì.

******

“…detto questo, credo sia arrivato il momento di presentarti alla tua responsabile e referente. Seguimi.” Concluse Richard dopo un lungo discorso sulle regole di comportamento, ovviamente tutte uguali a quelle del Washington Hospital.

Meredith e il capo uscirono in corridoio e casualmente incontrarono la già nominata, dottoressa Miranda Bailey.

“Miranda, questa è la tua nuova specializzanda. Ora devo andare, te l’affido. Meredith, ci si vede.” Disse il primario allontanandosi.

Le due donne rimaste sole, cominciarono ad osservarsi. Miranda Bailey era una donna di colore bassa e paffutella. Ad un bambino non avrebbe per nulla fatto paura, ma ad uno specializzando…oh si, ad uno specializzando si, di certo.

“Salve, io sono Meredith Grey e…” cominciò Meredith che venne subito interrotta.
“Dottoressa cominciamo con le prime informazioni base per coesistere in pace: 1)non verranno fatti favoritismi solo per il tuo cognome e per la fama di tua madre.”
“Io non intendevo…” cercò di dire Meredith.
“2)so che sei al secondo anno di specializzazione, ma oggi devi capire come si lavora con la sottoscritta, quindi non prenderai mai decisioni da sola circa la sopravvivenza di un paziente.”
“Dottoressa io…” cercò di dire ancora una volta Meredith.
“3)mai e dicasi mai interrompermi mentre parlo. Sono stata chiara?” disse la Bailey dopo aver elencato le varie regole.
“Cristallina.” Sillabò Meredith rinunciando a difendersi.
“Bene. Allora per prima cosa ti presento i tuoi colleghi specializzandi, o almeno quelli che sono riusciti a resistere e che non hanno abbandonato o che non sono stati bocciati all’esame.” Disse la donna facendosi seguire da Meredith nell’atrio in cui aveva conosciuto Derek.

Trovò tre ragazzi, due donne e un uomo. Avranno avuto più o meno la sua stessa età e avevano tutti un’aria stanca.

“Ciao, io sono Shelly Brennan.” Disse una delle due ragazze porgendole la mano.

Era bassa e paffuta. Aveva ricci capelli castani e due occhi verdi che sprizzavano allegria.

“Piacere, Maggie Donnel.”

Era alta, capelli neri, magra. Molto carina.

“Salve, Trevor Carmichael.”

Era molto carino. Capelli castani, occhi castani ma sul verde scuro e…figo. Molto molto figo.

“Lei è la vostra nuova collega. Grey per oggi, dato che il tuo turno finisce tra esattamente tre ore, ritirerai le analisi, preparerai la paziente della 432 che alle 8 dovrà subire una mastectomia e infine dato che non posso torturarti più di tanto, andremo tutti nella 682 e farai l’anamnesi. Conviene che t studi il caso, chiaro? A lavoro.” Concluse la Bailey girandosi e andando via.

Meredith si girò verso i suoi nuovi tre colleghi e sorrise.

“Sei la figlia di Ellis Grey, vero?” chiese Trevor sorridendo mellifluo. “Si.” Rispose Meredith cordialmente.
“Davvero? Tua madre ha inventato il metodo Grey!” disse Shelly emozionata. “E’ ovvio che l’ha inventato lei, Shelly. Chi avrebbe dovuto?” disse scostante Maggie, che subito disse:
“Shelly, scusami, ma oggi la Bailey mi ha massacrato, sono stanchissima!” “Non ti preoccupare. Oggi ha massacrato tutti.” Rispose Shelly mostrando la voce stanca.
“Ragazze io direi di cominciare a muoversi, sennò non finiamo più e poi chi la sente quella?” disse Trevor sorridendo e allontanandosi.

Le tre ragazze rimasero il moro che si allontanava.

“Quanto ben di Dio sprecato.” Sussurrò Maggie in modo che solo Shelly e Meredith potessero sentirla.
“Perché?” chiese Meredith.
“Trevor è gay.” Disse Shelly continuando a guardare il fondoschiena del ragazzo.
“E’ gay?” chiese sbalordita Meredith.
“Non te lo aspettavi, vero?” disse Maggie sorridendo.
“Direi proprio di no.”
“Bè, rassegnati Meredith. Tutti gli uomini più carini o sono gay, o sono sposati e fidanzati o sono preti!” disse Shelly ridendo.
“Dio come è vero!” disse Maggie allontanandosi per eseguire gli ordini della Bailey.

Poco dopo si divisero anche Meredith e Shelly.

Si ritrovarono 4 ore dopo, tutti ancora più stanchi di prima.
Tutto sommato la giornata era andata abbastanza bene, anche con la Bailey.
Prima di andare via, Meredith, intravide ancora il dottor Sheperd.
Non si erano visti per tutto il pomeriggio e inconsciamente sperò di rivederlo l’indomani mattina.
Così era finalmente passata la prima giornata di lavoro di Meredith, che tra rimproveri e incontri aveva superato il suo primo giorno al Seattle Grace Hospital.



Ciao a tutti! Come va? Che ve ne pare di questo cap? Finalmente c’è stato l’incontro, contenti? Ed ecco un bel cap lungo lungo per voi! Ho inserito dei nuovi personaggi…che vi sembra di questi Maggie, Shelly e Trevor? Simpatici o antipatici? Se volete immaginarvi questi personaggi, sappiate che per descriverli ho immaginato, Trevor come il Shane West di “ER”, Maggie come Minnie Driver in “Will Hunting” e Shelly come la simpaticissima Rebecca Field in “October Road”.
Passiamo ai ringraziamenti:

ciuiciui: Ciao Chiaretta! Grazie, sono contenta che ti sia piaciuto molto lo scorso cap…ho provato a mantenere uguale il carattere di Derek perché è uno dei personaggi più belli di questo telefilm e per quanto riguarda Addison, bè lei è un personaggio che mi piace molto e infatti più avanti il suo ruolo non sarà solo quello della moglie che tradisce il marito, ma farò venire fuori il suo carattere forte. Per ora avete visto solo il suo lato debole, ma quando…ehm, non posso dirti nulla!! Finalmente lei è giunta a Seattle…vi ho fatto aspettare un po’ ma finalmente li ho fatti incontrare, eh? Un bacione!

kessachan: Ehilà! Sono molto contenta che ti sia piaciuto lo scorso chappy e spero che anche questo sia stato di tuo gradimento eheh! Si sono incontrati, che te ne pare? Fammi sapere! Un baciotto

EriMD: Sapevo di aver azzeccato la spiegazione al tuo nickname! Eheh anche io adoro Dr. House! Ecco il nuovo cap…ti piace? Per quanto riguarda Addison, bè anche io sono molto contenta che si siano lasciati in buoni rapporti soprattutto perché…stavo per dire tutto anche a te, come stavo facendo prima con ciuiciui! No no, saprete tutto a tempo debito! Un bacio

See u later…

_Giuggiola_
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: _Giuggiola_