<< Umh,ancora
cinque minuti >> -biascico stanca.Un fascio di luce mi colpisce in pieno
viso. << Chi è che ha aperto la finestra?Vorrei ucciderlo! >>
-chiedo con gli occhi ancora chiusi. << Ok fallo pure! >> .Mi giro di
scatto.Vorrei urlare,non so se di gioia o di
rabbia.Ora che ci penso ,meglio la prima opzione.
<< Orlando! Che ci fai qui! >> - urlo .<<
Ci ho dormito >>
-risponde divertito. Analizzo la situazione.Casa mia. Le nove del
mattino.Abbiamo dormito insieme? << Sorridi,ti
ho anche portato la colazione a letto! >> -esclama porgendomi un grande vassoio con una tazza di cioccolata calda fumante ed
un piattino di biscotti. << L’hai preparata tu? >> -gli
chiedo.Annuisce. << Che buon profumino! >> -esclamo
sollevata.Ok non l’ha preparata Giusi.Non rischio di morire intossicata.A
proposito dov’è? << Scusa ma dov’è Giusi?
>> - continuo mordicchiando un biscotto.Il mio stomaco gongola di
soddisfazione. << Mi ha detto di salutarti da parte sua,non
voleva svegliarti.E’ partita per
Esco dal bagno .Ho appena finito di sistemare-che è una parola grossissima-i capelli.Diciamo che li ho resi lisci. << Eccomi qua! >> -esclamo. << Sidi,lo sai che ti amo e probabilmente ti sposerò,ma non saltarmi ancora addosso in quel modo,ok? >> -lo ammonisco. << Bene,allora lo faccio io >> -esclama Orlando. << Tu zitto e fila in bagno a lavarti.Devi essere perfetto,se vuoi uscire con me >> -lo allontano scherzando. Mi vesto velocemente:metto i jeans nuovi,gli stivali estivi, e una canotta turchese .Afferro la mia adorata borsa Guess e inizio a riempirla di tutto e di più.Umh,sembro un carciofo ma posso andare.Sidi si sta avvicinando. << Calmo cucciolone,non farmi cadere ancora a terra,ok?Sbava sul tuo stupido padrone! >> -gli dico .Il cane –finalmente!-capisce alla lettera e si accuccia ai miei piedi .Basta non resisto più.Afferro il cellulare.Compongo il numero di Giusi:spero solo che quell’arpia di sua madre non la tratti male. La sua voce mi giunge lontana: << Hey Tim!Non ti volevo svegliare e sono partita senza salutarti,mi dispiace.Ma tranquilla,starò qui solo quattro giorni.Non resisterò a lungo senza Roma! >> .Il suo buonumore mi contagia all’istante: << Qui va’ tutto bene!Maria è sempre più insopportabile,e Sidi lo stesso.Oggi porto Orlando a vedere il centro storico,e stasera andremo alla fiera.Ti ricordi l’hanno scorso Giugiù? >> -chiedo divertita. << Quando abbiamo mangiato cibo marocchino,e abbiamo passato il giorno dopo a vomitare? >> << Spero che non accada di nuovo ! >> -ironizzo. << Tu non mangiare porcherie simili >> -risponde. << Sai,stamattina quando non ti ho visto come al solito in giro, ho rischiato di avere un collasso.Poi quando ho visto Orlando e i fiori orribili,non ci ho capito più niente >> << Quali fiori?A proposito Tim,hai dormito bene? >> << Sì ma…Giusi! >> -la rimprovero. << Ok scusa >> -risponde lei. << Quando arriverete? >> -le chiedo. << Non so,abbiamo della mappe stradali ma non ci stiamo capendo niente,e poi lo sai….mi piace vivere on the road! >> -risponde.Da questo deduco che arriveranno in Toscana fra una settimana. << Tim,ascolta,volevo dirti…grazie.Se non fosse stato per te,io sarei rimasta lì ancora a lungo.Dovresti arruolarti nella Polizia,è un consiglio che ti do >> << Giugiù,il pensiero di qualcuno segregato là mi da i brividi ,ti prego,non ne parliamo più >> -concludo,ripensando al faccione inquietante di Danny. << Giugiù,visto che non siete ancora arrivati…..buon viaggio!Ci sentiamo,ok? >> << Ok,ti saluta Gianni >> << Divertitevi >> << Anche voi! >> -conclude lei. Chiudo la comunicazione.
Siamo nella sua macchina.Io e Orlando davanti,e Sidi dietro.Guida lui,anche se io gli indico le strade da prendere,passo dopo passo. << Se vuoi vedere il nostro favoloso Colosseo devi prendere la prima a destra >> -dico con sicurezza.Dopo un lungo errare,dopo aver gridato diecimila volte : << Orlando ti ho detto di prendere questa strada! >> ,arriviamo. << Sei tu che mi distrai >> -dice lui. << Io? >> -chiedo. << Sì-risponde-oggi sei bellissima >> .Io arrossisco un po’. Parcheggiamo e scendiamo.Afferro il guinzaglio di Sidi quando…. << Lascia stare,lo porto io,non voglio vederti di nuovo a terra >> -mi sorprende. << Ok >> -concludo leggermente sollevata.Il Colosseo è magnifico:un trionfo.Lui scatta delle foto. << Tipico turista >> -lo appello. << Tipica spaccona >> -commenta lui. << Ti odio >> << Neanche tu mi stai simpatica >> << Il tuo cane è più dolce di te >> << Ne vuoi un pezzettino? >> << NON SONO CAN-NIB-BA-LE! >> -ribatto scherzando.Povero meticcio,questo proprio no. << Se volessi,oggi potremo pranzare con la portiera. Io le stacco la testa,tu ?Un braccio,una gamba?Scegli! >> ironizzo. << Ma preferisco la carne fresca >> << E io un bicchiere di granita >> -esclamo trascinandolo al bar. << Cosa prende signorina? >> -chiede il cameriere. << Per me una granita all’ananas >> << Per me una al limone >> -dice lui. Siamo fuori,camminiamo per le vie principali. << Lo sai che mi piaci quando parli in italiano? >> -lo colgo di sorpresa. << L’ho imparato venendo qui in estate,è semplice >> << Mi fa piacere che ti piaccia! >> -commento tra una cucchiaiata è l’altra di granita gelida. << Non ho detto questo! >> -ribatte lui. << Allora fai veramente schifo! >> - scherzo. << Dai su,gambe in spalla,che ti porto in Piazza San Pietro >> -dico,mentre ci dirigiamo verso il parcheggio,trainati da Sidi.
Eccoci qua.In America edifici così perfetti non se ne trovano.Lì troneggiano grattacieli,qui palazzi di marmo bianco.La piazza è piena di turisti.Tedeschi,cinesi,francesi,tutti sembrano essersi dati un appuntamento. << Allora che ne pensi? >> -gli chiedo. Lui non risponde,inizia a fare delle foto.Umh,di poche parole il ragazzo.Sidi è euforico:scodinzola come un ossesso. << Vieni facciamoci una foto >> -dice Orlando prendendomi per un braccio.<< Scusi,può farci una foto? >> -chiede ad una donna. Ci mettiamo in posa,anche Sidi. << Dove ti porto a mangiare? >> -dice lui. << Adesso?Ma se è prestissimo! >> -esclamo.Vorrei fargli conoscere la mia città ancora un po’. << Non ribattere signorina,Sali in macchina! >> -dice ,arrivati al parcheggio.Metto un finto broncio,e apro il portello.Squilla il cellulare. << Scusa >> -dico a Orlando mentre lo prendo.E’ Mike.La mia vita è finita. << Leila Tim Kassali,oggi pomeriggio fatti trovare qui all’apertura.Dobbiamo parlare >> -dice con voce tronfia.Un po’ di dolcezza caro,ho salvato tua nipote ieri. << Ok,ci vediamo allora >> -chiudo la comunicazione pratica. << Odio quell’uomo >> -esclamo arrabbiata. << Odi me? >> -chiede lui. << Non tu!Ma se continui presto odierò anche te! >> -scherzo.Sidi mi dà una zampata sul braccio.A suo modo è un segno d’affetto. << Andiamo a pranzare qui vicino.Devo andare in redazione >> -dico triste. << Ci vediamo stasera allora:alla fiera ci divertiremo! >> -concludo con una nota positiva.
Mi dà un bacio. << Aspetto qui >> -dice lui. << Come,tutto questo tempo? >> .Non voglio fargli passare un
pomeriggio in macchina.Poverino,non merita una persona
incasinata come me.Lui ha già i suoi impegni. << Ma non dovevi solamente
parlarci,con quel tipo lì? >> -chiede. <<
Speriamo! >> -concludo io afferrando la borsa e
il mazzo di chiavi,mentre li saluto con un cenno della mano.Salgo le scale.Mike
è dentro .Sento il profumo pesante del suo dopobarba. Le sua scarpe scricchiolanti ,donano enfasi ai suoi passi
svelti.Sembra un film horror. << Leila ! >>-urla dalla
stanza.Interrompo i miei pensieri da Dario Argento e mi dirigo di corsa nel suo studio.
<< Sai cosa mi aspettavo da te ieri? >>
-chiede lui con un tono
sprezzante.Basta,non ho intenzione di perdere questa guerra.
<< Si aspettava la relazione sulla prima serata del Festival e invece le
ho portato sua nipote Jane scomparsa da più di un anno,è
così?Non c’è bisogno che mi ringrazi,davvero.Ho salvato altre
ragazze e chiuso in cella un pregiudicato. Ho trovato da sola la soluzione mentre i poliziotti non sapevano che pesci
prendere.E non si preoccupi per la manifestazione:ieri non è successo un
granchè.Orlando Bloom, star
principale della serata,era con me,non mi ha lasciato sola nel momento del bisogno.Anche
lui non era presente al Festival.Quindi non mi guardi così,ha
capito?Come minimo……. >> -ma non finisco la
frase.Ora sono io a guardarlo sprezzante.Che capisca la
situazione.Che provi la paura,i brividi che io
ho provato quella sera.Che soffra anche lui come Giusi.Che capisca che il lavoro non è la cosa più importante nella vita.Prima
vengono gli esseri umani,poi i fogli di carta.
<< Bene bene,signorina,ho capito tutto.Lei ha
avuto una gran prontezza ieri sera. Ha salvato davvero delle vite,tra cui la mia nipote preferita.Ma questo non toglie che
lei verrà licenziata :stamattina avevo bisogno di
quelle pagine,e lei?Ha fatto vincere la concorrenza! Mai mi ero abbassato a
tanto!La vergogna sul nostro nome! >> -urla sbattendo un pugno
sull’elegante scrivania. L’hai voluto
tu. << PER CASO L’HAI GIRATO TU QUEL VIDEO IN RUSSIA?HO
DORMITO UN MESE IN MACCHINA CON LE CARTE STRADALI IN MANO.VANITY FAIR VA’
SOLAMENTE AVANTI GRAZIE AL LAVORO DEI TUOI BRAVISSIMI DIPENDENTI,CHE LAVORANO
SPACCANDOSI