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Autore: Janet    12/06/2007    15 recensioni
I Quadri di Hogwarts hanno qualcosa da dire. Ognuno di loro ha una storia da raccontare, comica, malinconica o assurda che sia!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Le Memorie della Signora Grassa

Ormai che ho iniziato con le FF di Harry Potter…non mi ferma più nessuno!(Poveri voi!)

Questa è un’idea sfornata da meno di un’ora.

Avete presente i quadri di Hogwarts, no? Vorrei dedicare una breve storia a ognuno di loro, o meglio… a quelli che riesco a ricordare!

(Tra l’altro,mi aiutereste? Oltre a Ser Cadogan, Violet, Barnaba il Babbeo –quello dei troll-, e i vari presidi non vado…)

Non ho ancora un’idea precisa di come verrà il tutto, ma spero sia gradevole!

 

 

                      Galleria di ritratti a Hogwarts                                         

 

 

 

                                           Le Memorie della Signora Grassa

 

 

Signora Grassa.

È così che mi chiamano qui.

Io Sono la Signora Grassa.

Almeno avessi un epiteto migliore…non so…la Signora Affascinante, o…l’Adorabile e Leggiadra Dama, sarebbe più gratificante.

E poi è quello stupido vestito rosa che mi fa sembrare così grossa.

Cosa diavolo mi è venuto in mente di farmi ritrarre in rosa!?

 

In vita ero la Signora del mio Contado.

Avevo decine di servitori.

Adesso…beh, sono meno che una portinaia!

“Parola d’ordine”, apri, chiudi. “Parola d’ordine”, apri, chiudi.

Gli svaghi concessimi sono pochi.

Ubriacarmi con Violet, fare qualche sporadico giretto negli altri quadri e divertirmi a inventare parole d’ordine sempre più assurde;

se non altro questo ogni tanto funziona; lo so che non è leale, ma ogni tanto provo una sorta di sadico divertimento nell’affermare : “La parola d’ordine è stata cambiata proprio…cinque minuti fa…ma pensa te che combinazione, eh?”

C’è un ragazzo paffuto e un po’ imbranato, povera stella, che puntualmente la dimentica.

Quante volte mi ha supplicato di farlo entrare lo stesso…direi pari a quelle in cui gli ho detto di no…e a quelle in cui ha dormito in corridoio.

Sono malvagia, dite? Vorrei vedere voi ad essere appesi ad un muro tutto il giorno…sono sicura che fareste di peggio!

 

Non sono un’Arpia vestita di rosa però, davvero!

Quanti segreti ho mantenuto, a quante scene potenzialmente illegali o pericolose ho assistito.

A quanti ragazzi ridacchianti, nel cuore della notte, ho aperto la porta un attimo prima che quell’orrendo custode li scoprisse (Loro la parola d’ordine l’avevano, però).

Quanti innamorati ho rivisto tornare sognanti, quando l’alba era prossima.

Scalpiccio di piedi nudi, sussurri e risatine. Per me i rumori della notte sono questi.

 

In molti penseranno che a star quasi tutto il giorno a far parte di un dipinto con le mani beatamente in mano, nonostante la noia, ci si possa godere una vita tranquilla.

ASSOLUTAMENTE NO!!!

A parte i continui e non sempre (per non dire mai) gentili risvegli notturni.

A parte i continui e non sempre (per non dire mai) gentili urti (possibile che un branco di adolescenti non sia capace di infilarsi in una porta senza sbattere a destra e a manca?).

Ma dico…lo sapete o no che mi è successo una volta?!?

Mi sono ritrovata faccia a faccia con un pericolosissimo criminale pazzo!

Sono sicura che sia venuto fin lì solo per Me (suvvia…chi non vorrebbe un quadro così affascinante e simpatico?), ma io gli ho opposto una stregua resistenza e lui, di fronte al mio coraggio e al mio fiero fulgore…è vilmente scappato!

Ah ovviamente se avete sentito una versione diversa da qualcun altro…beh costui sicuramente MENTIVA!

Ci vuole ben altro che un malvivente mago da strapazzo per togliermi di mezzo, anche se ormai sono solo una tela dipinta.

Io sono la Signora Grassa.

 

Io sono la Signora Grassa e da quando sono qui, nessuno si è mai sognato di chiedermi quale sia stato il mio vero nome.

Il nome che avevo da viva.

Io ero Lady Margaret, la moglie del signorotto del feudo locale.

Quella che riuscì a dargli un erede. Un maschio.

Me lo ricordo quel giorno, fui festeggiata come una regina e il mio bambino con me.

 

Il mio piccolo Godric.

 

 

Io ero Lady Margaret.

Ora sono solo la Signora Grassa.

 

 

   
 
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