Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: EaterOfCarrots    24/11/2012    7 recensioni
Poco più avanti c’era un ragazzo, seduto a terra, con un cartello vicino ad un buffo cappello, cercava di riscaldarsi le mani con il suo stesso fiato caldo, si stringeva ogni secondo di più nel suo cappotto nero, si guardava in giro con un accenno di paura negli occhi, ma in quella strada così affollata nessuno sembrava vederlo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  
NON SVEGLIATEMI!

 
C’era così tanto freddo quel pomeriggio che pensavo che da un momento all’altro le mie ossa si potessero congelare e poi sgretolare.
Nemmeno il mio fedele cappottino mi riparava da quel gelo e le raffiche di vento che attraversavano quella strada non aiutavano di certo.
Mirai al caffè in fondo alla strada e mi affrettai ad arrivarci, ma qualcosa fece in modo di farmi dimenticare la cioccolata calda che avevo in mente fino ad un secondo prima.
Poco più avanti c’era un ragazzo, seduto a terra, con un cartello vicino ad un buffo cappello, cercava di riscaldarsi le mani con il suo stesso fiato caldo, si stringeva ogni secondo di più nel suo cappotto nero, si guardava in giro con un accenno di paura negli occhi, ma in quella strada così affollata nessuno sembrava vederlo.
Mi ci avvinai cautamente e riuscii a leggere cosa c’era scritto sul cartello.
Raccontami i tuoi problemi, non avere paura
Il ragazzo alzò gli occhi e mi sorrise, ricambia senza pensarci. Avevo tanto bisogno di una persona a cui raccontare quel grosso problema che ormai da Ottobre a quella parte mi assillava e lui poteva rappresentare benissimo quella persona.
Mi sedetti accanto a lui su un freddissimo marciapiede grigio, gli sorrisi nuovamente e cercai disperatamente qualche parola adatta a quel momento, ma lui improvvisamente mi porse la mano e mi fece cenno di stringerla. ‘Andrea
Elisa’ strinsi la sua mano tiepida e osservai l’altra sistemarsi un ciocca rossiccia di capelli che era appena scivolata di lato poi la fece passare sulla sua barba ispida e rossa per poi fare unire anch’essa con la mia.
Raccontami dal principio’
Feci un lungo respiro profondo ma poi mi ricordai della cioccolata calda, era il momento perfetto per qualcosa di caldo.
Ti va una cioccolata?’ dissi al ragazzo.
Lui mi sorrise e fece un cenno del capo, si alzò, raccolse la sua roba e mi seguì fino al bar.
Ordinai due cioccolate e ci andammo a sedere nel tavolo più lontano che ci fosse a disposizione.
Lui con la bocca impastata della densa bevanda mi accennò di iniziare a raccontare.
Abbassai gli occhi sulla tazza e comincia a parlare.  
Lui si chiama Marco ha due anni meno di me, l’ho conosciuto un po’ di tempo fa sull’autobus, ero convinta che avessi preso una super cotta per un ragazzino per il quale le dodicenni sbavavano, sai il tipico ragazzino che si fa le foto da figo e le mette su facebook? O quello che scrive citazioni filosofiche sulla vita e sull’amore per avere qualche centinaia di mi piace? Be’ io pensavo di aver preso un sbandata allucinante e che da un momento all’altro mi passasse. Ma poi un giorno,  il giorno del mio compleanno, si alzò dal suo solito posto dietro l’autista, venne da me, balbettò qualche secondo ma poi non disse niente, si avvicinò a me repentinamente, cercò le mie labbra e mi baciò, mi fece gli auguri e mi dichiarò il suo profondo e vero amore’
Andrea fece un sospiro e si fece scappare un sorriso, lo guardai negli occhi, li aveva così luminosi che avrei potuto giurare che si stesse facendo trasportare dal mio racconto, decisi di narrare la mia storia guardandolo negli occhi, stranamente non mi pesava sostenere il suo sguardo.
Continua...’ mi incitò.
Da quel giorno abbiamo cominciato ad uscire insieme, scherzare, ridere, fare foto poi siamo passati al addormentarci abbracciati sotto una coperta, scambiarci baci in ogni occasione, dire ad ogni persona che ci amavamo alla follia, a capire fino in fondo cosa volesse l’altro. Avevamo capito che eravamo fatti l’uno per l’altro, ci amavamo. Ci amiamo ancora’
Sorrisi nuovamente e mi riconcentrai sulla mia tazza calda.
Sentii la sua mano stringersi nella mia e l’altra alzarmi il viso, fino a far combaciare i suoi occhi con i miei.
E’ una bellissima storia d’amore...qual'è quindi il problema?
Il mio sorrise scomparse quasi automaticamente e forse spuntò, fuori dal mio controllo, anche qualche lacrima dai miei occhi.
Il problema è che ogni mattina poi mi sveglio!’  






Bonjour bellezze :)
Bene, questa è una storia autobiografica (?) 
Ammirate tutta la mia stupidità... una diciottenne non si può prendere una cotta per un sedicenne fatto in quel modo e che oltretutto ci ho parlato una volta....dai ditemelo anche voi çç
Ba be' spero vi piaccia, ci ho messo il cuore a scriverla :D
Lasciatemi una recensione positiva, negativa, io accetto tutto :)
Un bacio,
Elisa ♥ 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: EaterOfCarrots