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Autore: Xiara    25/11/2012    4 recensioni
Anya ha l'aspetto di una bambina, ma è molto, molto di più. Capelli neri sporchi e spettinati, vestito bianco strappato e rosso di sangue, in punto di morte. Così si presenta alla porta del pensionato dei Salvatore. Come reagiranno i nostri bei vampiri? Cosa nasconde la bella bambina?
La mia prima fanfiction, spero che vi piaccia.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena, Elena/Katherine, Elena/Stefan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8



Non era possibile. Elena non riusciva a prendere sul serio quello che aveva appena annunciato tranquillamente Anya.

Non ci riusciva e basta. Non aveva un motivo.

Anya intanto si era seduta comodamente sul divano, aspettando pazientemente che digerissero tutti la notizia bomba.

Elena provava dei crampi pazzeschi di gelosia a guardarla. Era semplicemente perfetta.

Viso perfetto, corpo più che perfetto e soprattutto conoscenza di Damon perfetta.

A Elena non andava giù quest'ultima cosa. Perchè poi? Lei amava Stefan...giusto? Scosse la testa. Quella era l'unica certezza della sua vita, se dubitava anche di quella sarebbe stata persa.

Però non poteva ignorare la stretta allo stomaco che la assaliva quando vedeva Damon fissare la ragazza.

"Spiegati meglio, Anya" sbottò per l'irritazione causata dalla direzione che stavano prendendo i suoi pensieri.

"Dai, non è così difficile! Io riesco a manipolare materia ed energia, per nutrirmi succhio via la forza vitale degli umani, e dei vampiri se mi fanno girare le palle, e ho dei poteri più fighi di quelli di Superman." Spiegò lei con un sorriso.

"Aspetta. Ti nutri della forza vitale degli esseri umani?!" Chiese Rebekah un po' timorosa.

Anya annuì.

"Si. Li prosciugo della vita se preferite. E, prima che vi spaventiate e cominciate a urlarmi contro, non uccido quasi mai. " aggiunse la ragazza in fretta, accavallando le gambe con una mossa elegante.

Si vedeva che era una nobile. Aveva un atteggiamento principesco.

"È quello che hai fatto a Klaus?" Chiese curiosa Caroline.

Non le importava cosa o chi fosse Anastasia. Caroline la adorava.

"Sì. Mi stava dando sui nervi. Se lo è meritato." Annuì Anya.

"E perchè non sono riuscita a guarirlo?" Si intromise Bonnie.

"Volete sapere troppo. Sarebbe e rimarrebbe un segreto tutto questo se non fosse che ho bisogno del vostro aiuto. Quindi non assillatemi. Vi dirò tutto. Devo. Ma non tutto insieme. Piuttosto, che ne dite di andare in quel grill? Com'è che si chiama oggi? Mystic Grill?" Chiese Anya alzandosi.

Tutti gli altri si guardarono per un secondo, chiedendosi cosa fare e se fosse prudente portare in giro un essere che avrebbe potuto tranquillamente distruggere quella città con gli occhi bendati.

Alla fine però, non trovando altra soluzione, acconsentirono.

"Yuppi! Poi ho bisogno che Damon mi accompagni in un posto." Continuò Anastasia, lanciando uno sguardo significativo a Damon, che capì.

Voleva che la accompagnasse nella sua vecchia casa, anzi praticamente castello, poco fuori Mystic Falls.

"Sei sicura di voler tornare lì? Insomma, sta cadendo a pezzi..." Commentò preoccupato Damon.

"E tu a cosa mi servi se no? Ho bisogno che soggioghi qualcuno per mettermela a posto" rispose Anya con tono ovvio.

"Andiamo? " chiese poi mettendosi un paio di occhiali da sole tirati fuori da chissà dove.

Disse a Drake, che se ne stava seduto a fissare il vuoto , di andarsene e fare come se non fosse successo niente, poi uscirono.

Raggiunsero il Mystic Grill con Anya che si divertiva a far svenire tutti i ragazzi che passavano, sotto lo sguardo omicida di Elena e Bonnie, quello esasperato di Stefan, quello ammirato di Rebekah, Katherine e Caroline e quello incantato di Damon e Klaus.

Improvvisamente scoppiò a ridere.

"Non ricordavo fosse così divertente essere bella e sexy" disse.

"Sai che sei uguale a Damon?" Disse Stefan.

"Certo. Se no come abbiamo potuto andare d'accordo per quasi dieci anni?" Rispose lei, sorridendo al vampiro.

"Eccoci! " disse poi fermandosi davanti al locale e entrando.

La seguirono tutti.

Mentre prendevano posto a un tavolo, Anya sospirò.

"Elena, smettila di fissarmi così. Non ho fatto niente di male" disse, notando gli sguardi che ancora le lanciava la dobbleganger.

"Tu non puoi andare in giro a illudere tutti quanti" disse Elena con tono duro.

Anya alzò gli occhi al cielo.

"Tu però puoi con Damon, giusto?" rispose la ragazza, costringendo l'altra ad abbassare lo sguardo, sconfitta.

Ordinarono da bere e, ovviamente, Damon, seguito a ruota da Anya, prese il solito bourbon .

"Ditemi un po', che problemi avete in questo periodo nella vostra tranquilla e assolutamente normale cittadina?" Chiese Anya con un sorriso ironico che fece ridere tutti quanti, cominciando a sorseggiare il drink che le avevano appena portato.

"Oh, niente di che. Solo un cacciatore misterioso, un esplosione al ranch dove ci avevano rinchiusi quasi tutti con la verbena, Bonnie che ha da poco recuperato i poteri grazie a un professore sconosciuto che sa troppe cose....e altre robe simili. Niente di preoccupante, comunque. Ah, dimenticavo che poco tempo fa Elena ha rischiato di diventare un vampiro grazie alla nostra amica Becky e si è salvata giusto in tempo prima del disastro!" Rispose Damon.

Anya scoppiò a ridere per il tono usato dal vampiro.

"Il solito, quindi. Posso aiutarvi a scoprire un po' di cose se volete, per sdebitarmi dell'aiuto che mi darete." Propose.

Senza aspettare risposta poggiò il bicchiere vuoto sul tavolo e si alzò.

"Bè, ci vediamo dopo. Io devo andare. Vieni Damon" salutò dirigendosi verso la porta.

"Ah! Caroline, Rebekah, Katherine, organizzate una bella festa per me. Lascio tutto nelle vostre mani. " aggiunse con un sorriso.

Uscì dal grill, seguita poco dopo da Damon.

*****************

Elena rimase a fissarla mentre si allontanava.

Le dava un' irritazione pazzesca!

Damon che la seguiva come un cagnolino, la sua bellezza, Damon che la seguiva come un cagnolino, il suo carattere, ....

"Elena gelosa signori e signore! " disse con tono di scherno Rebekah, accorgendosi di come la ragazza guardava il punto dove era sparita Anya.

"Non è vero Rebekah" sostenne Elena con tono astioso: non l'aveva ancora perdonata per averla buttata giù dal ponte.

"Non sai cosa ti perdi con Damon. Ti assicuro che è il dio del sesso. Chissà cosa staranno facendo lui e miss universo in questo momento...." La provocò la vampira.

Elena arrossì e si alzò di scatto.

"Vado a prendere da bere" disse acida.

**********

Damon guardava divertito Anya, che gli girellava intorno, ridendo e informandosi di tutto quello che si era persa dall'ultima volta che si erano visti.

E tutto vuol dire proprio TUTTO.

"E quindi poi sei venuto a Mystic Falls. E hai rincontrato Stefan. E hai ucciso Zach. E Caroline? " continuò con il suo interrogatorio la ragazza.

Damon rise.

"Hai finito?! Siamo in un tribunale per caso?!" Disse esasperato.

Lei fece uno sguardo offeso.

"Non mi rivedi da quasi un secolo ed è così che mi saluti. Me ne ricorderò non ti preoccupare" disse portandosi avanti al vampiro con lunghe falcate.

Damon controllò che non ci fosse in giro nessuno e la raggiunse con la sua velocità da vampiro, prendendola da dietro per i fianchi e mettendosela in spalla come un sacco di patate.

'Si....un sacco di patate sexy però' pensò il vampiro.

Anya intanto gridava e rideva.

"Mettimi giù Damoooooon!! Ahahahahah"

Damon si mosse velocemente, poi si fermò.

"Come vuoi" disse sorridendo, per poi lasciarla cadere.

SPLASH.

Anya si ritrovò dentro una fontana, fradicia dalla testa ai piedi.

"Quanto sei scemo!" Urlò indispettita uscendo tutta gocciolante, mentre Damon si teneva la pancia dalle risate.

I passanti li guardavano divertiti e molti ragazzi rallentavano per mangiare con gli occhi il fisico pazzesco di Anya, messo in risalto dai vestiti tutti appiccicati al corpo.

Damon primo tra tutti si mise a squadrare dalla testa ai piedi la ragazza, che piegò le labbra in un sorriso estremamente provocante.

"Damon, se volevi vedermi nuda bastava chiedere. Sono cento anni che non faccio sesso, se vuoi essere il mio primo giocattolino bastano due parole in croce. Altrimenti troverò qualcun altro disposto a soddisfare i miei desideri per..." Non fece in tempo a finire perchè le labbra del vampiro catturarono le sue in un bacio che avrebbe dovuto essere considerato illegale.

A Anya mancavano quelle labbra così insistenti, ma allo stesso tempo dolci e morbide.

Con un sorrisetto che le aleggiava agli angoli della bocca, rispose al bacio, attorcigliando le dita intorno ai capelli scuri di Damon.

Non c'era niente da dire: Damon sapeva come fare eccitare le ragazze, Anya, almeno.

Damon prese in braccio la ragazza e la portò in una stradina abbandonata, per poi dirigersi con la super-velocità nella vecchia casa di Anya.

Anche se, più che casa, era un castello.

Un enorme villa di tre piani, che occupava tutta la visuale, e intorno un gigantesco giardino che si estendeva per quasi un chilometro buono solo in larghezza.

Damon stava per entrare nella casa per continuare il loro... Passatempo, ma sentì dei rumori provenire dall'interno.

Si staccò di colpo da Anya, che lo fissò confusa.

Le fece cenno di tacere e si nascosero dietro a dei cespugli.

Delle voci li raggiunsero.

"Non c'è. LEI NON C'È" tuonò una voce che Anya conosceva bene.

Era la voce di colui che l'aveva perseguitata per tutti quegli anni.

La voce di colui che aveva amato e che ora odiava.

Era la voce di Alexander.

Si strinse a Damon, che sembrava aver capito, almeno in parte.

"Io...io pensavo fosse qui..." Disse una seconda voce flebile e terrorizzata: un tirapiedi, evidentemente,

"TU PENSAVI?! TU BRUTTO...." Lo sentirono sospirare come per calmarsi.

"Bene. Con me hai finito" disse poi con voce tranquilla.

Un CRACK pauroso riempì l'aria : l'aveva ucciso.

Anya era terrorizzata.

Poco dopo sentirono dei passi frettolosi uscire dalla casa e fermarsi vicinissimo a loro.

Ci fu il rumore come di uno strappo e Alexander sparì.

Anastasia scoppiò a piangere.

Damon le accarezzò i capelli.

"Shhh, tranquilla se ne è andato" disse.

Anya scosse la testa.

"Tornerà. Lui non si fermerà finchè non mi trova." Singhiozzò.

"Perchè? Intendo, perchè ti vuole?"

"Il mio sangue. È una cura" ammise.

"Una cura? Per cosa?"

"Qualsiasi cosa. Ma è anche un veleno."

"Non capisco"

"Non importa"

Anya si calmò e si alzò.

"Grazie, Damon"

"Di niente"

Entrarono nella casa e la esplorarono.

Non era messa poi così male.

Decisero di andare subito a soggiogare degli operai, così da finire in fretta i lavori.

Fu semplice, in fondo. Bastò che Damon soggiogasse il capo-operaio e ebbero a disposizione un centinaio di uomini.

Una volta stabilito che con solo cento operai ci sarebbero volute minimo tre settimane a finire tutto, soggiogarono anche un'altra squadra, così che fossero in tutto duecentocinquanta e ci impiegassero solo massimo una settimana.

Tornarono soddisfatti al Mystic Grill.

Erano ancora tutti lì.

"Ehi! Siamo tornati!" Annunciò Anya.

"Già organizzato tutto per la festa." Disse Caroline abbracciandola.

"Che bello! Andiamo a fare shopping allora? Io, te, Katherine, Rebekah e Elena. Saremo strepitose." Disse Anya felice.

Tornarono così al pensionato e si prepararono a uscire.

************

"Noi andiamo. Ciao!" Salutò Anastasia mezz'ora dopo.

Damon le si avvicinò e le stampò un bacio sulle labbra.

"Ciao" le disse sorridendo, sotto lo sguardo sconvolto e omicida di Elena.

"Ciao mio vampirello" disse Anya prima di uscire.

Si trovarono tutte un'ora dopo, in un centro commerciale.

"E fu così che la vampira originale, la vampira quasi millenaria, la neovampira bionda, la dobbleganger e la tizia che controlla l'energia e la materia, si trovarono a fare shopping tutte insieme per una ...festa" disse Anya facendo ridere le altre, tranne Elena, che se ne stava in disparte a fissarla.

Anya sospirò.

"D'accordo Elena, vieni un attimo." Disse prendendola per un braccio e trascinandola lontana dalle orecchie delle vampire.

"Senti, so che non ti sto simpatica e so anche il motivo. Tu ami Damon, e non lo vuoi ammettere. Ma Elena credimi, non serve sopprimere i sentimenti. In un modo o nell'altro riescono sempre a uscire. Puoi decidere se farlo in modo che anche Stefan soffra, o semplicemente lasciarlo e andare avanti." Disse a un'Elena che non si aspettava tutta quella serietà da Anya.

"Io non..." Cominciò, ma Anya la interruppe.

"Tu non ami Damon. Vallo a raccontare a qualcun'altra, Elena. Uno dei miei poteri è la sensibilità verso gli altri. Tu sei un libro aperto per me Elena. Non negarlo. "

"Ma tu e Damon..."

"Io e Damon. Appunto. Farò in modo che sia così se non ti muovi a dichiararti" la interruppe di nuovo.

Poi si voltò e tornò dalle altre, lasciando Elena tra i suoi pensieri.



ANGOLO AUTRICE

Ed eccomi tornata, dopo tutto questo tempo!

Nei prossimi capitoli ci sarà una svolta importante e Anya chiarirà finalmente tutto sul suo conto.

Ringrazio tutti quelli che spendono tempo con questa storia e vi saluto!

Xoxoxo,
Xiara
  
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