It's my life Prologo
E' la sera prima della Mietitura. Noi- io, mio padre e mia madre- stiamo cenando.-Voglio che ti offri volontaria. Domani mattina- mi dice mio padre mentre si porta alla bocca un pezzo di carne.
-Theodore!-trilla mia madre- Non è il momento!-.
-E quando sarebbe il momento, scusa?- le rispondo con voce acida.
- Comunque ti offrirai, non è vero, tesoro?-
- E se non lo facessi?-chiedo, in tono di sfida.
Lo schiaffo arriva improvviso come un fulmine a ciel sereno.
- Tu. Lo. Farai.- tuona mio padre, controllando la sua rabbia.
- E' la mia vita!- urlo, scattando in piedi.
- Sarà la tua vita quando ritornerai da quella stramaledittissima arena!- ora è in piedi anche lui.
Ho le lacrime agli occhi, ma le trattengo.
Salgo di corsa le scale ed entro in camera mia, sbattendo la porta.
Ora le gocce salate rigano il mio volto, il mio corpo è scosso da singulti, vorrei fermare tutto questo, ma non riesco.
E penso a tutta la mia vita, a tutto quello che ho fatto, che ho dovuto fare in male e in bene.
Vorrei chiedere scusa a tutte la persone che ho offeso. Vorrei... ma cosa farò veramente?
- non dovevi trattarla così!- sento mia madre che dice.
-Abbiamo bisogno di soldi. L'importante è che si offra- e questo chiude il discorso.
Sospiro.
Soldi. Solo soldi. E' questa la mia vita?. Vorrei tanto che la risposta sia 'no', ma so fin troppo bene che non è così.