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Autore: Brooklyn_Rogers    27/11/2012    2 recensioni
Prendete due amanti di anime e manga... metteteli insieme in un negozio di fumetti e aspettate di vedere quello che succede!
Se volete sapere come finirà, continuate a leggere! Ci sarà da piangere, da ridere e da... recensire!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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June Jones camminava fra gli scaffali del negozio, osservando con attenzione ogni fumetto che gli capitava fra le mani.
-Ciao, Matt.- un ragazzo vestito con un cappello a righe verdi la salutò. Jude non lo conosceva, infatti “Urahara” aveva usato il nome del personaggio di cui faceva il cosplay, Matt.
-Scusami… ma tu chi sei?- gli chiese Jude posando il manga che aveva in mano.
-Oh, che maleducato! Io sono Kade Hais.- si picchiò una mano sulla fronte, poi sorrise con fare ammiccante.
-Io sono June Jones.- si strinsero la mano, poi Kade si posò due dita sulla guancia con espressione assorta.
-June Jones? Che ne dici se ti chiamo JJ?- June restò per un momento perplessa ma poi annuì.
-Allora JJ, hai qualche buon manga da consigliarmi?- lei rifletté per un momento.
-Hai letto Hikaru no go?- senza attendere risposta, lo trascinò per la mano fino a uno scaffale dove prese il primo numero di un manga. La copertina raffigurava un ragazzo davanti a una strana scacchiera.
-Sembra bello.- poi prese il manga e si tuffò fra le pagine, e JJ tornò a guardare fra i fumetti, scorrendo i titoli e le copertine.
-È una forza!- esclamò Kade d’improvviso e prese tutti i numeri di Hikaru no go fino all’ottavo.
-Sicuro di voler spendere così tanto?- gli chiese June sollevando un sopracciglio, e lui sorrise in un modo che ricordava il personaggio di un manga.
-Il proprietario è amico di mio padre, mi farà uno sconto oppure potrò pagare quando ho i soldi per tutto… vedremo.- disse dirigendosi verso il bancone. June si fermò.
-Io aspetto qui.
-Okay!- rispose voltandosi leggermente verso la ragazza, mentre posava i manga accanto alla cassa, dove un uomo gli sorrise.
-Quella è la tua ragazza, Kade?- lui scosse fortemente la testa.
-No, signor Stuart. A dire il vero, ci siamo appena conosciuti.
-Non lasciartela scappare, figliolo. A proposito, in che classe sei quest’anno?- gli chiese con fare paterno.
-Al terzo anno, e la scuola comincia fra una settimana esatta… purtroppo.- il signor Stuart sembrò essersi appena ricordato di una cosa importante e consegnò i manga al ragazzo in un pacchetto regalo.
-Allora buon compleanno! Sebbene con un po’ di ritardo, scusami tanto, me ne ero dimenticato!- Kade si sentì un po’ spaesato.
-G-grazie, signor Stuart.- rispose prendendo il pacchetto e mettendolo nello zaino, dove c’era il cambio di vestiti.
-Senta, io e June possiamo usare il retro del negozio per cambiarci?
-Certamente! Fate pure!- e indicò a Kade la porta per il retro.
-JJ, ti devo qualcosa in cambio del consiglio sul manga. Che ne dici se ti offro qualcosa?
-Okay…- rispose lei titubante. Kade le sembrava un bravo ragazzo, però la prudenza non sarebbe mai stata troppa.
“Basterà restare in strade affollate” pensò la ragazza.
-June, se devi cambiarti puoi usare il retro del negozio. Non preoccuparti, ho già chiesto il permesso al proprietario.- Kade la condusse davanti alla porta e la aprì.
-Io sono qui se ti serve qualcosa.- lei annuì ed entrò.
“E poi, come avrei fatto a dirgli di no? È troppo carino” si giustificò la parte impulsiva di June con quella razionale.
“Potevi dire semplicemente no! Ma ormai la frittata l’hai fatta” rispose quella.
Quanto a Kade, anche lui era assorto nei suoi pensieri.
Cosa lo aveva spinto a parlare con JJ? Il suo aspetto, forse? O il semplice fatto che indossava vestiti da cosplayer. Il ragazzo si rifiutò di credere a ciò. Non poteva essere così superficiale. No, qualcos’altro gli aveva detto di andare incontro a quella ragazza, qualcos’altro aveva spinto le sue gambe verso June.
Poi la ragazza uscì e Kade ne fu stupefatto. I vestiti da cosplay la nascondevano letteralmente. Il volto, non più nascosto dalle lenti arancioni era vitale e delicato, gli occhi verde smeraldo erano grandi e incorniciati da lunghe ciglia. I capelli erano realmente rossi, probabilmente tinti, ma le si addicevano particolarmente.
Indossava una maglietta grigia con una scritta nera e un paio di blue jeans.
Kade restò senza parole. Tuttavia, allo sguardo interrogativo di lei, balbettò una scusa e prese il suo posto.
“Cavolo, è bella da far male” si infilò la felpa e si scompigliò un po’ i capelli biondi in modo da non somigliare troppo a Urahara.
-Senti, Kade, Urahara è il tuo personaggio preferito di BLEACH?- gli chiese quando uscirono dal negozio.
-A dire la verità, no. Il mio personaggio preferito è Byakuya, ma dato che mettere una parrucca mi sembra da gay, per non parlare di tingermi i capelli, preferisco fare il cosplay di qualcuno che abbia i miei stessi capelli.- sottolineò la frase passandosi una mano nella capigliatura chiara –Tu piuttosto, i tuoi sono tinti?
-No, sono i miei capelli naturali. Anche mio nonno li aveva così, quando era giovane.- Kade annuì.
-Non sono capelli normali. Sei speciale.- quella sola parola fece arrossire June, che abbassò il capo.
-Cosa c’è? Ho detto qualcosa che non va?- il ragazzo non capiva sul serio quello che stava succedendo.
-No, niente… allora, dove andiamo?- JJ cercò di mascherare il proprio rossore fingendo di girarsi verso una vetrina.
-Che ne dici se ti porto a prendere un gelato, JJ?- lei annuì e sorrise. Allora Kade le prese la mano cominciando a correre.
-C’è un posto che li fa buonissimi non lontano da qui!- girarono più volte fino a quando non si trovarono davanti a un chiosco variopinto.
-Non ero mai stata qui.- ammise June guardandosi intorno.
-Due gelati al gusto speciale!- disse Kade al gelataio.
-Cos’è il gusto speciale?
-Ora lo vedrai… ecco, tieni.- porse uno dei coni alla ragazza e pagò.
Il gelato aveva mille strati, l’uno di colore diverso dall’altro, formando una specie di arcobaleno ghiacciato. Con timore, June lo assaggiò.
-Ma è buonissimo!- disse a Kade, che la guardò sorridendo.
“Quanto tempo serve per innamorarsi? Non ricordo. So che a me questo è bastato.”
 
-Io vado di qua.- June indicò la parte sinistra del bivio.
-Io devo andare dall’altra parte. Vuoi che ti accompagni?- le chiese Kade.
-No, non preoccuparti, vado da sola.
-Allora ci vediamo, JJ.- la salutò con un sorriso.
-Ciao, Kade!- presero strade diverse.
“Sono sicura di non rivederlo più” pensò June triste durante la cena.
Gli stessi pensieri affollavano la mente di Kade, al quale era bastato poco per innamorarsi di JJ. Lei era caduta come un fulmine in una noiosa giornata d’estate e aveva rivoltato la sua vita come un guanto in un solo pomeriggio.
Un pomeriggio che lui non avrebbe mai dimenticato.
  
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