3. While I’m risking the way that I see you
Truth be told,
my problems solved
You mean the world to me
But you'll never know
You could be cruel to me,
While we're risking the way
That I see you
...But I see you
[I see you - Mika]
Dicembre 1532 – Hertford
“Scaccomatto!”
dichiarò Cromwell con un sorriso vittorioso rompendo un silenzio durato più di
mezz’ora, mentre il Re Bianco della scacchiera veniva completamente circondato.
Anche se era
la Regina adesso a sentirsi in trappola.
Caterina
fece una smorfia infastidita da quella sconfitta, non amava perdere ed era
sempre stato raro che succedeva, anche se ultimamente le stava accadendo troppo
spesso. D’altronde però era passato troppo tempo dall’ultima volta che aveva
giocato e, quando Thomas Cromwell si era presentato nella sua ennesima
temporanea residenza a Hertford nella sua nuovissima tenuta da Lord
Cancelliere, che agli occhi di lei non stava bene come al suo fedele amico
Tommaso Moro, il precedente uomo che l’aveva indossata,si era aspettata tutto
tranne una partita a scacchi. L’insolita scena che sembrava quasi avvolta in
quella magia tipica del Natale non doveva però trarre in inganno: non era stata
stretta nessuna alleanza né c’era stato uno strano cambiamento di natura; il
puro divertimento in compagnia di quella che ancora formalmente rimaneva la
Regina, non era lo scopo dell’uomo: in palio c’era una domanda, a cui Caterina
aveva giurato di rispondere in assoluta sincerità in caso di vittoria
dell’avversario. Ma quella vittoria non avrebbe cambiato nulla e lo sapevano
entrambi: si trattava di una domanda che lui avrebbe posto ugualmente e a cui l’assoluta trasparenza di lei avrebbe
risposto in ogni caso.
“Allora Lord Cancelliere, quale sarebbe la
domanda?” chiese la donna rialzando lo sguardo dalla scacchiera verso l’uomo
enfatizzando con un sorriso ironico il nuovo appellativo.
Cromwell
accennò un sorriso poi restò a guardarla in silenzio per qualche istante con
un’espressione mortalmente seria sul volto.
“Come
state?” chiese poi in poco più di un sussurro, come per nascondere
quell’improvviso senso di umanità e forse di protezione per quella donna che di
protezione in fondo non aveva bisogno. Perlomeno non la sua.
“Bene” si
affrettò a rispondere inarcando appena un sopracciglio, che tradiva tutto lo
stupore che la domanda le aveva suscitato.
“Avete detto
che sareste stata sincera” l’ammonì Cromwell, esprimendo tutta la sua
insoddisfazione per quella laconica risposta, che sapeva essere falsa.
“Allora
sinceramente vi dico che sto cadendo a pezzi lentamente e voi dovreste saperlo
meglio di me… E’ la terza residenza che cambio in un anno, non mi è concesso di
vedere la mia unica figlia e neanche colui che rimane agli occhi di Dio mio
marito…” rivelò con lo sguardo fisso sui pezzi della scacchiera per poi
interrompersi per prendere un respiro, come se quell’ammissione le fosse
costata fatica “Eppure sempre sinceramente vi dico che sto bene… Sto bene
finchè la mia coscienza resterà pulita e finchè Dio sarà dalla mia parte”
aggiunse subito dopo fissandolo stavolta negli occhi, dandogli prova nuovamente
della sua forza e della sua integrità morale.
Un pesante
silenzio regnò sovrano nella stanza per qualche minuto: continuarono a fissarsi
negli occhi in una lotta di sguardi, senza dirsi nulla, eppure dicendosi tutto.
Ma non si stavano scontrando, si stavano solo incontrando forse per la prima
volta davvero. Fu lui il primo ad interrompere il contatto, si alzò in piedi
lentamente e con un lieve cenno del capo fece per raggiungere la porta, ma un
pensiero improvviso che in realtà non lo aveva abbandonato, anzi lo tormentava
da un po’ di giorni, lo fece desistere dalla sua idea e si voltò in uno scatto
nuovamente verso la donna.
“Dovete
stare attenta… Che qualcuno abbia intenzione di avvelenarvi, non sono solo
voci… Fate controllare il cibo dai vostri servitori, anzi fareste meglio ad
evitare contatto con l’esterno del tutto” la avvertì in un tono che tradiva una
certa preoccupazione.
“Vi ho già
detto che sto bene” ripeté Caterina mentre un lieve sincero sorriso comparve
sulle sue labbra.
E comparve
anche sulle labbra di Thomas, ma solo dopo che aveva lasciato la stanza. Dopo
tutte le ingiustizie commesse, sembrava aver compiuto una buona azione. Che comunque
però non gli avrebbe aperto i cancelli del Paradiso.
NDA:
Eccomi un po’
in ritardo con il nuovo capitolo! Sono riuscita finalmente a mettere il banner
al primo capitolo (almeno credo), fatemi sapere se vi paice! Le recensione sono
sempre più che gradite!!;)