Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: LadyPalma    27/11/2012    2 recensioni
Una storia che la Storia non ci ha mai raccontato, quella di una Regina e del suo più fedele nemico. Ambientato tra il 1531 e il 1536, segue dettagliatamente il corso della storia.
[Caterina d'Aragona e Thomas Cromwell]
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Tudor/Inghilterra
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

3. While I’m risking the way that I see you

 

Truth be told,
my problems solved
You mean the world to me
But you'll never know
You could be cruel to me,
While we're risking the way
That I see you
...But I see you

[I see you - Mika]

 

Dicembre 1532 – Hertford

 

“Scaccomatto!” dichiarò Cromwell con un sorriso vittorioso rompendo un silenzio durato più di mezz’ora, mentre il Re Bianco della scacchiera veniva completamente circondato.

Anche se era la Regina adesso a sentirsi in trappola.

Caterina fece una smorfia infastidita da quella sconfitta, non amava perdere ed era sempre stato raro che succedeva, anche se ultimamente le stava accadendo troppo spesso. D’altronde però era passato troppo tempo dall’ultima volta che aveva giocato e, quando Thomas Cromwell si era presentato nella sua ennesima temporanea residenza a Hertford nella sua nuovissima tenuta da Lord Cancelliere, che agli occhi di lei non stava bene come al suo fedele amico Tommaso Moro, il precedente uomo che l’aveva indossata,si era aspettata tutto tranne una partita a scacchi. L’insolita scena che sembrava quasi avvolta in quella magia tipica del Natale non doveva però trarre in inganno: non era stata stretta nessuna alleanza né c’era stato uno strano cambiamento di natura; il puro divertimento in compagnia di quella che ancora formalmente rimaneva la Regina, non era lo scopo dell’uomo: in palio c’era una domanda, a cui Caterina aveva giurato di rispondere in assoluta sincerità in caso di vittoria dell’avversario. Ma quella vittoria non avrebbe cambiato nulla e lo sapevano entrambi: si trattava di una domanda che lui avrebbe posto ugualmente  e a cui l’assoluta trasparenza di lei avrebbe risposto in ogni caso.

“Allora Lord Cancelliere, quale sarebbe la domanda?” chiese la donna rialzando lo sguardo dalla scacchiera verso l’uomo enfatizzando con un sorriso ironico il nuovo appellativo.

Cromwell accennò un sorriso poi restò a guardarla in silenzio per qualche istante con un’espressione mortalmente seria sul volto.

“Come state?” chiese poi in poco più di un sussurro, come per nascondere quell’improvviso senso di umanità e forse di protezione per quella donna che di protezione in fondo non aveva bisogno. Perlomeno non la sua.

“Bene” si affrettò a rispondere inarcando appena un sopracciglio, che tradiva tutto lo stupore che la domanda le aveva suscitato.

“Avete detto che sareste stata sincera” l’ammonì Cromwell, esprimendo tutta la sua insoddisfazione per quella laconica risposta, che sapeva essere falsa.

“Allora sinceramente vi dico che sto cadendo a pezzi lentamente e voi dovreste saperlo meglio di me… E’ la terza residenza che cambio in un anno, non mi è concesso di vedere la mia unica figlia e neanche colui che rimane agli occhi di Dio mio marito…” rivelò con lo sguardo fisso sui pezzi della scacchiera per poi interrompersi per prendere un respiro, come se quell’ammissione le fosse costata fatica “Eppure sempre sinceramente vi dico che sto bene… Sto bene finchè la mia coscienza resterà pulita e finchè Dio sarà dalla mia parte” aggiunse subito dopo fissandolo stavolta negli occhi, dandogli prova nuovamente della sua forza e della sua integrità morale.

Un pesante silenzio regnò sovrano nella stanza per qualche minuto: continuarono a fissarsi negli occhi in una lotta di sguardi, senza dirsi nulla, eppure dicendosi tutto. Ma non si stavano scontrando, si stavano solo incontrando forse per la prima volta davvero. Fu lui il primo ad interrompere il contatto, si alzò in piedi lentamente e con un lieve cenno del capo fece per raggiungere la porta, ma un pensiero improvviso che in realtà non lo aveva abbandonato, anzi lo tormentava da un po’ di giorni, lo fece desistere dalla sua idea e si voltò in uno scatto nuovamente verso la donna.

“Dovete stare attenta… Che qualcuno abbia intenzione di avvelenarvi, non sono solo voci… Fate controllare il cibo dai vostri servitori, anzi fareste meglio ad evitare contatto con l’esterno del tutto” la avvertì in un tono che tradiva una certa preoccupazione.

“Vi ho già detto che sto bene” ripeté Caterina mentre un lieve sincero sorriso comparve sulle sue labbra.

E comparve anche sulle labbra di Thomas, ma solo dopo che aveva lasciato la stanza. Dopo tutte le ingiustizie commesse, sembrava aver compiuto una buona azione. Che comunque però non gli avrebbe aperto i cancelli del Paradiso.

 

 

 

NDA:

Eccomi un po’ in ritardo con il nuovo capitolo! Sono riuscita finalmente a mettere il banner al primo capitolo (almeno credo), fatemi sapere se vi paice! Le recensione sono sempre più che gradite!!;)

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: LadyPalma