Mi svegliai. Mi alzai dal letto e starnutì: “Spero di non aver preso il raffreddore!”
Feci colazione in cucina. Latte, cereali, cucchiaino, e via con la colazione!
Dopo aver fatto colazione mi cambiai. Pantaloncini e maglietta sbracciata bianca. Poi andai in bagno, mi lavai i denti, la faccia e mi sistemai i capelli.
Ilaria stava ancora dormendo. Non volevo però svegliarla.
A un certo punto mi squillò il cellulare: “Pronto?”
“Siamo i ragazzi del colloquio. Puoi venire qui?”
“Sì, tra una mezz’oretta sono lì.”
“Ok, perfetto. Ci siamo noi, e anche i ragazzi dell’altro colloquio, ti aspetto.”
“Ok, a dopo. Ciaooo.”
“Ciao. Qua c’è una sorpresa per te!”
Io andai, presi la mia macchina e la misi in moto. Finalmente potevo dire che avevo una macchina.
“Entra pure.” – ci disse una ragazza indicando la porta.
Entrai curioso.
“Sorpresaaa!” – dissero tutti.
Io ero morto sul colpo. I ragazzi dei colloqui erano i One Direction. Non riuscivo a dire niente, ma ad un certo punto Liam: “Su, dicci qualcosa…”
“I One Directioooooooooon! Non ci credoooooooooo! Sono troppo feliceeeeeeeeee!” – questo è quello che riuscii a dire, o meglio, urlare.
“Ora ti faccio vedere la casa.” – disse Zayn mettendomi la mano sulla spalla.
Stavo per svenire. Non ce la facevo!
La casa era magnifica, così bella che non la descrivo perché non avrei gli aggettivi. Poi i ragazzi ed Eleanor mi abbracciarono. Mi sembravano davvero dei buoni amici, oltre a i miei idoli.
Danielle non c’era, perché era alle prove di ballo.
Poi mi fecero vedere la casa di fronte. Lì abitavano Harry, Eleanor e Louis.
La casa era anch’essa magnifica.
Infine mi chiesero: “Dove volete stare tu e… Si chiama Ilaria vero?”
Io: “Sì, si chiama Ilaria. Non lo so... Le case sono tutte e due fantastiche!”
Louis: “Allora quando sarai deciso faccelo sapere.”
Harry: “Dov’è Ilaria?”
Io: “Stava dormendo.”
Non potevo ancora crederci. Stavo parlando con i One Direction!
“Ora devo andare, vi faccio sapere.” – dissi; no, non volevo andare, ma non volevo lasciare Ilaria da sola.
Tutti mi salutarono.
“Ah, tieni questi.” – disse Eleanor.
“Grazie.” – dissi.
“Di nulla.” – disse sorridendomi.
“Ciaooo.” – dissi a tutti.
Tornai a casa e Ilaria era già sveglia: “Dove sei andato?”
“Non posso dirtelo, è una sorpresa!”
“Ok. Io ho già fatto colazione. Cosa facciamo ora?”
“Vestiti che ora andiamo a trovare lavoro?”
“Non mi va!”
“Su su, che la giornata è lunga. Poi ti devo dare una cosa.”
“Ok.”
Ilaria si vestì velocemente. E preparò anche la borsa veloce, anche se perse tre minuti per cercare lo smalto.
Poi vidi il suo braccialetto: “Ma, quello è quello che ti regalai tempo fa?”
“Sì sì.” – mi disse.
Andammo in macchina e cercammo lavoro; Ilaria venne assunta come parrucchiera, e io come animatore in un corso pomeridiano di una scuola elementare.
Poi Ilaria disse: “Ma qual è la sorpresa di cui parlavi?”
“Ecco qua! Me li ha dati una mia amica!” – dissi tirando fuori dalla tasca due biglietti buoni sconto.
“Quindi… Si va a comprare vestiti?” – disse entusiasta;
Le femmine, le solite!
“Sì.” – dissi sorridendole.
“Ma… Chi te li ha dati?” - mi chiese.
“Una mia amica.” – risposi.
“Chi?” – chiese ancora.
“Lascia stare, ora andiamo.”
Comprammo abbastanza vestiti, e, stanchi, tornammo a casa. Lei cucinò, e cenammo.
Eravamo così stanchi che andammo a dormire con i vestiti.
La mia seconda giornata qui è stata bellissima. Ho realizzato il mio sogno.