Cercai di sollevare la testa, ma la sentivo pesante, forse avevo preso un colpo durante la caduta, vedevo leggermente annebbiato e sentivo il polso che pulsava, di sicuro era slogato. Sentivo sempre uno strano calore dietro di me e qualcuno mi stava ancora accarezzando piano la guancia con la punta delle dita, era una bella sensazione, ma volevo sapere chi si stava prendendo cura di me in quel momento, quindi cercai di girarmi, almeno il tanto giusto per vedere il viso.
-Niall..- mormorai piano.
-Sarah? Come ti senti?- lasciò la mano appoggiata sulla mia guancia.
-Ehm, sto..benino, grazie- diventai rossa, lo avevo troppo vicino e lui non si spostava.
-Sarah! Sarah!- Emily corse da me, era davvero spaventata.
-Tranquilla, davvero, non mi sono fatta niente- la guardai sorridendo.
-Oh meno male! Fino a qualche secondo fa c’era il dottore, è lui che ti ha fasciato il polso. A proposito, non puoi muoverlo per circa due settimane, ricordatelo!- mi guardò con aria severa.
Annuii piano, mi faceva ancora un po’ male la testa, ma non volevo lamentarmi, non volevo che si preoccupassero troppo, dopotutto ero abituata a non stare bene, anche se loro ancora non lo sapevano. Notai che gli altri ragazzi non erano nella stanza e non si sentivano neanche le loro voci, nemmeno in lontananza, era strano.. “Liam si sarà fatto male?”
Cazzo, Liam! Era grazie a lui se ora stavo ancora intera, ma non c’era e mi venne subito paura, avevo i sensi di colpa, non volevo che per colpa mia si fosse fatto male.
Cerca di alzarmi ma mi si appannò la vista e caddi in avanti, per fortuna Niall mi tenne per i fianchi e non mi fece cadere, ci mancava solo cadere una seconda volta, e che palle!
-Sarah, dove vuoi andare?- mi disse Niall guardandomi negli occhi.
Cavolo, aveva degli occhi stupendi, sembrava di guardare il cielo, erano così limpidi.
-Ehm- tossii –Voglio vedere come sta Liam-
-Okay, dai Niall tienila tu che sei più forte, io vi faccio strada- disse Emily guardandoci.
Mi tenni stretta alla maglia di Niall col polso ‘sano’ dato che non volevo neanche rischiare di cadere e notai come lui mi teneva stretta a se, come se avesse paura per me, come se fosse realmente preoccupato, il che mi fece sorridere e diventare rossa, era proprio un tesoro questo biondino.
Notai che ci fermammo e gli altri ragazzi erano tutti in cucina, sembravano calmi, quindi mi rilassai un po’, ma ancora non riuscivo ad individuare Liam, quindi mi staccai piano dalla stretta di Niall e mi avvicinai ai ragazzi, Louis mi vide in difficoltà e mi aiutò a sorreggermi, mentre io fissavo Liam.
Aveva un braccio violaceo e anche lui aveva il ghiaccio in testa, glielo stava tenendo Zayn, per il resto sembrava apposto e tirai su un sospiro di sollievo. Però non so perché, ma volevo avvicinarmi di più a lui, volevo almeno ringraziarlo per avermi salvata; dato che se non fosse stato per lui, sicuramente mi sarei fatta molto peggio.
Feci qualche passo da sola, lo strano dolore che avevo alla testa stava passando e per fortuna riuscivo a vedere bene e non avevo più capogiri, mi ritrovai di fronte a lui, sollevò lo sguardo per guardarmi meglio e io arrossii, ne ero certa.
-Ehi Liam, grazie per prima, davvero..- mi morsi il labbro, era un mio vizio da quando ero piccola.
Lui mi sorrise –Figurati Sarah, chiunque l’avrebbe fatto al posto mio-
-Beh ma è stato un gesto eroico! E non credo che l’avrebbe fatto chiunque..- dissi seria.
Notai che Niall ci stava fissando, aveva uno sguardo strano, quasi come se fosse geloso, e Liam ricambiava quello sguardo.
”Ma mi stavo immaginando tutto, vero?”
Esaminai ancora una volta i loro sguardi ma fui interrotta dall’arrivo dei genitori di Emily che ci fecero visitare dal dottore una seconda volta e ci diedero da mangiare, dato che ormai era ora di cena, io mi ritrovai seduta tra Emily e sua madre, Liam e Niall erano uno di fronte all’altro e si guardavano ancora in modo strano, ma forse ero io che mi stavo immaginando tutto.
Mangiare con un braccio solo era un po’ difficoltoso, soprattutto perché io mangio il pollo con le mani, quindi mi dovette aiutare Emily, anche se io ero davvero mortificata, mi dispiaceva averli fatti preoccupare e soprattutto mi dispiaceva aver creato ‘fastidio’, anche se loro mi avevano rassicurata in tutti i modi possibili che la colpa non era mia e che erano contenti di prendersi cura di me. Durante la cena parlammo del più e del meno, i ragazzi dissero una marea di stronzate, notai infatti che Louis era il più divertente e faceva sempre scherzi agli altri, ma loro non si incazzavano mai, ma anzi, la prendevano a ridere, dovevano essere molto legati quei ragazzi.
Ero un po’ così per i miei, ovviamente erano stati avvisati subito, ma sapevo quanto si sarebbero preoccupati, anche se alla fine era una cavolata, ma si preoccupavano sempre per me e io sapevo i motivi, che stranamente non vennero detti agli altri. Sicuramente i miei volevano che fossi io a parlare dei miei problemi ai miei nuovi compagni, anche se era cosa tutt’altro che facile e non volevo ancora che venissero a sapere la mia storia.
-Sarah?- mi chiamò la mamma di Emily mentre io mi sistemavo la fasciatura –Emily ti aspetta di sopra, in camera sua- 
-Grazie mille, vado subito da lei!- sorrisi e salì al primo piano, ma vidi qualcuno nelle scale, era Liam.
Appena lo vidi, mi scappò una risata –Ma è destino che ci incontriamo nelle scale?-
Lui rise con me ma poi diventò serio –Sarah, vuoi ancora ringraziarmi per prima?-
Lo guardai sbattendo le palpebre, non capendo dove volesse arrivare –Certo, perché?-
Sorrise per poi dire –Allora, Sarah, che ne dici di uscire con me?-