Psyco.
PROLOGO
Per vergogna? Può darsi, ma forse è stata solo voglia di cambiare aria, di essere vista come “la ragazza più carina della scuola”, volevo indossare una maschera, che annebbiata in mezzo alla nebbia mi guidasse verso una via più che sbagliata, e in parte la cazzata l’ho fatta: andare a una scuola superiore professionale.
Ho sbagliato scuola superiore: questa è per nullafacenti, mentre io ora voglio studiare, sono stata stupida e ho pagato il mio errore. Avrei potuto fare un Classico per i voti che porto a casa ora, e invece cosa mi ritrovo a fare? Un professionale che porterà nel mondo del lavoro un’altra disoccupata in più.
Ma partiamo dall’inizio; dai miei pensieri dell’ultimo mese di terza media:
“Mi sento sola, senza difese, vulnerabile e poco amata.
Non mi considero asociale, né esclusa.
Di amici ne ho anche troppi, forse è questo il mio problema, forse non mi serve avere tanti amici forse ho bisogno di avere solo pochi amici di qualità, non sono la ragazza migliore del mondo, anche io ho i miei difetti, e sono stupidi,lo ammetto.
Rinchiusa in questo stanzone di cartapesta penso cosa possa significare conoscere davvero una persona: la conosci solo dopo un mese o ci vuole una vita?
Io dico che conoscere una persona è impossibile.
Dopo un mese non ti ricordi neppure più il suo colore preferito e prima di arrivare a conoscerla da una vita, ti stufi di già perché ne sai troppo. Io sono quel tipo di persona che va in bilico con i rapporti, che non ha fretta di crescere, di invecchiare, ma neppure vorrebbe tornare bambina. Non riesco a mantenere rapporti stabili, e se ci provo faccio solo danno.
Sono cattiva con le persone a cui voglio bene, me ne accorgo io stessa.
Sono Lunatica, piena di me e stronza, anche troppo.
Non so come descriverlo, ma ho una specie di “droga” per le gomme da masticare, ne mangio una e subito dopo ne voglio cento, ancora, e ancora di più.
Le gomme almeno restano, gli amici vanno e vengono…come le correnti del mare, qualcuna spinge verso est, altre verso ovest, è la vita e non ci possiamo fare nulla. Sono una che anche se mangia tutte le schifezze del mondo non ingrassa.
Sono vittima di bullismo e autolesionismo e… sono una stupida psicopatica.”
Un’altra cosa?
Scrivo.
È la mia terapia,
per guarire da questa fottuta malattia.
Mi chiamo Sara, e questa è la mia storia.
Ditemi che ne pensate, se vi piace la continuo xD è una storiella che mi è venuta in mente da poco..
HikariVava