Anime & Manga > HunterxHunter
Ricorda la storia  |      
Autore: Keyla99    01/12/2012    2 recensioni
Kuroro riflette, dopo essere stato sottoposto alla Catena del Giudizio. Deve decidere se è meglio abbattersi o rialzarsi...
Keyla
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kuroro Lucifer
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Kuroro osservò in silenzio il sole che moriva all’orizzonte. 
Il vento che gli scompigliava i capelli e faceva ondeggiare il lungo cappotto nero con la croce rovesciata che gli copriva le spalle. 
Accanto a lui, un albero iniziò a perdere le foglie, che volarono trasportate dalla corrente gelida. L’autunno era arrivato, l’estate era finita. 
Il mese di Settembre non era solo un divisore teorico tra la bella e la brutta stagione, non per lui. Per lui simboleggiava l’inizio, sì, l’inizio della fine. 
Perché proprio a settembre aveva rincontrato i suoi compagni, i suoi amici, e proprio a settembre due di questi compagni erano stati uccisi, ed uno aveva tradito. 
Vendetta... 
Mai si era interessato alla vita altrui, ma allora perché quella perdita gli pareva così incolmabile? 
Si rese conto di trovarsi (idealmente) sul ciglio di un burrone, assieme a due lapidi contornate di fiori gialli. 
Crisantemi...
Dall’altra parte, nove figure lo guardavano e aspettavano. 
Aspettavano lui, aspettavano che superasse il dolore e si rialzasse, per continuare assieme il loro sentiero. 
Ma non era sicuro di potercela fare, si sentiva troppo avvilito,  troppo triste. Così come l’estate, era terminata anche la vita del ragno. 
Quel Ragno che aveva formato, tanti anni prima, assieme a sei di loro, in una terra che nemmeno dovrebbe esistere. 
Due di loro sono morti...
Non gli pareva più di essere la testa, colui che dirige e ragiona, ma gli pareva di essersi tradito. Con quei pensieri, tradiva il ragno. 
Quelle stesse regole che proprio lui aveva ideato, ora gli si rivoltavano contro. 
“Non preservate la salvezza dei singoli individui, ma la salvezza del ragno!” aveva detto. 
Ma Paku non ti ha ascoltato...
Non aveva voluto sentire ragioni, e si era messa in pericolo per salvare lui. 
Non te ne è importato molto...
Se n’era stato tranquillo, legato da quelle catene, dicendo continuamente che quell’episodio era come una pausa caffè, praticamente irrilevante. 
E le conseguenze di questo tuo menefreghismo l'ha pagate Paku... 
Era morta, il cuore trafitto da quelle maledette catene, come ultima immagine degli occhi scarlatti. 
Se non avesse rivelato tutto sarebbe sopravvissuta, ma era rimasta fedele al suo Capo, e aveva seguito le sue regole. 
Ed è morta... 
Fedele fino alla fine. 
E prima di lei, Ubo... 
Anche lui era rimasto fedele, fino al momento in cui era stato ucciso. 
Sempre catene, catene maledette. Intrise di sangue, sangue di assassini. Il loro sangue.
Anche il più crudele dei criminali ha un cuore, e dei sentimenti. Tra questi la consapevolezza di non aver perso la vita per nulla. Sapevano che sarebbero stati vendicati. 
Ma non ci riesci, non riesci a trovare la forza per rialzarti... 
Quando la vita di butta giù, quando ti scaraventa a terra, ci sono due opzioni tra cui poter scegliere. 
Una è quella di rimanere a terra a subire, senza nemmeno provarci, mentre la seconda è di sollevarsi sui gomiti e tirarsi in piedi, fronteggiando il futuro. 
Ma tu ti senti più propenso per la prima... 
Il ragazzo si rese conto che qualcosa di caldo e umido gli stava bagnando la guancia, e capì che stava piangendo. 
–Ubo, Paku...- mormorò –Ragazzi... Non so... non so se riavrete il vostro Capo...- 
E il suo bel volto si contrasse in una smorfia di dolore, disperazione, risentimento. 
Stette a versare lacrime amare per diversi minuti, fino a che non ebbe l’impressione di una mano che gliele asciugava. 
Riaprì gli occhi, vedendo in controluce la sagoma di una donna che conosceva da anni, a cui aveva voluto bene come ad una sorella. 
Non può essere...
Paku sorrise e gli carezzò dolcemente i morbidi capelli neri, infondendogli coraggio e decisione. 
–Non essere così triste,- disse -abbiamo fatto noi questa scelta- 
Alle sue spalle, Ubo digrignò i denti ed incrociò le braccia al petto, in un orgoglioso gesto di solidarietà. 
Kuroro sollevò la testa, fissandoli incredulo. Poi si lasciò andare anche lui ad un sorriso. 
–Avete ragione... Mi dispiace di aver fatto questi pensieri. Vi prometto che non succederà più!- esclamò passandosi una mano sul volto per togliere le lacrime. 
–Torna dagli altri, ti aspettano. Il Ragno ha bisogno di una testa...- dissero entrambi in coro. 
Dopo un ultimo sorriso diventarono trasparenti fino a scomparire del tutto. 
Non è un sogno... Hanno ragione!

Il ragazzo si alzò totalmente e fronteggiò da in piedi il vento gelido dell’autunno. 
–Il Ragno tornerà! Ed io tornerò ad essere la Testa! – urlò -Non è stato tutto vano. Paku, Ubo mi sentite? Il vostro ricordo vivrà ancora nelle nostre menti e nei nostri cuori! Anche voi avete creato il Ragno, anni fa, e ne fate ancora parte!- 
E detto questo si mise a ridere, mentre ancora piangeva. 
Ma stavolta, quelle lacrime non erano di dolore, ma di gioia. 
Perché anche se dopo l’estate c’è l’autunno, e dopo l’autunno l’inverno, alla fine tornerà sempre la Primavera, e tutto rinascerà.

Torneremo assieme, continuate ad aspettarmi! Tornerò!

Ok, non sono troppo sicura del finale e il resto mi pare un po' troppo poco melodrammatico... L'idea mi è venuta quando ho trovato queste immagini, e così ci ho scritto su... In corsivo è il monologo che Kuroro fa tra sé e sé, un po' deprimente, devo dirlo...
Keyla
Image and video hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: Keyla99